Partecipare ai concorsi motiva gli alunni e incentiva l’apprendimento.
L’ICS Vittorino da Feltre Zingarelli di Foggia coinvolge gli alunni nella partecipazione al concorso Internazionale organizzato all’interno del 5^ Convegno Internazionale Educazione Terra Natura dal titolo “Conoscenza Complessità Sostenibilità”.
Il concorso “Salviamo la natura per il futuro” con il Patrocinio del MIUR è stato bandito dalla Facoltà di Scienze della Formazione con Libera Università di Bolzano, Zeroseiup, Libera Università di Bolzano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Museion, Euphur, Accademia di Merano, MuSe e Società Europea di Cultura.
Le insegnanti sono felici di comunicare che:
L’alunno Giuseppe Pagliara, classe V A dell’insegnante Michela Gambatesa, Plesso “San Lorenzo”, ha ricevuto la “Menzione speciale” per il racconto dal titolo "Il mondo attraverso il mio cuore".
L’alunna Diana Pia Abatescianni, classe III B Plesso “Ordona Sud”, vede pubblicato il proprio racconto “Il fischietto d’oro” all’interno dell’Antologia dei racconti “Il cielo è sempre più blu“, curato dalla docente Annalisa Grillo, il cui ricavato andrà in beneficenza.
Entrambi i racconti sono stati pubblicati sul sito del Convegno e sono visibili al link:
"Una Identità plurale" - un mosaico di opere di artisti internazionali sarà in mostra dal 5 all'11 dicembre 2020 per sottolineare il senso di comunità.
Con questa mostra Rossocinabro partecipa alla Giornata del Contemporaneo - il grande evento promosso da AMACI, l'Associazione dei Musei Italiani d'Arte Contemporanea, che da sedici anni coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d'arte per raccontare la vitalità dell'arte contemporanea nel nostro paese.
Anche per questa edizione si conferma il coinvolgimento della rete estera del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - che comprende Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura - che darà vita da sabato 5 a venerdì 11 dicembre 2020 ad una settimana di promozione dell'arte contemporanea italiana all'estero.
Nel 2020 la Giornata del Contemporaneo assume una veste necessariamente diversa da quella tradizionale. In questo anno complesso, profondamente colpito dall'emergenza pandemica, la sedicesima edizione della manifestazione mette al centro la comunità contemporanea - a cominciare dai Musei AMACI - e ripensa sé stessa partendo dal concetto di comunità, da sempre alla base l'evento e oggi - in epoca Covid - torna prepotentemente alla ribalta.
La Giornata del Contemporaneo 2020 è pensata per rispondere all'eccezionalità del momento che stiamo vivendo, che influenza così fortemente non solo la pianificazione e lo svolgimento delle attività culturali ma anche la percezione che ciascuno di noi ha del significato dell'arte e della cultura oggi. Quest'anno AMACI ha deciso di adottare un format ibrido, con proposte online e offline: il mutato contesto ha richiesto una sospensione del format tradizionale della manifestazione e un'edizione aggiornata con varianti che ne garantiscono lo svolgimento su doppio binario, incoraggiando tutti a contribuire su entrambi i livelli, aderendo alla grande campagna di comunicazione che verrà lanciata il 5 dicembre con l'hashtag #giornatadelcontemporaneo.
Inoltre, per raccontare le infinite sfaccettature della contemporaneità, l'identità stessa dell'evento si compone di un mosaico digitale delle opere di tutti gli artisti, come proposto da altrettanti musei AMACI, invece di utilizzare la tradizionale immagine guida creata da un artista.
Siamo entusiasti di continuare questa tradizione annuale dal 2008.
