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Questa mattina, presso la Sala Raffaele Recca di Palazzo Celestini – Residenza Municipale – il Sindaco Francesco Miglio ha ricevuto il concittadino MARESCIALLO CAPO LUIGI GENTILE, Addetto Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Faenza (Ravenna) dove presta servizio dal 2017. Il Sottufficiale dell’Arma si è reso protagonista di un vero gesto eroico, salvando alcune vite umane durante la spaventosa alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nelle scorse settimane.

“Siamo orgogliosi del nostro concittadino – dichiara il Sindaco Francesco Miglio – e di quanto da lui messo in atto durante i drammatici momenti che hanno devastato Faenza e le altre città della regione. Con la sua nobile azione ha fatto onore alla sua divisa ed anche alle sue origini, contribuendo a salvare la vita a persone in grande difficoltà nelle acque gelide e nel fango. A Luigi indirizziamo il pauso più sentito della popolazione di San Severo”.

IL TESTO DEL PUBBLICO ENCOMIO

In data 16 maggio 2023, unitamente ad altri commilitoni, si rendeva protagonista di un ragguardevole gesto di eroismo in favore di alcuni abitanti della città manfreda. Più specificatamente, con elevato senso di dovere, non esitava a gettarsi nelle acque fredde e rese torbide dal fango, mettendo a repentaglio la propria vita, pur di trarre in salvo, a nuoto, tre anziane persone, rimaste bloccate all'interno delle proprie abitazioni dall'impetuosa corrente causata dalla drammatica esondazione del fiume Lamone.

I fatti accaduti a Faenza nel pomeriggio del suddetto giorno, rientranti nell'ambito della catastrofica alluvione che ha interessato l'intera Emilia Romagna, hanno avuto ampio risalto nelle cronache nazionali e internazionali, oltre a ricevere il plauso delle alte cariche istituzionali e dell'Arma dei Carabinieri che hanno voluto lodare il coraggio e i più alti valori espressi dal Maresciallo e dagli altri militari coinvolti.

La Città di San Severo è grata e riconoscente per la nobile azione intrapresa che ha contribuito a salvare alcune vite umane.  

Nelle giornate del 1° e del 19.06.2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione complessivamente ad altre undici ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Sezione del Riesame misure cautelari del Tribunale Penale di Bari a carico di altrettante persone, molte delle quali già detenute in varie carceri del territorio nazionale per motivazioni diverse.

Si tratta di altri provvedimenti cautelari personali divenuti esecutivi dopo il motivato appello della Procura della Repubblica di Foggia al rigetto della richiesta di misura cautelare da parte del GIP del Tribunale dauno dopo la richiesta di cattura avanzata dalla Magistratura requirente nei confronti delle decine di detenuti che, il 9 marzo 2020, in occasione della maxi rivolta e successiva evasione in massa dal carcere di Foggia da parte di numerosi detenuti, sarebbero stati protagonisti di vere e proprie azioni di devastazione e saccheggio all’interno della Casa Circondariale della città.

Come si ricorderà, in quella circostanza, vennero appiccati incendi all’interno della struttura carceraria, ci furono atti di violenza contro appartenenti della Polizia Penitenziaria, gravi danneggiamenti e comunque, come contestato nelle ordinanze in riferimento, un vero e proprio turbamento dell’ordine pubblico. Altre persone erano state già arrestate, nelle settimane precedenti, con le stesse modalità di oggi. Altri detenuti ancora, invece, sono stati già condannati – a seguito di giudizio abbreviato – davanti al GUP del Tribunale di Foggia, sempre per i medesimi fatti. Il reato di devastazione e saccheggio di cui all’articolo 419 del codice penale, in questa fase del giudizio e non ancora quindi divenuto definitivo, costituisce una grave violazione di Legge prevista dal nostro ordinamento, poche volte oggetto di imputazione a livello nazionale data la particolare configurazione giuridica di tale ipotesi delittuosa.

