Alla prestigiosa “Vernice Art Fair”, che festeggia il 20esimo anniversario, presso la Fiera di Forlì, dove artisti e associazioni culturali si ritrovano per testimoniare quanto del meglio hanno prodotto, il 17, 18 e 19 marzo 2023 sarà presente la Contemporanea Galleria d’Arte, di Giuseppe Benvenuto.
Un fiore all’occhiello per la città di Foggia e tutta la sua provincia, che solo nello scorso anno, come i precedenti, il gallerista Benvenuto con le sue iniziative ha prodotto mostre pittoriche con importantissimi artisti e opere uniche e internazionali.
Difatti, nello spazio espositivo conferito alla Contemporanea Galleria d’Arte si potranno ammirare opere di Accardi, Adami, Angeli, Amadio, Bonalumi, Burri, Campigli, Castellani, Ceccobelli, Ceroli, Cucchi, Dadamaino, De Chirico, De Maria, Del Pezzo, Depero, Dessì, Di Terlizzi, Dorazio, Dufy, Fantini, Festa, Fioroni, Fiume, Fontana, Frangi, Fratteggiani Bianchi, Galliani, Galimberti, Gilardi, Guaitamacchi, Guttuso, Kounellis, Kostabi, Licata, Lodola, Maccari, Maria Lai, Mangini, Man Ray, Marcheggiani, Mariani, Masi, Nativi, Nespolo, Oppenheim, Paolini, Perilli, Pignatelli, Pinelli, Pizzi Canella, Pirandello, Pomodoro, Procopio, Pusule, Rotella, Schifano, Soldani, Uncini, Vocale e altri.
Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, i siti culturali della Direzione Regionale Musei Puglia promuovono il biglietto di ingresso gratuito per tutte le visitatrici.
Con l’obiettivo di celebrare una giornata dalla valenza simbolica sempre attuale e rilevante, musei, castelli e parchi archeologici pugliesi anche quest’anno offrono un interessante cartellone di eventi. «In nome di una cultura inclusiva e rispettosa di tutte le differenze identitarie, promotrice del benessere individuale, sociale e culturale- commenta il Direttore Regionale Musei della Puglia, dott. Luca Mercuri – questa giornata diventa ogni anno un’opportunità per rinnovare il principio dell’uguaglianza di genere e per ripercorrere la storia, attraverso l’arte e la cultura.
- Il Museo Nazionale Archeologico di Altamura a partire dalle ore 9:00 accoglierà la dott.ssa Rosa Capozzi, tecnologa dell’Istituto per le applicazioni del Calcolo CNR, per parlare di “Donne tra analfabetismo ed emancipazione dalle carte di Tommaso Fiore”: una panoramica sul lungo percorso dell’emancipazione femminile attraverso gli studi e la documentazione prodotta dallo scrittore Tommaso Fiore.
- A Castel del Monte dalle ore 11:00 si terrà l’incontro dal titolo “Le donne di Federico, le donne per Federico”. La mattinata prenderà le mosse dalle norme avveniristiche a tutela della donna che Federico II adottò durante il suo governo nel Liber Augustalis, una raccolta di leggi promulgate il 1° settembre del 1231.
Ne parleranno il prof. Fulvio delle Donne, professore associato di Letteratura Latina Medievale e Umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata; la sindaca del Comune di Andria, Avv. Giovanna Bruno, l'Assessore alla Bellezza, sig.ra Daniela Di Bari. Inoltre, i canali social ufficiali del monumento offriranno ai visitatori virtuali la conoscenza della condizione delle donne nel Liber Augustalis.
- Visite guidate a cura del personale, nei seguenti luoghi della cultura:
Mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’archeologia racconta” al Castello di Bari: ore 10.30, 12.00, 15.00, 16.30
- Museo Archeologico Nazionale e Castello di Gioia del Colle: ore 10.30, 12.00, 16.30
Parco Archeologico di Monte Sannace: ore 11.00
- Museo Archeologico Nazionale “Giuseppe Andreassi” di Egnazia: ore 10.00, 16.30
Parco Archeologico di Egnazia: ore 10.00
Nella giornata dell’8 marzo l’ingresso gratuito è garantito alle visitatrici anche presso tutti gli altri siti afferenti alla Direzione Regionale Musei Puglia.