A cura di Cristina Madini
Artisti: Janice Alamanou, Cecilia Álvarez, Alessandro Angeletti, Annabelle Art Gallery, Brian Avadka Colez, Ivana Bachová, Heike Baltruweit, Nicola Barth, Federico Campanale, Lidia Chaplin, Lord Nicolaus Dinter, Bogdan Dyulgerov, Noemi Galavotti, Michael Jiliak, Robert Kalin, Alexandra Kapogianni-Beth, Monika Blanka Katterwe, Alan Lacke Cairo, Rosana Largo Rodríguez, Fiona Livingstone, Christina Mitterhuber, Amanda Narain, Eve Neeracher, Roanne O’Donnell, Britta Ortiz, Ann Palmer, Marika Pentikäinen, Gerhard Petzl, Steffi Pieters, Ludwika Pilat, Sal Ponce Enrile, Rebz, Belle Roth, Connie García Sainz, Greta Schnall, Taka & Megu, Nancy van Wichelen, Stéphane Vereecken, Andre Visser, Marja-Riitta Vuorela, Renate West
Anche quest’anno la Giornata del Contemporaneo si avvale del sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT, della collaborazione della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI e del patrocinio di Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera dei Deputati, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia. Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera dei Deputati, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia.
La Contemporanea Galleria d’arte di Giuseppe Benvenuto accoglie un fondamentale evento culturale legato alla carismatica figura di Andy Warhol e agli esponenti della Pop Art italiana. Dal 4 dicembre 2020 e fino all’8 gennaio 2021 sarà possibile accedere all’esposizione delle opere dei maestri del “novecento” dello spessore di Warhol, Schifano, Festa, Angeli, Adami, Rotella, Nespolo, Lodola e Fioroni. La mostra d’arte è a cura di Giuseppe Benvenuto. Le opere sono vera espressione della Pop Art internazionale. Questi artisti recuperano motivi espressivi di uso comune e quotidiano come la pubblicità o propri del linguaggio televisivo e cinematografico per poi riprodurli nella propria arte.
Di Andy Warhol una straordinaria opera originale della serie “Ladies & Gentlemen” del 1975.
Di Mario Schifano saranno proposte opere museali comprese nell’arco temporale dagli anni ’70 ai ’90 come gli Scorci, i Televisori, le Schegge e le Tele computerizzate o Emulsioni che sono realizzate facendo comunicare la fotografia, per cui nutriva enorme passione, e la pittura: sono utilizzati fondi fotografici assieme all’intervento pittorico.
Tano Festa sarà presente con opere degli anni ’80 come le Finestre, Coriandoli e i Mulini a vento, mentre sono di Franco Angeli e Giosetta Fioroni rispettivamente Half dollar, Colpo di stato e i Giardini e tecniche miste su carta della Fioroni.
Di Ugo Nespolo l’opera “Pop Time” del 1990.
Molto interessante una “Matita su carta” del 1970 di Valerio Adami.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.30.
Sabato 21 novembre, alle ore 18.30, secondo appuntamento con "Il MAT incontra", un ciclo di incontri virtuali tematici on-line, trasmessi in diretta Facebook, sulla fan page del MAT Museo dell'Alto Tavoliere di San Severo, durante i quali sarà possibile chiacchierare con vari ospiti di diverse tematiche, dall’Archeologia, al Fumetto, alle arti visive, al ruolo della Cultura, al ruolo dei Musei con i Direttori di diversi musei, anche importanti.
Protagonista sarà l’artista Massimo Pasca che, chiacchierando con Antonello Vigliaroli, operatore culturale del MAT e referente del centro di documentazione SPLASH Archivio 'Andrea Pazienza', illustrerà progetti passati, presenti e futuri. L’incontro sarà anche l’occasione per discutere, anche con quanti vorranno partecipare attraverso i commenti alla diretta, sulla difficile situazione in cui versa il mondo dell’arte a causa della pandemia in corso.
L'evento sarà preceduto dai saluti della dott.ssa Elena Antonacci, direttrice del MAT.
Massimo Pasca
Nato in Salento nel 1974, Massimo Pasca è uno dei più attivi live painter italiani. Si laurea in Conservazione dei Beni Culturali a Pisa. Nel 1998 vince il Premio di Pittura D.S.U. e il Premio Grafica Città di Cascina. Nel 2004 viene premiato al Festival Universo Corto di Pisa e nel 2008 il Comune di Pisa gli affida la realizzazione, sotto le Logge dei Banchi, di un murales di trenta metri. Nello stesso anno realizza illustrazioni per l’album “Helldorado” dei Negrita. Nel 2013 illustra la canzone “Boys don’t Cray” per il progetto TINALS presentato al Lucca Comics.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive e ha collaborato con diverse riviste.
