Altro intervento in due giorni condotto con un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR di Trapani in sinergia con personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sicilia.
Ancora un intervento di soccorso aereo per un equipaggio dell'82° Centro Search & Rescue del 15° Stormo di stanza a Trapani. Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 8 luglio, con un elicottero HH-139B l'equipaggio militare in prontezza dall'allarme è intervenuto per prestare soccorso ad una donna di 50 anni che durante un'escursione sull'Isola di Salina si è infortunata ad una gamba.
L’intervento di soccorso aereo è stato richiesto dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sicilia al Rescue Coordination Centre del Comando Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare, l’ente della Forza Armata deputato alla gestione e al coordinamento su tutto il territorio nazionale di questo genere di interventi.
L’equipaggio SAR è decollato dall’aeroporto di Trapani e si è diretto presso l’aeroporto di Palermo – Boccadifalco dove ha imbarcato a bordo dell’HH-139B due tecnici, tra cui un medico, del CNSAS della Sicilia per effettuare congiuntamente il recupero della donna infortunata.
Giunti nell’area di intervento, i tecnici del CNSAS e l’aerosoccorritore dell’82° Centro SAR dell’Aeronautica Militare sono stati calati nella zona particolarmente impervia dove si trovava la donna. Una volta stabilizzata e messa in sicurezza su una speciale barella, è stata recuperata a bordo dell’elicottero grazie all’uso del verricello.
Successivamente l'elicottero militare si è diretto presso l’ospedale Papardo di Messina per le cure sanitarie del caso.
Si tratta del secondo intervento in due giorni condotto in sinergia dall'82° Centro SAR dell'Aeronautica Militare e dai tecnici del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, proprio ieri infatti un uomo in difficoltà era stato recuperato in località Altavilla Milicia, in provincia di Palermo.
Le operazioni di soccorso aereo condotte positivamente in questi giorni sono il frutto delle continue attività addestrative che la Forza Armata ed il CNSAS svolgono regolarmente per affinare e consolidare le tecniche e le procedure di soccorso aereo in ambiente montano. La recente esercitazione multinazionale, interforze ed inter-agenzia Grifone 2023, organizzata proprio dall'Aeronautica Militare sull'aeroporto militare di Frosinone e conclusa ieri ne è un esempio concreto.
Soccorrere persone in difficoltà non rappresenta solo una missione per il personale del 82° Centro SAR, del 15° Stormo e dell'Aeronautica Militare, ma anche una vocazione. Proprio ieri il Ten. Col. Boris Petracca, pilota ed ex comandante dell'82° Centro SAR trapanese ed oggi in servizio al Comando Operativo di Vertice Interforze a Roma, mentre si trovava fuori dal servizio in spiaggia in un lido sul lungomare di Marsala, ha salvato un turista 30enne che rischiava di annegare.
Tre differenti interventi di soccorso a persone in difficoltà che sono stati condotti nei giorni immediatamente successivi al 41° anniversario della costituzione dell'82° Centro SAR che è caduto il 6 luglio scorso e che vedrà le celebrazioni proprio nella giornata di oggi.
L’82° Centro S.A.R. è uno dei Reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse.
Luglio – Settembre 2023 | Museo Novecento Firenze. La quinta edizione della kermesse musicale ha cura di Riccardo in collaborazione con Associazione Musicale Euterpe e Fondazione Scuola di Musica di Fiesole | Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Al via la quinta edizione di PianoNovecento, la kermesse musicale curata dal pianista Riccardo Sandiford e dedicata alla musica pianistica del XX secolo, ospitata nel chiostro del Museo Novecento di Firenze.
La serata inaugurale della rassegna si terrà giovedì 6 luglio alle ore 21:15 presso il chiostro del museo, con il pianista Riccardo Sandiford, curatore della kermesse, che proporrà un programma virtuosistico dedicato a Claude Debussy.
Quando Claude Debussy decide di “titolare” i suoi préludes alla fine di ogni brano, ha ben chiaro i limiti e la forza del linguaggio musicale: se da un lato il ben congegnato concatenamento dei suoni non può descrivere un’immagine o un fatto preciso, dall’altro il fenomeno delle onde sonore, con tutte le sue sfumature ritmiche, agoniche e di intensità, ci comunica sensazioni che ci suggeriscono pensieri alle volte ben definiti.
La sfida di Debussy in questo caso è quella di riuscire ad evocare un clima ed un’atmosfera corrispondente, così come fa Enrique Granados nella suite dedicata a Goya. Proprio il grande compositore e pianista spagnolo sarà protagonista del secondo appuntamento, giovedì 20 luglio, sempre alle 21:15, eseguito dalla pianista Viviana Lasaracina.
Il terzo appuntamento, in programma per venerdì 7 settembre alle 21:15, ospiterà i musicisti della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.
A conclusione di questa quinta edizione, domenica 9 settembre alle 21:15, Riccardo Sandiford si esibirà assieme al soprano Anastasia Boldyreva in un programma di composizioni per voce solista e pianoforte di grandi autori ( Richard Wagner, Piotr Ilic Caikovskij, Giacomo Puccini, Francesco Cilea, Arrigo Boito, Sergej Prokof’ev).
