Avviati ad Andria i progetti “Centro Storico Cardioprotetto” e “I luoghi del cuore”. 21 i nuovi confratelli “vestiti”, 400 i ragazzi formati.
Le dichiarazioni del Presidente Nazionale, Giani, in Puglia.
"Conclusa la tre giorni dedicata alle celebrazioni del 30esimo anniversario della fondazione della Misericordia di Andria, ed alla visita istituzionale del Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Domenico Giani. Tre giorni di eventi, progetti, formazione e testimonianze in cui spicca la donazione di quattro defibrillatori pubblici posizionati nel centro antico della città di Andria. E poi il campo sanitario e di protezione civile per le maxi emergenze, un vero e proprio museo a cielo aperto dei mezzi e delle attività della Misericordia che ha visto la partecipazione di centinaia di persone e soprattutto di circa 400 ragazzi delle scuole superiori della città di Andria accolti dai formatori del centro regionale accreditato della Federazione delle Misericordie di Puglia. E poi il corso di BLSD nell’ambito del progetto “I luoghi del cuore” in collaborazione con Diocesi di Andria e Officina San Domenico che punta a formare testimoni di vita in ogni parrocchia della città.
E poi ancora le testimonianze ed i riconoscimenti per l’azione sul territorio della Misericordia di Andria in 30 anni di attività a Palazzo di Città nella Sala Consiliare alla presenza delle massime autorità cittadine e regionali, sia religiose che civili e militari. Il riconoscimento di un costante ed importante impegno per la confraternita andriese che nel corso di 30 anni ha visto in campo oltre un migliaio di volontari e 5 milioni di chilometri percorsi per 600mila servizi effettuati. Una storia iniziata nel 1992 e che prosegue nel segno, attualmente, delle importanti attività messe in piedi da 250 iscritti con 150 operativi, 59 ragazzi di Servizio Civile e 40 giovani Gemme oltre a 45 automezzi a disposizione della comunità. La tre giorni si è conclusa con la vestizione di 21 nuovi confratelli di Misericordia nella Cattedrale di Andria in una messa, ed un rito, officiato da Sua Ecc. il Vescovo Mons. Luigi Mansi.
In Puglia, come detto, anche il Presidente nazionale Domenico Giani che ha avuto modo di incontrare direttamente diverse realtà di Misericordia del territorio pugliese tra Bari, Molfetta e San Giovanni Rotondo mentre nel pomeriggio di sabato, all’interno delle sale del Museo Diocesano di Andria, un’assemblea ha permesso di incontrare l’intero movimento delle Misericordie pugliesi con i Governatori provenienti da Aradeo a Torremaggiore. Per il Presidente Giani è stata l’occasione di conoscere anche le bellezze del territorio ed i molteplici servizi svolti in Regione. Fondamentale per la perfetta riuscita dell’evento la preziosa collaborazione con la Polizia Locale di Andria e con alcuni partner privati tra cui le aziende Florigel e Capomulino che hanno acquistato alcuni dei defibrillatori donati poi alla comunità andriese. Essenziale anche il coinvolgimento di tutte le aree operative della Misericordia con centinaia di volontari al lavoro giorno e notte".
I dati di Medtraining impegnata nell’attività di prevenzione e contrasto in Capitanata.
C’è chi guadagna anche 200 euro al giorno, chi ne chiede 20 a prestazione. C’è chi accende il fuoco la sera per farsi notare, chi si apposta già con l’automobile, chi ha uno o più figli nel suo Paese d’origine e chi è costretta alla strada dal marito. C’è chi lavora anche dieci ore di fila, chi prima faceva la badante e chi è sposata con un cittadino italiano. Piccole storie di ordinaria e quotidiana violenza sulle donne che fotografano il drammatico fenomeno dello sfruttamento sessuale e lavorativo nel nostro territorio, che vede impegnati dal 2016 gli operatori della cooperativa sociale Medtraining nel progetto “La Puglia non tratta – Insieme per le vittime”, il cui intervento si svolge nell’area territoriale della Capitanata, che comprende Monti Dauni, Tavoliere delle Puglie e promontorio del Gargano. Sono questi alcuni dei dati di maggiore interesse contenuti nell’ultimo semestre di attività portate avanti nell’ambito dell’iniziativa che punta ad aiutare le vittime di tratta e di sfruttamento lavorativo. Donne e uomini che ogni giorno vengono sfruttati nell’ambito della prostituzione, dello sfruttamento lavorativo o domestico, delle economie illegali, dell'accattonaggio forzato o del traffico di organi.
