Il Popolo in Rivoluzione, ovviamente pacifica, basandosi sulla protesta verbale con atti alla mano, ritorna a far parlare di sé. Come un ferro caldo batte sulle elezioni politiche appena concluse. A parte il risultato che ha letteralmente invertito la preferenza politica, dove gli italiani hanno indicato una guida di centrodestra a quella di centrosinistra, formalmente eleggendo i rappresentanti che decideranno chi governare, il Popolo in Rivoluzione affronta il serio problema dell’astensionismo, anche con un’analisi delle schede nulle e bianche.
Di seguito l’analisi del Popolo in Rivoluzione con i dati statistici da loro elaborati.
“Questa tornata elettorale ha reso palese ed evidente un dato inconfutabile, ovvero, che il popolo italiano è stufo di questo sistema politico basato sulla democrazia rappresentativa che in sostanza prevede la delegazione della sovranità nazionale ai partiti.
Gli italiani vogliono altro. Basti leggere i dati per farsene una ragione.
Il 43% degli italiani aventi diritto di voto (50.864.103 di elettori) non si riconoscono in un partito e non lo vogliono delegare.
Un confronto con la coalizione di destra che ha vinto le elezioni? Tutta la coalizione di destra ha la delega del 25% degli italiani (degli aventi diritto di voto). Il partito Fratelli d’Italia ha la delega del 14,6% degli italiani.
Si riportano un po’ di numeri e non di percentuali per farvi capire le differenze.
- ASTENUTI 20,2 MILIONI DI ITALIANI
- SCHEDE NULLE, BIANCHE E CONTESTATE 1,5 MILIONI DI ITALIANI
- COALIZIONE DI DESTRA 12,6 MILIONI DI ITALIANI
Tenete conto che unendo la coalizione di centrodestra con quella di centrosinistra non otterrete neanche 20 milioni di italiani e sarebbero già meno degli astenuti. Ancora peggio se si aggiungono le schede nulle e le bianche per ragion di forza agli astenuti. Semplificando, le schede nulle, le bianche e le contestate, sono persone che, seppur si sono recate ai seggi, sono in palese contrasto con il sistema politico attuale e non lo vogliono, non lo delegano.
Il totale di italiani che non vuole più una Democrazia rappresentativa sono quasi 22 milioni, senza contare chi nelle ultime settimane ha voluto, per gola, cedere al ricatto di Conte e di Berlusconi sulle solite promesse sul Reddito di Cittadinanza e sulle Pensioni o chi spera nell’anomalia, ovvero chi ha delegato la Meloni perché rimasta l’ultima che non ha mai governato e quindi “vediamo cosa farà”.
I tempi sono maturi e lo sono sempre di più. Sono maturi per una presa di posizione del Popolo italiano nei confronti di questa politica marcia e dannosa per la nazione.
È il momento che il Popolo sia Sovrano nei fatti e non solo nella Costituzione.
È il momento di cambiare veramente il paese.
Noi di Popolo in Rivoluzione vogliamo che il Popolo italiano sia Sovrano. Abbiamo invitato all’astensionismo come diritto a non legittimare un sistema politico che non accettiamo e non vogliamo.
Un astensionismo politico e non semplice menefreghismo o incapacità di lottare e fare. Anzi, è proprio il contrario: una chiara e forte volontà a non alimentare una democrazia falsa che ha per troppi decenni preso in giro gli italiani sottomettendoli a interessi altrui.
L’astensionismo in questa tornata elettorale è stato maggiore rispetto alle ultime elezioni politiche del 2018 di 10 punti percentuali e lo stesso vale per le schede nulle e bianche. È il dato più allarmante (per loro) di sempre.
Il dato sarebbe stato superiore se le forze anti-sistema si fossero unite in modo coordinato.
Senza coordinamento si sono ottenuti numeri importanti, ma si sarebbero potuti avere almeno altri 10 punti percentuali rasentando la metà effettiva deli elettori. Tale dato sarebbe stato un contraccolpo enorme.
Ma il dato è in aumento e lo sarà sempre di più”.
Per info:
POPOLO in RIVOLUZIONE
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IL POPOLO PUO' DAVVERO CONTROLLARE LO STATO ITALIANO. SIAMO UNITI E CE LA FAREMO.