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Questi ennesimi arresti ad opera del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia, su coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, si aggiungono quindi ai numerosi precedenti arresti, sia in flagranza che su provvedimento cautelare o definitivo, riguardanti sempre la questione dell’eccezionale evasione dal carcere di Foggia di circa 3 anni fa, concernenti, oltre alle evasioni in quanto tali, anche le rapine e le violenze commesse all’esterno dell’Istituto di Pena ai danni di cittadini e attività commerciali. Quest’ultimi fatti, in particolare, sono stati già definiti con ordini di carcerazione emessi, lo scorso mese di Dicembre 2022, dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari, ed eseguiti sempre dai militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Foggia.

In particolare, ancora una volta, sono stati determinanti ai fini dell’emissione dei provvedimenti restrittivi in questione, l’acquisizione e l’elaborazione delle immagini dei diversi sistemi di video sorveglianza individuati nell’immediatezza dagli investigatori dell’Arma dei Carabinieri, nonché le numerose annotazioni di servizio redatte in quella drammatica circostanza anche da parte dello stesso personale della Polizia Penitenziaria di Foggia.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Va altresì precisato che la posizione delle persone arrestate è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

La Polizia di Stato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Foggia, continua incessantemente le attività nell’ambito dei servizi interforze di controllo straordinario del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione di attività delittuose e a contrastare ogni forma di illegalità. L’attività in argomento, ha interessato nella serata dello scorso 23.06.2023, il quadrilatero di Piazza Mercato, caratterizzato dalla presenza di numerose attività commerciali nonché uno dei principali luoghi di aggregazione sociale delle vie del centro storico cittadino.

Il risultato della suddetta iniziativa operativa ha condotto ai seguenti risultati:

  • 16 Attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande sottoposte a controlli di Polizia Amministrativa;
  • 1 Sanzioni Amministrative elevata per occupazione abusiva di suolo pubblico;
  • 150 Persone identificate;
  • 70 Veicoli controllati;
  • 1 persona segnalata alla locale Prefettura per detenzione di sostanza stupefacente con contestuale sequestro di gr. 0,2 di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Anche nella giornata odierna, sabato 24.06.2023, a cura delle Forze di Polizia saranno assicurati attentissimi servizi di controllo del territorio.

 

Prosegue l’azione di contrasto ai fenomeni criminali in San Nicandro Garganico da parte dei Carabinieri della locale Stazione. Nel corso di servizi straordinari di controllo del territorio pianificati nelle ultime due settimane dalla Compagnia Carabinieri di San Severo sono state effettuate perquisizioni, ispezioni, posti di blocco e controlli ad esercizi commerciali. Determinante il supporto alla locale Stazione fornito dalle varie componenti specializzate, quali le Squadre di Intervento Operativo, i Carabinieri Cacciatori e, infine, i Nuclei Cinofili addestrati alla ricerca di armi e sostanze stupefacenti. Centinaia di persone e veicoli controllati, 3 persone arrestate, numerose le denunce in stato di libertà a cui si aggiunge il sequestro di un considerevole quantitativo di sostanza stupefacente.

I Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà un trentunenne del luogo, già sottoposto agli arresti domiciliari, quale presunto autore del furto aggravato commesso la notte del 31 maggio u.s. ai danni di un esercizio commerciale. In particolare, l’autore del reato, travisato da passamontagna e mediante l’utilizzo di un piccone, asportava il denaro contenuto all’interno di un distributore automatico per poi darsi alla fuga a piedi nelle vie limitrofe. Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza e dalla successiva perquisizione domiciliare venivano recuperati sia il piccone che l’abbigliamento utilizzati per compiere il reato. A seguito dell’attività investigativa svolta lo stesso veniva successivamente arrestato in esecuzione di un ordine di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la misura cautelare della custodia in carcere.

