Un premio e la previsione di premialità per le imprese antimafia. Lo ha appena approvato il Consiglio regionale pugliese nell’ambito della Legge di Bilancio 2024 in corso di discussione nell’Aula di Via Gentile.
La norma è contenuta all’articolo 63 ed è stata proposta da un emendamento presentato dallo stesso vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese.
“È un modo di rompere l’isolamento sociale ed economico degli imprenditori che si ribellano al racket o ad altre attività intimidatorie della criminalità — spiega Piemontese — che realizziamo premiando e avviando uno studio su meccanismi premiali per loro e per i loro fornitori che continuano ad avere relazioni economiche con chi ha denunciato, tenendo unita la catena dell’economia libera”.
La norma prevede l’istituzione di un premio annuale denominato “Filiera del coraggio" e consisterà anche in adesivi che potranno esseee usati sulle vetrine dei negozi o in altra comunicazione d'impresa dagli imprenditori che hanno scelto di opporsi alle mafie.
«Gli imprenditori a cui è conferito il premio "Filiera del coraggio" — si legge nell’articolo approvato – sono inseriti in un apposito elenco e, da tale inserimento, traggono elementi premiali nell'ambito delle procedure di evidenza pubblica, gestite dagli uffici della Regione Puglia e da enti, aziende, organismi strumentali, società controllate e partecipate dalla stessa Regione Puglia».
I criteri per il riconoscimento del premio e delle premialità saranno individuati dalla Giunta regionale, sentite le Prefetture, le forze dell'ordine, le associazioni antiracket, le fondazioni antiusura e le più rappresentative associazioni di categoria, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore delle norme contenute nella Legge di Bilancio 2024.
Secondo appuntamento del Festival della Filosofia al Liceo Scientifico G. Marconi di Foggia.
Il 19 Dicembre prossimo, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico G. Marconi di Foggia, si terrà il secondo incontro del Festival della Filosofia, attività organizzata dal Dipartimento di Scienze Storico Filosofiche in preparazione al XXV Congresso Mondiale, che si svolgerà a Roma nel 2024. Ospiti del liceo Marconi saranno I Ragazzi di Via D’Amelio, Raffaele D’Alfonso Del Sordo e Francesco Nappi, della omonima associazione culturale, che proporranno alle classi partecipanti la presentazione di un manuale con alcune semplici regole, da loro stessi pensate ed elaborate, per combattere la mafia. La prima presentazione del progetto risale al mese di Ottobre 2022, quando presso l’Aula Magna Valeria Spada di Foggia, i ragazzi dell’associazione incontrarono il Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro, alla presenza delle scuole di Foggia.
L’incontro con le classi del liceo Marconi è perciò una consuetudine che si rinnova anche quest’anno, per consentire agli alunni delle terze di comprendere, almeno in parte, un fenomeno così esteso e capillare, molto diffuso anche nella nostra regione. Si parla, difatti, della quarta mafia, che è quella di Puglia, dopo la mafia siciliana, la camorra napoletana, e la’ndrangheta calabrese. Anche in Puglia esistono, tuttavia, una mafia salentina ed una garganica, ferocissima, che si contendono il primato sul territorio, insieme alla società foggiana. L’approccio al fenomeno criminale, e la sua conoscenza, consentono al cittadino di agire consapevolmente e responsabilmente in favore della legalità e del rispetto delle regole comunemente accettate per il buon vivere civile. Il liceo Marconi è particolarmente orgoglioso di ospitare un tale evento, che vede anche la presenza di un nostro ex alunno, nella persona di Francesco Nappi, attualmente studente di Medicina. I giovani dell’associazione culturale sono, difatti, tutti universitari, impegnati nello studio di discipline assolutamente differenti tra loro. Ciò che li accomuna è la passione per la giustizia e per la legalità, ed il loro impegno sociale, che si fa valore da trasmettere alle generazioni più giovani, delle scuole secondarie superiori del nostro territorio.
Ad introdurre la giornata sarà la dirigente, professoressa Piera Fattibene, che porgerà ai presenti i saluti di rito. L’incontro sarà moderato dalla professoressa Antonietta Pistone, direttore del Dipartimento di Scienze Storico Filosofiche del Liceo Marconi di Foggia.
Successivi eventi in programma nel calendario del Festival della Filosofia, saranno la proiezione del film documento di Lorenzo Sepalone, Il Cognome che ho scelto, sul tragico evento che ha visto coinvolto Alfredo Traiano, protagonista del corto di Sepalone, previsto nel mese di gennaio 2024; e la presentazione del testo I Complotti della Mente di Antonello Bellomo, direttore della cattedra di psichiatria di Unifg e docente di Storia della Medicina presso lo stesso ateneo cittadino, e Felice Lisanti, medico psichiatra, sui complottismi nella storia, calendarizzato nel mese di febbraio 2024.
