Ponte aereo Kabul-Italia: Aeronautica Militare «Nessun colpo di arma da fuoco ha colpito il C-130J»

Il pilota ha effettuato, come previsto dalle procedure operative, una manovra evasiva per proteggere il velivolo e i passeggeri. Nessun ferito e nessun danno riportato dal velivolo.

In merito a quanto riportato dagli organi di stampa circa l’evento che ha coinvolto dopo il decollo dall’aeroporto di Kabul un C-130J dell’Aeronautica Militare con a bordo un gruppo di civili afghani evacuati e alcuni giornalisti italiani, si precisa che nessun colpo di arma da fuoco ha interessato il velivolo. Il capo equipaggio dell’aereo, come previsto dalle procedure operative ed oggetto di costante addestramento, nell'osservare dei colpi di arma da fuoco provenienti da terra e diretti verso l'alto, visibili come traccianti,  ha messo immediatamente in atto una manovra evasiva per proteggere il velivolo ed i passeggeri ed evitare che, proseguendo con la rotta originaria, il velivolo potesse attraversare lo spazio aereo dove erano stati osservati i colpi traccianti.

Nessun danno all’equipaggio, ai passeggeri e al velivolo è stato riportato. Il C-130 ha poi regolarmente proseguito la missione, diretta alla base aerea di Al Salem in Kuwait.

Per la cronaca, si tratta del ponte aereo messo in funzione dal 18 agosto 2021, dove l'Aeronautica Militare comunica che "L'impegno è massimo da parte della Difesa per evacuare chi ha collaborato con l'Italia". Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini sul trasporto umanitario in corso dall'Afghanistan per portare in Italia gli ex collaboratori afghani e i loro familiari.

Il volo con 85 persone, tra ex collaboratori afghani e i loro familiari, è atterrerato oggi presso l'aeroporto di Fiumicino. Il personale a bordo è stato imbarcato all'aeroporto di Kabul su un C130-J dell'Aeronautica Militare che era decollato dal Kuwait. Dopo uno scalo tecnico, l'aeroplano è giunto nuovamente in Kuwait, dove i passeggeri sono stati trasferiti sul KC-767 per essere trasportati in Italia.

Nella giornata di oggi altri due C130-J decolleranno dal Kuwait per imbarcare circa altre 150 persone a Kabul, che saranno trasportate in Italia con un KC-767A. "Il nostro impegno è lavorare col massimo sforzo per completare il piano di evacuazione dei collaboratori afghani, degli attivisti e di chi è esposto al pericolo" ha dichiarato il Ministro.

I voli di queste ore fanno seguito al primo volo di questo ponte aereo effettuato con un KC-767A il giorno di Ferragosto, che ha riportato direttamente da Kabul circa 70 passeggeri italiani e afghani.

Il ponte aereo che la Difesa sta assicurando in questi giorni dall'Afghanistan all'Italia viene garantito grazie ai velivoli da trasporto dell'Aeronautica Militare. 

In particolare i velivoli C130J della 46^ Brigata Aerea stanno effettuando, in sicurezza e con estrema rapidità, il cosidetto trasporto tattico del personale militare e civile - sia italiano che straniero - dall'Afghanistan al Kuwait. Da qui i velivoli da trasporto strategico e di lungo raggio KC-767A del 14° Stormo stanno completando il ponte aereo dal Kuwait all'Italia. 

Questa sorta di "staffetta" che combina trasporto tattico e trasporto strategico consente all'Aeronautica Militare e alla Difesa di assicurare in tempi brevi il rimpatrio e l'evacuazione in sicurezza del personale militare e civile dall'Afghanistan.

La Difesa ha messo in campo per l'operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), comandato dal Generale Luciano Portolano, 8 aerei, 3 KC-767 che si alternano tra l'area di operazione e l'Italia e 5 C130-J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul.

Dallo scorso 13 agosto, il Comando Operazioni Aerospaziali ha attivato una cellula di pianificazione operativa, attiva 24 ore su 24, per supportare le operazioni con piani aerei costantemente aggiornati in funzione degli sviluppi della situazione in atto in Afghanistan. Le varie linee di azione sono state sviluppate in stretto coordinamento con il COVI, il Comando Squadra Aerea (CSA), il Comando Forze Mobilità e Supporto (CFMS) ed i Reparti dipendenti.

La 46ª Brigata Aerea di Pisa ed il 14° Stormo di Pratica di Mare (RM) dipendono dal Comando Squadra Aerea che, per il tramite del Comando Forze per la Mobilità e il Supporto, svolgono con i propri velivoli da trasporto C130J, C27J e KC-767A un’ampia gamma di missioni nell’ambito del trasporto aereo e del rifornimento in volo, sia di carattere esclusivamente militare – con la partecipazione in tutti i Teatri Operativi che vedono la presenza delle Forze Armate italiane - sia in ambito civile, in concorso con altre agenzie dello Stato, come è avvenuto nel corso dell’emergenza Covid-19, o per soccorsi umanitari, evacuazioni di popolazioni in difficoltà o interventi in caso di calamità naturali.

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