Sempre a San Nicandro Garganico, i hanno deferito in stato di libertà un trentaduenne del luogo, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla propria madre, poiché lo stesso, violando la misura, si avvicinava alla donna chiedendole del denaro e provocandole lesioni personali. A seguito dell’attività di indagine svolta il predetto veniva successivamente arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica, dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia.

Infine, nel medesimo centro, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione all'ordine per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari - Ufficio Esecuzioni Penali – nei confronti di un trentenne del luogo, con cui veniva sottoposto alla misura della detenzione domiciliare a seguito di condanna per espiazione pena di anni 1 mesi 10 giorni 21 di reclusione per i reati in concorso di minaccia, sequestro di persona, violenza privata, lesioni personali, detenzione illegale di armi e porto di armi o oggetti atti ad offendere.

A corollario dell’attività sopra menzionata, i Carabinieri della Compagnia di San Severo, operanti anche sui comuni limitrofi, hanno provveduto a deferire molteplici soggetti che, all’atto dei vari controlli, sono stati trovati in possesso di armi bianche quali coltelli, pugnali, bastoni e mazze da baseball. Numerosissime, altresì, le segnalazioni alla locale Prefettura di soggetti, perlopiù giovani, assuntori di sostanze stupefacenti.

I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari. Va altresì precisato che la posizione delle persone arrestate e deferite in stato di libertà è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

Oggi, 15.06.2023, i militari del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri (ROS), hanno eseguito nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento, collaborati nella fase esecutiva dai militari dei rispettivi comandi provinciali, sei misure cautelari personali nei confronti di sottufficiali e un Ufficiale dell’Aeronautica Militare e di un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione, ritenuti responsabili dei reati di corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona ed hanno contestualmente dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati. I provvedimenti sono stati emessi dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, a seguito delle attività investigative delegate al Raggruppamento Operativo Speciale nel 2021, dalle quali è emerso che due sottufficiali dell’A.M., entrambi in servizio presso il 32° Stormo di Amendola - in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali pubblici ufficiali non ancora identificati - sarebbero al centro di un circuito corruttivo volto a condizionare le procedure di selezione relative al reclutamento ambito FF.AA e FF.OO.

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Nel procedimento penale risultano indagate diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi, un sottufficiale della Guardia di Finanza, nonché un sottufficiale dell’Aeronautica Militare in congedo.

Nel corso della stessa attività d’indagine, su delega della Procura di Foggia, a novembre scorso sono state eseguite alcune perquisizioni domiciliari, presso gli uffici e le abitazioni di alcuni indagati, durante le quali erano state sequestrate somme di denaro contante per circa 215.000 euro, nonché orologi di valore ed altre utilità, ritenuto provento dell’attività illecita.

Da segnalare la condotta di due Sottufficiali gravati da misura, che seguivano i concorsi degli aspiranti sin dalle prime battute e ne curavano anche la preparazione. Nell’abitazione di uno dei soggetti gravati da misura, infatti, si tenevano vere e proprie lezioni tese alla preparazione con altrettante simulazioni, attinenti prove concorsuali e colloqui di psicologia, ritenuti fondamentali per il superamento del concorso. Entrambi i due sottufficiali attraverso i propri contatti ed in cambio di utilità, sfruttando e vantando relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio addetti al reclutamento, in cambio di indebite corresponsioni di denaro, sarebbero riusciti a fornire, alcune prove concorsuali in anticipo circa relativi a prove di concorsi di specializzazione e o intercedere riguardo le votazioni di taluni esami ambito prove fisiche o ancora in occasione di visite mediche necessarie ad attestarne la idoneità fisica.

La gestione e la riscossione del denaro avveniva per mano di due sottufficiali dell’A.M. (gravati dalla misura), i quali ricevevano dai genitori dei candidati (questi ultimi non sempre a conoscenza del pagamento per il superamento delle prove concorsuali), cui venivano fornite garanzie circa il superamento delle procedure concorsuali, una corresponsione di denaro variabile in base alla tipologia di concorso e alla prova concorsuale da sostenere, di cui il saldo finale, invece, veniva corrisposto al termine delle pubblicazioni della graduatoria.

