Nuova settimana, nuove colorazioni delle regioni per effetto COVID-19.
Nel giorno del DPCM che ha ulteriormente diviso gli italiani sul Green Pass, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, vara l’ordinanza per la colorazione a zone delle regioni in base ai dati del COVID-19.
Nel merito da lunedì 24 gennaio 2022 saranno due le regioni che dalla Zona Bianca passeranno a quella Gialla: Puglia e Sardegna.
Mentre passeranno a quella Arancione l’Abruzzo, il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte e la Sicilia. Allarme Zona Rossa scongiurato per la Valle D’Aosta che rimane in Arancione. Rimangono invariate in Zona Bianca la Basilicata, il Molise e l’Umbria.
La decisione emerge dagli indicatori settimanali sull’andamento dell’epidemia di COVID-19, dopo un’intensa giornata tra Governo e Istituto Superiore della Sanità.
Nella nostra regione Puglia oggi, venerdì 21 gennaio 2022, ha registrato 8.423 nuovi contagi su 72.066 test (incidenza dell'11,7%) e 12 morti. Delle 133.218 persone ora positive, 712 sono ricoverate in area non critica (ieri erano 691) e 67 in terapia intensiva (a fronte di quelle di ieri pari a 63). I dati Agenas aggiornati a ieri, 20 gennaio, confermano il 13% di posti letto occupati in intensiva, il 24% in area non critica e l’incidenza già da tempo sopra i 50 casi per 100mila abitanti.
fonte: tg24.sky.it - Ansa/Ipa
Il testo stabilisce i servizi per i quali, dall'1 febbraio, non vige l’obbligo di certificazione verde e introduce la possibilità di controlli a campione da parte dei titolari. Via libera - oltre che a supermercati e farmacie - anche a negozi di ottica, benzinai, negozi di legna e pellet e combustibili per uso domestico e negozi per animali domestici.
È stato firmato il Dpcm che definisce l'elenco delle attività essenziali e dei servizi per accedere ai quali non servirà il Green Pass, introducendo la possibilità che vengano effettuati dai titolari dei negozi controlli a campione. Il testo entrerà in vigore l'1 febbraio.
Nel Dpcm si ribadisce che "nell'attuale contesto emergenziale" le uniche attività esentate possono essere "solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale".
Viene confermata l'esclusione delle tabaccherie: per comprare le sigarette o usufruire di altri servizi all'interno dei negozi servirà il Green Pass.
Per soddisfare le "esigenze alimentari e di prima necessità" si potrà dunque accedere "in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto". Via libera anche per il "commercio al dettaglio di prodotti surgelati".
Consentito accedere senza il pass anche dai benzinai.
Senza Green Pass si potrà andare anche nei negozi che vendono legna, pellet e ogni tipo di combustibile per uso domestico e per il riscaldamento.
Ma anche in "esercizi specializzati e non in articoli igienico-sanitari", farmacie, parafarmacie e altri articoli "specializzati per la vendita di articoli medicali, ortopedici e di ottica anche non soggetti a prescrizione medica".
Quanto alle esigenze di salute, "è sempre consentito l'accesso per l'approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura".
Compreso nell'elenco anche il "commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati".
Senza il pass si potrà andare inoltre negli uffici delle forze di polizia e in quelli delle polizie locali per "assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili", "di prevenzione e repressione degli illeciti" nonché per denunciare un reato o chiedere un intervento a tutela dei minori. Si potrà quindi presentare una denuncia ma non, per esempio, rinnovare il passaporto.
Non sarà invece possibile andare in un ufficio postale a ritirare la pensione se non si ha il Green Pass. È saltata dunque la norma inserita nella bozza con la quale erano considerate "esigenze essenziali e primarie" quelle "indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito".
Chi entra senza Green pass nei supermercati può acquistare tutti i prodotti che vendgono venduti, non solo beni di prima necessità. A chiarirlo è il governo in una Faq. "Coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal Green pass" potranno acquistare "qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal Dpcm". [tg24.sky.it - Ansa/Ipa]
nota n.54 del 29 Dicembre 2021 del Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 29 dicembre 2021, alle ore 20.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.
Misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria.
Il testo prevede nuove misure in merito all’estensione del Green Pass rafforzato (che si può ottenere con il completamento del ciclo vaccinale e la guarigione) e le quarantene per i vaccinati.