Il MAT Museo dell’Alto Tavoliere ha ospitato la sua mostra personale “POP-UrLAR
Grida dal buio” (San Severo, 20 dicembre 2012 - 20 febbraio 2013). Nel 2018 è fondatore della rivista indipendente Lamantice – Fiato ai Disegni, edita da Ergot Edizioni, Lecce. Nel novembre 2019 espone in Canada, presso la Gallery Gora di Montrèal. Attualmente, tra consegne e collaborazioni, cura l’approfondimento radiofonico “Un quarto d’arte” in onda in streaming sulla digital radio RKO.
Appuntamento sabato 21 novembre, alle ore 18.30, sulla pagina Facebook del MAT Museo dell'Alto Tavoliere.
Dal 17 al 26 novembre “Cultura a domicilio”, il primo ciclo di incontri della Green Cave di FestambienteSud e di Legambiente Scuola e Formazione nella convinzione che “nulla può fermare la voglia di conoscere”. Su Green Cave TV, la web TV del centro culturale di Legambiente, in diretta sui canali FB di Legambiente FestambienteSud e Legambiente Scuola e Formazione. Primo appuntamento martedì 17 novembre, alle ore 19.15, con la presentazione di “Vie Erbose. Le erbe selvatiche nelle biocolture alimentari mediterranee”, di Nello Biscotti e Daniele Bonsanto.
Con la presentazione di “Vie Erbose. Le erbe selvatiche nelle biocolture alimentari mediterranee”, di Nello Biscotti e Daniele Bonsanto, martedì 17 novembre alle ore 19.15, riprendono le attività culturali della Green Cave, che ancora una volta si adatta alle regole di contrasto della pandemia spostando sul web, al motto “nulla può fermare la voglia di conoscere”, un primo ciclo di incontri culturali autunnali con libri, musica, attualità e curiosità intitolato “Cultura a domicilio”.
Si comincia con quattro appuntamenti dedicati a varie forme di cultura, con la presentazione di due libri, un dibattito sul cantautorato italiano e la presentazione del premio nazionale del paesaggio. Tra gli ospiti lo scrittore Pino Aprile, i cantautori Gnut e Domenico La Marca, il segretario generale dell’associazione Mecenate90 Ledo Prato, la vicepresidente nazionale di Legambiente Vanessa Pallucchi, il responsabile nazionale del paesaggio dell’associazione Fausto Ferruzza e gli autori Raffaele Vescera, Nello Biscotti e Daniele Bonsanto. Gli incontri sono promossi dalla Green Cave e da Legambiente Scuola e Formazione, associazione tematica di educatori e docenti ambientalisti, sulle cui pagine Facebook andranno in diretta streaming.
Il ciclo d’incontri si accompagna ad altre iniziative autunnali che stanno partendo, tutte in streaming con la neonata Green Cave TV, come il ciclo di reading per ragazzi e famiglie intitolato “Racconti Sul Web” e il corso di formazione per docenti ed educatori intitolato “I saperi che salvano”, entrambi sostenuti dall’Impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del progetto Crescincultura. A queste si affiancano l’iniziativa “Il libro a domicilio”, servizio di consegna a casa attivato dalla libreria della Green Cave di FestambienteSud, la partecipazione al progetto “Io leggo perché” in collaborazione con l’IC Tancredi Amicarelli di Monte Sant’Angelo e il progetto “Sammecalére 2.0”. Tutti strumenti per rimanere in contatto con la nostra rete di cultori del sapere, anche in un periodo in cui è necessario osservare le regole del distanziamento fisico, senza rinunciare però alla condivisione e alla vicinanza sociale.
Ecco gli appuntamenti del primo ciclo di Cultura a domicilio:
17 NOVEMBRE, ore 19.15
VIE ERBOSE. Le erbe selvatiche nelle biocolture alimentari mediterranee
Presentazione del libro con gli autori Nello BISCOTTI e Daniele BONSANTO.
19 NOVEMBRE, ore 19.15
ESISTONO ANCORA I CANTAUTORI?
Confronto con i cantautori Domenico LA MARCA e GNUT.