“Pianonovecento nasce con l’intento di “fare musica”, renderla viva nel tempo, permettendole di assumere in quel preciso momento significati che muteranno ad ogni cambio di stagione umana” sottolinea Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento. “Tutte le volte che l’opera musicale rivivrà, grazie a noi che la suoniamo e l’ascoltiamo, sarà una nuova esperienza. La manifestazione, giunta ormai alla sua quinta edizione, sottolinea l’apertura del Museo Novecento agli eventi culturali e artistici nella totalità delle loro forme. Ringrazio Riccardo Sandiford per aver distillato capolavori dal novecento con una ispirazione non scontata”
PROGRAMMA:
6 Luglio 21.15
RICCARDO SANDIFORD pianoforte
- Claude Debussy (1862-1918)
- Préludes I
- Danseuses de Delphes
- Voiles
- Le vent dans la plaine
- Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir
- Les collines d’Anacapri
- Des pas sur la neige
- Ce qu’a vu le vent d’Ouest
- La fille aux cheveux de lin
- La sérénade interrompue
- La Cathédral engloutie
- La danse de Puck
- Minstrels
- Images I
- Reflets dans l’eau
- Hommage a Rameau
- Mouvement
20 luglio 21.15
VIVIANA LASARACINA pianoforte
- Enrique Granados (1867-1916)
- Goyescas
- Los Requiebros
- Coloquio en la Reja
- El Fandango de Candil
- Quejas ó la Maja y el Ruisenor
- El Amor y la Muerte
- Epilogo (Serenata del Espectro)
- El Pelele
7 settembre 21.15
CONCERTO ORGANIZZATO DALLA FONDAZIONE SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE
9 settembre 21.15
ANASTASIA BOLDYREVA soprano
RICCARDO SANDIFORD pianoforte
- Sergej Prokof’ev (1891-1953) Da op.4 Reminiscences
- Richard Wagner (1813-1883) Da Wesendonck Lieder Träume
- Piotr Ilic Caikovskij Noci besumnie
- Giacomo Puccini (1858-1924) Vissi d’arte
- Sergej Prokof’ev (1891-1953) Da op.4 Elan
- Richard Wagner (1813-1883) Da Wesendonck Lieder Im Treibhaus
- Sergei Rachmaninov (1873-1943) Ya zdhu tebya
- Francesco Cilea (1866-1960) Ecco respiro appena
- Sergej Prokof’ev (1891-1953) Da op.4 Despair
- Richard Wagner (1813-1883) Da Wesendonck Lieder Schmerzen
- Giacomo Puccini Sola perduta e abbandonata
- Sergej Prokof’ev (1891-1953) Da op.4 Suggestion diabolique
- Richard Wagner (1813-1883) Da Wesendonck Lieder Der Engel
- Arrigo Boito (1842-1918) L’altra notte in fondo al mare
INFORMAZIONI
Museo Novecento
Tel. +39 055 286132 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Piazza di Santa Maria Novella, 10 – Firenze
www.museonovecento.it
Orario
Lun - Mar - Mer - Ven - Sab - Dom | 11:00 - 20:00
Giovedì | chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
In relazione alla gara per l’affidamento dei servizi di prenotazione e infopoint per la gestione delle visite e di ulteriori manifestazioni presso il Palazzo del Quirinale e le altre sedi della Presidenza della Repubblica Italiana, il giorno 14 giugno 2023 la Commissione giudicatrice ha attribuito ad Opera Laboratori il massimo punteggio per l’offerta tecnica e l’offerta economica presentate.
Oltre al Palazzo del Quirinale, i siti della Presidenza della Repubblica oggetto della gara sono: la Caserma del Reggimento Corazzieri “Maggiore Alessandro Negri di Sanfront” e la Tenuta di Castelporziano a Roma, Villa Rosebery a Napoli. Opera Laboratori gestirà l’Infopoint, i servizi di prenotazione, la vendita e la prevendita dei titoli di accesso per le visite al Palazzo del Quirinale e alle altre sedi, per i concerti e per eventuali manifestazioni organizzate dalla Presidenza stessa, come ad esempio le mostre temporanee.
“Questa prestigiosa responsabilità che ci viene affidata è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione e qualifica la nostra visione di valorizzazione del patrimonio culturale italiano che ci vede al fianco delle istituzioni in realtà di primo piano del panorama artistico, museale e spirituale italiano, come il Parco archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, i musei delle città di Assisi e San Gimignano, il Complesso del Duomo di Siena, le Gallerie degli Uffizi, la Galleria dell’Accademia, le Sinagoghe di Venezia, Firenze e Siena, la Pinacoteca di Brera”, così si è espresso Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, al termine della seduta della Commissione giudicatrice.
La mostra, promossa da Città Metropolitana di Firenze e Comune di Firenze, organizzata da MUS.E – a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è la prima monografica dedicata all’artista americana all’interno di istituzioni museali italiane.
