Trinitapoli, comune sciolto per “condizionamenti criminali”. Il Consiglio dei Ministri firma il decreto. I commenti della politica

Un altro comune della Puglia sciolto per condizionamenti della criminalità organizzata. Questa volta è Trinitapoli, ex provincia di Foggia, ora in BAT – Barletta, Andria, Trani-.

Il Consigli dei Ministri, su proposta del Ministero dell’Interno, ha deciso di sciogliere il comune per “accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata”.

A guidare nei prossimi 18 mesi l’attività amministrative del comune di Trinitapoli saranno i Commissari Straordinari che a breve il Ministro Luciana Lamorgese indicherà.

Trinitapoli era amministrata dal sindaco Emanuele Losapio, eletto due anni, a settembre, sostenuto dalla lista civica "Rinascita trinitapolese 3.0". Al momento il sindaco non rilasciato dichiarazioni, le quali saranno note , come affermato dal primo cittadino, appena avrà comunicazioni ufficiali dal Ministero.

Lo scioglimento avviene dopo il lavoro della commissione di accesso agli atti, nominata dal prefetto di Barletta - Andria - Trani Maurizio Valiante, insediata il 29 luglio scorso per verificare se vi fossero pericoli di "eventuali forme di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare". La commissione è stata anche chiamata a svolgere "accertamenti mirati e approfonditi volti a verificare la sussistenza di eventuali forme di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, tali da determinare un'alterazione del processo di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il  buon andamento e l'imparzialità dell'Amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi a essa affidata".

Sciolto per mafia il Comune di Trinitapoli. Di Bari : “Ora Trinitapoli deve ricostruire la sua amministrazione e la sua identità”

“Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Trinitapoli da parte del Consiglio dei Ministri rappresenta una brutta pagina per la provincia Bat. Da qui dobbiamo ripartire per cambiare e dare una svolta alla città”. Lo dichiara la consigliera del M5S e delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari. 

“La decisione - continua Di Bari -  è stata presa su proposta del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, visti gli ‘accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata’. Dopo mesi di lavoro della Commissione di accesso antimafia, insediata lo scorso luglio, e minimizzazioni della classe politica locale, ora è arrivata la scelta del Governo. Da tempo denunciamo le storture (per non dire di peggio) dell'azione amministrativa di un'intera classe politica che ora viene spazzata via. Ma il danno maggiore è la pugnalata al cuore di una comunità importante della Bat. La classe politica che finora l'ha governata ha riportato la città al suo anno zero. Ora Trinitapoli deve ricostruire completamente la sua amministrazione e  la sua identità”. 

Trinitapoli, Ventola: il commissariamento ci sorprende e ci amareggia. Al fianco del sindaco per qualsiasi atto voglia intraprendere  

Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale e coordinatore provinciale BAT Fratelli d’Italia, Francesco Ventola:

“Sorpresi ancor più che dispiaciuti per la notizia del commissariamento del Comune di Trinitapoli.

“Sorpresi perché la giunta Losapio è in carica da poco più di un anno e mezzo ed è stata, dopo pochi mesi, subito oggetto attenzione. Poco dopo l’insediamento fu nominata una commissione d’indagine che, francamente, non ci aspettavamo giungesse a questa estrema decisione.

“Dispiaciuti perché conosciamo il sindaco Emanuele Losapio e molti esponenti della sua amministrazione e maggioranza, il commissariamento non fa venir meno la considerazione e fiducia nelle loro persone.

“Chiaramente leggeremo con attenzione le carte e, soprattutto, i fatti ritenuti a fondamento del commissariamento. Un’ipotesi accusatoria decisamente molto grave e sulla quale è molto probabile il ricorso al TAR. Noi saremo al fianco del sindaco in questa fase.

“Infine, una considerazione sull’art. 143 del Testo Unico degli Enti Locali: è evidente, e non perché colpisce Trinitapoli (comunità che conosciamo), che la legge va rivista perché applicata in maniera discontinua e a volte con un eccesso di attivismo politico che mina il principio della democrazia e il diritto di voto.”

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