L’indecenza oltre la sacralità e la sicurezza urbana

A quanto pare a Monte Sant’Angelo, seppur in quota oltre gli 800 metri s.l.m., il clima è rovente. Se da una parte si annuncia solo sui social, come se dovessero festeggiare i “Mi piace” anziché delle concrete azioni per il bene comune e pubblico che vanno dapprima condivise con la comunità e non il contrario, dall’altro c’è chi con occhio attento e sempre vigile anche sulla sicurezza urbana, oltre a delibere e determinazioni unilaterali, si preoccupa di denunciare azioni che minano la salute e la natura. Un’opposizione consiliare che finalmente sta cercando di equilibrare una democrazia da tempo unilaterale. Si annunciano nuovi investimenti e costruzioni in controtendenza con la naturale crescita e vocazione territoriale, un nuovo concorso “pubblico” per n° 1 Istruttore Direttivo Cultura", categoria D, su 84 domande pervenute, sempre via social, e quando non se ne può far a meno sul sito istituzionale, disinteressandosi della preziosa e democratica funzione della stampa (sempre che non sia quella amica…). L’ultimo, sul concorso, è un annuncio che fa rima con un precedente che, seppur abbia seguito l’iter legale, ha destato molte perplessità sulla scelta.

Ragionando sul titolo “L’indecenza oltre la sacralità e la sicurezza urbana” è doveroso illustrare il caso del meet up “Monte in MoVimento” e dell’associazione politico-culturale “Armonia” che, in due distinti comunicati inviati in redazione, denunciano l’abbandono in strada di resti di bare estumulate. Non c’è limite alla decenza, alla sacralità, alla sicurezza sanitaria urbana.

«Ormai siamo all'indecenza! I resti delle bare estumulate, buttate all'aria aperta!» la denuncia pubblica con tanto di foto di “Monte in MoVimento”, che prosegue: «Una schifezza unica senza il rispetto di ciò che rappresentano e anche un grave negligenza che potrebbe portare a problemi di salute pubblica; la zona infatti è frequentata da animali, cani, gatti, uccelli, e non si sa mai cosa potrebbero portare con essi rovistando fra i resti delle bare corrose dal tempo. Sindaco, lo ripetiamo da più di 5 anni, DIMETTETEVI! Questa vergogna sarà segnalata alle autorità competenti!»

«Le condizioni di degrado in cui versa il nostro Cimitero peggiorano di giorno in giorno» la nota di “Armonia” che argomenta il caso affrontando altri problemi connessi ai servizi cimiteriali. «Ai montanari che sono giunti a Monte per trascorrere le ferie –prosegue l’associazione di Troiano-, se confrontano il passato e il presente, appariamo non per colpa nostra una Comunità che non ha più rispetto per i morti. Le condizioni igieniche del cimitero sono al limite della decenza. Il servizio di estumulazione non viene eseguito nel rispetto dei defunti. Infatti, i rifiuti speciali sono esposti all'aperto. Molti loculi dell'ossario non sono coperti dalle lapidi. Il servizio pubblico dell'illuminazione di fatto è a dir poco carente. La sostituzione delle lampade esauste avviene molto a rilento. Le condizioni statiche delle gallerie diventano sempre più precarie e pericolose. Date queste obiettive, inaccettabili condizioni del nostro Cimitero, l'Assessore Vergura ha solo due alternative: dimettersi o licenziare il Responsabile del servizio. A LUI LA SCELTA!»

In entrambe i casi il comun problema è posto in evidenza con le conseguenze igienico-sanitarie che potrebbero cagionare alla popolazione. E lo stesso è per le aspre critiche a un’Amministrazione comunale che preferisce confrontarsi e comunicare con chi gli aggrada, dove i minimi comun denominatori sono le dimissioni, dell’assessore Giovanni Vergura e della Giunta del sindaco Pierpaolo d’Arienzo, oltre a "chiedere la testa" del responsabile comunale del settore in oggetto.

E dire che nel 2025 Monte Sant’Angelo vorrebbe diventare la Capitale della Cultura italiana. Ce lo auguriamo, ma i presupposti e le “menti” lasciano molto, ma molto, a desiderare.

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Redazione

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