Per due sottufficiali è stata disposta dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, la misura cautelare in carcere, per un altro sottufficiale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per i restanti soggetti a vario titolo, obbligo di dimora nel comune di residenza, misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici e servizi per la durata di mesi quattro. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari.

In ultima analisi va precisato che la posizione delle persone sottoposte a misura cautelari è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

Questa mattina alle ore 10:00, all’interno della caserma ”Alfredo Guglielmi”, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, ha avuto luogo la cerimonia del 209° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

La cerimonia, cui hanno preso parte le massime Autorità civili, militari e religiose della provincia, si è svolta alla presenza di un reparto di formazione in armi, composto da Comandanti di Compagnia, Comandanti di Stazione e militari del Comando Provinciale, nonché una rappresentanza delle specialità dell’Arma, con la cornice di alcuni mezzi in dotazione ai diversi reparti. Presente inoltre una componente dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo della provincia di Foggia, che svolge una sensibile ed importante azione di supporto sociale e di protezione civile, quale espressione concreta dello spirito dell’Arma a favore del cittadino anche fuori dal servizio attivo, nonché dei familiari di militari dell’Arma deceduti in servizio.

L’anniversario di fondazione, ormai noto come “Festa dell’Arma”, rappresenta l’annuale appuntamento in cui si celebrano sentimenti e valori che ispirano l’operato quotidiano dei Carabinieri, oltre che l’occasione di riconoscimenti ai militari che si sono distinti nell’espletamento delle attività istituzionali.

Il Comando Provinciale di Foggia è strutturato su sette Comandi Compagnia, Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Severo, Lucera, San Giovanni Rotondo e Vico del Gargano, su una Tenenza e 54 Comandi di Stazione, con una forza complessiva di oltre 900 Carabinieri, oltre al comparto dell’Organizzazione per la Tutela Forestale e Ambientale, nella provincia di Foggia presente più che altrove, forte di un Comando di Gruppo con 16 Stazioni, un Reparto Carabinieri “Parco Nazionale del Gargano” con altre 8 Stazioni e di un Reparto Carabinieri Biodiversità in Foresta Umbra, con 3 Posti Fissi. In Capitanata l’Arma può inoltre contare sull’apporto della CIO di Reggimenti Mobili, dei Carabinieri per la Tutela della Salute e dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, e nelle aree particolarmente difficili sul prezioso contributo dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, punta di diamante nel contrasto alla criminalità organizzata, a cui si unisce un ulteriore componente speciale rappresentata del Nucleo Anticrimine del ROS di Foggia. I militari del Comando Provinciale di Foggia, sotto il coordinamento della DDA di Bari, hanno assestato duri colpi ai clan operanti in città e provincia. Le numerose operazioni di servizio condotte nel corso degli ultimi dodici mesi, in totale sinergia con tutte le altre Forze dell’ordine e sotto la direzione ed il coordinamento della locale Procura della Repubblica, rappresentano il frutto dell’incessante impegno profuso dall’Arma di Foggia nel perseguire l’ambizioso obiettivo di ripristinare i valori della legalità e della sicurezza in un contesto sociale particolarmente difficile.

Sono state inoltre numerosissime le attività svolte nel contrasto ai reati in materia di stupefacenti, ai reati predatori, contro le violenze “di genere” o ai danni delle fasce deboli, e contro ogni forma di violenza, sopruso, e ingiustizia, Gli oltre duecento anni di storia hanno contribuito a rendere l’Arma una istituzione straordinariamente moderna ed efficiente, basata su un modello i cui punti di forza sono la capillarità sul territorio e lo stretto legame con la popolazione, ancora oggi elementi chiave dell’efficienza di un istituzione quotidianamente al servizio del cittadino.