Le donne dell’Est Europa
Dall’1 luglio 2021 al 30 settembre 2022, dunque, attraverso il lavoro dell’unità mobile di strada gli operatori hanno effettuato oltre 370 contatti, percorrendo in modo particolare i tratti della SS 16 dell’Alto Tavoliere e del Basso Tavoliere, della SS 89 che porta a Manfredonia, della SS 673 Circonvallazione di Foggia. Non solo. Perché le operatrici hanno effettuato uscite ed incontri anche nell’insediamento informale della pista aeroportuale di Borgo Mezzanone in collaborazione con l’organizzazione non governativa Intersos e nell’insediamento informale di Torre Antonacci in agro di San Severo. Le beneficiarie incontrate durante il lavoro dell’unità di strada sono soprattutto donne, provenienti per la maggior parte da Paesi quali Bulgaria (50%) e Romania (28%) che rappresentano la percentuale più alta delle beneficiarie contattate. Ma per le strade sono presenti anche donne che arrivano dalla Nigeria, dall’Albania, dalla Repubblica Dominicana, dall’Ungheria. L’unità mobile nel corso dell'attività ha anche contattato quattro transessuali.
Un’alternativa alla strada
«Nell’ambito del progetto operiamo sulle strade della Capitanata con alcune unità mobili che operano per la riduzione del danno. Incontriamo le donne che si prostituiscono lungo le strade e cerchiamo di portare loro conforto, servizi ed una potenziale alternativa al loro stare per strada. Ospitiamo anche otto persone all’interno di due strutture di accoglienza nella provincia di Foggia – spiega Roberto Lavanna, coordinatore del progetto in Capitanata per la cooperativa Medtraining – . Operiamo, inoltre, negli insediamenti informali, come nel ghetto di Borgo Mezzanone, dove riusciamo ad intercettare uomini e donne che sono vittime del grave sfruttamento lavorativo, e cerchiamo di aiutarli anche in altri settori come la ricostruzione dei loro documenti, dell’assistenza sanitaria, dell’assistenza psicologica. Lungo le strade della provincia, dunque, registriamo soprattutto la prevalenza di donne rumene e bulgare, mentre all’interno delle case di accoglienza abbiamo donne nigeriane, fenomeno simile anche in altre parti d’Italia».
Tra accoglienza e protezione
Tra i dati rilevanti in questo semestre, il rafforzamento dell’attività di sportello per donne e uomini potenziali vittime di tratta, con l’attivazione di un presidio a Casa dei Diritti di Siponto ed uno a Foggia nella sede di Medtraining. Preziosi anche gli spazi di incontro per la promozione della tutela dei diritti e per l’ascolto delle potenziali vittime, presenti in diversi punti della città di Foggia, ed il protocollo d’intesa siglato con la Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello status di rifugiato politico di Borgo Mezzanone e la collaborazione con le Commissioni sparse per l’Italia. Ancora: otto beneficiarie che vivono e risiedono in accoglienza protetta grazie al progetto, che in questi mesi ha anche effettuato accompagnamenti sanitari, counselling psicologico, disbrigo delle pratiche amministrative e tanto altro.
Il progetto regionale
Il progetto “La Puglia non tratta - Insieme per le vittime” è nato a livello regionale con l'obiettivo di assicurare alle persone vittime di tratta adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza, protezione ed integrazione socio – lavorativa. L’iniziativa - finanziata dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - è promossa dalla Regione Puglia - Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni ed Antimafia Sociale - in collaborazione con sette enti anti tratta del territorio regionale: le cooperative sociali Medtraining (Foggia), Comunità Oasi2 San Francesco onlus (Trani), Atuttotenda (Maglie-Lecce), CAPS (Bari); le associazioni Giraffa! (Bari), Micaela (Adelfia-Bari), Comunità Papa Giovanni XXIII (Brindisi).