“Ancora una volta Firenze diventa ‘pioniera’ del contemporaneo, con la prima monografica in ambito museale in Italia di Rachel Feinstein, una delle figure più innovative e interessanti della scena attuale. – evidenzia la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – Questo progetto espositivo mette a confronto i lavori di questa straordinaria artista con le collezioni già presenti nei tre luoghi che li andranno ad ospitare, costruendo un dialogo ideale e innovativo tra autori diversi. Significativo poi andare a valorizzare in questi contesti una voce femminile di prim’ordine dell’arte dei giorni nostri”.
"Rachel Feinstein ha elaborato una sintesi originale tra personaggi rinascimentali, architettura dai tratti neoclassici, così come è caratteristico in importanti località statunitensi, veicoli della contemporaneità” dichiara Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura. “Questo dialogo che si esprime all'interno delle sue opere, sia pittoriche che nelle sculture, viene a concretizzarsi direttamente in Palazzo Medici Riccardi tra le opere e gli ambienti da lei richiamati.
I suoi specchi si riflettono significativamente negli spazi del percorso museale, così come le sue statue si collocano quasi naturalmente in quelli aperti della Limonaia”.
“Anni fa, prima della pandemia, ho percorso le sale del Museo Stefano Bardini insieme a Rachel Feinstein, artista che ammiro da tempo” afferma Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento. “La sua concentrazione e il suo entusiasmo di fronte alle opere presenti nella straordinaria collezione del Museo Stefano Bardini, mi hanno fatto capire quanto bisogno abbiamo dello sguardo di un artista per rigenerare la nostra percezione del patrimonio, che troppe volte consideriamo come mero oggetto del passato. Invece, proprio grazie all’arte contemporanea, questi manufatti tornano a essere cose vive, presenti, che dialogano con noi e ancora oggi ci ispirano. E Rachel è un artista che riesce a stare dentro alle avanguardie, al modernismo, ma al tempo stesso non è ideologicamente e formalmente chiusa a un confronto generoso con la tradizione iconografica del passato. In questo senso, la mostra instaura una sorta di osmosi e dialettica con ognuno dei tre musei, cogliendo in ciascuno di essi qualcosa di peculiare e risvegliando in noi interessi sopiti e meno approfonditi: la linea anticlassica del rinascimento e del manierismo al Museo Bardini; l’influenza della scultura primitiva e policroma al Museo Marino Marini; il sofisticato e fantastico mondo rococò a Palazzo Medici Riccardi. Così continua il viaggio fuori dalle mura delle ex Leopoldine del Museo Novecento”.
[Rachel Feinstein in Florence, installation views of the exhibition, Museo Marino Marini, Florence. Ph. credits Ela Bialkowska OKNO STUDIO. Courtesy Museo Novecento Firenze]
Rachel Feinstein (Fort Defiance, Arizona, 1971) è tra le artiste contemporanee più interessanti del panorama internazionale. I suoi lavori, che spaziano dalla scultura alla pittura, hanno una dimensione onirica che trae ispirazione tanto dall’arte classica e dalla pittura rinascimentale quanto dalle favole moderne e dai cartoons. “Sono sempre stata interessata a rappresentare un mondo fiabesco, per poi mostrare che quel tipo di narrazione è completamente costruita” ha dichiarato l’artista. “Ci sono sempre messaggi oscuri nascosti dietro la bellezza, e l'atto di scolpire significa ascoltare quella voce interiore che ti avverte che qualcosa si nasconde sotto la superficie”. Nelle sue opere, infatti, il mondo immaginifico del fantasy si fonde con riferimenti all’arte medievale e moderna, al barocco e al rococò, all’iconografia religiosa e alla letteratura. In questo modo i riferimenti al sacro si intrecciano al profano, il romanticismo al pittoresco e il sobrio al kitsch, divenendo la cifra stilistica di un linguaggio unico nel suo genere che affonda le sue radici tanto nella rilettura delle espressioni artistiche del passato quanto nella lezione delle avanguardie storiche, una tra tutte il surrealismo.
I curatori hanno scelto di mettere in dialogo le opere di Rachel Feinstein con le collezioni del Museo Stefano Bardini, di Palazzo Medici Riccardi e del Museo Marino Marini, inaugurando così un dialogo serrato tra i capolavori custoditi all’interno di questi luoghi e le opere realizzate dall’artista americana: “Sono molto entusiasta di esporre a Firenze perché Donatello è il mio riferimento assoluto” ha dichiarato Feinstein. Vengono quindi presentate una serie di opere pittoriche e scultoree, alcune di esse di nuova produzione, che guardano alla tradizione gotica e rinascimentale, a quella fiorentina e nordica e traggono ispirazione dalle collezioni dei tre musei, giocando sul confronto generoso e aperto con capolavori dei maestri del passato da Donatello a Michelozzo, fino alle sculture di Marino Marini.