FESTA DELL’ARMA. FOGGIA | 5 GIUGNO 2023 | Il Discorso

«Autorità, gentili Ospiti, Vi ringrazio tutti per essere qui con noi a festeggiare l’Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, che da 209 anni è al fianco dei cittadini.

Prima di iniziare, consentitemi di rivolgere un pensiero commosso alle vittime della terribile alluvione in Emilia Romagna e alle migliaia di sfollati che hanno perso davvero tutto. Conosco bene gli abitanti di quei territori per avervi prestato servizio per 5 anni e so, per dirla con le parole del nostro Presidente della Repubblica, che “ce la farete con coraggio e decisione, tutta l’Italia vi è vicina. Non siete soli!”.

Desidero ora salutare il Signor Prefetto della Provincia di Foggia - dott. Maurizio Valiante, a cui rivolgo un caloroso grazie per il suo strategico ruolo di indirizzo per garantire un esercizio coordinato ed efficiente sia delle attività amministrative, che di ordine e sicurezza pubblica, e per la grande determinazione con cui ha promosso condivise politiche di sicurezza urbana e lungimiranti iniziative di diffusione della cultura della legalità coinvolgendo tutte le Istituzioni della provincia.

Al Presidente del Tribunale di Foggia - dott. Sebastiano Gentile, al Procuratore della Repubblica di Foggia - dott. Ludovico Vaccaro e alla Magistratura tutta, il ringraziamento per la qualificata, concreta ed efficace opera di direzione, che ha permesso di conseguire, al fianco delle altre Forze di Polizia, significativi risultati nella nevralgica attività di polizia giudiziaria e, più in generale, nell’amministrazione della giustizia.

Al Questore - dott. Ferdinando Rossi oggi impossibilitato a partecipare e rappresentato dal suo Vicario - e al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza - Col. Leonardo Ricci, cui mi legano sentimenti di profonda stima e amicizia e con i quali condivido le molteplici e complesse sfide della sicurezza, un affettuoso saluto e la mia sincera gratitudine per le sinergie raggiunte.

Un particolare ringraziamento agli Onorevoli Parlamentari intervenuti, al Presidente della Provincia di Foggia, ai Commissari Straordinari del Comune di Foggia e ai numerosi Sindaci della Provincia, agli altri esponenti del mondo della politica, della sanità, della cultura, dell’istruzione e delle associazioni di categoria, la Vostra partecipazione conferisce una particolare solennità a questa semplice ma sentita cerimonia.

A Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino, e a Don Massimo Di Leo, rivolgo il mio caloroso benvenuto ed un sentito grazie per la vicinanza ed il sostegno che non ci fate mai mancare in ogni occasione.

Un affettuoso saluto ai Comandanti e agli appartenenti delle altre Forze Armate, di Polizia e ai Vigili del Fuoco, con cui si è consolidata una proficua e leale collaborazione nel solco dei comuni ideali e dei valori condivisi in cui ci riconosciamo.

Un sincero benvenuto alle Associazioni antimafia e a quelle del terzo settore, che ci affiancano e sostengono nel quotidiano impegno per affermare i principi e la cultura della legalità contro ogni forma di criminalità.

Un cordiale benvenuto ai rappresentanti degli organi di informazione, con i quali il dialogo è costante e proficuo.

Il mio affettuoso saluto va ai familiari delle nostre vittime del dovere, dei decorati al Valor Militare e Civile, alle vedove e agli orfani, testimoni viventi dei nostri eroi silenziosi, di cui dobbiamo onorare non solo il ricordo ma soprattutto celebrarne la memoria, perché il loro sacrificio ed esempio sia fonte di ispirazione per noi tutti nell’adempimento del dovere.

Un sentito grazie all’Associazione Nazionale Carabinieri, parte integrante e attiva della grande famiglia dell’Arma ed un ringraziamento ai delegati della Rappresentanza Militare, con i quali il dialogo è sempre costruttivo e propositivo.