Per maggiori informazioni sugli orari di apertura al pubblico, visitare la pagina https://musei.puglia.beniculturali.it/musei/
In una nota stampa diffusa su facebook e taggata a molte testate giornalistiche locali, il già onorevole Antonio Tasso ritorna sulla questione sul proseguimento dei lavori, da lui iniziato, del “Tavolo Permanente per la Cultura e lo Spettacolo” in provincia di Foggia, come volano di crescita economica e di lavoro. Nella nota, Tasso non le manda a dire sull’indifferenza istituzionale avuta sulla proposta.
«La partecipazione al 2° Tavolo Permanente per la Cultura e lo Spettacolo, tenutosi presso il Teatro Regio Di Capitanata a Foggia, ha fatto emergere in tutta la sua 'crudezza' l'indifferenza dei soggetti istituzionali verso le legittime istanze degli operatori del settore e di tutto il comparto collegato.
Nel documento del 14 aprile 2021 - che presentai a Montecitorio il 17 aprile 2021 - si chiede un 'censimento capillare' di TUTTE le figure che operano nel settore (principali e secondarie);
- lotta al “clientelismo politico” che condiziona le scelte e l'operatività del comparto;
- l'avvio di una interlocuzione costante con le istituzioni che sviluppi un programma a medio-lungo termine per dare slancio ed attrattiva alla Capitanata.
Gli esponenti del settore erano presenti, ma se manca la controparte istituzionale con chi ci si confronta?
Il prossimo appuntamento del Tavolo Permanente avrà luogo presso l'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Foggia il giorno 28 marzo 2023, dalle 16 alle 18.
Su un presente difficile si gettano le basi per un futuro migliore… Sempreché non si venga costantemente ignorati dalle istituzioni»
Sabato 25 marzo 2023, alle ore 18:30, alla presenza dell’artista, l’inaugurazione della personale.
Dopo il grande successo ottenuto presso la Contemporanea Galleria d’Arte di Bari, la personale dell’artista italo-britannico Jonathan Guaitamacchi, intitolata “MOVING FORWARD BEYOND”, proseguirà il suo tour negli spazi della Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia.
La mostra, curata da Giuseppe Benvenuto e Sara Maffei, verrà inaugurata il 25 marzo, con la presenza dell’artista, e si protrarrà fino al 27 aprile. Sarà possibile ammirare un corpus di circa venti opere, incentrate sul tema del paesaggio urbano, la cui potenza pittorica si esprime mediante una pennellata su tela forte e graffiante, accordandosi sull’incisivo e netto contrasto fra il bianco e il nero.
Nato a Londra nel 1961, Guaitamacchi è un artista di fama internazionale che vive tra Milano, Torino, Londra e Città del Capo e si diploma presso l’Accademia di Belle arti di Brera. Dopo le prime collaborazioni come disegnatore per alcuni quotidiani fra cui "Il Giornale" e "La Repubblica" e come consulente artistico per diversi studi di architettura e design milanesi, negli anni Novanta realizza grandi progetti in cui racconta le città globali, rivolgendo il suo sguardo a una periferia urbana, immortalata tramite suggestive vedute a volo d'uccello.
Alla fine degli anni Novanta, l’AEM (Azienda Energetica Municipale del Gas) gli offre una residenza artistica negli impianti dismessi di Milano Bovisa, nell’area gasometri. In seguito, all’interno delle Officine della Pressione, presenta la sua prima personale, intitolata “Le macchine della luce”, con cui si fa conoscere nel mondo dell'arte contemporanea. Nel 1997 vince il Premio Suzzara ex-aequo con Kyung Kim Hwal, Wolfango, Martinelli e Petrus. Realizza mostre personali in Italia e all’estero, da Pechino a New York, fino in Sud Africa, dove espone per la prima volta il suo lavoro alla Christiaan Barnard Gallery di Città del Capo, prende parte alla Johannesburg Art Fair e tiene una mostra personale, “Locations”, alla Smac Gallery Cape Town. Espone in numerose Gallerie d’arte italiane tra cui Cà di Frà (Milano, 2003), Bagnai (Firenze, 2003), Rubin (Milano, 2000-2002) e Jannone (Milano, 1998 – 1999). Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private presso Farnesina di Roma, la Fondazione Stelline di Milano, la Fondazione A2A di Milano, la Collezione d’Arte CGIL di Roma e di Milano e il CAMeC di La Spezia. Nel 2002 è tra i finalisti del Premio Cairo, nel 2004 è presente alla XIV Quadriennale di Roma e i suoi lavori sono selezionati per la Biennale di Pechino del 2005. Nel 2010, Accenture Milano inaugura il suo nuovo edificio con la personale “Nella città che cambia”, esponendo opere dell’artista che, in bilico tra pittura e architettura, fanno della città un luogo della memoria e dell’evoluzione. Nel 2012, presso la Galleria torinese d’Arte Moderna e Contemporanea G. Biasutti, espone la mostra “British Black Sinapsi”. Nel 2014, a Palazzo Mantegazza a Lugano, organizza una personale, “My Home Glacier”, un lavoro a base fotografica, attraversato dalla pittura e dal disegno, sul tema dei ghiacciai in territorio elvetico, in collaborazione con BPS (SUISSE). Parte del medesimo lavoro è presentato in una mostra presso il Palazzo Serbelloni di Milano, sede di AZIMUT. Nel 2018 il Politecnico di Milano gli dedica una mostra, “Bovisa, from ‘97 to ‘17”, che racchiude tutto il suo lavoro.