24 NOVEMBRE, ore 19.15
LA MALA VITA DI NICOLA MORRA
Presentazione del libro con Pino APRILE e l’autore Raffaele VESCERA
26 NOVEMBRE, ore 19.15
IL PREMIO NAZIONALE DEL PAESAGGIO
Presentazione, in collaborazione con l’Associazione Mecenate90, insieme a Ledo PRATO, Vanessa PALLUCCHI e Fausto FERRUZZA.
Su GREEN CAVE TV in streaming sulle pagine Facebook:
- Legambiente FestambienteSud – Green Cave
- Legambiente Scuola e Formazione
info 3791175345
Le misure connesse al contenimento della pandemia non hanno permesso quest’anno di presentare il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinierie 2021 nell’ambito della consueta manifestazione. Tuttavia questa mattina a Roma il Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, ha voluto svelare al pubblico in video collegamento l’ormai atteso prodotto editoriale, accompagnato da coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: il prof Aldo Onorati e lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, con il giornalista Aldo Cazzullo a tenere le fila del racconto, che celebra uno dei massimi simboli italiani, Dante Alighieri, di cui ricorre il settecentenario della scomparsa.
Per il Calendario Storico del 2021, l’Arma dei Carabinieri si è affidata alla penna di Valerio Massimo Manfredi, cantore e custode della storia antica, e alle tavole realizzate da un esponente della Transavanguardia italiana, Francesco Clemente.
Un Maresciallo, Donato Alighieri, emblema del buon carabiniere, toscano come il Sommo Poeta, è il filo conduttore trasversale fra i dodici racconti, uno per ogni mese. Alighieri, colto fino al punto di conoscere a memoria l’intero Poema, narra di vicende verosimilmente accadute nel suo percorso di carriera e nelle diverse esperienze operative maturate, percependo le parole di Dante come fonte insostituibile d’ispirazione per coraggio, inventiva e generosità.
Le storie, ispirate da episodi di vita vissuta, e le immagini, raffiguranti simboli ed elementi dei Carabinieri facilmente riconoscibili, si sposano e dialogano fra loro in una letteratura mista che riporta a stili ed epoche da cui traspare lo spirito eroico del militare e la consapevolezza di trovare anche nei gesti più piccoli il coraggio di una vita di Valore, facendo inoltre da contrappunto alle terzine della Divina Commedia del Sommo Poeta e celebrarne il 700esimo anniversario della scomparsa. Nella forza delle parole si distinguono in modo tangibile i livelli di cura e attenzione espressi nelle attività del narratore, così come lo spirito di sacrificio e fedeltà del Carabiniere che veglia ogni giorno sugli altri.
Dietro le quinte, il dantista Aldo Onorati, collaboratore di punta della prestigiosa “Società Dante Alighieri” e penna accreditata della rivista “Il Carabiniere”, mensile dell’Arma.Con questo esclusivo Calendario Storico, l’Istituzione offre un insieme di emozioni coinvolgenti e appassionanti da donare al lettore in ciascuna singola pagina, ove ogni carabiniere rappresentato esalta e racchiude quelli del passato, del presente e del futuro.La tiratura sarà di oltre un milione di copie, di cui circa 10.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, giapponese, cinese e arabo). Il notevole interesse verso il Calendario Storico dell’Arma è manifestazione sia dell’affetto e della vicinanza che ciascun cittadino nutre nei confronti della Benemerita a cui è legato da uno speciale vincolo, sia dei sentimenti di coesione e unità esistenti tra i Carabinieri attraverso il richiamo a intramontabili valori e semplici eroici gesti quotidiani.
Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 81^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2021 dell’Agenda, incentrata sul tema “Pinocchio e i Carabinieri”, ove è tangibile il legame indissolubile tra il celebre racconto e l’Arma, celebrando così i 140 anni dalla prima apparizione pubblica dell’opera di Carlo Lorenzini, conosciuto come Collodi, e ricordando al contempo le sue espressioni nel mondo delle arti grazie al prezioso contributo offerto da moltissimi illustratori e artisti in una sorta di sfida artistica.
In quasi un secolo e mezzo di storia, sono stati moltissimi, tra i più celebri illustratori e artisti, che si sono cimentati nella sfida di raccontare le vicende del burattino. Una storia caratterizzata dal registro narrativo avvincente e da un susseguirsi di immagini letterarie suggestive che regalano uno spazio senza tempo all’iconografia dei Carabinieri.Una forza evocativa capace di creare un binomio culturale ancora oggi inscindibile: Pinocchio e i Carabinieri.
