Qualche giorno prima, la Polizia di Stato veniva contattata sul numero di emergenza 113, per segnalazione di furto in atto di mezzi agricoli di ingente valore economico.
In particolare, il personale della Squadra Volante si portava prontamente sul posto presso un’azienda agricola, ove veniva intercettata e bloccata una trattrice che a luci spente tentava di allontanarsi dall’azienda in direzione Foggia.
Alla vista degli operatori, i soggetti alla guida del mezzo agricolo tentavano la fuga e davano origine ad un inseguimento, durante il quale la Volante veniva speronata cagionando lesioni di lievi entità ai poliziotti.
Nonostante ciò, gli operatori continuavano le attività di ricerca in aperta campagna dove il mezzo agricolo veniva abbandonato dagli occupanti, che dandosi a precipitosa fuga facevano perdere le proprie tracce nell’oscurità.
Il veicolo veniva dunque recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario.
I procedimenti pendono nella fase delle indagini preliminari.
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
La Polizia di Stato, a seguito di segnalazione pervenuta sul numero di emergenza 113, interveniva nei pressi di un’abitazione, ove i proprietari asserivano di udire forti rumori provenienti dai box auto.
Giunti sul posto, i poliziotti sorprendevano 3 soggetti intenti a forzare la saracinesca di uno dei garage, attraverso l’utilizzo di arnesi atti allo scasso. Sottoposti a perquisizione, venivano rivenute in loro possesso delle chiavi riconducibili ad un’autovettura, che da successivi accertamenti risultava essere provento di furto denunciato nella mattinata precedente.
L’auto veniva recuperata e riconsegnata al legittimo proprietario.
I soggetti, 2 minorenni ed 1 maggiorenne venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di furto aggravato, danneggiamento e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.
Inoltre, entrambi i soggetti minorenni erano destinatari rispettivamente di ordinanza di custodia cautelare in carcere in relazione ai reati di tentato omicidio e rapina aggravata e di nota di rintraccio secondo emergenza per aggravamento della misura del collocamento in comunità, in relazione ai reati di lesioni e rapina aggravata. Per l’esecuzione di tali provvedimenti i due giovani si erano resi irreperibili.
Pertanto, venivano associati presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Potenza.
I procedimenti pendono nella fase delle indagini preliminari.
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
nota degli Attivisti di Monte Sant'Angelo appartenenti al MoVimento 5 Stelle. «Il comune continua ad ignorare i lavoratori con contratto di Collaborazione Coordinata e Continuativa - "Co.Co.Co."».
Prosegue l’azione incessante della Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione fiscale. Ammontano a 420 mila euro i ricavi occultati al fisco da un commercialista di San Giovanni Rotondo constatati a seguito di un accertamento condotto dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Manfredonia.
Il professionista è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate.
I finanzieri, all’esito di specifiche analisi di rischio ed attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, hanno individuato il professionista, che è stato selezionato a seguito della rilevazione di alcuni elementi di anomalia nelle dichiarazioni dei redditi presentate.
All’esito degli approfondimenti condotti e dell’incrocio dei dati dichiarati con quelli risultanti nei documenti contabili ed extracontabili acquisiti in sede ispettiva, emergeva l’omessa contabilizzazione di compensi per oltre 420 mila euro, violazioni all’I.V.A. per 180 mila euro e l’omesso versamento di contributi previdenziali negli anni dal 2018 al 2023.
L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra i cittadini e lo Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce più deboli.
La Polizia di Stato e lo United States Marshal Service hanno sottoscritto una dichiarazione comune sulla cooperazione che impegna le due istituzioni a preservare la giustizia e a promuovere la sicurezza dei rispettivi Paesi.
Con questo documento, firmato dal capo della Polizia Vittorio Pisani e dal direttore dello United States Marshal Service Ronald L. Davis, viene condiviso l’impegno a sostenere lo stato di diritto attraverso una maggiore cooperazione nel perseguimento della riduzione della criminalità violenta, affermando il rispetto per i diritti umani e gli sforzi per affrontare la violenza nelle comunità.
Le due istituzioni si impegnano a sostenere il progresso delle capacità di applicazione della legge di ciascuna agenzia condividendo le competenze professionali e le migliori pratiche, cercando ogni opportunità per ottimizzare insieme i rispettivi punti di forza, le competenze e abilità specialistiche con programmi di formazione incrociata per servire meglio i cittadini delle rispettive nazioni.
Obiettivo ultimo della cooperazione è quello di migliorare la capacità di affrontare sfide complesse e fornire un livello eccezionale di servizi mirati all’applicazione della legge, per dare un esempio di efficace collaborazione tra agenzie, promuovendo una comunità globale più sicura.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessora al Welfare Rosa Barone, ha approvato la Programmazione degli interventi rivolti agli uomini autori di violenza con uno stanziamento di complessivi € 600.632,00.
Le risorse saranno destinate al finanziamento dei CUAV (Centri per uomini autori di violenza) e sono altresì previste azioni di formazione e aggiornamento del personale coinvolto integrate da supervisione professionale, attività di informazione, sensibilizzazione e comunicazione, monitoraggio e raccolta dati. Nell’ambito delle attività, i risultati attesi sono: favorire la consapevolezza rispetto alle condotte violente per promuovere comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, modificare i modelli comportamentali al fine di prevenire nuove violenze e ridurre il rischio di recidiva, aumentare le capacità di intercettare gli autori di comportamenti violenti per orientarli al cambiamento e favorire l’invio al servizio CUAV, aumentare il livello di sicurezza delle vittime e ridurre gli stereotipi legati ai generi.