Dando voce a un’arte che è anche autobiografica, memore delle città che ha incontrato - spiega Sara Maffei - Guaitamacchi realizza dei veri e propri fotogrammi architettonici, attraverso tecniche miste monocromatiche che danno alle sue metropoli un’impronta cinematografica. Nello spazio della città, fatto di strade che intersecano edifici, palazzine e stabilimenti industriali, il tempo si ferma o si è appena fermato. Qui tutto può accadere o è accaduto all’istante, una macchina è appena sfrecciata via lungo una tangenziale della memoria e il ritmo ordinato delle architetture, simbolo di uno slancio dinamico delle costruzioni, scandisce la scenografia metropolitana, come testimoniano “Down Town” (mix media on canvas on board, cm 50 x 65) e “Metropoli” (mix media on canvas, cm 150 x 230). L’artista si addentra e penetra in profondità luoghi che si fanno densi di significato, divenendo al contempo tutti i luoghi e nessun luogo, progetti architettonici percorsi da strade che nel medesimo istante “stanno ferme e si muovono, vanno e vengono, rimbalzano”, evidente nel dinamismo futuristico di “Expo” (mix media on canvas on board, cm 50 x 65) e “Centralmente” (mix media on canvas on board, cm 80 x 120).
Guaitamacchi è un artista che fa la differenza in quanto, afferma Francesca Brambilla “tra i primi nell’epoca contemporanea ad affacciarsi al contesto urbano, sulla tela non rappresenta l’espressione totale o meramente architettonica della realtà, ne sprigiona l’essenza, il principio attivo, non racconta il luogo, ma il suo riflesso, la sua metafora attraverso il suo stile unico e inconfondibile”. Come dichiarato dall’artista in una recente intervista, il modulo ripetuto e l’astrazione prospettica sono il punto per ordinare e scomporre il caos, un modo per allontanarsi e riavvicinarsi, una costellazione di segni intorno alla quale gravita il suo vissuto; una sorta di visione biografica o testamento, il tentativo di dare un perimetro in cui rappresentare tutto quello che ha generato e ispirato il suo lavoro.
Info e orari
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phone: 3467334054
La pittura, il teatro, la musica e il body painting, sabato 25 febbraio in un dialogo inedito tra forme di espressione "neural".
Oggi sempre più sappiamo grazie agli studi scientifici sul Connettoma umano, ovvero sull’insieme delle reti neurali che costituiscono il nostro sistema nervoso centrale e che rappresentano la complessità di chi siamo, che le esperienze relazionali lasciano una firma indelebile nel nostro essere fino a plasmarlo. Ciò vuol, quindi, dire che le impronte emotive dei rapporti che intessiamo con gli altri possono diventare strumenti per dialogare e interagire con i codici della vita che producono bellezza dentro e fuori di noi.
L’evento “Connections”, promosso dall’associazione culturale Utò-Lo Spazio della Luce, per sabato 25 febbraio a Lucera in via Pignatelli 14, dalle ore 19 alle 21, nasce proprio da qui: dalla vita che ci pulsa dentro, dai rapporti, dalle reti che si creano tra individui apparentemente diversi, dalle idee che convergono creando nuovi insight, dalla comunicazione, dalla condivisione di tempo e spazi, dalla voglia di esprimere un pensiero, un concetto e un interesse che insieme svelano il talento. Pertanto in questo nuovo appuntamento, Utò-Lo spazio della Luce, si pone come nucleo dei legami e delle connessioni nate durante i precedenti promossi appuntamenti in cui sono emerse affascinanti proposte di promuovere innovazione”.
