Crisi energetica. Passa all’unanimità la mozione di Tutolo sul risparmio energetico del Consiglio Regionale
nota stampa del Consigliere regionale Antonio Tutolo (Gruppo Misto), presidente della Seconda commissione.

È stata votata all’unanimità la mozione sul risparmio energetico del palazzo in cui ha sede il Consiglio Regionale pugliese presentata ieri in aula da Antonio Tutolo, presidente della Seconda commissione.
Il Consigliere del Gruppo misto ha messo in risalto come anche la sede del Consiglio possa attuare un oculato risparmio dei consumi optando per uno smart working più intelligente, in modo da gravare di meno sulle tasche dei cittadini pugliesi.

“Basterebbe individuare un unico giorno della settimana in cui tutti possono svolgere il lavoro da casa e chiudere la sede del Consiglio interrompendo l'erogazione di riscaldamento e luce per l'intera giornata - ha spiegato il consigliere Tutolo -. In questo momento storico è di primaria importanza individuare soluzioni per contenere i consumi e le spese di funzionamento, nonché promuovere un uso sensato e razionale di gas e di energia, anche nei luoghi di lavoro pubblici, al fine di creare una cultura e una sensibilità diffuse sul tema dell'efficienza energetica”.

Questa scelta, considerando che si tratta di 1 giorno su 5, determinerebbe un risparmio sulla bolletta energetica del 20% secco.
“Mi risulta che ad agosto, nonostante la chiusura di 10 giorni del 'Palazzo' del Consiglio, il costo della bolletta sia stato di 126.000 euro, un’assurdità in questi tempi così difficili per tutti. Non è difficile ipotizzare che le prossime fatture saranno nell'ordine del doppio” .

La proposta di Tutolo è quella di programmare lo smart working per tutti i dipendenti in un’unica giornata. Questo consentirebbe anche di efficientare l'azione amministrativa utilizzando lo smart working non a macchia di leopardo nella settimana. “Per esempio: se il venerdì non sono programmate sedute di commissioni consiliari può tornare utile a tutti disporre quel giorno per il lavoro agile di tutti i dipendenti. Non parliamo di un risparmio di migliaia di euro al mese, ma di diverse decine, che in questo momento la Regione Puglia ha l’obbligo morale di perseguire, tanto più che nei comuni si stanno spegnendo i lampioni dell’illuminazione pubblica e mentre i cittadini e le imprese stanno facendo enormi sacrifici”, ha argomentato il consigliere, che in conclusione del proprio intervento ha sottolineato come “12 mesi l’anno l’impianto in Regione sia sempre acceso: 6 nei mesi invernali e 6 in quelli estivi e meno caldi, spreco che andrebbe considerato per un’ulteriore ottimizzazione del risparmio energetico”.
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