Il post su facebook e il commento sono virali sul web. Mai si era assistito a una scena simile, a una soluzione all’impazzata, che farebbe rabbrividire il sangue a chi ci transita sopra.
Nelle foto scattate da Maurizio Marrese, libero professionista, ricercatore scientifico e naturalista, Presidente presso OA WWF Foggia, ma soprattutto battagliero contro le ingiustizie su fauna a flora, immortalano l’assurda soluzione intrapresa chissà da chi (forse da qualche agricoltore che per lavoro deve assolutamente attraversare quel ponte): due bidoni come sostegno a un ponte pericolante su un torrente.
«Un ponte sul Torrente Salsola (SP25). Ho visto tante cose "particolari e simpatiche" nel mio territorio, la Capitanata, ma questa soluzione casereccia e fai da te probabilmente le supera tutte. #tuttappost», l’amaro commento di Marrese.
Il ponte si trova, come specificato, vicino la SP25, in agro San Marco in Lamis, ed è l’unico che permette l’attraversamento del torrente Salsola, ormai prosciugato. Sicuramente è stato reso inagibile, perciò interdetto al traffico. Ma l’area è transitata da agricoltori, che ogni giorno lavorano i campi e si muovono con i loro mezzi, trattori in primis. Avere un ponte chiuso significherebbe bloccarli. Ecco che la necessità aguzza l’ingegno, pericoloso ma per ora l’unico, poiché nessuna istituzione ha provveduto a ripristinarlo e infine a renderlo fruibile.
Il pericolo c’è ed è palese. La spregiudicatezza di chi lo attraverso è tanta. Ma è tanta anche l’incuria amministrativa di chi dovrebbe intervenire. L’appello, come al solito e spesso inascoltato, va agli amministratori locali, a chi è preposto a intervenire, prima che la tragedia macchi di sangue ulteriormente una Capitanata attanagliata da strade disastrate, pericoli di dissesti idrogeologici, frane e altri ponti pericolanti dimenticati per diatribe burocratiche tra enti locali.
foto: @ Maurizio Marrese
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