Print this page
Economia Italiana. Il quadro complessivo e la politica di bilancio nell’era CoVid-19

Il Ministero dell’Economia e Finanze ha redatto un documento dove riporta il quadro complessivo dell’economia italiana e le politiche adottate per arginare l’esondazione dovuta principalmente all’emergenza sanitaria SARS-CoV-2.

«Le misure di distanziamento sociale e di chiusura di settori produttivi attuate da metà marzo ai primi di maggio in risposta all’epidemia COVID-19 hanno causato una caduta dell’attività economica senza precedenti. Dal mese di maggio, gli indicatori economici hanno recuperato, grazie al graduale allentamento delle misure di prevenzione del contagio e aduna serie di poderosi interventi di politica economica a sostegno dell’occupazione, dei redditi e della liquidità di famiglie e imprese. Nel complesso, tali interventi sono stati pari a 100 miliardi (6,1punti percentuali di PIL) in termini di impatto atteso sull’indebitamento netto della PA», si legge nella parte iniziale del documento.

«Secondo le ultime stime dell’Istat, il PIL è caduto del 5,5 per cento nel primo trimestre e del 13,0 per cento nel secondo in termini congiunturali. L’attuale dato Istat relativo al primo trimestre è uguale alla previsione del DEF, mentre la caduta del secondo trimestre è stata superiore (nel DEF si prevedeva un -10,5 per cento). Per il terzo trimestre, si stima ora un rimbalzo superiore a quello ipotizzato nel DEF (13,4percento contro 9,6 per cento), che porterebbe il livello del PIL stimato per tale periodo lievemente al disopra di quello previsto nel DEF. Gli ultimi indicatori disponibili tracciano, infatti, un andamento in crescita nei mesi estivi», il quadro tracciato prima dell’autunno 2020, appena entrato.

«L’andamento dell’economia nel mese di settembre dovrebbe aver beneficiato della ripresa del lavoro in presenza e della riapertura di scuole e università» si legge, ora con coscienza di causa, di quello che stiamo vivendo, pur sapendo delle variabili in corso d’opera dovute all’innalzamento della curva epidemiologica (a oggi è Rt >1,01).

La popolazione è preoccupata. Tra contagi nelle strutture sanitarie, nelle case di riposo, nelle scuole, nelle caserme di chi ogni giorno ci garantisce sicurezza, per gli assembramenti che hanno obbligato lo Stato Italiano a intraprendere misure drastiche in materia di orari apertura/chiusura esercizi commerciali con un probabile “coprifuoco” dalle ore 22, con "raccomandazioni" a indossare mascherine finanche in casa tra congiunti, paure e fobie varie, spesso ingiustificate e molte altre volte temute per sanzioni più riempi-casse che in violazioni a DPCM tutti da comprendere e, perciò, da applicare, la confusione primeggia e l'interpretazione latita nei meandri e nei rivoli del detto "Ignorantia legis non excusat". Per di più il Governo sta pensando di metter mano agli indici del PIL per il prossimo triennio, dal 2020 al 2023, e ultima notizia di metter mano nelle tasche degli italiani riattivando l'IMU sulla prima casa o una patrimoniale similare. «La previsione ufficiale di variazione del PIL reale per il 2020 viene abbassata al -9,0 per cento (-9,1 per cento nella media dei dati trimestrali), dal -8,0 per cento della previsione del DEF(-8,1 per cento sui trimestrali).Il principale motivo della revisione al ribasso risiede nella contrazione più accentuata del PIL nel secondo trimestre, a sua volta spiegata da una durata del periodo di parziale chiusura delle attività produttive in Italia e da una diffusione dell’epidemia su scala globale superiori a quanto ipotizzato in aprile. Si è inoltre adottata una previsione assai più cauta di incremento del PIL nel quarto trimestre (ora cifrata in uno 0,4 per cento, a fronte del 3,8 per cento previsto nel DEF)».

Questo è il sunto della situazione trascorsa e attuale, con previsioni che non lasciano presupporre anni felici per una popolazione che sopravvive alla già sopravvivenza affrontata in questi due decenni di fenomeni congiunturali economici e finanziari.

TUTTE LE INFORMAZIONI LE POTRETE LEGGERE NEL DOCUMENTO “QUADRO COMPLESSIVO E POLITICA DI BILANCIO” QUI SCARICABILE IN PDF

Read 650 times
Share this article