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50 anni dall’assassinio del Commissario Luigi Calabresi. Il ricordo di una Milano che non dimentica, la memoria della Lamorgese e del figlio Mario

Il 17 maggio è uno dei giorni poco ricordati in Italia, a Milano no. Ma rimane uno dei più drammatici della storia italiana repubblicana, dove fu consumato uno dei primi atti eversivi dei famigerati “anni di piombo” che poi insanguinarono l’Italia.

Tre colpi di pistola raggiunsero alla schiena il Commissario della Polizia di Stato Luigi Calabresi. L’omicidio avvenne a pochi metri dalla sua abitazione, in via Cherubini n° 6, nella centralissima Milano. Correva l’anno 1972 ed erano le ore 09:15.

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ricorda così quel tragico evento.

“Dopo cinquanta anni non può essere dimenticato il sacrificio del commissario Luigi Calabresi, barbaramente ucciso a Milano il 17 maggio del 1972 in un clima di violenza che poi avrebbe causato molte altre vittime nella stagione più buia del terrorismo attraversata dal nostro Paese. Dobbiamo riservare un sentimento di solidarietà e di vicinanza alla moglie e ai figli del commissario Calabresi che, nel corso di tutti questi anni, hanno sopportato un grande dolore avendo la forza di non coltivare odio e rancore”.

Per la cronaca, che molti non citano più o che hanno dimenticato, quel delitto fu consumato per mano di tre militanti di “Lotta Continua”, Ovidio Bompressi, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri, verità emersa dopo diversi anni. Un omicidio che ebbe un riverbero mediatico dove il commissario Calabresi fu accusato della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, ferroviere, precipitato da una finestra della Questura di Milano nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, poco dopo la strage di piazza Fontana.

«Il Caso Calabresi non riesce a diventare un pezzo di storia e di memoria privata, continua a rimanere prigioniero della cronaca» la dichiarazione di Mario Calabresi, giornalista e figlio del commissario, a margine del cinquantenario dall’assassinio di suo padre, ricordato davanti il memento in via Cherubini.

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