Oggi sono 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, nel 1321. Ma Dante Alighieri è sempre tra noi, con la lingua italiana, con la Divina Commedia, con le sue opere.
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A Firenze, con la mostra “A riveder le stelle”, si omaggia il grande poeta, padre della nostra lingua italiana. Un percorso storico-artistico che agli Uffizi con disegni racconta attraverso il web, per l’emergenza sanitaria in corso, il Poema dantesco. Disegni realizzati dal pittore Federico Zuccari alla fine del Cinquecento, che poi sono il complesso portante illustrato della Divina Commedia dell’anno 1800.
Gli Uffizi sono lo scrigno prezioso che custodiscono questi disegni, in totale ottantotto, gelosamente conservati e ora mostrati per impreziosire un evento mondiale. Opere digitalizzate in alta definizione e rese fruibili grazie al lavoro certosino degli addetti ai lavori fiorentini, magistralmente gestiti dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi, il dott. Eike Schmidt: «Fino a questo momento questi bellissimi disegni sono stati visti da pochi studiosi ed esposti al pubblico appena due volte, spesso in parte. Mentre oggi vengono pubblicati integralmente e con un commento didattico-scientifico sul sito degli Uffizi, dove d’ora in poi saranno liberamente consultabili. È un vero orgoglio per le Gallerie aprire il Settecentenario dalla morte del sommo poeta rendendo disponibile a tutti questa straordinaria raccolta di arte grafica. Materiale prezioso -chiosa Schmidt- non solo per chi fa ricerca ma anche per chi, appassionato dell’opera dantesca, sia interessato ad addentrarvisi per seguire, come dice l’Alighieri, virtute e canoscenza».
La collezione dei disegni di Federico Zuccari, per la cronaca storica e disegnata tra il 1586 e il 1588, entrò negli Uffizi il 1738 per opera donata da Anna Maria Luisa de’ Medici. Da quell’anno la collezione, come detto, è stata esposta solo due volte, nel 1856 in occasione della grande mostra dantesca svolta a Firenze nel Palazzo Medici-Riccardi e nel 1933 nella Casa di Dante Alighieri in Abruzzo.
I disegni dello Zuccari sono preziosissimi al punto da essere conservati in ambienti termoregolati e protetti, nella penombra o senza luce. Per tal motivo e per renderli patrimonio universale e fruibile dall’umanità la scelta di digitalizzarli e pubblicarli sul web.
Pertanto, ora, tutti possono vederli e con “A riveder le stelle” l’occasione è l’inizio della grande bellezza dantesca.