Accanto ai capolavori del Museo Stefano Bardini, sede della collezione dell’omonimo antiquario e connoisseur che tra i suoi tesori conserva opere di Donatello, Della Robbia, Tino da Camaino, Tintoretto e molti altri, sono esposti alcuni lavori che riflettono sulla figura femminile o sono ispirati a santi e icone, parte dell’indagine dell’artista sul consumo delle immagini religiose. Queste figure, all’apparenza scolpite a bassorilievo su legno, paiono ispirarsi tanto alle madonne della tradizione fiamminga quanto a quelle donatelliane esposte proprio all’interno del museo. “Come un artefice del Cinquecento, eccentrica e manierista, Feinstein è in grado di cogliere la relazione tra Donatello e gli artisti del Rinascimento nordico, quali ad esempio Baldung Grien, Gregor Erhart o Tilman Riemenshneider” spiega Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e curatore della mostra. “Un tipo di abbinamento che fecero anche artisti come Pontormo o Rosso Fiorentino. E come quegli artisti eretici anche la Fenstein prende di mira le strutture ideologiche che ingabbiano la sensibilità e la passione, il corpo e lo spirito”. Partendo da disegni a carboncino che riproducono i dettagli di alcune sculture, Feinstein sviluppa pastelli in scala reale su pannelli di legno, per poi dipingere le immagini su superfici specchiate, rappresentando queste figure sia singolarmente che in gruppo. Gli occhi non vengono appositamente dipinti, evocando così l'inquietante sensazione di diventare un tutt'uno con lo sguardo dello spettatore, lasciando lo spazio per l’empatia e l’identificazione.
A Palazzo Medici Riccardi, luogo simbolo della dimora principesca rinascimentale e sede della prima residenza della famiglia Medici, gli ambienti del giardino e delle sale accolgono alcune sculture in ceramica e una serie di dipinti che ben dialogano con la dimensione artistica tardobarocca del museo, legata al gusto dei Riccardi e agli artisti dell’epoca, tra cui Luca Giordano. Fiore all’occhiello dell'edificio, il giardino mediceo - un tempo luogo di ritrovo, svago e centro pulsante della vita di palazzo - vede allestite quattro sculture in maiolica di Rachel Feinstein che richiamano alla mente atmosfere rococò che ci calano nella dimensione cortigiana di una vita fatta di sfarzi, banchetti e conversazioni cortesi.
Nelle sale degli appartamenti medicei, invece, una serie di dipinti su supporto specchiante raffigurano sontuose ville immerse in rigogliosi giardini dove uomini e donne conversano amabilmente. All’interno di questi paesaggi l’artista accosta elementi molto distanti fra loro, come architetture moderne ispirate a ville lussuose della West Coast, dame e cavalieri in abiti medievali, cortigiane e macchine sportive. Di fronte a questo spettacolo, lo spettatore prova un senso di straniamento e finisce per essere trasportato in una dimensione onirica. Questo ambiente, quasi immersivo, evidenzia ulteriormente gli effetti distorsivi del desiderio legato al consumo che l'artista intende evocare. Tra questi paesaggi si inseriscono anche due ritratti di signora dal sapore rococò, come testimoniano le grandi capigliature, gli abiti e le pose che suscitano al contempo un senso di meraviglia e di grottesca anacronia.
Nella cripta del Museo Marino Marini vengono presentate alcune sculture che testimoniano l’intensa sperimentazione anche materica di Rachel Feinstein, poste in dialogo diretto con i capolavori dello scultore toscano. All’interno del suggestivo allestimento museale in cui si alternano cavalli e cavalieri, figure femminili di danzatrici e le celebri Pomone – figure mitiche e archetipiche che incarnano un ideale di femminilità ripreso dall’iconografia della dea della fertilità etrusca – si inserisce una serie di sculture policrome dalla femminilità dirompente e dalla bellezza grottesca, quasi disturbante, a tratti pasticciata. Gli Angels sono ispirati alle omonime modelle del famoso marchio americano di lingerie, Victoria's Secrets, e appaiono come sacerdotesse di un nuovo canone di bellezza. In luogo delle forme ideali delle figure classiche o delle linee altrettanto irraggiungibili dei corpi da passerella, l'artista presenta nuovi angeli che cannibalizzano le nozioni di bellezza convenzionale attraverso un linguaggio plastico esuberante e potente. Fanno da compendio a queste opere due sculture in maiolica, che nelle forme sinuose ricordano architetture tardobarocche, e una Danzatrice in gesso di Marino Marini. Al carattere primitivo e quasi tribale di quest’ultima, caratterizzata da segni policromi, sembrano guardare i corpi dipinti, materici e colorati, delle figure di Feinstein.
In un dialogo serrato con gli spazi dei tre musei, da sempre deputati alla celebrazione e alla memoria del poter maschile, esercitato nei secoli ed evocato nella magnificenza delle opere del passato, le opere di Rachel Feinstein creano una rottura senza precedenti. La loro carica espressiva rompe l’equilibrio delle forme, portando a riflettere su temi come il pathos e l’eros attraverso la rappresentazione del corpo femminile e l’impudente confronto tra spiritualità e desiderio.