Anche quest’anno lo sportello foggiano di Avvocato di Strada è stato individuato tra le sedi nazionali che ospiteranno un operatore volontario/ia nell’ambito del Servizio Civile Universale. I giovani tra i 18 ed i 28 anni possono presentare domanda nell’ambito del progetto “Generazione diritti” promosso da Avvocato di Strada tramite l’Associazione SCUBO, Programma “Diritti in pace”. Tra le sedi per le quali è possibile presentare domanda c’è quella di Foggia, che vedrà il volontario/ia ospitato anche presso Il Centro Diurno “Il Dono” di via Petrone 14, gestito dall’associazione Fratelli della Stazione.
L’obiettivo generale del servizio civile è quello di promuovere i diritti delle persone in condizioni di estrema povertà e di emarginazione sociale, di garantire l’accesso alla tutela legale per queste persone di creare, in collaborazione con le istituzioni e altre associazioni del terzo settore, percorsi volti al reinserimento nella società e di uscita dalla strada. In particolare, nello sportello foggiano, il volontario o la volontaria selezionata si occuperà di gestire la segreteria dello sportello, a cui fanno capo i volontari, tra avvocati e praticanti, ed a cui si rivolgono quotidianamente senza dimora, poveri e e migranti. Possono presentare domande tutti i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 29 anni di età ed in possesso della cittadinanza italiana, ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra UE purché regolarmente soggiornante in Italia.
Le domande possono essere presentate entro le ore 14.00 del giorno 10 febbraio 2023.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: https://www.avvocatodistrada.
L’ennesimo evento di cronaca che ha interessato il “ghetto” di Borgo Mezzanone, dove la scorsa notte due migranti hanno perso la vita mentre dormivano per le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da un braciere che li riscaldava, ha suscitato l’indignazione di tanta gente e associazioni. Tra queste ultime è intervenuta con una nota stampa l’ARCI Viceversa di Manfredonia, che oltre a ricordare l’ennesimo sacrifico di chi ne fa per sopravvivere, quest’ultimo di Ibrahim Sowe e Queen Rock, 32enni, lui gambiano e lei nigeriana, i due morti, punta il faro sulle istituzioni affinché fondi e azioni siano salvavita per chi tra caporalato, prostituzione, traffico di persone e droga, ogni giorno combatte per una vita migliore. Indignazione non ultima e non sarà tale se no si attuano azioni concrete alla salvaguardia delle persone e alla bonifica del sito con serie politiche sociali inclusive.
Di seguito l’appello dell’ARCI Viceversa di Manfredonia.
Non è mai giusto
“L’ennesima tragedia avvenuta questa notte a Borgo Mezzanone evidenzia a gran voce quanto siano necessarie misure urgenti per mettere il punto definitivo ad una vergogna, tra l’altro malcelata, che non cessa di mietere vittime.
Due giovani vite, due nostri fratelli fuggiti dalla guerra e dalla disperazione, hanno incontrato ciò che di più marcio la nostra provincia potesse mai offrire.
Gli strumenti per reagire dinanzi a tale deriva sono contenuti tra le misure prevista dal PNRR. Il ghetto di Borgo Mezzanone, come diverse altre realtà deplorevoli sparse per la Capitanata, merita tutte le dovute attenzioni affinché si faccia il possibile per fermare il caporalato, lo sfruttamento della prostituzione ed il traffico di stupefacenti (tre tra le attività più diffuse in quella zona).
Alle giovani vittime rivolgiamo il nostro pensiero, fiduciosi di poter dedicare a loro quanto di migliore si potrà fare in futuro”.