Desidero esprimere un particolare ringraziamento anche agli alunni della scuola primaria Garibaldi ed ai loro insegnanti, che hanno accolto il nostro invito e che guardiamo con fiduciosa speranza perché rappresentano il futuro delle Comunità a noi affidate. Vi auguro dal profondo del cuore di fare meglio di quanto abbiamo fatto noi adulti.

Da nove mesi ho l’onore ed il privilegio di comandare il Comando Provinciale di Foggia in un contesto ambientale, tanto ricco di straordinaria storia e forti tradizioni, meraviglie e ricchezze della natura, tanto quanto complesso sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica. Un territorio caratterizzato da una forte presenza criminale, non solo comune ma anche di tipo mafioso. Ebbene sì, la mafia in questa Provincia esiste e se non bastassero le sentenze passate in giudicato che ne hanno statuito la presenza, sarebbe sufficiente parlare con i familiari delle vittime innocenti della barbarie mafiosa o ascoltare le storie di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi al giogo del pizzo denunciando i propri aguzzini. Sono qui presenti e li ringrazio per aver accolto l’invito a partecipare a questa cerimonia, perché con la loro presenza rinnovano ancora una volta la loro fiducia nell’Arma e nelle Istituzioni e perché sono uno stimolo per noi tutti a lavorare con maggior impegno e determinazione, perché questa Terra non merita questo oltraggio. Questo non significa criminalizzare il territorio ed i suoi abitanti, ma serve per ricordare a noi tutti che se vogliamo sconfiggere la mafia, prima di tutto dobbiamo saperla riconoscere.

L’impegno dell’Arma nel contrasto alla criminalità negli ultimi dodici mesi è stato intenso ed incessante. Si può sintetizzare in pochi ma significativi dati, abbiamo perseguito 15.846 reati pari ad oltre il 73% di quelli complessivamente denunciati nell’intera Provincia, abbiamo effettuato 848 arresti e deferito in stato di libertà 3.796 persone, ma il dato più rilevante - e quello che ci rende più orgogliosi - sono le oltre 100mila pattuglie, 277 servizi al giorno, che i Carabinieri dei 55 presìdi dell’Arma hanno svolto nei 61 Comuni dell’intera Provincia. Una capillarità che ci contraddistingue da secoli e ci rende prossimi ai cittadini anche delle località più remote. Prossimità che tuttavia non si esaurisce nella mera vicinanza fisica, bensì è attitudine al dialogo, empatia, prendersi cura delle problematiche e delle preoccupazioni più varie. Prossimità che conduce alla comprensione delle dinamiche sociali e genera fiducia nello Stato. Una prossimità che si arricchisce ulteriormente con la presenza ed il lavoro qualificatissimo dei Reparti Speciali dell’Arma presenti in provincia: il Nucleo Anticrimine del R.O.S., i Cacciatori di Puglia, le C.I.O. dei Reggimenti Mobili, i Carabinieri Forestali, il NAS e il NIL che hanno saputo dare risposte concrete anche nei diversi settori in cui si declina oggi la sicurezza.

Questo non è il nostro lavoro, ma il nostro servizio, nel senso più profondo del termine!

Per svolgere al meglio il nostro compito, anche noi abbiamo bisogno di vicinanza e prossimità, ma dobbiamo sapercela guadagnare con il nostro impegno e la nostra professionalità, per rinnovare ogni giorno quel rapporto di fiducia con la popolazione, per consentire al cittadino di diventare protagonista della sicurezza. Solo così potremo dare più coraggio alle vittime affinché denuncino, nella convinzione che rivolgersi alle Istituzioni preposte alla tutela dei cittadini costituisca un dovere di civile responsabilità.

E ora mi rivolgo a Voi, Carabinieri della Provincia di Foggia, nella consapevolezza dell’importante ruolo che siete chiamati quotidianamente a svolgere, abbiate sempre il coraggio delle vostre azioni e la consapevolezza dell’importanza del vostro esempio, sappiate continuare a servire l’Istituzione e le nostre Comunità, nel rispetto di quelle prerogative e caratteristiche che ci hanno da sempre contraddistinto negli oltre duecento anni di storia dalla fondazione della Benemerita.