La mostra è accompagnata dalla terza puntata del podcast di Letizia Fuochi Labirinto900. L’episodio è intitolato Rachel Feinstein - La perturbante esperienza della visione ed è ascoltabile su Spreaker.
Un ringraziamento speciale a Palazzo Tornabuoni, Firenze.
Main sponsor Gucci.
Via dei Renai 37, Firenze
cultura.comune.fi.it/musei
Tel. +39 055 2342427
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ORARI:
Venerdì / Sabato / Domenica / Lunedì
11:00 – 17:00
(Ultimo ingresso ore 16:00)
PALAZZO MEDICI RICCARDI
Via Cavour 3, Firenze
palazzomediciriccardi.it
Tel. +39 055 2760552
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ORARI:
Tutti i giorni
9:00 – 19:00
(Ultimo ingresso 18:00)
Chiuso il mercoledì
MUSEO MARINO MARINI
Piazza San Pancrazio
museomarinomarini.it
Tel. +39 055 219432
prenotazioni@
ORARI:
Sabato / Domenica / Lunedì
10:00 – 19:00
(ultimo ingresso ore 18:00)
Martedì / Mercoledì / Giovedì / Venerdì
il Museo è aperto su richiesta e con prenotazione anticipata per singoli, gruppi privati e gruppi scolastici.
Già scoperto avvenuto nel 2022, il Duomo di Siena ripropone visite per scopertura del suo magnifico pavimento.
Dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre 2023, la Cattedrale di Siena scopre il suo magnifico pavimento a commesso marmoreo, frutto di cinquecento anni di espressione artistica, un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano: COME STELLE IN TERRA.
Nella Lettera ai Filippesi (2, 15), San Paolo invita a splendere “come stelle in terra”, a vivere l’esperienza terrena come preludio a quella divina nella città degli eletti, descritta nell’Apocalisse: “vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra” (21, 1). Con l’auspicio di una nuova epoca di pace con la speranza che gli animi siano propensi a riscoprire la divina bellezza delle Arti e dei Monumenti, l’invito dell’Arcidiocesi di Siena - Colle di Val d’Elsa - Montalcino, dell’Opera della Metropolitana di Siena e di Opera Laboratori, costantemente impegnati nella tutela e promozione del Pavimento, è quello di proporre una visita con una maggiore consapevolezza, con un desiderio di rinascita verso la “luce” di bellezza, sapienza e spiritualità “poiché non vi sarà più notte” (Apocalisse 21, 25).
“La visione complessiva delle cinquantasei tarsie del pavimento - afferma il Rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena Prof. Giovanni Minnucci - può rappresentare un momento di personale e silenziosa riflessione, dimentichi, almeno momentaneamente, delle nostre corse affannose e delle nostre quotidiane preoccupazioni, alla ricerca proficua del senso che ciascuno di noi intende dare alla propria vita”.
Il prezioso tappeto di marmi è unico, non solo per la tecnica utilizzata, ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla sapienza, a partire dalle navate con i protagonisti del mondo antico, scarmigliate sibille e filosofi, fino ai soggetti biblici sotto la cupola, nel presbiterio e nel transetto; un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano.
Il pavimento è il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento, oltre cinquanta in tutto, i cui cartoni preparatori furono disegnati da artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che dal pittore umbro Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore, “un sentiero sicuro anche fra le onde” (Sap. 14,3).
Il percorso si apre con l’iscrizione d’ingresso, davanti al portale centrale, un invito a entrare “castamente” nel Virginis templum, la casa di Maria, testimonianza del forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro ‘patrona’: Sena vetus civitas Virginis.
La Madonna si definisce anche come Sedes Sapientiae, sede di Sapienza e, subito dopo, la scritta è seguita dalla celebre tarsia con l’Ermete Trismegisto, il sapiente egiziano, il primo grande teologo dell’antichità.
Seguono filosofi come Socrate e Cratete nella tarsia del Pinturicchio, Epitteto, Aristotele, Seneca ed Euripide che corredano la Ruota della Fortuna e invitano al distacco dai beni terreni, futili, anzi ingombranti per dedicarsi al pensiero filosofico.
Si passa dunque all’itinerario biblico in cui Domenico Beccafumi, rispetto agli artisti delle precedenti generazioni, si avvale di nuovi modi stilistici rinnovando la tecnica del commesso marmoreo. L’artista invece di utilizzare pietre di vario colore accosta marmi di sfumature diverse rispetto alla tinta di base. Attraverso le gradazioni tonali del grigio-verde, Beccafumi riesce così a ottenere risultati sorprendenti di chiaro-scuro, in cui luci e ombre delineano le figure con una tale abilità artistica, da sembrare capolavori realizzati con la tecnica silografica o pitture monocrome.