Foggia incontra Mari Albanese per "l'impegno politico e sociale come potente antidoto alle mafie".
Il racconto di una serie di interviste esclusive, registrate poco prima della scomparsa di Felicia Bartolotta, la coraggiosa madre di Peppino Impastato che dopo la morte di suo figlio, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, ha trasformato il suo dolore in un attualissimo messaggio di speranza per il futuro.
È il contenuto di “Io FELICIA. Conversazioni con la madre di Peppino Impastato”, il libro che Mari Albanese presenterà sabato 18 novembre, alle 17.30, ospite della Comunità Politica per Foggia presso la sede di Via Manzoni, 78 a Foggia.
Mari Albanese, coautrice con Angelo Sicilia del libro edito da Navarra Editore, racconterà della lunga testimonianza raccolta nell’estate del 2002 da Felicia Bartolotta. La donna parla della sua vita, del rapporto col marito e con l’ambiente mafioso di Cinisi, dell’amore per suo figlio e della scelta, dopo l’omicidio di quest’ultimo per mano di Cosa Nostra, di aprire le porte della sua casa ai\alle giovani, per coltivare la memoria e la speranza. A moderare l’incontro ci sarà Michele Del Sordo, attivista di San Giovanni Rotondo e amico di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
Angelo Sicilia e Mari Albanese sono stati due giovani attivisti, tra gli animatori del primo Forum Sociale Antimafia di Cinisi. Le conversazioni raccolte da Felicia sono intime e toccanti e, al tempo stesso, uno stimolo a trasformare le emozioni in agire quotidiano.
“Le figure che andremo ad approfondire, quella di Felicia Bartolotta e quella di Peppino Impastato”, affermano dalla Comunità Politica, “incarnano tanti degli aspetti che più rappresentano il nostro essere: l’impegno politico e sociale come vero antidoto alle mafie, come strumento di informazione e riscatto per la collettività; la forza di una donna che, come tante nel nostro mondo, prova a ribaltare i rapporti di forza e le dinamiche violente che abitano la società”.
La Comunità Politica per Foggia è al lavoro, dopo la tornata elettorale, per irrobustire un impegno che vede i suoi cardini nella partecipazione dal basso e nella costruzione di legami comunitari tra le persone interessate alle questioni cittadine.
La Polizia di Stato, il 13 novembre 2023, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha diretto e coordinato le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Foggia, nei confronti di quattro persone, tutte residenti a Foggia, ritenute, allo stato del procedimento, gravemente indiziate dei reati di estorsione tentata e consumata, tutti aggravati dal metodo mafioso considerate le modalità operative e le circostanze attuative della condotta oltre all’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’associazione mafiosa convenzionalmente denominata Società Foggiana, in particolare la batteria mafiosa “MORETTI – LANZA – PELLEGRINO”, la cui esistenza e operatività in Foggia costituisce fatto notorio attestato da plurime e concordanti sentenze passate in giudicato.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, fatta a seguito di una complessa attività investigativa, corroborata dalle attività tecniche, gli odierni indagati avrebbero avanzato pretese estorsive nei confronti di diversi commercianti del posto, caratterizzate, tra l’altro, anche da aggressioni fisiche.
Le indagini, seguono il filone investigativo avviato i primi mesi del 2022, quando nel mese di febbraio, all’esito dell’attentato dinamitardo ai danni di un noto esercizio commerciale perpetrato a gennaio dello stesso anno, i poliziotti della Squadra Mobile di Foggia avevano prima dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla D.D.A. di Bari nei confronti di due uomini e, successivamente, nel mese di marzo, a un ulteriore decreto di fermo, emesso sempre dalla D.D.A. di Bari, nei confronti di tre soggetti per la richiesta estorsiva che sarebbe stata avanzata ai danni di un piccolo imprenditore locale nel mese di febbraio, cui avrebbe fatto seguito, per il mancato assoggettamento alla pretesa estorsiva, l’esplosione di diversi colpi di arma da fuoco all’indirizzo del box di pertinenza della sua abitazione.
In tutti gli episodi estorsivi ricostruiti dagli investigatori, è emersa la vicinanza dei destinatari delle misure cautelari alla nota batteria mafiosa dei “ MORETTI – PELLEGRINO – LANZA”, nel cui interesse, quindi, sarebbero stati perpetrati i riferiti reati.
