- Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, arch. Angelo Iannotta con Ordinanza n. 48/2023 ordina:
sulla Strada Provinciale n. 48 (S. Marco in Lamis – San Nicandro Garganico), sul tratto di strada meglio individuato al km. 19+950, intersezione con la linea ferroviaria “S. Severo – Rodi Garganico – Peschici”, nel Comune di San Nicandro Garganico (FG), è istituita la disciplina provvisoria di chiusura al traffico veicolare, regolamentato da operai movieri della richiedente Ferrovie del Gargano S.r.l., con osservanza dei parametri previsti dagli articoli n. 61 e 62 del D.L.vo n° 285 del 30.04.1992, e successive modifiche, “Nuovo Codice della Strada”, tra le ore 21.30 del 30/11/2023 e le ore 4.00 del 01/12/2023, per permettere le lavorazioni al passaggio a livello della linea ferroviaria “S. Severo – Rodi Garganico – Peschici” interferente con la suddetta Strada Provinciale.
- il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, arch. Angelo Iannotta con Ordinanza n. 49/2023 ordina:
la proroga dell’Ordinanza n. 42/2023 del 13/11/2023 fino al giorno 05/12/2023, sulla Strada Provinciale n. 52ter (Le Mezzane), sul tratto di strada meglio individuato dal km. 1+225 al km.1+483 nel Comune di Vieste (FG), dell’istituzione di una disciplina provvisoria del traffico veicolare con senso unico alternato, regolamentato da operai movieri della richiedente Società CO.ED.EL. S.r.l., con osservanza dei parametri previsti dagli articoli n. 61 e 62 del D.L.vo n° 285 del 30.04.1992, e successive modifiche, “Nuovo Codice della Strada”.
Tali lavorazioni verranno svolte dalle ore 07.30 alle ore 17.00, il cantiere sarà installato e rimosso giornalmente.
I Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di otto persone indiziate a vario titolo dei reati di estorsione in concorso, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e maltrattamenti contro familiari o conviventi.
Le indagini, avviate dalla Compagnia di Foggia in seguito alla denuncia sporta da una prostituta, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di quattro soggetti di nazionalità rumena, indiziati a vario titolo di aver costretto 9 donne connazionali a prostituirsi lungo la Strada Statale 673 di Foggia o in tratti di strada pubblica nei comuni di Cerignola e Orta Nova e talvolta presso le rispettive abitazioni.
Grazie ad un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia e svolta dal 2020 ad oggi, i Carabinieri hanno ricostruito compiutamente il modus operandi degli sfruttatori, che sottoponevano le vittime a un costante controllo durante l’attività di meretricio e che si facevano consegnare giornalmente tutto il denaro ricevuto dai clienti per le prestazioni sessuali.
Nel corso delle investigazioni, gli inquirenti hanno accertato il sistematico ricorso da parte degli indagati - due dei quali conviventi con altrettante prostitute - a gravi minacce e continue vessazioni in danno delle vittime, sfociate in alcune circostanze in brutali episodi violenza fisica, esercitata anche con l’utilizzo di armi da taglio e bastoni.
I Carabinieri hanno altresì attestato il coinvolgimento di tre indagati di nazionalità italiana in episodi di favoreggiamento della prostituzione e documentato come un ulteriore soggetto abbia costretto gli sfruttatori a consegnargli periodicamente denaro - anche con cadenza settimanale -, al fine di poter godere dell’uso esclusivo di piazzole di sosta o di tratti di strada pubblica nei pressi dei quali collocare le prostitute per l’offerta delle loro prestazioni ai clienti.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e all’esecuzione della misura cautelare odierna seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine alle ipotesi di reato contestate, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
Ammontano ad oltre 700 mila euro i ricavi occultati al fisco da un ingegnere di Foggia constatati a seguito di un controllo fiscale condotto dal Gruppo della Guardia di Finanza. Il professionista è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate.
I finanzieri, all’esito di specifiche analisi di rischio ed attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, hanno individuato il professionista che svolge attività di progettazione e consulenza tecnica.
Il contribuente è stato selezionato a seguito della constatazione, da parte delle fiamme gialle, di alcuni elementi di anomalia nelle dichiarazioni dei redditi presentate.
