Dovrà nuovamente essere l’Ente Parco del Gargano a spiegare come circa 180 ettari dell’Oasi Lago Salso, in agro Manfredonia, da habitat naturali vincolati da trattati internazionali e adibiti al pascolo siano stati trasformati in terreni coltivabili. Lo dovrà fare dopo la formale diffida del Ministero della Transizione Ecologica (SM_INFRAZIONI-0001198-P-31/08/2021), qui scaricabile in pdf.
In altre parole, Vincenzo Rizzi e Maurizio Marrese hanno avuto ragione su ciò che contrariamente affermava il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza. «Pazienza smentito a tutti i livelli ora chi paga?» l'amara domanda di Rizzi.
Ora, si attende il 28 ottobre 2021, data in cui si attendono nuovi elementi informativi richiesti per il successivo inoltro ai servizi competenti della Commissione.
«Personalmente penso che l’aspetto più grave di questa vicenda –scrive su facebook Vincenzo Rizzi-, sia quanto sottolineato dal Ministero della Transizione Ecologica “del ritenere non del tutto condivisibile l’interpretazione fornita dall’Ente Parco del Gargano”. Infatti, può mai essere che un Ente Parco Nazionale si comporti in questo modo, difendendo la distruzione di circa 180 ha di habitat naturali vincolati da trattati internazionali e accusando peraltro il sottoscritto e il dott. Marrese di far perdere tempo “con segnalazioni e denunce infondate e strumentali che, tra l’altro, provocano un grave danno d’immagine istituzionale e territoriale e che sarà fatto valere nelle sedi opportune… “. Che dire, sarà ora compito nostro continuare a segnalare quanto avvenuto perché di indubbia gravità e a chiedere che a rispondere economicamente per questi danni, siano i responsabili e non i cittadini… Come ebbe a dire il prof. Pazienza, parafrasando Charles Darwin -chiosa Rizzi-, riteniamo che gli uomini che sprecano il loro tempo, perché incapaci di usarlo fruttuosamente, sono uomini che non conoscono il valore della vita.. Il problema è ora capire chi sta sprecando il suo tempo, da quello che sta emergendo di certo non lo siamo né io né il dott. Marrese.
Per ora nulla è pervenuto dall’Ente Parco del Gargano e dalla diretta persona del presidente Pazienza, cui sarà dato spazio per sue dichiarazioni.
Nel frattempo si riporta la dichiarazione di Maurizio Marrese, pubblicato sul suo profilo facebook: «Il danno ambientale causato all'Oasi Lago Salso ormai è un fatto confermato anche dall'Unione europea oltre che dal MiTE e dalla Regione Puglia. Noi avevamo ragione, l'ambientalismo ha difeso la natura paradossalmente proprio da chi doveva tutelarla... il Parco Nazionale del Gargano, come se non bastasse, mentre il suo Presidente prof. Pasquale Pazienza ci accusava di allarmismo e mistificazione della realtà. Adesso chiediamo che siano i responsabili a pagare il danno delle loro scelte scellerate e non i cittadini pugliesi»
FOCUS:
- WWF Foggia e Pro Natura: «Oasi Lago Salso e le "rotoballe" del Prof. Pazienza»