In una richiesta con Lettera Aperta dell'Arcivescovo p. Franco Moscone, che ha sottoscritto insieme ad altri enti ed associazioni del Territorio, si chiede che le Forze Armate presidiano l’area Energas di Manfredonia, il più grande impianto di gas GPL d’Europa. La sua vicinanza all’Aeroporto Militare di Amendola – Foggia, a soli 12 km in linea d’aria a scapito dei circa 40 come citato nel Rapporto di Sicurezza, preoccupa la comunità per gli eventi bellici in corso.
Ecco il testo integrale della richiesta.
Al Ministro della Difesa On. Guido Crosetto Via XX Settembre, 8, 00187 Roma (RM)
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone via XX Settembre 123/A -
00187 Roma (RM)
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare
Generale S.A. Luca Goretti. Palazzo dell'Aeronautica, viale dell'Università, 4
- 00185 - ROMA (RM)
Al Segretario Generale alla difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano
Via di Centocelle, 301
- 00175 ROMA ;
Alla Rappresentanza Permanente dell’Italia
presso Consiglio Atlantico
Francesco Talò
Bruxelles E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al Comandante NATO Generale Christopher Covoli Boulevard Leopold III
Bruxelles
e p.c. Al Comandante della Base Aeronautica di Amendola
Roberto Masarotto Km. 22 Strada Statale 89,
Foggia, FG 71121
e p. c. Al Governatore della regione Puglia
il Dott. Michele Emiliano PECQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
e p. c. -Al Sig. Sindaco Ing. Gianni Rotice
Comune di Manfredonia E-Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oggetto: richiesta urgente di intervento su questione sicurezza dell’Aeroporto Militare di Amendola - Foggia nella prospettiva dell’insediamento a 12 Km dallo stesso in località Santo Spiriticchio – Manfredonia, di un mega deposito di 6 milioni di litri di gas GPL della società Energas.
Gent.me Autorità in indirizzo,
i sottoscrittori in calce sollecitano le SS. LL. a fornire, in tempi brevissimi al Consiglio dei Ministri dell’Italia - che nella prossima assise prevede l’approvazione
dell’istallazione del deposito di cui all’oggetto - argomenti tecnici strategici che sconsigliano l’insediamento del mega deposito di gas GPL in quanto altamente esplosivo e considerato dalla Direttiva Seveso ad alto rischio rilevante.
Nella prospettiva di una guerra, in cui possa essere coinvolta l’Italia, la strategica operatività dell’Aeroporto Militale di Amendola - Foggia verrebbe sicuramente messa a rischio dalla vicinanza di un siffatto impianto pericolosissimo, il più grande impianto di gas GPL d’Europa (non di metano di cui si vorrebbe limitare la dipendenza dalla Russia) obsoleto e anacronistico.
Pertanto:
Considerato che il progetto Energas fonda le sue radici sulla fraudolenta bugia che il sito dell’insediamento disterebbe “circa 40 Km”, come si legge nel Rapporto di Sicurezza del 1997 a pag. 122, dal più vicino aeroporto Militare del 32° Stormo di Amendola: “Aeroporto Foggia- Amendola, distanza confermata nell’”Aggiornamento Studio di Impatto Ambientale” del settembre 2013, a pag. 125, e non già 12 Km in linea d’aria come è nella realtà. Addirittura in quello del maggio 2015 il riferimento alla distanza del più vicino aeroporto militare è addirittura magicamente scomparso;
Vista l’importanza strategica elevatissima di questo Aeroporto nella NATO - essendo infatti un aeroporto militare “operativo” - sede del sistema di difesa con velivoli telecomandati a distanza (droni) e destinato a ricevere gli F35 con testate nucleari;
Considerato che dal 27 gennaio del 2022 ha poi anche la funzione di “Nato QRA”;
Stante la forte preoccupazione dei cittadini che l’impianto Energas possa diventare ghiotto bersaglio di attentati terroristici o militari per colpire la base Militare vicina;
le istanti associazioni
chiedono:
alle Gentili autorità in indirizzo di intervenire presso il Consiglio dei Ministri, perché venga negato l’insediamento in parola per le ragioni rassegnate.