Le attività saranno realizzate dai soggetti, pubblici e privati, gestori CUAV, che saranno selezionati attraverso Avviso pubblico al fine di verificare il possesso dei requisiti previsti dall’Intesa del 14 settembre 2022. Sarà costituita una cabina di regia regionale con i referenti dei soggetti selezionati al fine di monitorare e valutare l’attuazione degli interventi.
“Siamo soddisfatti di aver compiuto un altro passo avanti nella lotta alla violenza di genere. In tal senso, ribadiamo il nostro impegno, ovvero quello di continuare ad adottare ogni azione possibile anche nei confronti dell’uomo autore di violenza domestica con l’istituzione e l’adozione di attività e programmi specifici attraverso un lavoro di rete con tutti gli attori coinvolti, a cui rivolgo e ribadisco il mio grande e sentito ringraziamento. Occorre consolidare e potenziare quanto già avviato attraverso il progetto ‘Articolo 16: Rete CAM Puglia’, qualificando ulteriormente le equipe di lavoro nonché tutti i servizi della rete che devono essere in grado di intercettare situazioni di violenza, sospette o conclamate, ed indirizzare verso i servizi presenti sul territorio”, dichiara l’assessora Rosa Barone.
“Con l’approvazione della delibera odierna - spiega la direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano – potenziamo le attività di recente poste in essere con l’istituzione dei 6 CAM (Centri Ascolto Maltrattanti) operanti, uno per provincia, sul territorio regionale, in collegamento con le reti territoriali antiviolenza. I CAM pugliesi, partendo dalle proprie esperienze, nei diversi incontri realizzati hanno condiviso prassi e metodologie di intervento, modulistica e modelli per la raccolta dei dati e monitoraggio degli interventi. Potremo, così, incrementare i suddetti servizi con un piano di interventi specifico. Verrà quindi rafforzata la rete di partenariato composta da soggetti qualificati che dovranno collaborare nella realizzazione delle varie attività al fine di prevenire nuove violenze e ridurre il rischio di recidiva. Riteniamo, così, necessario implementare i percorsi formativi, di aggiornamento e di supervisione e soprattutto individuare strategie comunicative e di informazione rivolte alle comunità ed in particolare agli uomini, a cominciare dai più giovani, perché sempre più diventino consapevoli delle proprie azioni e condotte e siano in grado di chiedere l’aiuto necessario”.
Tre mesi e rinuncia all’incarico: alla base “motivi personali”. È quanto ha dichiarato il dott. Stefano Porziotta, ormai ex Direttore Sanitario della ASL Foggia.
In carica dall’11 agosto 2023, con delibera del 03 agosto c.a. per nomina del Dir. Generale ASL Fg, dott. Antonio Nigri, Porziotta ha annunciato le sue dimissioni con una nota stampa: «Ringrazio il direttore generale per la fiducia a me riservata quando mi ha conferito l’incarico e per aver compreso, in queste ore, le motivazioni delle mie dimissioni. Con il direttore generale e il direttore amministrativo resterà un legame saldo, basato sulla stima e il rispetto. La mia riconoscenza va anche a tutti i collaboratori per il supporto offertomi in questo breve periodo. Rassegno le mie dimissioni con serenità, certo di lasciare una direzione seriamente impegnata nella difesa del legittimo diritto alla salute della comunità».
Il volo da Cagliari a Roma si e reso necessario per trasportare una piccolissima paziente in imminente pericolo di vita.
Si concluso nel tardo pomeriggio di oggi il volo salva-vita che ha visto impegnato un Falcon 900EX dell’Aeronautica Militare. Il trasporto sanitario d'urgenza, da Cagliari a Ciampino, ha permesso ad una piccolissima paziente di appena 1 giorno, in imminente pericolo di vita, di raggiungere l’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
La piccolissima paziente è stata imbarcata - all'interno di una culla termica - sul velivolo appartenente al 31° Stormo ed accompagnata dal padre e da un'equipe medica che ne ha curato l'assistenza durante il volo. La richiesta di trasporto dal Presidio Ospedaliero “Duilio Casula” – Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, come previsto dalle procedure di urgenza, è pervenuta dalla Prefettura di Cagliari.
Come succede in simili occasioni, la richiesta è stata gestita e coordinata dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra le proprie funzioni anche quella di disporre e gestire questo tipo di missioni in favore dei cittadini.
Equipaggi e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare sono pronti giorno e notte, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, trasporto organi o equipe mediche.
Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa e dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia.
La Polizia Locale di Foggia, nelle azioni di p.g. a tutela del patrimonio pubblico, rende noto che, nella giornata del 23 novembre 2023 ha dato esecuzione a due provvedimenti dell’A.G. finalizzati al sequestro di altrettanti immobili facenti capo al patrimonio abitativo pubblico ed occupato da persone non avente titolo.
Tali operazioni fanno seguito a precedenti 11 analoghe esecuzioni esperite nel corso del corrente anno, finalizzate alla riacquisizione dei beni alla disponibilità degli enti proprietari (Comune ed Arca Capitanata) per la successiva riassegnazione alle famiglie aventi diritto in base alla graduatoria rela8va agli alloggi dell’edilizia residenziale pubblica.
I procedimenti si trovano, attualmente, nella fase delle indagini preliminari ed i soggetti coinvolti potranno essere considerati responsabili, per le ipotesi di reato a loro ascritte, solamente con l’emissione di una condanna definitiva.