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Consumo del suolo, Puglia 2,55 mq/ettaro causa di perdita di superfici naturali

E' stata l'ooccasione per discutere sul consumo del suolo in Puglia, quella sollevata con un'audizione, poi rinviata, dal consigliere Gabellone sull’immobile sito in Miggiano e destinato ad asilo infantile, la Commissione è passata alla PdL firmata dal consigliere Casili, vice presidente del Consiglio regionale, la Pdl che detta Misure contro il consumo di suolo.

Campo: «In Puglia puntiamo seriamente a ridurre il consumo di suolo e a semplificare i piani urbanistici»

Finalità della Proposta di Legge è, secondo il consigliere proponente “dare un'efficace definizione giuridica di «suolo» e «consumo di suolo» e stabilisce le regole per tutelare e salvaguardare un fondamentale bene comune che rappresenta una risorsa non rinnovabile e non sostituibile.”

Come si legge nella relazione che accompagna il provvedimento “ I cambiamenti rilevati nell’ultimo anno si concentrano in alcune aree del Paese, rimanendo particolarmente elevati in Lombardia, in Veneto e nelle pianure del Nord. Il fenomeno rimane molto intenso lungo le coste siciliane e della Puglia meridionale e nelle aree metropolitane di Roma, Milano, Napoli, Bari, Bologna. In termini di incremento percentuale rispetto alla superficie artificiale dell’anno precedente, i valori più elevati sono in Abruzzo (+0,46%), Molise (+0,37%), Sardegna (+0,32%) Veneto, Lazio e Puglia (+0,31%). Tra le regioni, la densità del consumo di suolo è più alta in Veneto (3,72 m2 /ha), Lombardia (3,21 m2 /ha), Puglia (2,55 m2 /ha), Lazio (2,51 m2 /ha) e Abruzzo (2,28 m2 /ha).

I dati confermano l’avanzare di fenomeni quali la diffusione, la dispersione, la decentralizzazione urbana da un lato e, dall’altro, la densificazione di aree urbane, che causa la perdita di superfici naturali all’interno delle nostre città, superfici preziose per assicurare l’adattamento ai cambiamenti climatici in atto. Tali processi riguardano soprattutto le aree costiere e le aree di pianura, mentre al contempo, soprattutto in aree marginali, si assiste all’abbandono delle terre e alla frammentazione delle aree naturali.

La Commissione, che aveva già esaminato il testo nei suoi principi, è passata subito all’esame dell’articolato che si è concluso con l’approvazione , con qualche emendamento, della Proposta di Legge.

Quindi la PdL presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia ( Michele Picaro, Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Maria Gabellone, Renato Perrini) che propone modifiche all’articolo 23 della legge regionale 26/20202 che, recependo i contenuti della Legge 23 maggio 2014 n. 80 , approva un programma di alienazione del patrimonio regionale immobiliare assegnato alle forze dell’ordine finanziati, in tutto o in parte, secondo la disciplina della cd. ex Legge Gozzini.

Nonostante le assicurazioni registrate all’approvazione della legge del 2020, ‘l’alienazione dei beni immobiliari della ex Legge Gozzini, da assegnare e riscattare anche in favore di personale militare e appartenente alle forze dell’ordine in cessazione dal servizio’ , sarebbe rimasta lettera morta.
La Proposta di Legge chiede di modificare l’art. 23 della legge regionale esplicitando che la possibilità di assegnare o riscattare l’abitazione è estesa anche al personale delle forze dell’ordine che abbia cessato il servizio.

Il punto è stato aggiornato alla prossima seduta per approfondire la possibilità offerta dalla legge di acquisire un immobile da parte di personale non più in servizio.

nota di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale.

«In Puglia vogliamo ridurre il consumo di altro suolo per nuove costruzioni dando priorità alla riqualificazione e la rigenerazione delle aree urbane degradate o dismesse, per non compromettere l’ambiente e il paesaggio e per favorire l’attività agricola anche nelle periferie cittadine. E vogliamo favorire questo processo semplificando le procedure di approvazione dei piani urbanistici.

Quest’ultima scelta si è innestata nella proposta di legge regionale “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo” approvata oggi dalla Commissione Ambiente su iniziativa del consigliere del M5S Cristian Casili.

Praticamente in ogni città pugliese ci sono aree, anche centrali, il cui patrimonio edilizio è in stato di abbandono o semi abbandono all’origine di fenomeni di degrado anche sociale, oltre che urbanistico. Non è continuando a costruire nuovi palazzi che riusciremo a risolvere questo tipo di problemi, piuttosto lo faremo restituendo dignità e decoro alle periferie, che siano ai margini o nel cuore delle città. In più, vogliamo promuovere nuove forme di connessione tra le zone abitate e le aree agricole alle porte degli agglomerati urbani e quelle che, più spesso di quanto si immagini, sono anche all’interno dei quartieri dove viviamo.

Sul fronte della semplificazione burocratica, in attesa della nuova legge sull’urbanistica, con il supporto del consigliere delegato all’Urbanistica Stefano Lacatena abbiamo modificato quella esistente eliminando i documenti programmatici preliminari e offrendo ai Comuni lo strumento della delibera di compatibilità con prescrizioni o, in alternativa, l’attivazione delle Conferenze dei Servizi per la risoluzione delle criticità.

La legge approvata oggi, all’unanimità, se confermata dal Consiglio regionale, può imprimere un’accelerazione decisiva alla partecipazione della Puglia al rispetto dell’obiettivo europeo di azzeramento del consumo di suolo entro il 2050».

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