Beccafumi compie tale rivoluzione nel fregio con Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia che si inserisce tra i due pilastri che sorreggono la cupola, verso il presbiterio. La fonte principale del soggetto è un passo dell’Esodo (17,1-7, ma si veda anche Numeri 20,1-13), in cui il popolo d’Israele, dopo la traversata del Mar Rosso, in marcia verso la terra promessa, è costretto a sopportare la mancanza d’acqua, fino al miracolo in cui Mosè percuoterà la roccia in Horeb, alla presenza degli anziani: «da essa sgorgherà acqua e il popolo berrà». Secondo l’interpretazione di san Paolo, nella prima lettera ai Corinti (10, 4), la pietra rappresenta il Cristo, dalla quale sgorga la salvezza per quegli uomini che attingono acqua dalla sua sorgente: «tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo».
In occasione della scopertura i visitatori avranno inoltre l’opportunità di “deambulare” intorno al coro e all’abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso marmoreo, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, armadi che mostrano gli scaffali interni con oggetti liturgici resi con abilità prospettica.
L’itinerario completo OpaSiPass consente, oltre la visita del Pavimento in Cattedrale, quella al Museo dell’Opera in cui si potranno ammirare, nella Sala delle Statue, i mosaici con i simboli delle città alleate di Siena e le tarsie originali di Antonio Federighi con le Sette età dell’Uomo. Nella Sala dei Cartoni, il cui ingresso fiancheggia la magnifica Maestà di Duccio, è visibile la celebre pianta del Pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di avere un quadro d’insieme delle tarsie e del percorso che, dall’ingresso, conduce fino all’altar maggiore. Il biglietto integrato prevede anche l’accesso alla cosiddetta “Cripta”, sotto il Pavimento del Duomo e al Battistero.
Prenotando la visita al pavimento della Cattedrale è possibile avere sul proprio smartphone l’audioguida gratuita del complesso del Duomo oppure richiedere una visita guidata. Con il QR Code presente su tutto il materiale informativo sarà possibile inoltre assicurarsi l’accesso alla Cattedrale, vitando le code in biglietteria, presentandosi direttamente agli accessi dei musei.
In occasione della scopertura straordinaria 2023 verrà edito da Sillabe il nuovo catalogo ufficiale del pavimento del Duomo di Siena Un libro di marmo.
Dal 3 al 17 giugno 2023 artisti internazionali in esposizione all’Art Art Armando Xhomo Gallery, con Rossocinabro a cura di Cristina Madini, alla Firenze Contemporary II.
INGRESSO LIBERO, senza prenotazione.
Vernissage sabato 3 giugno dalle ore 18:00 alle 20:00. La mostra è visitabile dal lunedì alla domenica, dalle ore 15:00 alle 22:00.
L’evento, alla sua seconda edizione, rappresenta un’alternativa o un arricchimento per chi è interessato alla scena emergente e meno istituzionale; un warm up organizzato da Rossocinabro non solo come anticipazione delle novità in mostra a Roma, ma anche come assaggio delle attività off che Rossocinabro si propone di sviluppare durante l’anno.
Le opere per questo evento provengono da tutto il Mondo. Pittura, scultura, fotografia e arte digitale vi aspettano nel centro di Firenze con una apertura straordinaria serale tutti i giorni fino alle 22 compresa la domenica.
Artisti in esposizione:
Ayuna, Rinette Andreasen, Safaa Berra, Annamaria Biagini, Taskin Butt, Tina Catino, Jean Cherouny, Huiyeon Cho, Lord Nicolaus Dinter, Lizzy Forrester, Gero Gravotta, Riitta Hellén-Vuoti, Lukas Horst, Ivan Iliev, Tamara Jare, Bojko Jerman, Sabine Kay, PhDr. Denisa Klemscheová, Kirsten Kohrt, Alexandra Kordas, Mark Krawczynski, Sybille Lampe, Simi Larisch, Gudrun Latten, Jean-Charles Neufcour, Onsil, Anne-Marie Paris-Leroy, Anna Pazdalska, Sergio Rapetti, Raphael, Giovanni Renna, Carolina Roman Riera, Maria Regina Ruiz, Masayo Sakai, Greta Schnall, Joanna Sieradzka, DoJoong Jo Soilart, Ranulf Streuff, Howard Arthur Tweedie, Janusz Tworek, Leo Viridirs, Silvia Withöft-Foremny.
Visita la mostra sul web: ROSSOCINABRO | exhibitions | Firenze Contemporary II | Firenze 3 - 17 giugno 2023
Art Art Armando Xhomo Gallery
Via Ghibellina 105 – 107 – 111
50122 Firenze
E’ il secondo recupero di questo tipo effettuato in poche ore dagli equipaggi dell’82° Centro SAR del 15° Stormo di Cervia al largo delle coste occidentali della Sicilia.
Una donna australiana di 46 anni, in imminente pericolo di vita a causa di un grave malore, è stata recuperata dalla nave da crociera World Europe. Il soccorso è stato eseguito da un elicottero HH-139B dell’Aeronautica Militare, intorno alle ore 8:30 del mattino, a circa 100 km ad ovest di Trapani.