E’ importante sottolineare che il presente procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare seguirà poi l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
E’ stato adottato oggi dal ministero dell’Interno il decreto di riparto per l’anno 2023 del fondo destinato a finanziare la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche negli enti locali sciolti per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso, ai sensi dell'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL).
Le risorse, pari a complessivi euro 18.438.810,00, sono state assegnate ai 20 comuni interessati (di cui all’allegato elenco) secondo i criteri di riparto stabiliti dal decreto del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 15 maggio 2018.
Tra gli enti beneficiari del predetto contributo, vi è anche il comune di Caivano (NA), a cui andranno circa 660.000 euro.
Nell’attività di programmazione e attuazione degli interventi le commissioni straordinarie potranno avvalersi del Comitato di sostegno e monitoraggio istituito al Viminale ai sensi dell’art. 144 del TUEL per dare adeguato supporto all’azione delle Commissioni straordinarie ed a quella delle amministrazioni locali riportate a gestione ordinaria al termine del periodo di commissariamento ai sensi del citato articolo 143 TUEL.
“L’attribuzione dei contributi consentirà alle gestioni commissariali straordinarie di dare maggiore incisività alle loro azioni in territori particolarmente difficili, dando un segnale concreto della presenza dello Stato alle comunità locali interessate”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolineando come le strutture del Viminale assicureranno il necessario sostegno nella pianificazione e nella realizzazione degli interventi territoriali anche attraverso periodici incontri con gli enti interessati.
La Tabella
- SICILIA (MESSINA) Mojo Alcantara 355.604,44 - (CATANIA) Castiglione di Sicilia 1.012.742,94, Palagonia 325.854,03.
- CALABRIA (REGGIO CALABRIA) Cosoleto 392.635,81; Portigliola 455.555,48; Scilla 1.511.454,51 - VIBO VALENTIA Capistrano 454.915,84; Acquaro 697.942,63; Soriano Calabro 823.680,96 - COSENZA Rende 662.128,57.
- PUGLIA (LECCE) Neviano 1.625.982,43 - (BAT) Trinitapoli 2.946.790,40 - (FOGGIA) Orta Nova 347.856,70.
- CAMPANIA (CASERTA) Sparanise 2.312.544,04 - (NAPOLI) San Giuseppe Vesuviano 550.719,84; Caivano 660.753,83; Torre Annunziata 742.779,84; Castellammare di Stabia 870.621,26.
- LAZIO (ROMA) Nettuno 882.746,45; Anzio 805.499,95.
TOTALE 18.438.810,00
Rosaria Cascio, allieva e biografa del Beato don Pino Puglisi, primo martire delle mafie, sarà a Foggia venerdì 6 ottobre 2023.
Per l'occasione, in un'ottica di collaborazione tra le scuole foggiane, gli alunni, guidati dai docenti Raffaele Identi e Damiano Bordasco, e dalle dirigenti del Liceo scientifico "A. Volta", Ida La Salandra, e dell'I.T.E.T. "Blaise Pascal", Giuliarosa Trimboli, dialogheranno con la scrittrice in un incontro a più voci che sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube del giornale scolastico "Il SottoSopra" a partire dalle ore 10.00.
Su don Puglisi, ucciso davanti casa sua il 15 settembre del 1993, Papa Francesco ha detto, in occasione della sua visita a Palermo: "quando morì nel giorno del suo compleanno, don Pino coronò la sua vittoria col sorriso, con quel sorriso che non fece dormire di notte il suo uccisore, il quale disse: ‘c’era una specie di luce in quel sorriso'”.
Presso l'Aula del V piano di Palazzo San Macuto, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, durante l'audizione Mascione ha lamentato le vere contromisure
Pietro Paolo Mascione, poliziotto e presidente dell'associazione 'Invisibili', ha evidenziato la presenza delle mafie straniere in Capitanata, cosiddetta "mafia di importazione, definendo la situazione di Foggia, "più complessa rispetto all'area del Napoletano e di Caivano".
Mascione ha sottolineato come la borgata di Borgo Mezzanone - oltre ad ospitare migliaia di braccianti agricoli - è diventata sede di persone che provengono dall'Est Europa e dal Magreb, con i primi che "fungono da stampella alla criminalità foggiana, portano armi e droga pesante, tipo eroina". I magrebini invece supporterebbero la mafia cerignolana, "vera spa del territorio, specializzata in furti d'auto con sedi anche in Polonia".