L’effetto delle “connessioni”, in un moto culturale fatto di intrecci, si materializzerà con questo programma: alle ore 19 del 25 febbraio verrà inaugurata una mostra collettiva segnata dalla contemporaneità attraverso differenti stili che costituiranno un unico “connettoma culturale”, che lascerà spazio, dalle ore 20, ad una performance teatral-musicale sul tema delle “Connessioni”. Sulla scena il lavoro della compagnia teatrale “Bottega Dèi Caduti”, fondata e diretta dall’attore Marco Terenzio Barbaro. Gli interpreti si muoveranno in “connessione” con il body painting realizzato da Vittoria Favilla. A tale arte Favilla ci è arrivata dopo lo studio in Accademia, partendo dal trucco cinematografico. L’artista lucerina sottolinea che “Il body painting rimarrà sempre una mia passione che prenderà vita in occasioni speciali come questa”. Il teatro dello spazio e il body painting saranno immersi nel bacino musicale prodotto da Charlie Boy e la sua crew “Feste Mobili”. Il suono prescelto per il contesto artistico da parte di Carlo Maria D’Angelo (in arte Charlie Boy) sarà quello dell’elettronica, e più nello specifico electro funk, nu disco e synthwave.
“Nelle ultime settimane – spiega Cleonice Di Muro, ideatrice del progetto Connections - l’obiettivo non è stato cercare, ma seguire con naturalezza quel filo di Arianna che ha condotto alla scoperta di quanti talenti, ognuno con la propria identità, coesistono nello stesso territorio. E’ così che il linguaggio della relazione e della risonanza fatto di arte, suoni, contatto, volti, corpi e anime che dialogano, diventa strumento capace di illustrare quanto diversi componenti di una realtà possono essere in verità legati e connessi”.
Venerdì 15 febbraio il vernissage che ha riempito la Creo Gallery di persone rimaste ipnotizzate dalla fattezza delle opere e dai colori, con giochi surreali e innovativi in una tecnica pittorica che a Foggia non s’era ancora vista.
Con #lobassoteksture in via Lustro 3 la mostra è aperta nel pomeriggio gratuitamente al pubblico, e vedrà il finissage, il 28 febbraio, con altrettante unicità pittoriche tutte da svelare.
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Il video è un sunto di quello che la personale di Nunzio Lobasso mostra, poiché le emozioni si possono solo sentire osservando le opere dal vivo, scrutando i particolari svelati dalla tecnica pittorica. E poi, i colori caleidoscopici, vividi, armoniosi con il luogo e il linguaggio visuale dei messaggi delle opere, si possono cogliere ammirando i quadri nella vastità dei candidi muri che li ospitano. Opere di grandi autori, rivisti in chiave contemporanea, ritratti nella modernità delle abitudini oggettive dell’odierno linguaggio globale.
L’invito è, pertanto, visitate la mostra e il 28 non mancate. Rimarrete a bocca aperta.
INGRESSO LIBERO.
Nell’iconica Creo Gallery, a Foggia, in via Lustro 3, dal 15 al 28 febbraio 2023, con #lobassoteksture, il maestro d’arte Nunzio Lobasso esporrà le sue ultime nuove opere pittoriche.
A cura di Angelo Pantaleo, la critica d’arte Francesca Di Gioia, definisce le opere «Colori vividi che vestono reticoli di luce, forme distese al sole e rimandi a possibili originali; un immaginario complesso quello che abita l’ultima suite di Lobasso.Un complesso lavoro sull’archeologia dei linguaggi, che diventano nuances archetipiche da far vivere in mondi conosciuti dando loro una nuova identità in forma di decorative; questi cloissonnes di colore sono racchiusi, a loro volta, in un reticolo fatto da “macchie” ben distinte che sono veri e proprie texture con le quali si leggono sfondi o si percepiscono atmosfere nel lontano».
Vernissage venerdì 15 febbraio
INGRESSO LIBERO
“The Rome Experience” , la terza edizione di Contemporary Art targata Rossocinabro, a cura di Cristina Madini.
INGRESSO LIBERO, senza prenotazione.
La mostra è visitabile dal 17 febbraio 2023 al 10 marzo 2023, dal lunedì al sabato, dalle ore 11:00 alle 17:00.