Manfredonia, 22 gennaio 2023
In Fede
I Sottoscrittori promotori:
- MONS. FRANCO MOSCONE, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Presidente Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza;
- LIPU Puglia Presidente Enzo Cripezzi;
- Italia Nostra Gargano terre dell’Angelo Il Presidente Michele Conoscitore;
- Associazione Politico Culturale Manfredonia Nuova, La Presidente Iolanda D’Errico;
- Caons, Il Presidente Ing. Starace Matteo;
- Coordinamento Salute e Ambiente La Presidente Maria Rosa Porcu;
- UCIIM: Unione Cattolica Insegnanti Presidente Arcangela Bisceglia;
- AMCI: Associazione Medico Cattolici Italiani Il Presidente Giuseppe Grasso;
- AMMI: Associazione Mogli dei Medici Italiana La Presidente Mariantonietta Totta;
- Operatrice Turistica Manfredonia Vittoria De Salvia;
- Magliette Bianche Portavoce Luigi Starace;
- CittadinanzaAttiva Referente per Manfredonia Eleonora Pellico;
- Europa Verde -Verdi Manfredonia, Cooportavoce Alfredo De Luca e Innocenza Starace;
- Fareambiente Puglia, Il Presidente Francesco Bacchelli
- Coordinamento Pace Referente Filippo Lupoli
- Laboratorio delle Idee Manfredonia Referente Gregorio Carmone;
- Cooperativa Pescatori Sirio, La Presidente Michela Di Candia;
- YACHTING CLUB "Marina del Gargano" Presidente Luigi Tridello.
Si sono chiuse il 15 gennaio 2023 le iscrizioni per la quarta edizione del “Talent Antimafia” per le scuole di tutto il territorio nazionale, primarie e secondarie. Boom di adesioni, 54 le classi iscritte per un totale di circa 1350 studenti. I giovani talenti arrivano da Cosenza e Verbania, da Lanciano e da Bari, da Roma e da San Benedetto del Tronto e da tantissime altre città dal nord al sud Italia.
«Se tra le giovani generazioni e le mafie si innalza un muro fatto di passioni, di cultura, di emancipazione, di ideali e di sogni da realizzare allora la battaglia sarà vinta per sempre», così Pier Paolo Bombardieri, Segretario generale della UIL, partner unico e ufficiale della quarta edizione del “Talent Antimafia”. «Per un Sindacato - ha aggiunto - è un impegno civile da affiancare a quello sostenuto sul campo, tutti i giorni, non solo dalle forze dell'ordine e dalla magistratura, ma anche dall'associazionismo e dal volontariato».
Lasciandosi ispirare dalla lettura del libro “Il gioco di Lollo” (Baldini+Castoldi) della giornalista Federica Angeli, dopo un incontro vis a vis con lei, i ragazzi si cimenteranno in performance a scelta, tra canto, testo scritto, ballo o pièce teatrale.
In occasione della finalissima, nel mese di luglio, i 12 finalisti (ovvero i tre migliori in ognuna delle 4 categorie) si esibiranno su un palcoscenico di fronte ad una giuria di artisti di fama internazionale.
Al vincitore sarà assegnato un premio in denaro e ai migliori di ogni categoria sarà consegnata una Masterclass.
È un grande risultato per #Noi che tanti giovanissimi abbiano deciso di lottare urlando a gran voce “No alla mafia, sì alla legalità”, mettendosi in gioco col proprio talento.
