Oggi, 24 maggio 2021, sarà una data ricordata negli annali della politica di Foggia. Si è conclusa, mestamente, l’avventura –se così può essere definita- politica dell’attuale Amministrazione comunale. Il giorno dopo un evento di mafia, la strage di Capaci, dove su ogni frontespizio dei municipi sono presenti i volti di Falcone e Borsellino; a Foggia non ci sono.
Questa mattina è stato convocato l’ultimo Consiglio comunale, disertato dai Consiglieri. Un atto dovuto, «Presente per dovere» ha commentato giustamente l’attuale Presidente del Consiglio comunale, Lucio Ventura, che secondo le normative vigenti doveva convocare e poi prendere le dovute decisioni.
Game Over per l’attuale Consiglio comunale e la sua Giunta, che da oggi, data ultima per revocare le dimissioni del sindaco tra l’altro sospeso dal Prefetto Grassi perché arrestato e ai domiciliari, attende il commissario prefettizio. Difatti il Ministero dell’Interno a giorni invierà una persona di sua fiducia, sicuramente coadiuvato da altre due, come avviene da qualche tempo nei comuni commissariati, anche sciolti per infiltrazioni mafiose o presunte tali, che avrà il compito di amministrare il capoluogo dauno. Un commissariamento che in autunno potrebbe terminare e così dar vita a nuove elezioni. Come pure potrebbe prolungarsi per altri, minimo, diciotto mesi se la commissione antimafia di accesso agli atti al Comune di Foggia proverà che la mafia, la “società” foggiana, ha radicato i suoi tentacoli nella pubblica amministrazione.
Una fine acclarata, oltre per le recenti note vicende giudiziarie, da continue e a volte petulanti richieste dimissionarie della maggioranza, quasi accanimento, come se volessero anticipare la vergognosa fine ma senza render noti fatti che potevano conoscere ed erudire la Procura, tanto da aprire sui media discussioni come tribunali.
Valutazioni a parte, trattate in altre pubblicazioni editoriali dal direttore di questa testata, l’onta è ormai palese.
Micky Sepalone, Consigliere dimissionario subito dopo la surroga ad un uscente per arresto, ha voluto testimoniare la sua volontà politica e da cittadino, distante dalle vergognose azioni di altri Consiglieri che oggi sono ai domiciliari.
«Buongiorno! Stamattina alle 9.30 mi sono collegato su piattaforma Zoom avendo ricevuto convocazione di Consiglio Comunale, dell'ultimo desolante Consiglio Comunale» ha esordito Sepalone.
«Assessori e Consiglieri assenti! Al di là delle vicende giudiziarie (che non commento perché sono certo che la Giustizia farà il suo corso) –prosegue Sepalone- ritengo che i grandi assenti oggi a Foggia Città siano la Politica e il rispetto della Gente e degli Elettori. Non ho sentito una sola parola, non ho assistito ad alcun gesto di dignità da parte del centrodestra e non ho percepito rispetto nei confronti della cittadinanza. Io ho fatto la mia parte e l'ho detto e manifestato apertamente, con l'intenzione di dimettermi subito dopo l'ingresso in Consiglio con le motivazioni da me già rese note. Stamattina c'ero (atto dovuto) e sarebbe stata comunque l'ultima volta in queste condizioni per affetto nei confronti dei Cittadini Foggiani. Buon proseguimento!» ha concluso Micky Sepalone.