Altre due opere completano l’offerta editoriale:
- Il Calendarietto da tavolo, dedicato al gioco e all’uomo, come importante attività svolta da bambini e adulti. L’attività ludica risponde non solo al bisogno primario della persona per rigenerarsi, ma rappresenta anche il ponte insostituibile fra l’universo dei piccoli e quello dei grandi, aprendo la porta segreta del dialogo tra generazioni. L’intero ricavato della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.
- Il Planning da tavolo dedicato al 150° anniversario di Roma Capitale e alle altre Capitali d’Italia. Da un secolo e mezzo la Città Eterna detiene il titolo di Capitale d’Italia ma la storia racconta che è stata preceduta da Torino e Firenze. Vengono quindi celebrate, attraverso le immagini riportate in copertina, le sedi del primo Parlamento unitario: Palazzo Carignano(Torino), Palazzo Vecchio(Firenze) e Palazzo Madama (Roma).
L’intero ricavato della vendita di questo planning verrà devoluto all’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, una delle più antiche istituzioni dedicate all’infanzia e polo di ricerca d’eccellenza a livello internazionale.
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Prefazione del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri al Calendario Storico dell’Arma 2021
Rendere omaggio al Poeta che ha “inventato” la nostra lingua, l’ha codificata con le sue terzine, l’ha scolpita nei suoi endecasillabi, è – per un’Istituzione legata all’Italia come un rampicante alla sua parete – quasi un atto dovuto. Farlo a settecento anni dalla morte di Dante è un’occasione che l’Arma non poteva lasciarsi sfuggire. Un altro motivo ci ha indotti a coglierla: a dispetto di chi sostiene che il Giallo nasca a metà dell’Ottocento con Edgar Allan Poe, già il Vate toscano – e dopo di lui Shakespeare, e poi altri ancora – ha infarcito le sue rime di intrighi e trame delittuose. Cos’altro è l’Inferno, se non una puntuale rassegna di storie criminali? A che cosa assomigliano i suoi gironi, se non ai bracci di un penitenziario che accolgono i detenuti in base al tipo di reato? Per ispirarci abbiamo puntato su uno dei grandi pregi della Divina Commedia, la sua permanente attualità. Dai “barattieri” della Quinta bolgia a chi oggi adultera il vino, ci siamo detti, il passo non è lungo. L’assassinio di Francesca da Rimini è in fondo un femminicidio ante litteram, il furto del Palladio fa di Ulisse e Diomede i primi ladri di beni culturali della storia. E’ stato perciò facile, così ragionando, accostare ai versi danteschi i settori d’intervento e le indagini dei nostri reparti. Per descriverli abbiamo concepito un’inedita voce narrante, il Maresciallo Donato Alighieri. Nato a Firenze come il suo possibile antenato, egli si iscrive nel solco dei tanti personaggi che, nella finzione letteraria, hanno indossato la nostra uniforme. I ricordi di questo protagonista, immaginario ma del tutto credibile, accompagnano le nostre pagine sfiorando quelle della cronaca recente. Richiamano episodi reali e citano “eroi veri” come il Maresciallo Leonardi, che il 16 marzo 1978 in via Fani fece scudo del suo corpo all’onorevole Aldo Moro. Il percorso narrativo della pubblicazione, che non tralascia le altre due Cantiche dell’immortale Commedia, il Purgatorio e il Paradiso, è tracciato da un affermato cantore dei tempi antichi, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi. Questi, come già aveva fatto raccogliendo per il Bicentenario dei Carabinieri “Le inchieste del Colonnello Reggiani”, ha accettato con entusiasmo la nostra proposta. Potrete apprezzare il valore aggiunto della sua partecipazione nei testi che seguiranno. Il contrappunto pittorico alla letteratura è stato affidato a un notissimo artista figurativo annoverato fra i fondatori della Transavanguardia. Le vivide tavole di Francesco Clemente rappresentano un salto ideale dal passato al futuro, la sua magistrale interpretazione conferisce vita, emozione e colore al racconto che di mese in mese dipaniamo. Discreto e brillante