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L'Editoriale. Sanremo 2021, abbiamo vinto noi!

Sanremo 2021 mi è piaciuto tantissimo.

Uno spettacolo nello spettacolo sul palco musicale più famoso e ambito d'Europa, tra i migliori al mondo.

Esibirsi all'Ariston a tutti fa tremare i polsi. È il trampolino d'eccellenza.

Amadeus finalmente sdogana il presentatore ingessato, diventando interprete nello spettacolo.

Fiorello, pigmalione One Man Show, la spalla perfetta e unica del Festival e per tutti i suoi interpreti.

La musica, regina indiscussa a prescindere chi la interpreta, vince sempre. Generi differenti con temi attuali l'incipit che risuona nelle nostre menti, canticchiandole l'indomani dell'ascolto.

Ha vinto il rock, quello alternativo. Con "Zitti e buoni" I Måneskin rivoluzionano il Festival della Canzone Italiana, da sempre platea pacata e per tutti. Finalmente!

Complice Achille Lauro, indiscusso re di questo spettacolo. L'interpretazione è spettacolare dell'artista che ha saputo coniugare l'essenza dell'arte declinata nelle sue forme più comunicative, con performance uniche, impossessandosi della scena e trasmettendo sicurezza, endorfine salutari.

Le stesse che Gaudiano, con "Polvere da sparo", hai rrorato i cuori di chi ha un ricordo da conservare e far conoscere.

Poteva vincere Ermal Meta con un brano sanremese che merita tanto , e tutti erano felici e contenti. Ma gli italiani, noi, abbiamo coraggiosamente scelto in una serata finale attesa e tutta nostra, dove "Un milione di cose" le abbiamo dette, contestualizzando il Festival.

Mancava il pubblico, con i suoi applausi, bis, fischi e ovation. Ce ne siamo accorti dall'Ariston, da casa no, perché eravamo noi quella platea che finalmente poteva fischiare, inneggiare, criticare, appplaudire, senza l'influenza di chi va lì solo per mostrarsi. Nella seconda serata c'erano delle teste di palloncini che occupavano le poltrone rosse. Non erano diverse da chi ogni anno abitualmente siede li.

Già, è vero, siamo in piena pandemia, dove il CoVid-19 ci obbliga a star distanti, con la mascherina, a sanificarci e non abbracciarci. E chi se n'è accorto. Noi ascoltavano e vedevamo il Festival di Sanremo, vincente per merito di tutti e di chi ha lavorato dietro le quinte.

Abbiamo vinto. Abbiamo fatto la storia.

W Sanremo!

Ad Maiora!

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