La storia che di seguito è raccontata in una Lettera Aperta di una mamma è la quotidianità di tante famiglie che affrontano i problemi di salute dei propri figli, affetti da malattie croniche e stati di salute spesso non supportate adeguatamente dalle strutture sanitarie pubbliche nazionali. In aiuto ci sono sempre strutture associative preposte, perlopiù gestite da volontari, professionisti nei loro settori. L’autismo è una condizione neurologica subdola, latente, che spesso non riceve l’attenzione che merita. Stiamo parlando di un funzionamento cognitivo differente, non una malattia come spesso molti la etichettano.Il caso esposto riguarda un bambino, una goccia in quel mare che l’Italia spesso annega. Già fautori e risolutori di un altro caso che rituonò alle cronache nazionali, quella di Francesco, un ragazzone maggiorenne oggi accudito a “Villa Mele” a Rodi Garganico, ma per anni lasciato solo nella sua abitazione a Monte Sant’Angelo, l’On. Davide Faraone e la dott.ssa Mariana Berardinetti si sono adoperati affinché Leon, il nome del bambino cui abbiamo avuto liberatoria per citarlo e presentarlo con una fotografia, potesse avere tutte le cure e le attenzioni. Una scelta condivisa con la mamma che, a malincuore ma conscia che il bene del figlio viene prima di tutto, ha acconsentito il trasferimento del piccolo nella struttura scelta dalla Fondazione Italiana Autismo, a Fermo nelle Marche, lontano dalla sua Friuli Venezia Giulia, dove risiedeva.
Ecco la Lettera Aperta di Tanja. Mamma di Leon.
«Mi presento: sono Tanja, la mamma di Leon di quasi 11 anni.
Mio figlio è affetto da autismo e ADHD. Ho anche un altro figlio, Erri di quasi 13 anni, anche lui con diagnosi di disturbo generalizzato dello sviluppo nello spettro dell'autismo e sordità.
Sono rimasta sola nella gestione di entrambi, perché il loro padre è venuto a mancare nell'agosto del 2020 dopo una lunga malattia. Questi due anni ovviamente sono stati faticosi e sono andati a sommarsi agli altri. Le notti insonni, una genitorialità frustrante e le fatiche quotidiane, che chi ha figli autistici conosce bene, mi hanno negli ultimi mesi, completamente schiacciata. Ero arrivata ad un punto critico dal punto di vista emotivo e fisico. Non reggevo più tutta questa situazione. In poche parole ero esaurita.
A settembre mio figlio piccolo, Leon, ha aumentato i suoi comportamenti problema azzerando di conseguenza, la mia capacità di sopportazione. Soprattutto svegliandosi spesso di notte. Ciò non mi permetteva di essere in equilibrio. Ho chiesto aiuto ai servizi sociali, il mio compagno seriamente preoccupato per me, ha scritto al sindaco e al presidente della regione Friuli Venezia Giulia, chiedendo delle risposte concrete ai miei bisogni di supporto nella gestione del figlio.
Ma le risposte sono state frustranti: qua in regione non ci sono comunità per bambini di questa fascia d'età né soluzioni respiro. I servizi ed il distretto hanno setacciato altra regione limitrofe, ma senza successo.
Poi arriva la notte del 28 novembre. Nonostante la terapia farmacologica da me richiesta alla Neuropsichiatra per farlo dormire, Leon si riattiva e resta sveglio tutta la notte. Mette in atto dei comportamenti provocatori lanciando delle cose dalla finestra, poi entra in una sua solita crisi e ribalta mezza cucina. Verso le 6 del mattino, decido per la prima volta di chiamare il 112 per farlo portare via. In ospedale lo sedano e lo ricoverano. Mi propongono dopo 72 di riprenderlo a casa con degli interventi sia economici che familiari di supporto. Ma io rifiuto, perché non mi sento in grado di riaccoglierlo nelle condizioni emotive in cui stavo. Per il bene di tutti e tre. Questa drammatica scelta, che mi ha straziato il, cuore, è stata fatta per amore e autoconservazione dell'intero nucleo familiare.
Ciò, nonostante il rischio di conseguenze giuridiche, ha prodotto una catena di eventi e risorse umane inaspettate. Una ruota virtuosa a dimostrazione che il cuore di una madre sa fare la scelta giusta. Una di queste risorse umane è stata venire a conoscenza, tramite una mia cara amica, della Fondazione Italiana Autismo, un organo di cui non ero a conoscenza. Nella fattispecie ho avuto il numero dell'onorevole Davide Faraone che prontamente mi ha messo in contatto con la bravissima Dottoressa Mariana Berardinetti. Il suo supporto tecnico, nonché anche empatico, è stato utile per avere un quadro più lucido sui miei diritti di genitore. Soprattutto in una situazione così delicata che cambiava di giorno in giorno. La sua costante presenza e il suo reale interessamento, mi hanno fatto sentire con le spalle coperte, ovvero rassicurata.