Roma si pone è tra le città più impegnate nell'arte contemporanea. L'interesse per questo settore è andato crescendo negli ultimi anni, soprattutto nella capitale. Pubblico, privato, musei, spazi espositivi di ogni genere, antico e moderno, stratificazioni, ogni formula è sperimentata per creare interesse e richiamare l'attenzione sui nuovi linguaggi contemporanei. Il filo conduttore della mostra non può che essere quello della versatilità, degli stili e dei linguaggi diversi, che passano attraverso le categorie della pittura, della tecnica mista, della fotografia, dell'arte digitale, della scultura.
Rome ranks among the most engaged cities in contemporary art. Interest in this sector has been growing in recent years, especially in the capital. Public, private, museums, exhibition spaces of all kinds, ancient and modern, stratifications, each formula is tested to create interest and draw attention to the new contemporary languages. The common thread of the exhibition can only be that of versatility, different styles and languages, which pass through the categories of painting, mixed media, photography, digital art, sculpture.
Opere di:
Kimberly Adamis (USA), Elaine Ashburn (USA), Brian Avadka Colez (USA), Nathanael Cox (USA), Darlindana (Italia), John Dobson (Australia), Johanna Elbe (Sweden), Ulf Enhörning (Sweden), GusColors (USA), Tondi Hasibuan (Indonesia), Cosme Herrera (USA), Carina Evelina Johnsrud (Sweden), Corina Karstenberg (The Netherlands), Monika Katterwe (Germany), Rebeccah Klodt (USA), Kirsten Kohrt (Germany), Chikara Komura (Japan), Gil Lachapelle (France), Fiona Livingstone (Australia), Tara Mirkarimi (Iran), Jean Charles Neufcour (France), Sal Ponce Enrile (Philippines), Luana Stebule (United Kingdom), Christophe Szkudlarek (France), Taka & Megu (Japan), Josefina Temin (México), Janusz Tworek (Poland)
Il lavoro di ciascuno sarà presentato all’interno del sito di Rossocinabro in uno spazio proprio, permettendo così, pur all’interno del contesto unitario della mostra, di mantenere le specificità delle rispettive ricerche.
Rossocinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma Italia
www.rossocinabro.com
Tornano gli appuntamenti invernali dell’Opera della Metropolitana con una serie di approfondimenti storico - artistici sul patrimonio del Complesso Monumentale del Duomo di Siena. La rassegna “Il Duomo dei senesi” propone quest’anno Lecturae 2023 - Incontri all'Opera e Opa Edu - Le scuole all'Opera.
La prima delle quattro conferenze di Lecturae 2023 è in programma mercoledì 1 febbraio alle ore 17.30 presso la Sala delle Statue del Museo dell’Opera con l’intervento del Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, dal titolo “La genesi del San Girolamo di Gian Lorenzo Bernini per la Cappella del Voto”. Mercoledì 8 febbraio, sempre alle ore 17.30, sarà la volta di Michele Pellegrini con “I signori del coro. La Canonica e il Capitolo della Cattedrale di Santa Maria nel Medioevo: lineamenti storici e prospettive di ricerca”.
Mercoledì 15 febbraio, con orario invariato, spazio a Giulia Giovani e Francesco Lora con “Il fondo musicale dell’Opera della Metropolitana di Siena”. A chiudere il ciclo di appuntamenti, venerdì 24 febbraio alle 17.30, sarà Elisabetta Cioni con “Il reliquiario ritrovato di San Galgano e l’oreficeria senese nel primo ‘300”, che andrà ad anticipare l’esposizione temporanea “Dalla Spada alla Croce – Il reliquiario di San Galgano restaurato”, adesso visibile presso la Pinacoteca Vaticana e dal 1° marzo all’interno della cosiddetta Cripta sotto il Duomo di Siena.
“Si tratta di un’iniziativa di elevato livello scientifico e culturale – dichiara il Rettore dell’Opera della Metropolitana, Giovanni Minnucci – Nel titolo abbiamo ripreso un genere letterario del Medioevo, quando nelle Università si tenevano le lecturae. Gli studiosi, pertanto, ‘leggeranno’ le opere d’arte, i documenti, gli eventi storici, oggetto dei loro interventi, così trasmettendo le loro approfondite conoscenze agli ascoltatori”.