regista della nostra pellicola è stato il Professor Aldo Onorati, collaboratore di punta della prestigiosa “Società Dante Alighieri” e, ormai da molti anni, anche della rivista “Il Carabiniere”. Il suo affettuoso contributo, per la scelta dei versi più indicati da inserire nei vari brani, è risultato prezioso. Continua così il cammino che l’anno scorso ci ha visti affiancati da Mimmo Paladino e Margaret Mazzantini. L’Arte con la maiuscola duetta con le Istituzioni perseguendo il suo fine più alto, la ricerca della Bellezza, intesa non quale mera estetica, bensì come strumento di divulgazione, di valorizzazione, di educazione. Il Calendario Storico dei Carabinieri, dal 1928, non chiede che di offrirsi come un regalo agli occhi di chi lo sfoglierà. Confidiamo perciò di aver confezionato ancora una volta un oggetto gradevole alla vista, piacevole nella lettura, toccante se il pensiero volerà più lontano, sul tappeto magico dei dipinti e delle parole, verso le storie ivi racchiuse e le persone che le hanno vissute, silenziose custodi di Valori. Da quasi un secolo il Calendario è una parte di noi, un
simbolo dell’Arma al pari della Fiamma e degli Alamari. Scandisce i nostri anni, che scorrono veloci anche quando i giorni sono lunghi. Viviamo un periodo difficile, è noto a tutti. Ne abbiamo fatto cenno anche qui, nel mese di apertura, atto dovuto alle vittime, ai malati, ai soccorritori, e, insieme, auspicio di un rapido superamento. Sappiamo infatti che, proprio nei momenti peggiori, emergono le migliori qualità: vale per gli individui, ma pure per le Istituzioni. Il 2021 è alle porte e si trascina dietro, inevitabilmente, un carico di dubbi e domande. Da Carabinieri, possiamo offrire al riguardo una sola certezza. Contate i mesi, controllate i giorni uno ad uno. Guardatevi intorno mentre passeranno. La nostra uniforme sarà lì, al vostro fianco, in ogni momento. Come sempre, del resto, sin dal 1814.
Agenda dell’Arma 2021
L’Agenda dell’Arma dei Carabinieri compie il suo 42° compleanno (risale infatti al 1979 la prima edizione).All’interno il “diario” è su base settimanale, con possibilità di rinvio a un’ampia parte destinata alle note. Le informazioni sui Comandi dei Carabinieri e sui reclutamenti sono rese fruibili attraverso codici QR, leggibili con smartphonee tablet che rimandano alle pagine del sito www.carabinieri.it e dei social network istituzionali. Altri codici QR consentono l’accesso a varie notizie sull’Arma, sulla sua storia e sui periodici “Il Carabiniere” e la “Rassegna dell’Arma”, #Natura e il “Notiziario Storico”. Vi è poi l’ampia rubrica sulle date importanti che ripercorre la storia dell’Istituzione. L’inserto monografico quest’anno è dedicato al tema “Pinocchio e i Carabinieri”. La scelta culturale celebra l’opera di Collodi proprio nella declinazione di questo importante legame, ricordandone la ripercussione in tutte le arti. Un viaggio arricchito dai preziosi inserti curati dalla Prof.sa Marina D’Amato, dallo storico d’arte Claudio Strinati, dal regista Matteo Garrone e dal Presidente della Fondazione Collodi Pier Francesco Bernacchi. La presenza integerrima dei Carabinieri, imponente e austera, che suscita rispetto, rappresenta, fin dalle prime pagine della storia, la vicinanza e la prossimità in grado di restituire bonariamente a Geppetto il primo burattino scappato via, per arrivare poi a raffigurare emblematicamente la giustizia stessa e il rispetto delle regole. L’agenda 2021 concede un nostalgico tuffo a ritroso nell’infanzia, ma con la responsabilità di esser diventati grandi, tale da permettere la lettura dell’opera con occhi diversi e percepirne quelle sfumature che spesso la giovane età impedisce di cogliere.
Il Prof. Giuliano Volpe, con altri eccellenti colleghi, rende pubblici due recenti lavori aventi come oggetto il rapporto con il mare: uno sul santuario rupestre di Venere Sosandra a Vieste, l'altro sulle risorse del mare di Taranto. Studi svolti con la preziosa collaborazione del Politecnico di Bari e della Regione Puglia.