Green Pass rafforzato
Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del Green Pass rafforzato alle seguenti attività:
alberghi e strutture ricettive;
feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
sagre e fiere;
centri congressi;
servizi di ristorazione all’aperto;
impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici;
piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto;
centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Inoltre il Green Pass rafforzato è necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.
Quarantene
Il decreto prevede che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.
Fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al caso, ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare - solo qualora sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso.
Infine, si prevede che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza sopradescritta consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.
Capienze
Il decreto prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.
Anche durante le festività natalizie proseguono incessanti le verifiche e i controlli della Polizia di Stato in materia di Polizia Amministrativa, finalizzati alla verifica del rispetto delle normative di settore ed anti-covid, che hanno riguardato diversi settori sottoposti a licenze o autorizzazioni.
Il Commissariato di San Severo, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine, ha comminato diverse sanzioni. In particolare:
Nei pressi del centro storico due pub sono stati contravvenzionati per aver organizzato degli intrattenimenti musicali all’aperto senza essere autorizzati, causando peraltro assembramenti di centinaia di giovani. I fatti si sono svolti nella notte di Natale, quindi a poche ore dall’entrata in vigore della nuova normativa che, fino al 31 gennaio 2022, vieta eventi e feste, anche all’aperto, che possano creare assembramenti e vieta l’attività di discoteche e sale da ballo. I titolari dovranno pagare una sanzione amministrativa di circa 500 euro.
Un giovane del posto è stato invece sorpreso senza green pass mentre era seduto ai tavoli di un bar intento ad effettuare una consumazione e per tale motivo sanzionato con una multa di 400 euro.
Nell’ambito di una complessa e innovativa indagine del IV Dipartimento (Frodi e Tutela del Consumatore – Cybercrime) della Procura della Repubblica di Milano, coordinata dal Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco e diretta dai Sostituti Procuratori Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti, i Finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche hanno concluso un’importante operazione di contrasto al fenomeno delle truffe del “green pass”, identificando gli ideatori e materiali esecutori dell’illecita attività.
Gli strumenti di investigazione Bot e Avatar, di ultimissima generazione, messi in campo anche grazie all’ausilio fornito dal team di investigazioni informatiche di Group-IB, partner tecnologico di Interpol ed Europol, combinati a un innovativo e dinamico monitoraggio “real time” della rete e all’applicazione di tecniche di indagine all’avanguardia da parte dei militari della Guardia di Finanza, hanno consentito di individuare e perquisire diversi cittadini italiani in Veneto, in Liguria, in Puglia e in Sicilia, amministratori degli account Telegram, che promettevano a numerosissimi “clienti” di fornire green pass autentici, muniti di codici QR perfettamente idonei a superare i controlli imposti dalle norme vigenti.
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I truffatori, che assicuravano l’autenticità del green pass grazie a una presunta complicità di personale sanitario e che garantivano agli utenti la formula “soddisfatti o rimborsati”, richiedevano il pagamento del titolo rigorosamente in criptovalute.
Le indagini hanno consentito di smascherare i membri dell’organizzazione criminale - i quali hanno immediatamente ammesso le proprie responsabilità - ricostruirne completamente la rete della clientela e sottoporre a sequestro i profitti illeciti in criptomoneta. Bitcoin ed Ethereum erano quelle preferite.
Determinante, infatti, è stato il rinvenimento sui numerosi device degli indagati – sequestrati prima e analizzati poi – di fotografie di documenti di identità e tessere sanitarie di numerosi soggetti, referti attestanti la negatività ai tamponi naso-faringei, attestazioni false di compiacimento di clienti per i green pass contraffatti e, soprattutto, chat da cui emerge, in maniera eloquente, il subdolo modus operandi adottato dall’organizzazione criminale.
Numerosissimi gli utenti della rete che – allo scopo di eludere le norme a tutela della collettività emanate dal legislatore per contrastare l’evolversi della pandemia in atto – attratti dall’idea di poter acquistare un green pass senza averne titolo per un costo di 100 euro, oltre ad aver perso la somma pattuita, hanno anche superficialmente condiviso i propri documenti di identità, esponendosi a elevati rischi circa un utilizzo illecito degli stessi.
L’operazione dimostra come il monitoraggio, attuato costantemente dalla Guardia di Finanza, dei settori economici resi maggiormente attrattivi dall’emergenza sanitaria e di quelli più vulnerabili a causa della recessione in atto, è fondamentale per arginare le mire espansionistiche della criminalità organizzata.
nota del dott. Pierluigi N. De Paolis, presidente dell’ Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Foggia.