Viva l’Italia, viva la Provincia di Foggia, viva l’Arma dei Carabinieri!»

Il ministro dell'Interno, Piantedosi.

“In occasione del 209º anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri desidero rivolgere il mio profondo ringraziamento a tutte le donne e a tutti gli uomini che con orgoglio ne indossano la divisa” ha dichiarato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.

“Rappresentate, da oltre due secoli, un fondamentale presidio di sicurezza e di difesa del nostro Paese. Siete uno straordinario esempio di sacrificio e impegno al servizio della comunità. Con dedizione al dovere e professionalità tutelate i valori su cui si fonda la nostra società, garantendo l'ordine pubblico e la protezione dei cittadini. La competenza e il coraggio che contraddistinguono le vostre azioni vi rendono motivo di orgoglio per l'intera nazione” ha sottolineato il titolare del Viminale.

“La mia più sincera gratitudine per l’importante missione che ogni giorno portate avanti con onore. Auguri a tutti i Carabinieri!” ha concluso il Ministro Piantedosi.

I Carabinieri della Stazione di Casalnuovo Monterotaro, proseguono nell’azione di contrasto ai fenomeni delinquenziali che riguardano i comuni dei Casali Dauni.

Alla pressante richiesta di aiuto sollevata da quelle amministrazioni comunali, particolarmente spaventate dall’acuirsi dei fenomeni delittuosi nei primi mesi del corrente anno, la risposta dei militari dell’Arma ha visto l’intensificazione dei servizi straordinari di controllo del territorio. Le pattuglie sono state orientati prevalentemente al contrasto dei reati predatori nonché alla lotta al fenomeno dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti.

Proprio in occasione di un incontro tenutosi lo scorso mese di marzo promosso dal Distretto Sociosanitario e dal Serd di Lucera, patrocinato dall’amministrazione comunale di Casalvecchio di Puglia, i Carabinieri di Casalnuovo avevano messo in guardia la popolazione locale per non abbassare la guardia ed alzare il livello dell’attenzione, sensibilizzando la cittadinanza in relazione allo specifico fenomeno della diffusione e consumo delle sostanze stupefacenti, presente anche tra gli abitanti dei comuni dei Casali Dauni.

I Carabinieri della Stazione di Casalnuovo Monterotaro, nel corso del pomeriggio di ieri, 31 maggio 2023, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, hanno sorpreso un 36enne, da oltre 10 anni residente in Italia, in possesso di circa 40 grammi di sostanza stupefacente del tipo marjuana, oltre a 5 mila euro in contanti e materiale atto al confezionamento delle singole dosi.

Lo stupefacente ed il denaro sono stati posti sotto sequestro. Al termine delle relative formalità l’uomo è stato tratto in arresto e posto agli arresti domiciliari. L’arresto è stato convalidato e l’indagato è stato collocato ai domiciliari.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Va altresì precisato che la posizione della persona arrestata è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. La stessa, pertanto, non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

La Questura di Foggia in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale, sin dalla primavera dello scorso anno, ogni giorno nelle ore diurne e notturne, predispone specifici servizi interforze di controllo straordinario del territorio al fine di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità che si possono verificare nelle zone del centro cittadino foggiano.