Di seguito i link per leggere e scaricare i pdf delle pubblicazioni.
VIESTE, IL FARO DI SANTA EUFEMIA
I DONI DI POSEIDON. TARANTO E LE RISORSE DEI SUOI MARI
Il canonico Gerolamo Calvanese in un manoscritto settecentesco pubblicato nella prima metà del secolo scorso dal professor Benedetto Biagi, scrive che Foggia era una città economicamente molto ricca grazie ai suoi notevoli scambi commerciali.
Altre conferme che Foggia, almeno fino all’Ottocento, fosse un importate centro di scambi frequentato da molti stranieri, ci vengono date dalle non poche descrizioni della città lasciateci da vari viaggiatori nelle loro memorie.
Questa peculiare caratteristica di città commerciale ne faceva uno dei più grandi empori dell’antico Regno di Napoli; soprattutto durante le due annuali ricorrenze delle fiere di Santa Caterina in novembre e di quella di maggio.
Molti erano anche gli stranieri residenti in Foggia e una regolare rappresentanza diplomatica della Serenissima Repubblica di Venezia era attiva in città presso il palazzo dei marchesi Filiasi, casato di origine venera trasferitosi a Foggia ed arricchitosi proprio col commercio.
Presso le botteghe ed i magazzini della città di Foggia, come risulta da molta documentazione d’archivio, non si trovavano solo cereali e lane pregiate, ma era possibile anche acquistare tanti altri prodotti come tessuti pregiati, ceramiche, libri e utensili e vari altri manufatti.
In questo humus commerciale erano attivi anche alcuni antiquati, come gli Andreana, famiglia di proprietari terrieri, che possedeva una grande masseria detta di Recco ed altri terreni non lontani da Foggia.
Oltre che impegnati nella produzione agricola, gli Andreana si dedicavano anche all’antiquariato e, in particolare, erano attivi anche nel commercio di reperti archeologici.
Infatti, fra le carte dell’Archivio di Stato di Napoli relative al fondo del Museo Nazionale, nel settore delle Offerte e acquisti di oggetti di antichità e belle arti degli anni 1859 – 1861, è anche citato un antico papiro egizio rinvenuto a Tebe, offerto dal signor Andreana di Foggia.
Reperti Egizi conservati Museo Nazionale di Napoli
Questo manufatto archeologico, che dalla città egiziana di Tebe, passando per la città di Foggia, era giunto a Napoli, non era però l’unico reperto che l’Andreana aveva venduto al Museo Nazionale Archeologico di Napoli.
Infatti, in una dettagliata descrizione pubblicata nel Novecento dal professor Orazio Marucchi della grande raccolta di reperti egiziani conservati presso il Museo Nazionale di Napoli, una delle collezioni più grandi d’Europa, è citata tra le varie sezioni che la compongono, anche una chiamata: Andreana.
Ed ancora, lo stesso autore, ci fa sapere che non possiamo avanzare alcune ipotesi sulla provenienza del famoso papiro Andreana, venduto nel 1861 da un antiquario Pugliese.
Resta quindi un mistero su come la famiglia Andreana era venuta in possesso di questo prezioso papiro, detto di Tebe e di altri reperti egizi.
I preziosi manufatti degli Andreana erano forse il ricordo di qualche pugliese aggregato all’esercito napoleonico durante la spedizione in Egitto del Bonaparte nel periodo 1798-1801, o una eredità di qualche lontano parente?
Ma forse è più probabile che il papiro fosse stato acquistato con altri vari oggetti di epoca egiziana da qualche commerciante di passaggio per Foggia e proveniente dai non lontani paesi balcanici, oppure direttamente dall’Egitto.
In quei tempi, del resto, le relazioni commerciali e le rotte navali tra i porti pugliesi ed i Balcani e più in generale con la Grecia e l’Oriente, erano frequenti, tanto che nel porto di Manfredonia, in Capitanata, erano attive varie rappresentanze commerciali estere che curavano gli interessi dei cittadini stranieri, tra esse ricordiamo i consolati della repubblica di Ragusa, degli Stati Uniti d’America e dello Stato della Chiesa.