A seguito degli approfondimenti condotti dai finanzieri, anche attraverso l’incrocio dei dati dichiarati con quelli risultanti nei documenti contabili ed extracontabili acquisiti in sede ispettiva nonché mediante l’esecuzione di accertamenti bancari, emergevano l’omessa contabilizzazione e dichiarazione di compensi per oltre 700 mila euro e violazioni all’I.V.A. per oltre 150 mila euro negli anni dal 2017 al 2023.
L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra i cittadini e lo Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce più deboli.
Tante battaglie, tanti articoli e foto e tanti video di denuncia per la libertà di stampa, di parola e pensiero.
È ciò che da anni sta combattendo in prima linea Maurizio Bolognetti, giornalista profondamente lucano, radicale e soprattutto uomo libero.
Da tempo il suo canale YouTube è stato oscurato perché il “censore” californiano di San Bruno ha deciso che ciò che dice “non è conforme” alle politiche social.
Dopo varie richieste di spiegazioni, inoltri di email e denunce, di appelli alle istituzioni, finanche affiancate da foto dove Bolognetti si ritrae con il suo numero di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti della Basilicata, il 129414, dal 09 novembre 2023 il collega Maurizio ha iniziato lo sciopero della fame, che doveva diventare digiuno.
Oggi, 28 novembre 2023, lo sciopero è stato sospeso. E vi spieghamo il perchè.
Noi di newsGargano ci accodiamo agli appelli, soprattutto il nostro Dir. Resp., Nico Baratta, amico trentennale di Maurizio con cui ha condiviso diverse battaglie giornalistiche, ora decisamente confortato dopo aver appresa la notizia che Maurizio Bolognetti ha deciso di sospendere lo sciopero della fame.
Ma andiamo per ordine.
Dopo l'annuncio alla riflessione sull’estremo gesto del digiuno, uno tra tutti, il più sentito è stato quello del giornale l’Avanti per voce e mano del collega Livio Valvano: «Da oggi l’AVANTI! se ne occuperà in ogni modo possibile. Nel frattempo rivolgiamo un appello a Maurizio Bolognetti affinché decida di rinviare la forma di lotta estrema che ha preannunciato. Questo non significherebbe rinunciare alla battaglia, tutt’altro. Consentirebbe alla nostra testata – e spero a tante altre – di recuperare il tempo perduto e di affiancarlo per porre un tema serissimo per la tenuta delle democrazie liberali. Caro Maurizio, Ti prego di soprassedere, almeno temporaneamente e di darci la possibilità di affiancarti in questa battaglia di libertà», del 26/11/2023.
Maurizio Bolognetti: «A brevissimo comunicherò la mia decisione. Intanto, posso anticipare che il documento redatto dai colleghi dei gruppi "Per il giornalismo Cnog" è prezioso e straordinario. Spero che esso possa essere diffuso e fatto conoscere. Emerge da quanto scritto una comune sensibilità. Mi auguro per davvero che da questo momento esploda il dibattito su temi che riguardano la qualità della nostra e delle nostre democrazie. Sono in ballo libertà fondamentali iscritte e scolpite nella nostra Costituzione, in Convenzioni internazionali e nella Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo. Il documento in oggetto di certo recepisce uno degli obiettivi dell'azione nonviolenta a cui ho dato corpo. Alle 21.30, in diretta Facebook, comunicherò pubblicamente la mia decisione. Domani conto anche di motivarla per iscritto. Vivano Democrazia, Libertà, Diritti umani. Grazie a "Per il giornalismo Cnog"», del 27/11/2023.