Credo che trovare persone competenti, con soprattutto virtù umane di compassione ed empatia, siano di questi tempi, una preziosa fortuna.
Ringrazio profondamente questa opportunità che ho ricevuto. Ora Leon è stato accompagnato da me e dal mio coraggioso compagno, nelle Marche a Fermo, il 23 dicembre. Le cose hanno avuto un decorso in cui tutti i tasselli si sono incastrati nel migliore dei modi. L'ho affidato ad altre persone competenti e gentili.
Sicuramente è in buone mani. Ciò mi rasserena anche se ovviamente da mamma ne senta la mancanza...del mio felino preferito! Non vedo l’ora di riabbracciarlo».
Tra gli appuntamenti previsti all’interno del programma di manifestazioni natalizie del Comune di Foggia ha sicuramente registrato una grande partecipazione per tutti i bimbi coinvolti l’evento artistico creativo realizzato nella giornata del 29 dicembre presso la Pinacoteca comunale “Il 9Cento” dall’Associazione di Promozione Sociale Arte Fa Re.
Quasi più di 80 bambini hanno aderito all’evento che prevedeva due ore di puro divertimento e tante attività artistiche, ludiche, ricreative e didattiche.
Un turbinio di emozioni grazie agli spettacoli e ai laboratori di magia del mago Torindo Colangione, allo spettacolo delle Bolle del Mago Bollente di Luciano Veccia e al laboratorio di biscotti realizzato grazie ai volontari dell’Associazione Arte fa re.
La unicità del graditissimo evento è stata senz’altro la presenza di tantissimi personaggi fantastici che hanno affiancato i bambini durante tutte le attività.
I piccoli ospiti, infatti, hanno realizzato biscotti, hanno svolto laboratori di scienza e di magia e hanno partecipato agli spettacoli seduti fianco a fianco al proprio supereroe o personaggio fantastico preferito come Spiderman, Black Phanter, Mercoledì, Hulck, Lady Bug, Peppa Pig, Pinocchio, Ursula, il Cappellaio Matto con Alice, Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Peter Pan e Trilly, Crudelia Demon, Joker, lo Schiaccianoci, l’Albero di Natale, il Cuoco pazzo, Topolina. Insomma una giornata indimenticabile che è stata realizzata grazie alla direzione artistica del trucco e dei costumi affidata e ben curata dalla socia volontaria Raffaella delle Fave, face painter.
Un vero successo segnato da un entusiasmo contagioso di tutti i piccoli partecipanti.
Quest’anno disponibili 21 sedi delle confraternite e 3 sedi di Fratres pugliesi. Scadenza domande il 10 febbraio.
E’ arrivato da pochi giorni il via libera ai nuovi progetti per il servizio civile universale bando 2022 che coinvolgeranno migliaia di giovani nel prossimo anno in attività di volontariato. Anche le Misericordie di Puglia, dopo i tantissimi ragazzi che hanno già vissuto in questo anno l’esperienza, potrà contare nuovamente su 266 giovani da destinare a tre progetti che si occupano di protezione civile ed assistenza alla comunità oltre alla novità più importante di quest’anno e cioè un progetto dedicato alle Fratres pugliesi. In particolare saranno a disposizione dei giovani, compresi nella fascia d’età tra i 18 ed i 28 anni e 364 giorni, 4 posti per il progetto “SIRE Sistema Integrato Risposta Emergenza 2021”, 192 saranno i posti riservati al progetto “Hope” e 64 i posti disponibili per “Azione resiliente”. 6, infine, i posti disponibili per il progetto di educazione e promozione “La forza del dono” delle Fratres pugliesi di Corato, Maglie e San Cassiano. In questa annata, come lo scorso anno, ci sono anche dei posti riservati ai giovani con minori opportunità (difficoltà economiche) che devono presentare un ISEE inferiore o pari a 15mila euro. Sono 21 in totale le sedi delle Confraternite pugliesi che accoglieranno giovani di servizio civile oltre alle tre sedi Fratres ed a tutte le sedi distaccate delle misericordie aderenti. Confermata anche la partecipazione diretta di Federazione delle Misericordie di Puglia con 14 ragazzi che parteciperanno a due dei tre progetti presentati e che continua ad acquisire un ruolo ancor più centrale nel coordinamento e nelle attività di protezione civile di tutte le associazioni giallociano pugliesi.