L’esito dopo l’accertamento svolto per ciascun medico dalla ASL Foggia.
Nella seduta del 22 novembre u.s. il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Foggia ha preso atto dell’adozione da parte della ASL Foggia degli atti di accertamento di mancato assolvimento da parte di venti iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dell’obbligo vaccinale nei confronti dell’infezione da COVID. Pertanto l’Ordine sta provvedendo a comunicare agli interessati la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni implicanti contatti interpersonali o che comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio dell’infezione da SARS-COV-2. Tale provvedimento manterrà la sua efficacia fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento della campagna vaccinale ovvero fino alla durata del periodo emergenziale dichiarato dalle Autorità a causa della pandemia.
“La adozione dell’atto di accertamento della mancata osservanza dell’obbligo vaccinale adottato da parte dell’Azienda Sanitaria Locale, ai sensi dell’art. 4 commi 6 e 7 del D.L. n. 44 del 01/04/2021, convertito nella Legge n. 76 del 28/05/2021, determina “ex lege” la sospensione dall’esercizio della professione sanitaria e dalla prestazione dell’attività lavorativa da parte di operatori sanitari che svolgano mansioni implicanti necessariamente contatti interpersonali con il paziente o che comportino comunque il rischio di diffusione del contagio da SARS-COV-2. - ha affermato il Presidente dell’Ordine dei Medici, Pierluigi
De Paolis - Da ciò ne consegue che la previsione della summenzionata sospensione derivante dalla legge è un’ipotesi di sospensione obbligatoria, per la quale la valutazione sulla gravità dei fatti presupposti è compiuta in via preventiva dal legislatore.”
In questi giorni personale della Questura di Foggia, con il supporto del Commissariato di P.S. e del Reparto Prevenzione Crimine di San Severo, ha dato corso ad una serie di verifiche e controlli in materia di Polizia Amministrativa che hanno riguardato diversi settori sottoposti a licenza o autorizzazione da parte del Questore, finalizzati alla verifica del rispetto delle normative di settore ed anti-covid.
Diversi i provvedimenti adottati. In particolare:
- Una persona è stata denunciata a piede libero per aver violato la norma del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che impone di comunicare in Questura ogni variazione del luogo di custodia delle armi delle quali è autorizzata la detenzione. Dagli accertamenti svolti è risultato che il soggetto in questione aveva trasferito tre fucili di sua proprietà presso un’altra abitazione rispetto a quella inizialmente dichiarata, per poi trasferirsi fuori regione. Le armi sono state sequestrate in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria.
- Nel quartiere “Carmine Vecchio” è stato controllato un circolo privato al cui interno era presente un socio privo del green pass, motivo per il quale lo stesso è stato sanzionato, unitamente al presidente del sodalizio. Per entrambi la sanzione ammonta a 400 euro.
- Anche in una sala scommesse situata nel centro storico è stato sorpreso un cliente privo del green pass, che dovrà quindi pagare 400 euro di sanzione così come il gestore dell’attività. Al cliente è stata contestata anche una contravvenzione al codice della strada, per essersi recato presso la sala scommesse alla guida della sua autovettura nonostante avesse la patente revocata. In questo caso la somma da pagare ammonta a 5.100 euro a cui si aggiunge il fermo amministrativo del veicolo.
- Sempre nella zona del centro storico il titolare di un bar è stato multato per aver realizzato un dehor abusivo e per aver lasciato gestire l’attività ad un soggetto non autorizzato. In totale la sanzione ammonta a 2.000 euro a cui si aggiungerà la sospensione della licenza.
- Nei pressi di Piazza Cavour un altro bar è stato contravvenzionato per aver organizzato uno spettacolo musicale serale senza autorizzazione. Il titolare dovrà pagare 400 euro di sanzione.
- Infine, con decreto del Questore di Foggia è stata disposta la sospensione per dieci giorni della licenza di un bar sito nel centro di San Severo perché, a seguito di ripetuti controlli effettuati dal Commissariato di P.S. del luogo, il locale è risultato abitualmente frequentato da persone pregiudicate e pericolose. Si tratta di un provvedimento adottato sulla scorta di quanto stabilito nell’articolo 100 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, una norma che mira a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica che, nel caso di specie, va ad incidere in un particolare contesto territoriale che è stato teatro, anche in epoca recente, di efferati delitti di matrice riconducibile alla criminalità organizzata, che hanno visto il coinvolgimento anche di comuni cittadini e addirittura di minori.