Il Cnog: «L' occasione dello sciopero della fame attuato da un collega iscritto all'Ordine dei giornalisti della Basilicata è utile ai consiglieri nazionali del gruppo "Per il giornalismo" per rilanciare la questione all'origine dell'iniziativa in corso. La chiusura del suo canale Youtube induce a sollecitare un dibattito pubblico sul diritto di accesso a tali piattaforme, che pur essendo di proprietà privata, svolgono ormai una funzione pubblica. L'oscuramento totale del canale YouTube e la cancellazione di oltre 2000 video senza possibilità di appello e senza una distinzione tra i diversi video, sono una forma di bavaglio inaccettabile. Non si possono così calpestare le norme in vigore in Italia, in Europa e nel resto del mondo che tutelano ad ogni individuo la libertà di manifestazione del pensiero “con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, previste dagli articoli 2, 3 e 21 della Costituzione italiana, dall'art. 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, dall'art. 10 della CEDU - Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e dall'art. 19 del Patto ONU sui diritti civili e politici, firmato a New York il 16 e il 19 dicembre 1966 e ratificato con legge 25 ottobre 1977 n. 881. Riteniamo che la vicenda del collega sia emblematica e induca a una riflessione più generale sui rischi di una deriva antidemocratica delle grandi piattaforme web che di fatto sono in grado, senza alcuna possibilità di contraddittorio o confronto, di limitare in maniera pesante la libertà di pensiero e di espressione, oscurando punti di vista e voci "sgradite"». E' necessario un dibattito pubblico sui criteri e le policy di accesso e/o esclusione adottate dai gestori delle piattaforme Web, criteri che devono essere trasparenti e che non possono prescindere dalla tutela dell’informazione professionale di qualità nel rispetto delle leggi sulla stampa e istitutiva dell’Ordine dei giornalisti. A tal proposito, facciamo nostre le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La autenticità dell’informazione è affidata, dalle leggi, alla professionalità e deontologia di ciascun giornalista. Sarebbe fuorviante e contraddittorio con le stesse disposizioni costituzionali immaginare che organismi terzi possano ricevere incarico di certificatori della liceità dei flussi informativi”. Auspichiamo che la presa in carico della questione da parte di "Per il giornalismo" che la porterà nel prossimo Consiglio Nazionale possa portare alla sospensione dello sciopero della fame di Maurizio Bolognetti", del 27/11/2023.
La decisione: Maurizio Bolognetti tessera ODG 129414 e Segretario di Radicali Lucani, Art. 21: «Sospendo lo sciopero della fame per corrispondere al prezioso documento di “Per il giornalismo Cnog»
«Nel ringraziare tutti coloro che hanno nutrito la mia fame di democrazia e diritti umani, comunico che, per corrispondere e onorare il documento diffuso dai colleghi del gruppo “Per il giornalismo Cnog” ho sospeso lo sciopero della fame iniziato il 9 novembre. Quanto scritto dai colleghi di “Per il giornalismo” recepisce in pieno le ragioni della mia azione di dialogo nonviolento. Siamo di fronte a un documento che non esito a definire prezioso e straordinario e che mi auguro possa essere diffuso, fatto conoscere e che diventi la base per una discussione urgente e non più rinviabile in tempi di capitalismo digitale, intelligenze artificiali e analfabetismi di ritorno. Emerge da quanto scritto una comune sensibilità di cui ero certo. Che esploda, dunque, il dibattito su temi che riguardano la qualità della nostra e delle nostre democrazie, il diritto umano alla conoscenza, l’attentato contro i diritti politici del cittadino. Sono in ballo libertà fondamentali iscritte e scolpite nella nostra Costituzione, in Convenzioni internazionali e nella Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo. Ripeto quanto detto a mo’ di mantra per 18 giorni: non possiamo accettare che potenti multinazionali vestano i panni del giudice, del boia, della giuria e del PM senza che chi è colpito da censure, damnatio memoriae e da fatawa digitali possa difendersi. La libertà di pensiero, di espressione e di parola è un bene troppo prezioso per lasciarlo senza regole nelle mani dei signori del capitalismo digitale e della sorveglianza Vivano Democrazia, Libertà, Diritti umani. Grazie a "Per il giornalismo Cnog"», del 28/11/2023.
Viabilità Capitanata. Sulla SP38bis (Circumvallazione Apricena) senso unico alternato il 16 dicembre
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, arch. Angelo Iannotta con Ordinanza n. 47/2023 ordina che:
sulla Strada Provinciale n. 38bis (Circumvallazione Apricena), sul tratto di strada meglio individuato dal km. 0+390 (coord. geograf. 41°48'7.98"N 15°25'55.79"E) al km. 0+430 (coord. geograf. 41°48'8.44"N 15°25'57.31"E), nel Comune di Apricena (FG), è istituita la disciplina provvisoria del traffico veicolare con senso unico alternato, regolamentato da operai movieri della richiedente Parco Eolico Apricena S.r.l., con osservanza dei parametri previsti dagli articoli n. 61 e 62 del D.L.vo n° 285 del 30.04.1992, e successive modifiche, “Nuovo Codice della Strada”, nel giorno 16/12/2023 dalle ore 07.00 alle ore 17.00, per permettere le lavorazioni di tesatura cavi di un impianto di produzione elettrica da fonte eolica e relative opere di connessione.