E’ il secondo intervento in poche ore effettuato dall’82° Centro SAR (Search and Rescue- Ricerca e Soccorso) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare: ieri sera era stata soccorsa una donna dalla nave “Pacific World” al largo di Mazara del Vallo.
L’elicottero - a seguito della richiesta pervenuta dal Maritime Rescue Sub Centre della Guardia Costiera di Palermo e autorizzata dal Rescue Coordination Centre del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), che è il centro di comando e controllo dell’Aeronautica Militare dal quale vengono gestite tutte le attività operative di questo tipo - si è immediatamente alzato in volo dall’aeroporto militare di Birgi –Trapani.
Una volta raggiunta la nave, l’equipaggio ha recuperato la donna tramite l’uso del verricello di soccorso. Sono stati imbarcati a bordo dell’elicottero militare anche il marito della donna e il medico della nave da crociera. Terminate le operazioni di imbarco, l’elicottero si è diretto presso l’Ospedale di Sant’Antonio Abate di Trapani dove, intorno alle ore 9:15 la donna è stata ricoverata d’urgenza.
Concluso il soccorso, l’equipaggio militare ha fatto rientro alla base militare di Trapani, sede dell’82esimo Centro Sar, dove ha ripreso il servizio di prontezza di ricerca e soccorso.
L'82° Centro SAR è uno dei Reparti del 15° Stormo dell'Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche severe. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7500 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi.
Con ingresso libero dal 14 maggio al 02 luglio 2023.
Domenica 14 maggio, alle ore 16:30, presso il centro espositivo ‘Antiquarium’ del Comune di Centuripe è stata inaugurata la mostra fotografica Centuripe Street Photography.
L’esposizione, promossa dall’Amministrazione Comunale di Centuripe in collaborazione con l’associazione SiciliAntica Centuripe e il supporto di Salvo La Spina, ideatore dell’iniziativa, resterà aperta al pubblico fino al 2 luglio 2023 e sarà ad ingresso libero.
Il progetto nasce a seguito dell'evento svoltosi lo scorso 22 e 23 ottobre che ha visto molti fotografi, professionisti e amatoriali, provenienti anche da tutta la Sicilia, radunarsi a Centuripe per scattare delle foto lungo le vie, le piazze, i monumenti e i quartieri del paese. Di tutte le fotografie sono state selezioni 76 scatti in bianco e nero e a colori, suddivise in quattro ambienti, una per ogni stanza del centro espositivo.
I fotografi presenti alla mostra sono Alessandra Cartillone, Carla Russo, Corinne Cataldo, Davis Longhitano, Federica Calà, Francesca Di Marco, Giuseppe Arangio, Ivana Politi, Laura Schilirò, Loriana Scalisi, Lucia Rosano, Marcella Scravaglieri, Marco Stancampiano, Maria Lucia Guarneri, Mario Longhitano, Mario Rinarldi, Mattia Longhitano, Miriam Scalisi, Riccardo Pelleriti, Rosanna Mannino, Rossella Viccica, Salvatore Geraci, Salvo La Spina, Tommaso Marino.
Gli scatti realizzati rispettano i canoni della street photography, genere fotografico che vuole riprendere i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici al fine di evidenziare aspetti della società nella vita di tutti i giorni.
Centuripe con i suoi personaggi, le sue vie, le sue piazze, i suoi monumenti mostra con questo progetto tutta la sua bellezza intrisa di storia e autenticità e si conferma essere uno dei borghi più interessanti della Sicilia.
INGRESSO LIBERO
Info
Centuripe, Centro espositivo Antiquarium – Piazza lanuvio, 28
Apertura:
Martedì – Venerdì - 08:30 - 14:00
Lunedì, sabato, domenica - 8.30 -18.30
tel 0935919480
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Per usufruire dei servizi i cittadini potranno scegliere se utilizzare la carta fisica, accedere tramite email o l’App CieID.
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è ancora più semplice, veloce e sicura. Tutti i cittadini in possesso della CIE potranno, infatti, accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e dei privati semplicemente impostando on line una password e senza aver più bisogno della carta fisica a portata di mano.
Dopo una fase di sperimentazione con alcune amministrazioni, ora per l’accesso ai servizi digitali abilitati, si potrà scegliere se continuare ad utilizzare la carta fisica oppure in modo più semplice inquadrare un QR Code tramite l’App CieID o inserire email e password con un codice temporaneo ricevuto per SMS.
La Carta di Identità Elettronica (CIE), il documento d’identità emesso dal Ministero dell’Interno con la collaborazione del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e realizzato dal Poligrafico e Zecca dello Stato, è già nelle mani di oltre 35 milioni di italiani e consente la verifica dell’identità sia fisica che digitale del titolare.
La CIE può essere rilasciata fin dalla nascita e viene utilizzata da una platea di utenti molto ampia: dai minori agli anziani fino ai cittadini stranieri residenti in Italia.
