Non v’è dubbio che dopo le drammatiche vicende legate al virus pandemico SARS-CoV-2 che stanno interessando tutto il mondo, ai suoi numeri che apparentemente sembrano in calo un giorno per poi risalire il giorno successivo, l’intenzione di riaprire le scuole preoccupa gran parte del personale scolastico interessato. A dir il vero parte di loro, personale amministrativo e ATA, sono al lavoro ma con le aule deserte, e i docenti insegnano a distanza con gli studenti collegati via web.
Ora che il rientro in aula di docenti e studenti è prossimo, si fa sempre più preoccupante la modalità. Verranno eseguite tutte le indicazioni delle linee guida governative di sicurezza sanitaria? Le aule saranno riempite con un numero di studenti che rispetta il distanziamento e soprattutto un’aerazione tale da non diventare veicolo di contagio? Gli istituti scolastici saranno muniti di DPI e saranno sanificati dopo tot ore, come avviene nelle sedute del Parlamento? I servizi igienici saranno garantiti e sanificati ad hoc? Verrà controllata la temperatura corporea all’ingresso? E chi svolgerà tutto questo lavoro di accoglienza, di controllo e di sanificazione? Inoltre, l’afflusso ai plessi scolastici avverrà contingentato? E il trasporto pubblico si è attrezzato per ospitare sui loro mezzi un numero di utenti limitato, anche a step in accordo con le scuole? Interrogativi legittimi e giustificati dalla paura di contagio, a fronte di un piano di azione di rientro nelle aule che non è chiaro e si conosce poco.
Domande che si è posto un docente del Liceo Artistico Pestalozzi di San Severo, il prof. Michele Lella, che ha lanciato una petizione online, aperta a tutti, a chi la pensa come lui, a chi no, indirizzata a OrizzonteScuola, al Sindaco di San Severo e Foggia, al Presidente della Regione Puglia, a TecnicadellaScuola.
LA PETIZIONE ONLINE: "TORNARE A SCUOLA: A QUALE RISCHIO E A QUALE COSTO?"
Come docente, e perciò persona a stretto contatto con tanti studenti che frequentano il liceo cui insegno e che arrivano da molti centri di tutta la provincia di Foggia, ho lanciato una petizione online sulla questione dei rientri scolastici in presenza. Sono molto preoccupato -ha affermato Michele Lella, docente del Liceo Artistico Pestalozzi- poiché non so se il piano scientifico per la scuola che affronta tutti i rischi annessi e connessi alla pandemia sia stato migliorato per essere applicato scrupolosamente o se si rientrerà come a settembre. A oggi non riscontro documentazioni di linee guida dettagliate, tantomeno una pubblicazione degli interventi da attuare in questi mesi di DaD. Ci sono solo slogan e date, senza un supporto e spiegazioni che mi conforti nelle scelte del governo e delle regioni. A noi popolazione della scuola -ha proseguito Lella- ci chiedono di aver fiducia nella azioni intraprese, sapendo che un vero piano di rientro scolastico in sicurezza c’è ma deficitario nelle specificità e diversità scolastiche, come per i laboratori e altri aspetti, giacché non son chiare le varie direttive che ognuno di noi dovrà seguire e applicare. Il presidente Emiliano ha emanato un’ordinanza, il 22/01/21, per il proseguimento delle attività scolastiche a distanza, con scadenza al 26/01/21. In totale sono solo quattro giorni di tempo per prendere decisioni, dove lo stress da preoccupazione s’innalza, oltre quella pandemica. Giorni se analizzati nel calendario diventano tre per la domenica di mezzo. Scusate -ha chiosato Michele Lella- in tre giorni si può decidere su da farsi per un rientro sicuro a scuola?»
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