Gli "Amici del Viale Foggia" A.P.S, per voce della presidente Marialuisa de Niro Centra, ritornano sulle oramai annose problematiche che affliggono la città di Foggia, in particolare l’area del cosiddetto “Quartiere Ferrovia”, insolute, dimenticate, denunciate con carte bollate lasciate a impolverare nei cassetti istituzionali.
«Qui via Podgora, emblema della vergogna e del fallimento di tutte le istituzioni, continua inesorabile il degrado di una zona del centro cittadino, ove ormai tutto è lecito.
Il mercato degli stracci e di tutto ciò che è reperibile nei cassonetti dell'immondizia inizia la sua attività dalle prime ore del giorno fino a notte inoltrata con relativi schiamazzi e frequenti risse, le ore di riposo pomeridiane sono un lontano ricordo di civiltà perduta.
L'uso delle strade come pattumiere e vespasiani è quotidianità ed è cronaca della morte civile annunciata di un intero quartiere le cui strade sono da tempo terra di nessuno. È evidente che gli interventi dei Vigili Urbani non servono a reprimere tale fenomeno che perdura, anzi aumenta con l'arrivo della stagione estiva.
Ci vogliono misure adeguate, ci vuole la volontà e la capacità di affrontare e risolvere i problemi che la mala gestione della cosa pubblica ha causato in questi sciagurati anni.
Il Comune di Foggia si ricorda di noi residenti solo nei mesi di maggio, giugno e dicembre per il pagamento di TARI e IMU, naturalmente con costi alle stelle, cosa importa se nel quartiere per i cittadini non sono più presenti e garantiti i servizi essenziali, se molte attività commerciali restano aperte in barba ad ogni norma igienico-sanitaria, se un servizio di taxi abusivi fiorente e remunerativo continua indisturbato la sua attività illegale con mezzi che spesso risultano essere privi di assicurazione e revisione e che occupano tutti i parcheggi di via Podgora, Piave e Monfalcone con enorme disagio di chi abita in zona e magari vuole tornare a casa. Purtroppo vige un'indifferenza colpevole nella quale proliferano degrado e illegalità.
In questi anni non sono mai state adottate misure necessarie ed ordinanze studiate ad hoc per evitare che il quartiere Ferrovia diventasse un ghetto fuori controllo. Tutt'ora manca la volontà, la capacità e la concretezza per risolvere un problema ormai incancrenito in pochi metri di strade diventate territorio di conquista di spacciatori, prostitute e nullafacenti che dalle 8 del mattino occupano strada e marciapiedi per fare i loro comodi.
Vogliamo comunque sottolineare il lavoro continuo dei Vigili Urbani reso purtroppo vano dall'ignavia di chi dovrebbe intervenire con provvedimenti seri ed urgenti per salvaguardare la vita e i diritti di chi abita in questo quartiere. Adesso ci aspettiamo la solita risibile risposta fatta da numeri inutili di fantomatici controlli, roba che non inganna più nessuno e che non salva dalle gravi inadempienze di chi governa questa povera città.
SERVONO FATTI, NON NUMERI.
Via Podgora e dintorni sono lo specchio del declino sociale, morale ed economico della nostra comunità.
DOPO BEN DIECI ANNI di battaglie, di esposti, di segnalazioni e di inutili incontri con tutti i vertici delle istituzioni non c'è stato un minimo risultato, un minimo miglioramento come dimostrato dalle tante fotografie e dai tanti video che arrivano alla segreteria della nostra Associazione.
L'auspicio quindi degli Amici del viale e di tanti cittadini onesti è che in futuro si possa eleggere come sindaco un uomo perbene, che ami questa terra tanto da affondare le mani nel fango e farla risorgere».