Punti di (s)vista. La stampa di Pulcinella

Non è che a me piacesse la trasmissione, a volte la seguivo perché c’è sempre da imparare da chi ci mette la faccia e il nome e anche da soppesare i contenuti. Tuttavia devo dirlo, spesso era forzatamente direzionale su alcuni temi e a volte sarcasticamente irridente verso personaggi terzi, con incursioni di faziosi e irriverenti opinionisti eremiti su vette alticce.

Ma la libertà di stampa, anche quella che da molti è definita di parte o pretestuosa, che fa parlare i dissonanti dal coro governativo o europeo, non va mai chiusa.

Zittire una voce forse perché tra queste ce n'era una solista, invitata e pagata, ma libera di dir la sua, è l'ennesima dimostrazione che quel 58esimo posto è più che meritato.

Ora, seguendo il “dogma” imposto come filo conduttore della tanto blaterata “corretta informazione” promossa con tanto di spot contro le fake news, sarebbe "giusto" zittire anche trasmissioni che ostentano senza pudori eventi belligeranti che il giornalismo dovrebbe analizzare, ponderare, provare senza ombre e con incontrovertibili documenti alla mano, e non solo per patti e firme messe su carte che ora ci legano a "contratti" da cui come Paese non possiamo prescindere senza sanzioni politiche, finanziarie e commerciali.

"Cartabianca" non andrebbe chiusa e/o interrotta, come le gole profonde di viale Mazzini stanno dicendo e, di fatto, zittire Bianca Berlinguer, giornalista, che ha tutto il diritto di far il suo lavoro, che piaccia o no, ha una funzione pubblica di informazione.

La verità, sempre secondo altre gole profonde della RAI, è che la trasmissione è stata solo interrotta e riprenderà in autunno, come avverrà per altre durante l’estate.

Chi credere? La verità potrebbe star nel mezzo, far riposare Bianca (far tacere Orsini) e decidere per la prossima stagione, contenuti in primis, ovvio.

Tanto per ricordare..., pochi giorni si è, diciamo per dire..., festeggiata la Giornata Mondiale della libertà di stampa, proclamata il 03 maggio 1993 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con l'obiettivo di garantire ai cittadini una corretta informazione e metterli al corrente delle violazioni della stampa libera. Difendere i media dagli attacchi alla loro indipendenza e rendere omaggio ai giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione. Al centro del mandato dell’UNESCO c’è la libertà di stampa e la libertà di espressione. L’UNESCO ritiene che queste libertà consenta la comprensione reciproca per costruire una pace.

Appunto, libertà di stampa e la libertà di espressione come costruttrice di pace dove insistono guerre, e non solo quella attuale in Ucraina, laddove la prima a morire è proprio la verità.

Piuttosto si valuti il tanto "riservato" ministro della difesa Guerini che secreta gli armamenti "donati (?)" all'Ucraina, e poi il vice ministro dell'Interno ucraino Yenen li ostenta in TV, parlando di 43 mezzi di artiglieria pesante per poi, imbarazzato per esser stato ripreso dalla conduttrice, correggersi con 43 mezzi antincendio.

Al segreto di Pulcinella solo gli stupidi ci credono. Totò avrebbe detto “Ma mi faccia il piacere!”

Ad Maiora!

#puntidisvista  ♨️ #freethinker #libertàdistampa #bavaglio #cartabianca #nofakenews #warucraina  #NoWAR  #PeaceUcraina

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