Per permettere alle nuove generazioni di scoprire e apprezzare il patrimonio artistico e spirituale del Complesso Monumentale del Duomo, con la sua storia, l’architettura, le opere pittoriche e scultoree, inoltre, nel mese di febbraio (tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30) saranno organizzate visite guidate gratuite, con prenotazione obbligatoria, per le scuole di Siena e provincia dal titolo Opa Edu – Le scuole all’Opera. I giovani studenti, insieme ai propri insegnanti, saranno affiancati da una guida specializzata per un ‘viaggio’ attraverso le varie sedi museali della fabbriceria senese.
“Un’iniziativa rivolta a giovani e giovanissimi – spiega il Rettore – per valorizzare il profilo educativo anche attraverso la visione diretta dei tesori custoditi nel Complesso del Duomo di Siena. La bellezza che si riceve si trasforma in vera e propria cultura da tramandare alle generazioni future”.
Per informazioni e prenotazioni per partecipare agli appuntamenti, promossi da Opera della Metropolitana di Siena con l’organizzazione di Opera Laboratori, è possibile chiamare allo +39 0577 286300 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Avevamo chiuso il 2022 con una notizia che inorgogliva Foggia e la Capitanata e chi si era adoperato per ridare un’icona identitaria al popolo foggiano. “Il Volo” di Foggia è stato restaurato. A breve le "Ali sospese" ritorneranno al Gino Lisa. Era il 31 dicembre e festeggiavamo il Capodanno, certi dell'imminente lieto evento.
Invece dobbiamo ricrederci. La scultura realizzata nel 1970 dall’artista foggiano Gianfranco Rizzi de “Il Volo” e/o "Ali Sospese", identitaria dell’aeroporto Gino Lisa del capoluogo dauno, pare che non sarà, per ora, ricollocata. Un tempo era posta all’ingresso dell’aeroporto, poi fu rimossa per restauro.
Il 31 dicembre 2022 fu annunciato il suo restauro.
Oggi, a poco meno di 20 giorni l’amara notizia, che ha gelato chi aveva creduto nelle promesse di Aeroporti di Puglia (da qui, ADP).
“Il Volo” e/o "Ali Sospese", a quanto pare, né è stata restaurata, né sarà a breve ricollocata a Foggia.
Con le ultimazioni dei lavori della nuova rotatoria orbitale a ridosso dell’aeroporto Gino Lisa, in viale degli Aviatori, si era pensato e sperato, ma son solo i desideri dei cittadini e non è poco…, che la scultura avrebbe ritrovato “casa” al centro della nuova infrastruttura, a annunciare da lì a poco lo scalo foggiano. Un desiderio svanito nel nulla, con tanta delusione e rabbia per lo stato cui oggi ancora versa, smentendo le dichiarazioni di ADP.
A scoprirlo (ben ha fatto) è stato il Comitato Cittadinanza Attiva "La società civile", che con un post pubblicato sulla sua pagina social facebook svela le promesse fatue di ADP, avvisando in tempo reale il malfatto.
Oggi, “Il Volo” e/o "Ali Sospese" è abbandonato nelle campagne fuori San Severo, nel degrado. A testimonialo, senza ombra di dubbio, è una foto di “La Società Civile”, che duramente attacca ADP. Non è mancata la risposta di Antonio Maria Vasile, Presidente del Consiglio di Amministrazione, che rimarca le vicende della scultura e rispondendo ad alcuni commenti chiede dove ricollocarla, mettendo in evidenza che l’imponenza dell’opera necessita di più attenzioni.
Allora, perché a fine dicembre 2022 ADP scrisse che sarebbe stata ricollocata dopo il restauro, e non l'ha fatto? Perché prenderci in giro pubblicamente? Perché promettere e poi tirarsi indietro?
In un post di ADP pubblicato su facebook, il 15 settembre 2022, si leggeva: «ALI SOSPESE…… in Partenza da Foggia Mentre proseguono le procedure e il lavori per rendere operativo l’Aeroporto Gino Lisa di Foggia si sta per imbarcare “Ali Sospese “ l’Iconica opera d’arte ” di Gianfranco Rizzi tornerà a spiccare il volo. Per decenni, l’opera ha adornato l’ingresso dell’aeroporto Gino Lisa e li tornerà dopo il suo Viaggio in direzione Bari dove sarà sottoposta ad una cura di bellezza».