La voce che girava nei corridoi istituzionali e sanitari pare abbia una conferma. Il Certificato Verde, meglio conosciuto come Green Pass, rimarrà in vigore, per ora, per i primi periodi dell’anno 2022. A confermarlo è il Sottosegretario alla Salute e medico, Pierpaolo Sileri, che intervenendo in alcune trasmissioni televisive spiega che prima di eliminare l’esibizione del Green Pass «Si deve riaprire tutto, eliminando la distanza e le mascherine».
Nel frattempo sono stati diramati i numeri odierni dell’epidemia in corso.
I nuovi casi di SARS-CoV-2 in Italia si attestano a 3.882 in Italia, con 39 decessi. Il tasso di positività è allo 0,8%, mentre calano le terapie intensive, pari a -13, 343, e salgono i ricoveri (+4, 2.443).
A rafforzare la tesi del dott. Sileri interviene il presidente dell'ISS, dott. Brusaferro, ritenendo che nel nostro Paese "La pandemia è sotto controllo, ma serve prudenza». Difatti, dal monitoraggio dello stesso Istituto Superiore della Sanità emerge che l'Rt è in leggero aumento, pari a 0.86.
«Grazie ad un impegno sinergico e a un serrato confronto e studio del problema tra questa organizzazione e l'Ufficio Relazioni Sindacali, rendiamo noto con soddisfazione che il Comando Generale ha impartito pochi minuti fa nuove disposizioni a tutti i datori di lavoro (Comandanti di Legione), sottolineando finalmente ed una volta per tutte che il personale accasermato che accede in caserma esclusivamente per andare in camerata e usufruire del posto letto (ad esempio perché in licenza, riposo, riposo medico, ecc) e non per svolgere il turno di servizio, non potrà essere soggetto al controllo del green pass».
Lo dichiara il Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC)
«Ecco a cosa serve un sindacato terzo, indipendente e non asservito. Ringraziamo il Comandante Generale dell’Arma Teo Luzi per averci ascoltato. Il Nuovo Sindacato Carabinieri si è immediatamente attivato dopo i primi “sfratti” dagli alloggi di servizio, appellandosi al comando generale per cercare una soluzione. La determinazione e un dialogo costruttivo, hanno portato a questo grande risultato, con la diffusione di un’apposita circolare. Il controllo del certificato verde – prosegue il sindacato - riguarda esclusivamente coloro che intraprendono il lavoro. Chi ne è privo non potrà accedervi e sarà considerato assente ingiustificato. Noi continueremo a vigilare – dicono – e invitiamo i colleghi a segnalarci chi ancora interpreta la nuova direttiva in maniera diversa dalle disposizioni chiare del Comando Generale».
Dopo le note vicende che hanno visto al centro delle attenzioni mediatiche e del Ministero dell’Interno, per voce dello stesso ministro, la dirigente della Polizia di Stato, Vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò è stata nominata dirigente nazionale del COSAP per le pari opportunità, entrando dalla porta principale nella Segreteria Nazionale del Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia.
Ad annunciarlo è la stessa Segreteria, con una nota ufficiale, prot. 135/SG/2021 del 07 ottobre 2021, a firma del Segretario Generale Nazionale dr. Sergio Scalzo.
Una nomina a fronte delle prese di posizioni della Vicequestore sul NO Green Pass e delle sue affermazioni divulgate a Piazza San Giovanni, a Roma il 25 settembre, durante la oramai famosa manifestazione.
La nomina, nella sostanza, permetterà alla Schilirò di intervenire nelle manifestazioni politiche poiché ai sindacalisti si riconosce libertà di voce e di pensiero. Difatti, nella nota è ben specificato che alla Dirigente della Polizia per la nomina conferita «vanno attribuite tutte le prerogative previste dalla normativa vigente».
Uno scudo sindacale che servirà alla Schilirò per manifestare le proprie idee, etichettate dalla Lamoregese come «dichiarazioni gravissime», e che invece per la Costituzione Italiana, da cittadina italiana e fuori servizio, le dovrebbe essere riconosciuta in base aal sacrosanto, spesso non eseguito, articolo 21.