Ogni artista o autore nazionale è stato necessariamente locale, e grazie a questo ruolo e all'impegno derivante ha potuto gettare le basi per la propria formazione, definire il rapporto con le arti e le diverse discipline culturali e intraprendere il proprio cammino umano e professionale - fondamentali, insieme allo studio, all'esperienza e alla gavetta, i “Maestri d'Arte” con le loro botteghe generose e ricche di saperi.
Impagabile ancora il contributo offerto dall'artista locale all’avviamento, all'educazione e al tramandarsi delle arti, sia in collaborazione con le scuole che in laboratori privati, come l'apporto alla prevenzione del disagio sociale: indirizzando i più giovani verso sane passioni pure con l’esempio personale.
Attività a cui si aggiunge quella di spettacoli ed intrattenimento, solitamente a condizioni ragionevoli,e spesso con finalità comunitarie.
Sostenere gli artisti e gli autori di radice significa contribuire a dare impulso e a salvaguardare l’identità culturale, sociale e storica delle comunità. Un ruolo fondamentale ed insostituibile che, con consapevolezza, deve condurre gli artisti e gli autori oltre i personalismi - alle cittadine l’impegno di supportarli.
Piccola Antologia Dauna diviene allora un'occasione per condividere con chi lo desiderasse un punto di vista prospettico sulla propria azione, individuando possibili obiettivi e pratiche che possano contribuire alla concretezza e all'impatto di idee, opere e rappresentazioni sulla realtà in cui si agisce. Allo stesso tempo vorrebbe sollecitare una crescente consapevolezza del valore del proprio ruolo artistico e culturale e delle sue potenzialità, anche al di là del territorio. A tal proposito il volume termina proponendo un modello di “Manifesto dell'Artista Locale”, di cui si riporta il finale
Io mi fermo qui
questo è il mio cielo
la terra che mi tiene.
Non temete
Io non piango
questa è la mia pace
il vento buono che mi parla.
Non salutate
io non mi allontano
aspetto qui i ricordi
e quel lontano sorriso.
Voi andate
Io sto bene qui.
Una domenica alla scoperta dei tesori di Lucera con il Fai dove gli appassionati di cultura di tutta la provincia ed oltre si sono recati per visitare la testimonianza uno dei gioielli di epoca romana presenti in Puglia “L’Anfiteatro Augusteo di Lucera”.
L’associazione Regio Augustea II, attraverso degli studi e dei vestiti di epoca romana hanno riportato gladiatori e pretoriani nell’Anfiteatro Augusteo, facendo respirare al visitare un aria di quel periodo glorioso per la città di Lucera.
Il tutto accompagnato dai volontari del Fai che attraverso dei racconti e degli aneddoti hanno reso piacevole e divertente un week end per grandi e piccini, passato in spensieratezza alla scoperta della testimonianza più importante di Roma in Puglia, senza tralasciare la norme di sicurezza per il Covid.
Tre anni fai l’anfiteatro partecipo ai luoghi del cuore piazzandosi 10 su 36000 mila monumenti in Italia e grazie ad un progetto donato da due giovani valorosi lucerini , l’arch. Lina Casiero e l’ing. Marco Perrotta il Fai nazionale ha elargito un contributo che insieme a un cofinanziamento del comune di Lucera , vedrà a momenti la sua realizzazione. L’intervento di valorizzazione apporterà al monumento, una cartellonistica in Italiano e inglese, dei portabici , delle panchine, dei portarifiuti, un area dedicate a mostre e delle indicazioni stradali che completeranno il monumento ai fini di fruizione per il pubblico straniero e non.
Dopo le manifestazioni di questa estate, restiamo in attesa di un intervento futuro che possa aumentare i posti a sedere che adesso sono 1000 e non permettono ai privati di realizzare manifestazioni con un bilancio positivo racconta Giuseppe Toziano responsabile del gruppo Fai di Lucera.
Abbiamo avuto contatti con gli impresari di Verona e di Taormina che insieme a noi sognano un aumento dei posti che porterebbero un incremento di presenze alla città e un incentivo all’aeroporto di Foggia per le grandi manifestazioni, basti pensare che in passato l’Anfiteatro Augusteo poteva contenere tra i 16000-18000 mila persone.