La Carta d’identità Elettronica è l’identità più sicura:
- Specifici elementi di anticontraffazione congiuntamente alla presenza di un microchip integrato, garantiscono l’autenticità dei dati del titolare al massimo livello di sicurezza;
- É l’unico strumento che permette il riconoscimento fisico di una persona;
- Attraverso l’utilizzo della carta fisica è garantito l’accesso con il massimo livello di sicurezza previsto in ambito
Più facile da usare. Con l'App CieID o con un codice temporaneo ricevuto per SMS è possibile accedere velocemente ai servizi online. Una facile chiave per utilizzare, in pochi minuti, comodamente e con qualsiasi dispositivo, i servizi digitali delle amministrazioni che hanno già reso disponibile per i propri utenti questa nuova funzionalità, come ad esempio Agenzia delle Entrate e INPS.
Più servizi disponibili. La CIE permette di firmare un documento digitale attraverso una firma elettronica avanzata sia in ambito pubblico che privato; i cittadini che hanno comunicato in fase di rilascio della CIE l’email o il cellulare e avessero smarrito il PUK possono recuperarlo in modo semplice attraverso l'App CieID.
È possibile attivare l’identità digitale CIE con le nuove funzionalità attraverso il sito www.cartaidentita.it anche subito dopo la richiesta di rilascio del documento.
Mancano otto giorni che il plotone della “Carovana Rosa” transiti nuovamente sulle strade di Foggia. Il 15 maggio 2021 partì dalla centralissima piazza Cavour; fu emozionante e c’era il covid.
Il 106esimo Giro d’Italia, nella terza tappa Vasto – Melfi di 216 km, prevista l’8 maggio 2023, solcherà con la Maglia Rosa le strade cittadine, anche con un traguardo volante.
Foggia, come del resto quasi tutte le città italiane, soffre di mancata manutenzione stradale -seppur il progetto "Strada X Strada" sta interessando alcune aree urbane-, con buche e voragini che minano alla sicurezza stradale, pedonale, ciclabile. In virtù di tal problema, il Comune di Foggia, commissariato, con la massima urgenza, ha determinato interventi di ristrutturazione del manto stradale laddove le due ruote rosa passeranno.
«A seguito di sopralluogo tecnico, il servizio Lavori Pubblici -scrive il Comune di Foggia- rilevava lo stato di vetustà e di ammaloramento del tappetino d’usura del manto stradale con necessità di manutenzione ordinaria mediante rifacimento dello stesso, messa in quota dei tombini e delle caditoie e rifacimento della segnaletica orizzontale».
Pertanto, son stati stanziati ben 170mila euro, urgentemente avvalorati anche dalla Polizia Locale, che in data 10 marzo c.a., scrivendo alla Commissione straordinaria prefettizia del Comune e al dirigente del servizio Lavori Pubblici, faceva presente che: «…ogni utile iniziativa per garantire, ai fini della buona riuscita dell’evento del 106° Giro d’Italia – Anno 2023, le necessarie condizioni di transitabilità e di sicurezza del percorso individuato».
Insomma, passa il Giro e tutto si muove, tutto si ripristina, in barba alle pluriennali e quotidiane e ripetitive lamentele di cittadini in preda, e rabbia, per lo stato pietoso e pericolosissimo di strade, marciapiedi, piste ciclabili (peraltro nuove ma ormai a tratti intransitabili per rottura manto stradale, allagamenti dopo piogge). Rimangono, comunque e anche se son state asfaltate le strade del percorso, quelle non interessata dal Giro e soprattutto quelle dei cortili, piazzali, che sono pubblici ma il Comune fa finta di non sapere, disconoscendole quando si richiedono interventi stradali, di pubblica illuminazione, spurgo fogne e ciò che compete la Pubblica Amministrazione per loro proprietà, che poi son le nostre pagate con i nosri soldi.
I lavori stanno procedendo a tambur battente, di giorno con il traffico e di notte. Strade rimesse a nuovo, tombini risistemati, finanche quelli su viale Ofanto antistante lo stadio, in altre parole quelli delle transenne per la chiusura temporanea durante le partite di calcio, sempre traballanti e pericolosi; per ben due volte hanno causato indicenti stradali ma son rimasti lì, appena risistemati ma mai appianati al livello stradale.
Il percorso cittadino vedrà interessate tre arterie molto trafficate, ovviamente giorno 8 maggio chiuse al transito e aree limitrofe. La “Carovana Rosa” arriverà dalla SS16 direzione via San Severo intorno alle ore 14:17, proseguirà per viale Candelaro per immettersi su viale Ofanto, fino all’incrocio di viale degli Aviatori zona stadio intorno alle ore 14:24 ÷ 14:31, dove proseguirà fino all’imbocco della SS655, dalla nuovissima rotonda, direzione Melfi.
Per l’occasione le scuole rimarranno chiuse, come preannunciato e ufficializzato dal Comune con determina commissariale.
Sarà una festa per tutti. Del resto passa il Giro d’Italia e Foggia nuovamente sarà vista in diretta tv internazionale.
W il Giro d’Italia.