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"Lavoratori fragili uniti per sopravvivere": «Nessuno resti indietro dopo le decisioni dei Ministri sulla tutela del lavoro nella pandemia»

«Dopo un lunghissimo anno di attesa, paure, decurtazioni importanti di stipendio e licenziamenti, finalmente il legislatore ha esplicitato chiaramente la non computabilità nel comporto del periodo di assenza (precauzionale) dal servizio equiparata al ricovero ospedaliero, fruito dai lavoratori  fragili dipendenti sia del pubblico impiego che del settore privato e lo ha fatto attraverso il Decreto Sostegni.

Il 30 Giugno 2021 è terminata la tutela dei lavoratori fragili, alcuni dei quali sono riusciti a vaccinarsi ed, avendo sviluppato anticorpi protettivi verso il Coronavirus, ora stanno provando a riprendersi la loro vita lavorativa, mentre altri lavoratori fragili, pur essendosi vaccinati, non hanno sviluppato anticorpi (come se non si fossero mai vaccinati). Altri lavoratori fragili, invece, non hanno potuto vaccinarsi, in quanto la terapia in atto o la condizione di patologia di base controindicano la vaccinazione anti-Covid.

A fronte di tale situazione, peraltro aggravata dalla rapida diffusione della variante virale delta, il Presidente Draghi, il Ministro della Salute Speranza e del Lavoro Orlando non hanno prorogato oltre il 30 Giugno le tutele per i lavoratori fragili che non abbiano potuto essere sottoposti a vaccinazione, poiché la stessa è controindicata dalla terapia e/o dalla patologia in atto, né per coloro che non hanno sviluppato anticorpi protettivi, nonostante la vaccinazione.

In questi giorni apprendiamo che i casi di contagio in Italia stanno aumentando e che ci sarà una proroga dello stato di emergenza.

Ci appelliamo al Ministro per le Disabilità Stefani affinché porti la nostra delicata situazione all'attenzione del Presidente del Consiglio Draghi, del Ministro del Lavoro Orlando ed al Ministro della Salute Speranza in occasione di questo nuovo incontro che terrà con i Ministri. Ci chiediamo e chiediamo loro se sia il caso di ripristinare quanto prima la piena tutela per tutti i lavoratori fragili.

Noi lavoratori fragili abbiamo sperimentato ancor più sulla nostra pelle la paura della pandemia, il timore che il nostro stesso lavoro ci potesse rendere più vulnerabili al virus.

Ora si attende che venga rivista anche la problematica che scaturisce dalla "sorveglianza sanitaria eccezionale" (visita straordinaria del medico competente), in scadenza il 31 Luglio , allorquando il lavoratore viene giudicato temporaneamente inidoneo assoluto a svolgere il proprio lavoro, causa pandemia. Se da un lato infatti la sorveglianza sanitaria eccezionale nasce con l'intento del legislatore di tutelare la salute dei lavoratori con patologie a rischio, dall'altro la stessa sorveglianza sanitaria finisce, nel caso appena descritto, col penalizzare "tipo boomerang" questi lavoratori, che si ritrovano costretti ad una malattia "precauzionale" e d'ufficio, conteggiata purtroppo nel periodo cosiddetto di comporto. 

In questo modo, i lavoratori dichiarati temporaneamente inidonei assoluti (ed impossibilitati al lavoro agile anche attraverso un eventuale cambio di mansione) per cause non direttamente imputabili ad essi stessi, bensì alla situazione di pandemia, rischiano ripercussioni retributive e soprattutto il licenziamento.

Ci auguriamo che il prossimo consiglio dei Ministri ripristini la tutela per i lavoratori fragili quanto prima.

Sia i lavoratori fragili che i lavoratori inidonei meritano la giusta e doverosa attenzione.

Nessuno resti indietro»

Il gruppo "Lavoratori fragili uniti per sopravvivere" conta 700 persone ed è nato con lo scopo di condividere più informazioni possibili, in questo periodo di pandemia, tra lavoratori cosiddetti fragili (persone con grave disabilità, immunodepressione, patologie oncologiche, in terapia salvavita, con trapianto d'organo, etc. etc.), impossibilitati ad eseguire lavoro agile per mansione. 

Su Facebook: https://www.facebook.com/groups/776625476490567/?ref=share

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