ADP, ci scusi, ma noi a Foggia non abbiamo l’anello al naso e tantomeno vorremmo che ci fosse messo da chi non mantiene promesse. Il Gino Lisa ha spiccato il volo e a breve avrà altre rotte in altre città, tale da collegare Foggia con Nord e Sud. Un traguardo raggiunto da ADP e che va riconosciuto, superato dala nostra società civile, volano per nuovi scali. Ma vorremmo anche che “Il Volo” e/o "Ali Sospese" ritorni a raffigurare un’identità iconica che ci appartiene.
[Il Volo - Ali Sospese quando era all'ingresso dell'aeroporto Gino Lisa - ph. manganofoggia.it]
Ecco il post pubblicato oggi, 17 dicembre 2023, sulla pagina facebbok de “La Società Civile”.
AVVISO AGLI ISCRITTI E AI CITTADINI TUTTI
«Purtroppo oggi, nostro malgrado, ci troviamo nella poco felice situazione di dovervi dare informazioni importanti e spiacevoli.
In qualità di cittadini e come comitato civico, abbiamo assunto degli impegni e lo abbiamo fatto, spesso, a discapito dei nostri impegni personali o dei momenti di svago.
Abbiamo deciso di credere nel valore di una Promessa e nella responsabilità di un impegno assunto.
Parliamo della scultura foggiana denominata Il Volo (si foggiana perché è nostra), parliamo di promesse fatte sul suo restauro proprio dalle istituzioni, ossia da Aeroporti di Puglia e il suo presidente Antonio Vasile, promesse formalizzate tramite PEC, tramite le pagine ufficiali e tramite conversazione telefonica.
No, non parliamo di promesse elettorali fatte dall'ultimo politicante, bensì di garanzie istituzionali:
“La scultura è pronta!” “è stato fatto un bando pubblico a ADP sosterrà le spese” “entro dicembre verrà ricollocata”.
Noi ci abbiamo creduto, abituati alla trasparenza e all'onestà che abbiamo fatto nostra, ci abbiamo sinceramente creduto ed abbiamo dato a tutti voi informazioni del tutto false in totale buona fede.
Parliamo di un ente regionale e del suo presidente, parliamo di date certe e promesse formali. Parliamo di prendere in giro, non solo un comitato cittadino ma tutta una comunità, un intero territorio.
Ora siamo qui a mostrarvi quello che mai avremmo potuto immaginare, la nostra memoria storica abbandonata in un rudere e messa peggio di prima.
Abbandonata in una campagna alle porte di San Severo esposta alle intemperie e più arrugginita di quando in pompa magna ADP la rimosse dal Gino Lisa, dichiarando fosse in viaggio per Bari per essere sottoposta a restauro.
Siamo qui a chiederci come si può deridere e sbeffeggiare una comunità già tanto attanagliata dai suoi problemi, come si può mentire nel ruolo di difensori e garanti delle comunità e soprattutto perché.. .
Non c'era alcun motivo eppure abbiamo ricevuto l'ennesima beffa alla nostra dignità, prima imponendo precise volontà politiche poi mentendo su questa questione.
Noi non ci stiamo, nessuna pacca sulla spalla, nessun compromesso, solo fatti.
Noi non vi crediamo più. Siamo soli e soli ci rialzeremo, solo tanta amarezza!»
La replica di Antonio Maria Vasile
[Il Volo - Ali Sospese su camion ADP il 15 settembre 2022 - ph. ADP]
«Per anni l’opera ‘Il Volo’ è stata abbandonata fino al deterioramento. Aeroporti di Puglia ha fatto in modo che la scultura potesse rivedere la luce e tornare a splendere. Per fare questo è stato necessario prelevarla dal capannone dove era custodita all’interno del ‘Gino Lisa’, farla visionare da esperti che hanno poi con molta cura ricomposto l’opera pezzo per pezzo. Ora tocca riportarla in aeroporto attraverso un trasporto eccezionale per il quale è stato previsto un appalto. Stesso iter anche per il posizionamento. A questo punto la domanda lecita è: “Dove posizionare un’opera così maestosa?”. E ci chiediamo anche: “Se al di là delle sterili polemiche, vi fosse un dialogo più costruttivo in cui i continui lamenti lasciassero il posto alle proposte?”
L’opera è in un deposito di Sansevero dove è stata rimontata. È alta 5 metri e serve un trasporto eccezionale. L’impresa a cui è stata affidata ha provveduto a rimontarla pezzo pezzo. Se avete la bontà di attendere vedrete che sarà presto ricollocata».