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L’Editoriale. Crepe democratiche

Il bilancio della protesta, alle ore 06:00 del 07 gennaio 2021, per l’elezione di Joe Biden a 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, dei sostenitori di Donald Trump è drammatico: 4 morti, 13 feriti e 52 arrestati.

La cosiddetta più antica democrazia, il centro del mondo per antonomasia, Capitol Hill è stato violato. Non accadeva dal 1800. Il grido “sobillatore”, come è stato definito dai media mondiali, di Trump ha sortito un effetto violento più che di protesta. E ora si grida anche ad attentato alla democrazia, accusando Trump di tradimento per l’assalto alla White House. Accuse forti, che vanno ponderate, comunicate con cautela per non alimentare sovversive minacce nemiche e fuochi amici. La stampa qui ha un ruolo importante, responsabile, che a quanto pare non lascia presagire mitigazioni, riportando just in time ciò che accade contro Trump.  Facebook e Twitter hanno bloccato gli account del Presidente per ora uscente, strumenti di continui messaggi ai suoi sostenitori. Democrazia che cerchi, democrazia che trovi.

Tutto è accaduto dopo l’invito di Donald Trump ai suoi sostenitori di raggrupparsi per protestare davanti Capitol Hill, mentre si stava svolgendo il Congresso per formalizzare l’elezione del 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Lavori interrotti per l’invasione di molti sostenitori facinorosi pro Trump, che hanno letteralmente invaso gli uffici del palazzo, occupandoli e minacciando politici e giornalisti.

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Scene che mai avremmo voluto assistere. Immagini che hanno fatto il giro del mondo in tempo reale; lì i media hanno campo libero e sono considerati sacrosanti dalla Costituzione. Almeno qui la democrazia ha centranto in pieno l’obiettivo.  Polizia contro i protestanti, Guardia Nazionale schierata in tenute antisommossa, esercito che ha delimitato l’area della Casa Bianca, Servizi Segreti con armi in pugno a difesa di chi era all’interno del Congresso per deliberare e ufficializzare Biden Presidente.

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[I Servizi Segreti con le armi puntate - foto @CNN]

Dagli altri paesi del globo le maggiori cariche politiche parlano di Golpe dissimulato, di un Colpo di Stato subliminale che Trump avrebbe architettato per non cedere il posto a chi elettoralmente ha vinto le presidenziali. Il tutto a margine delle ultime schede ricontate in alcuni Stati degli States. Un motivo in più per Trump a gridare la sua elezione, a sostenere brogli elettorali, a chiedere al popolo statunitense di scegliere ma con la protesta.

E se Trump avesse ragione? Il conteggio delle schede conferma Biden alla Casa Bianca, ma i conteggi son conteggi, numeri formalizzati da persone e le persone possono essere fallaci. Fantapolitica potremmo affermare, ma fino a un certo punto, visto il premio messo in palio e tutto ciò che ne determina e poi procede.

Un dato è certo, oggi a Washington la democrazia repubblicana non è stata democratica. Sembra un gioco di parole, tra sigle di partiti che si contende il trono politico più ambito del mondo, ricavando quella crepa democratica che molti stati avversi attendevano e potrebbero sfruttare a loro favore e piacimento.

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[I manifestanti che hanno occupato il Campidoglio - foto @CNN]

Il Congresso ha ripreso i suoi lavori e il 20 gennaio 2021 dovrebbe formalizzare Joe Biden come 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, sorprese a parte. Un passaggio del testimone senza la mano arretrante, considerando che Trump tutto vuol fare tranne che cedere lo scettro.  Un giorno, il 20 gennaio, dove Trump avrebbe annunciato un contro comizio. Motivo in più per chi è dalla parte di Biden di appellarsi al 25esimo Emendamento che di fatto scalzerebbe Trump, e senza onori.

La Casa Bianca per il mondo è l'emblema della democrazia. È sacra e invaderla è stato un atto profanatorio alla Costituzione statunitense, un oltraggio alla libertà, il dato che emerge agli occhi di tutti.

Ma agli occhi è anche balzato un particolare che desta seria preoccupazione, quella dei dimostranti e occupanti che, tra l’altro a volto scoperto, erano senza mascherina. In piena pandemia, nel paese che registra più contagi e morti, oggi il virus, non solo del manifestato autoritarismo, del plateale dispotismo, ha brindato al nuovo anno. Nei prossimi giorni vedremo se il SARS-CoV-2 farà da padrone, altro che 46esimo Presidente.

Ad Maiora!

©NicoBaratta all rights reserved - Tutti i diritti sono riservati.

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