Cerignola, [VIDEO]  assaltato portavalori della Sicuritalia sulla A14. Nessun bottino ma tanti proiettili -AGGIORNAMENTI-

Neanche un mese e la Capitanata è stata nuovamente “meta” di assaltatori di portavalori. L’ultimo, del 24 luglio scorso, non fruttò nessun bottino alla banda armata, tipo paramilitare. Il tratto è tra quelli a loro “preferiti”, chilometro più, chilometro meno. Altri sarebbero quelli tra la Foggia e Candela, ma questa è un’altra storia, quella che i N.O.C. hanno raccontato più volte nei minimi dettagli, svelando particolari unici, tanto da esser stati oggetto di informazioni particolari. Stiamo parlando dell’inchiesta “Four-Pointed Stars”, svolta da un giornalista locale con informazioni N.O.C., che doveva svelare le indiscrezioni in RAI, su loro invito, ma un’Istituzione in divisa e civile ha ritenuto zittire.

Oggi, 10 agosto 2020, circa verso le ore17:00, una banda armata ha assaltato il portavalori della Sicuritalia, sul tratto est della A14, tra Cerignola e Canosa direzione sud, ai confini della Capitanata.

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La dinamica è stata sempre quasi la stessa, a parte gru o camion vari, e secondo alcune indiscrezioni N.O.C. gli assaltatori sarebbero della scuola cerignolana-andriese, l’eccellenza nello specifico campo criminale. Auto di traverso per sbarrare la strada e bloccare il portavalori che gli assaltatori hanno dato fuoco per avere più campo libero e chiodi sparsi sull'opposta carreggiata, in direzione nord. Ad agire sarebbero state otto persone, quelle sul campo dell’assalto, anche se in questi casi ve ne sono altre due o quattro che monitorano l’area con potenti cannocchiali e la disturbano con jammer. A furgone bloccato, i malviventi avrebbero esploso diversi colpi d’arma da fuoco di grosso calibro, presumibilmente kalashnikov, per poi innescare una carica esplosiva per farlo aprire. Il blindato della Sicuritalia avrebbe attutito l’esplosione, non permettendo agli assaltatori di portare a termine il colpo e fuggire a piedi tra le campagne circostanti, scavalcando il guard-rail. Il tutto mentre una colonna di fumo nero e denso s’innalzava sulla scena del crimine, visibile per molti chilometri.

Sul posto sono accorse le volanti della Polizia del Commissariato di Cerignola, molte gazzelle dei Carabinieri e le pantere della Polizia Stradale, che hanno messo in sicurezza l’area e acquisito le prime dichiarazioni di chi ha assistito all’assalto. Tuttora sono in corso le indagini, dove gli inquirenti stanno “scandagliando” l’area per ulteriori prove e altri in cerca degli assaltatori.

Il tratto autostradale è stato chiuso per diverse ore in diverse direzioni, obbligando gli automobilisti, bloccati in autostrada formando code chilometriche, a uscire ai caselli indicati dalle Forze dell’ordine. Per tutto il tempo di blocco “forzato” gli automobilisti son stati assistiti dal personale di Autostrade S.p.A, fornendo acqua e aiuto vario a persone e auto in panne, viste le torride temperature odierne.

AGGIORNAMENTI - 11 agosto 2020 -

Da indiscrezioni, ieri l’assalto al portavalori della Sicuritalia potrebbe essere stato messo a segno dagli stessi del 24 luglio. Alcune tracce trovate sul luogo confermerebbero l’ipotesi. Lo avevamo anticipato affermando che “La dinamica è stata sempre quasi la stessa, a parte gru o camion vari, e secondo alcune indiscrezioni N.O.C. gli assaltatori sarebbero della scuola cerignolana-andriese, l’eccellenza nello specifico campo criminale”. Inoltre, sarebbero confermate le voci che non v’è stato alcun bottino per i malviventi. A confermarlo è il sistema “spuma block” che è intervenuto all’interno del furgone, avvolgendo con una resina speciale e resistente a taglio e bruciature le banconote. Infine, da alcune tracce rinvenute sul blindato parrebbe che gli assaltatori avrebbero tentato di scardinarlo con un flessibile.  Sia carica esplosiva, sia urto del flessibile, sono le cause dell’innesco della “spuma block”. Nel frattempo le indagini proseguono a tambur battente, con perquisizioni e fermi vari. Come siano scomparsi gli otto assaltatori nelle campagne circostanti rimane un mistero, in parte svelato dal fatto che ad agire non sono sempre e solo quelli che assalgono, ma anche chi li aiuta, come abbiamo descritto ieri: “in questi casi ve ne sono altre due o quattro che monitorano l’area con potenti cannocchiali e la disturbano con jammer”, che potrebbero essere coloro che li hanno presi a bordo di altre auto nascoste nelle vicinanze e pronte a fuggire.

Read 1376 times Last modified on Mercoledì, 12 Agosto 2020 00:09
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