I ripetuti furti di rame - che si sono verificati nelle ultime settimane in diverse scuole cittadine - hanno indotto il Sindaco Francesco Miglio a chiedere a S.E. il Prefetto di Foggia Maurizio Valiante, la convocazione di un apposito tavolo tecnico.
“Viviamo in un contesto difficile – dichiara il Sindaco Miglio – che si evidenzia anche con queste azioni malavitose. Da questi frequenti episodi di furto di rame nelle scuole cittadine derivano inoltre disservizi che riguardano l’intera comunità scolastica oltre che un notevole sperpero di risorse economiche al fine di ripristinare il funzionamento degli impianti. La sensazione di sgomento tra i cittadini è palpabile e condivisa da tutti, insieme ad un forte senso di preoccupazione tra gli Amministratori Comunali. Tali motivazioni mi hanno spinto a chiedere una sollecita convocazione di un tavolo tecnico finalizzato evidentemente alla ricerca di possibili azioni per fronteggiare l’increscioso fenomeno”.
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un 53enne foggiano, colto nella flagranza del reato di cessione di sostanza stupefacente.
In particolare, durante un mirato servizio operativo volto al contrasto del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Foggia notavano l’uomo che, a bordo del suo motociclo, veniva avvicinato da un altro soggetto nei pressi di un distributore di carburante.
In quella circostanza, i poliziotti scorgevano un rapido scambio tra i due e prontamente intervenivano per sottoporli a controllo, trovando in loro possesso sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Inoltre, il 53enne veniva trovato in possesso di più di mille euro, dei quali non era in grado di giustificarne la provenienza, essendo lo stesso privo di occupazione lavorativa.
Per tali motivi, il Gip presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, disponeva nei confronti del 53enne la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’altro soggetto, invece, veniva segnalato alla locale Prefettura come assuntore di sostanza stupefacente.
Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari;
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Allerta gialla in nove regioni. Avviso meteo del 27 novembre.
Un sistema perturbato di origine atlantica raggiungendo, nel corso delle prossime, ore il Mar Mediterraneo centrale, porterà nuovo impulso perturbato con precipitazioni, anche temporalesche, nelle regioni centro-meridionali del nostro Paese, specie a ridosso delle aree tirreniche meridionali. Atteso, inoltre, un generale rinforzo della ventilazione, dai quadranti settentrionali sulle regioni alpine e da quelli occidentali sul gran parte del centro-sud.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalla sera di oggi, 27 novembre, precipitazioni da sparse a diffuse, anche temporalesche, dapprima sulla Campania. In estensione, nel corso della notte, a Basilicata e Calabria, specie sui settori tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dalle prime ore di domani, 28 novembre, venti occidentali, da forti a burrasca su Toscana, in particolar modo sui settori costieri, Lazio, specie settori montuosi e costieri, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, specie sui settori settentrionali. Forti mareggiate slungo le coste esposte e rinforzi di vento fino a burrasca forte sui rilievi delle regioni citate.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, martedì 28 novembre, allerta gialla su parte di Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, sull’intero territorio della Campania, su settori di Basilicata, Calabria e Sicilia.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
“La Forza di Gendarmeria Europea è uno strumento essenziale di gestione delle crisi - ha dichiarato Tajani - e fornisce capacità indispensabili, specialmente nell’ambito delle Missioni civili dell’Unione Europea. Un esempio concreto”, ha proseguito Tajani, “ne è stato il dispiegamento nel quadro di Eulex Kosovo, a guida italiana. Altrettanto strategico è il contributo di EuroGendFor alla missione UE in Libia, a contrasto del traffico di migranti”. Come Italia, ha ricordato il Ministro, “attribuiamo grande importanza al fronte sud: Nord Africa, Corno d’Africa e Sahel richiedono un nostro concreto impegno per lo sviluppo del continente, e il sostegno alla stabilità di quei Paesi, fornito anche attraverso EuroGendFor, è cruciale”. Nel ringraziare l’Arma dei Carabinieri per i risultati raggiunti durante la presidenza italiana di EuroGendFor che si conclude oggi, il Vicepremier ha sottolineato lo stretto legame tra Ministero degli Esteri e l’Arma dei Carabinieri, che garantisce la sicurezza delle nostre Ambasciate nel mondo.