Presso l'Aula del V piano di Palazzo San Macuto, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, durante l'audizione Mascione ha lamentato le vere contromisure: "A Foggia manca una struttura Stato, parlo degli assistenti sociali che su una pianta organica di 35 sono appena nove, dei vigili urbani (sono operativi solo il 50%) e di una questura dove se vanno in pensione 60 agenti, ne entrano venti".
“La vita e il sacrificio di don Pino Puglisi rappresentano un simbolo della lotta per la giustizia, un monito a non tacere e a reagire di fronte alla violenza e alla prevaricazione criminale.
Sacerdote coraggioso, è stato un lume di speranza per tanti giovani nella buia realtà della mafia, indicando loro la strada del riscatto fondata sui valori della legalità, della compassione e della solidarietà.
Nel 30° anniversario della sua scomparsa onoriamo la memoria di don Puglisi, costruttore di pace ed esempio luminoso per le nuove generazioni. Il suo infaticabile impegno civico e apostolico ispira ancora oggi coloro che si battono contro ogni forma di criminalità”.
Così il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ricorda il sacerdote palermitano - medaglia d’oro al valor civile e primo parroco della Chiesa cattolica a essere stato proclamato beato per martirio perpetrato dalla mafia - a 30 anni dal vile agguato in cui perse la vita.
Venerdì 08 settembre 2023, a Foggia, farà tappa la Commissione parlamentare antimafia, insediata da poco con il nuovo Governo e avente come presidente Chiara Colosino.
A Foggia, in Prefettura, alle ore 11:00, la Commissione sarà impegnata per discutere su ciò che si è fatto e si farà per contrastare la criminalità organizzata e le batterie mafiose locali. Al tavolo siederanno il Prefetto, i comandanti delle caserme provinciali dell’Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, il Questore, i due rispettivi capi della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di centro e sezione del capoluogo dauno. Al termine la Commissione incontrerà l’associazione Libera e quelle antiracket e antiusura locali.
Nel pomeriggio la Commissione avrà un vertice con il Procuratore capo di Foggia, con quello della DDA di Bari, per poi incontrare la Commissione straordinaria prefettizia del Comune di Foggia, prossima a lasciare palazzo di Città in vista delle prossime Amministrative 2023, a fine ottobre.
Il grande sforzo dei comuni italiani di controllare “senza forzature e distrazioni” i propri beni è il dilemma che ogni giorno si pongono. Ma sembrerebbe che a Foggia stia avendo luogo, sembrerebbe….poi vedremo e sinceramente ce lo auguriamo.
Il Comune, commissariato per infiltrazioni mafiose, ha avviato il bando per la procedura di assegnazione gestione del cimitero comunale, luogo tanto citato e concausa dello scioglimento stesso. Basta leggere la Relazione delle Prefettura e del Viminale.
«Tempi certi, con modalità contrattuali chiaramente espresse saranno il presidio di un bene che più che ad altri verrà affidato» ha affermato il Commissario straordinario comunale, sig. Prefetto Cardellicchio, che ha precisato: «Un bando studiato in ogni dettaglio dalla tecno-struttura con l’assistenza continua e pressante delle migliori competenze in materia di lavori pubblici espresse dai nostri Sovraordinati, che sul tema si sono a lungo concentrati. Ad esso tutti si sono dedicati, con scrupolo, per raggiungere, nei pochi tempi dati e con il precipuo compito di superare ogni ostacolo, un obiettivo che la Commissione riteneva fondamentale».
Attività cimiteriali e affine da sempre materie e azioni e soprattutto affari vicine alla mafia, come molte pompe funebri, che approfittando del dolore allungano i loro tentacoli senza alcun rispetto e ritegno. «Il dolore, la disperazione e la pena sono sentimenti insignificanti per chi, avido solo di danaro, disprezza la vita e non rispetta la morte» tema su cui si è soffermato il dott. Cardellicchio, chiosando che: «Togliere questo succulento osso dalla bocca dei criminali e del malaffare è da sempre cura delle società civili. Foggia oggi per questa importante opera ha un piano finanziario dedicato ed un progetto interamente coperto».
Tuttavia una domanda si deve porre: il bando pare essere ben strutturato, cementato, dove l’assegnazione sarà oculata e la ditta vincitrice si spera sarà attenzionata per molto tempo; basterà a tener lontana la “società foggiana” senza che allunghi i suoi tentacoli semmai confutandoli tra le varie attività cimiteriali, assunzioni se vi saranno, azioni fiancheggiatrici, sia dentro che fuori il cimitero? Si spera, ma l'esperienza insegna!