In particolare, i servizi vengono concentrati soprattutto nelle aree a maggiore vocazione aggregativa e in quelle ove i cittadini segnalano particolari fenomeni di criminalità diffusa e abusivismo commerciale:

  • Zona “Centro Storico” che ricomprende Piazza Cesare Battisti, Piazza Mercato, Piazza Cattedrale, Via Arpi e Piazza XX settembre;
  • Zona “Quartiere Ferrovia” meglio individuato nell’area ricomprendente il nodo-intermodale “RUSSO” (snodo di arrivo e partenza di autobus diretti sia in Italia che in paesi esteri) la stazione ferroviaria, piazza Vittorio Veneto, viale Manfredi, Viale XXIV maggio, via Bainsizza, via Monfalcone, via Montegrappa, via Monte Sabotino, via Piave, via Isonzo, via Podgora;

Oltre alle aree insistenti nel centro cittadino, i servizi vengono predisposti anche nelle zone più decentrate quali “Quartiere Candelaro”, “Parco San Felice”, “Città del Cinema” e “Macchia Gialla”.

Le attività operative sopracitate hanno portato al conseguimento di importanti risultati:

Gennaio – maggio 2023:

  • Persone identificate n.  9.457
  • Veicoli controllati n. 4.560
  • Perquisizioni effettuate n. 49
  • Sanzioni al CdS elevate n. 482
  • Veicoli sequestrati n. 3
  • Locali commerciali controllati n. 117
  • Sostanza stupefacente sequestrata gr. 265,4

Negli ultimi giorni l’area di Piazza Mercato è stata particolarmente attenzionata e ciò ha consentito di segnalare giovani in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente oltre ad una persona in possesso di un coltello.

I servizi di controllo del territorio effettuati dalle Forze di Polizia continueranno senza soluzione di continuità.

La Direzione Investigativa Antimafia – articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza - e il Comando Provinciale Carabinieri di Foggia hanno dato esecuzione al decreto decisorio di primo grado avente per oggetto la confisca di beni del valore di 3 milioni di Euro, riconducibili a un soggetto di Orta Nova (FG) che conferma la misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Bari nel 2021 (accertamento compiuto nel corso del procedimento applicativo della misura di prevenzione patrimoniale, non definitivo e suscettibile di ulteriore ricorso).

L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo della complessa attività investigativa finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del “proposto” e all’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili al medesimo ed ai componenti del suo nucleo familiare.

Il destinatario del provvedimento di prevenzione (allo stato, salvo ulteriore verifica successiva nella fase decisoria con il contraddittorio con la difesa) è stato riconosciuto come soggetto connotato da pericolosità sociale in ragione dei suoi numerosi precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti, aggravati dal vincolo associativo, nonché per reati contro il patrimonio.

Alla luce del quadro probatorio acquisito nei confronti del proposto è stata valutata la sussistenza di indizi su cui fondare un giudizio prognostico sfavorevole circa la pericolosità, in ragione della propensione a delinquere apparsa strutturata e costante in un lungo arco temporale.

Le conseguenti indagini patrimoniali della DIA svolte in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, sotto la direzione di questa Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso agli inquirenti di accertare l’ampia sproporzione tra il patrimonio e la capacità reddituale del proposto e dei suoi familiari.

Il provvedimento di  confisca ha interessato unità immobiliari, autovetture, quote societarie di compendi aziendali e conti correnti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di San Giovanni Rotondo, unitamente a quelli della Stazione di San Marco in Lamis, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due indagati residenti nel comune di San Severo, per i reati di furti in abitazione, consumati nei comuni di San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis.

Le indagini svolte dagli operanti sotto la costante direzione e coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, si sono concentrate nell’arco temporale compreso tra luglio 2022 e febbraio 2023, in seguito alla presentazione di alcune denunce per furto sporte dalle parti offese residenti nei due comuni garganici, a cui è seguito un sopralluogo dei militari,

Le indagini consentivano di appurare che i due indagati operavano in orari diurni introducendosi in abitazioni site all’interno di condomini e, con grande rapidità, si impossessavano di denaro, gioielli e oggetti di valore; la refurtiva di diversi furti è stata in seguito, almeno in parte, recuperata dai Carabinieri e poi riconosciuta dalle vittime dei furti in abitazione.

In ultima analisi va precisato che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che la posizione delle persone sottoposte alla misura della custodia cautelare in carcere è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Le stesse, pertanto, non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

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