“L’importanza di EuroGendFor nella gestione delle crisi”, ha sottolineato il Capo di Stato Maggiore Cavo Dragone, “è stata recentemente rimarcata dalla menzione nel Civilian Compact dell’Unione Europea che individua in essa uno degli strumenti per rendere le missioni civili della UE sempre più efficaci, strutturate, flessibili e solide”.
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Luzi ha sottolineato come “la presenza di EuroGendFor sia oggi rafforzata, grazie a una rilevanza sempre crescente nelle missioni dell’Unione Europea, specialmente nei Balcani occidentali – in Bosnia e in Kosovo – dove schiera il contingente più numeroso”.
EuroGendFor è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni Internazionali, composto da forze di polizia a ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea. Attualmente include l’Arma dei Carabinieri italiana, la Guardia Civil spagnola, la Gendarmeria Nazionale francese, la Guarda Nacional Republicana portoghese, la Marechaussée olandese, la Gendarmeria Militare Polacca e la Gendarmeria romena, oltre alla Lituania in qualità di partner e alla Turchia quale osservatore.
Il CIMIN è presieduto con turno annuale da uno Stato membro. Per l’Italia, che ha assunto la Presidenza il 15 dicembre 2022 e tornerà a presiedere il Comitato nel 2030, partecipano lo Stato Maggiore della Difesa (SMD), il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e il MAECI, rappresentato dal Vice Direttore Generale degli Affari Politici e di Sicurezza.
Nel corso della riunione odierna sono stati presentati gli obiettivi raggiunti dalla Presidenza Italiana, tra cui la valorizzazione degli assetti multinazionali della Forza, con particolare riferimento alla forza di polizia di riserva (Reserve Formed Police Unit) dispiegata nell’ambito della missione Eulex in Kosovo, a guida italiana. Inoltre, è avvenuto il passaggio di consegne tra la Presidenza italiana uscente e la Guardia Civil spagnola. Infine, è stata ufficializzata l’ammissione della Repubblica di Moldova in qualità di osservatore.
La Polizia di Stato ha deferito all’ Autorità Giudiziaria un settantenne della provincia di Foggia per il reato di danneggiamento aggravato.
In particolare, il personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, ricostruiva la dinamica dei fatti che risalgono al periodo del lockdown quando, come è noto, le attività economiche registravano uno stop obbligato al fine di contenere l’emergenza epidemiologica in corso.
In quella circostanza, il settantenne avrebbe preteso, per mesi, dalla titolare di una palestra, la restituzione del prezzo del suo abbonamento pari a circa 300 euro. Tuttavia, la richiesta non sarebbe stata evasa dalla titolare che, per ovviare alle difficoltà scaturite dal surriferito periodo, avrebbe previsto per i propri iscritti la possibilità di effettuare lezioni di fitness online. Tale modalità, tuttavia, non sarebbe stata accolta con favore dall’uomo, in quanto a suo dire non disponeva nella sua abitazione dei presidi tecnologici necessari per seguire a distanza le lezioni già pagate. Da questo, ne sarebbe scaturita una diatriba, mai sopita, per il mancato rimborso dell’abbonamento.
Pertanto, l’uomo con costanza nel tempo, per poco più di un anno, avrebbe posto in essere numerosi episodi di danneggiamento, scatenando la propria ira sugli pneumatici dell’autovettura della titolare della palestra, attraverso la foratura degli stessi, arrecando danni di migliaia di euro.
La donna, all’oscuro dell’identità del soggetto che gli arrecava tali danni, avrebbe vissuto un forte stato di ansia, temendo che il “casus belli” potesse essere di diversa natura.
Per risalire all’autore delle condotte, la titolare della palestra installava un sistema di videosorveglianza e qualche giorno dopo, il soggetto si sarebbe nuovamente palesato nei pressi dell’esercizio commerciale, danneggiandole ancora una volta i quattro pneumatici dell’autovettura in uso.
Gli investigatori della Squadra Mobile, a seguito delle indagini espletate, riuscivano ad identificare e a deferire all’Autorità Giudiziaria il soggetto per il reato di danneggiamento aggravato.
Al fine di prevenire nuovi episodi dello stesso tipo, il Questore della Provincia di Foggia adottava nei confronti dell’uomo la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio da questo centro cittadino.
Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.