La BAT ma anche Foggia e Bari saranno le province in cui vi è il più alto numero di Misericordie ad accogliere ragazzi per il servizio civile mentre a seguire ci sono la provincia di Taranto ed il leccese con tre sedi di confraternite per il servizio civile. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 10 febbraio alle ore 14 ed è richiesto il possesso delle credenziali SPID. I giovani interessati a vivere questa importante esperienza formativa potranno candidarsi esclusivamente online. Per maggiori informazioni, consultare il sito https://www.misericordie.it/
I progetti divisi per provincia:
FOGGIA (Orta Nova, Castelluccio Valmaggiore, Torremaggiore, San Giovanni Rotondo, Borgomezzanone)
TARANTO (Palagiano, Lizzano, Ginosa)
LECCE (Aradeo, Martano, Otranto)
BARI (Bitonto, Bitritto, Corato, Molfetta, Monopoli)
BAT (Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Federazione delle Misericordie di Puglia)
FRATRES (Corato, Maglie, San Cassiano)
L’associazione Libertà Civile organizza “Cena di Gala”, cui l’intero ricavato andrà in beneficienza per le cure mediche del concittadino e Vigile del Fuoco Claudio D’Ascanio. L’evento si svolgerà il 14 Dicembre 2022 presso Feudo della Selva Via Don Luigi Orione, 3 Località Incoronata.
Claudio D’Ascanio, 54 anni, dopo una vita dedicata a soccorrere gli altri, combatte contro un tumore al cervello difficile da curare, un liponeurocitoma di tipo 2 situato nel quarto ventricolo del cervello. Già molti foggiani e testate giornalistiche hanno già ampiamente fatto emergere la questione colpendo il cuore dell’Associazione Libertà Civile, che oggi si adopera a raccogliere fondi a sostegno delle spese per la degenza assicuratagli dall’Asl ancora per altro poco tempo.
- Grazie al contributo della proprietà del “Feudo della Selva”, messa a disposizione gratuitamente come struttura dalla sua intera squadra, ed alla collaborazione di Giuseppe Scarlatto Presidente dell’Associazione Cuochi Gargano e Capitanata abbiamo potuto dar vita all’evento, che ci ha visto impegnati nell’organizzazione senza scopo di lucro per “salvare” la riabilitazione del nostro amato concittadino. La cena sarà esclusivamente a costo zero e tutto sarà donato da fornitori dell’ambito enogastronomico - queste le parole del Presidente Alessio Lusuriello.
- Facciamo che queste feste natalizie non portino solo retorica e falsi entusiasmi, ma concrete azioni. Che senso ha la nostra vita se ogni bene lo devolviamo a noi stessi e non all’altro. -
Libertà Civile fa fede sul calore e sul buon senso di tutta la cittadinanza foggiana per cambiare le sorti di un fratello della comunità cittadina: che tutte le speranze di Claudio Ascanio al più presto possano diventare concreta realtà!
I ticket per partecipare alla cena di beneficienza hanno il costo di 50 euro. Si sottolinea che l’intera somma, come già detto in precedenza, sarà completamente devoluta tramite bonifico bancario a Claudio D’Ascanio.
Per info e prenotazione
Alessio Lusuriello 3661828930
Punto di ritiro biglietti
Pullegestore Corso Cairoli 53