Il Popolo in Rivoluzione, ovviamente pacifica, basandosi sulla protesta verbale con atti alla mano, ritorna a far parlare di sé. Come un ferro caldo batte sulle elezioni politiche appena concluse. A parte il risultato che ha letteralmente invertito la preferenza politica, dove gli italiani hanno indicato una guida di centrodestra a quella di centrosinistra, formalmente eleggendo i rappresentanti che decideranno chi governare, il Popolo in Rivoluzione affronta il serio problema dell’astensionismo, anche con un’analisi delle schede nulle e bianche.
Di seguito l’analisi del Popolo in Rivoluzione con i dati statistici da loro elaborati.
“Questa tornata elettorale ha reso palese ed evidente un dato inconfutabile, ovvero, che il popolo italiano è stufo di questo sistema politico basato sulla democrazia rappresentativa che in sostanza prevede la delegazione della sovranità nazionale ai partiti.
Gli italiani vogliono altro. Basti leggere i dati per farsene una ragione.
Il 43% degli italiani aventi diritto di voto (50.864.103 di elettori) non si riconoscono in un partito e non lo vogliono delegare.
Un confronto con la coalizione di destra che ha vinto le elezioni? Tutta la coalizione di destra ha la delega del 25% degli italiani (degli aventi diritto di voto). Il partito Fratelli d’Italia ha la delega del 14,6% degli italiani.
Si riportano un po’ di numeri e non di percentuali per farvi capire le differenze.
- ASTENUTI 20,2 MILIONI DI ITALIANI
- SCHEDE NULLE, BIANCHE E CONTESTATE 1,5 MILIONI DI ITALIANI
- COALIZIONE DI DESTRA 12,6 MILIONI DI ITALIANI
Tenete conto che unendo la coalizione di centrodestra con quella di centrosinistra non otterrete neanche 20 milioni di italiani e sarebbero già meno degli astenuti. Ancora peggio se si aggiungono le schede nulle e le bianche per ragion di forza agli astenuti. Semplificando, le schede nulle, le bianche e le contestate, sono persone che, seppur si sono recate ai seggi, sono in palese contrasto con il sistema politico attuale e non lo vogliono, non lo delegano.
Il totale di italiani che non vuole più una Democrazia rappresentativa sono quasi 22 milioni, senza contare chi nelle ultime settimane ha voluto, per gola, cedere al ricatto di Conte e di Berlusconi sulle solite promesse sul Reddito di Cittadinanza e sulle Pensioni o chi spera nell’anomalia, ovvero chi ha delegato la Meloni perché rimasta l’ultima che non ha mai governato e quindi “vediamo cosa farà”.
I tempi sono maturi e lo sono sempre di più. Sono maturi per una presa di posizione del Popolo italiano nei confronti di questa politica marcia e dannosa per la nazione.
È il momento che il Popolo sia Sovrano nei fatti e non solo nella Costituzione.
È il momento di cambiare veramente il paese.
Noi di Popolo in Rivoluzione vogliamo che il Popolo italiano sia Sovrano. Abbiamo invitato all’astensionismo come diritto a non legittimare un sistema politico che non accettiamo e non vogliamo.
Un astensionismo politico e non semplice menefreghismo o incapacità di lottare e fare. Anzi, è proprio il contrario: una chiara e forte volontà a non alimentare una democrazia falsa che ha per troppi decenni preso in giro gli italiani sottomettendoli a interessi altrui.
L’astensionismo in questa tornata elettorale è stato maggiore rispetto alle ultime elezioni politiche del 2018 di 10 punti percentuali e lo stesso vale per le schede nulle e bianche. È il dato più allarmante (per loro) di sempre.
Il dato sarebbe stato superiore se le forze anti-sistema si fossero unite in modo coordinato.
Senza coordinamento si sono ottenuti numeri importanti, ma si sarebbero potuti avere almeno altri 10 punti percentuali rasentando la metà effettiva deli elettori. Tale dato sarebbe stato un contraccolpo enorme.
Ma il dato è in aumento e lo sarà sempre di più”.
Per info:
POPOLO in RIVOLUZIONE
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IL POPOLO PUO' DAVVERO CONTROLLARE LO STATO ITALIANO. SIAMO UNITI E CE LA FAREMO.
Tra dicembre 2020 e settembre 2022, con il supporto di Europol, è stata condotta una delle più grandi operazioni a livello europeo contro le contraffazioni, alla quale ha partecipato la Guardia di Finanza.
Come illustrato nell’allegato comunicato stampa del competente Ministero francese, l’operazione ha permesso complessivamente di sequestrare o bloccare 16,7 milioni di falsi, principalmente giocattoli.
In Italia, il Nucleo Speciale Beni e Servizi, sotto l’egida del Comando Generale del Corpo, dopo aver preso parte ai consessi internazionali, ha inoltrato apposite segnalazioni operative qualificate ai Reparti territoriali.
I prodotti segnalati erano riconducibili a noti marchi nel settore dei giocattoli, poi sequestrati, per 1,5 milioni di articoli, dalle Fiamme Gialle dei Gruppi di Novara e Rieti e delle Tenenze di Lendinara e Castel San Giovanni.
«L’evento meteorologico che ha sconvolto il territorio marchigiano deriva da una concomitanza piuttosto rara di fattori termodinamici e geologici ma rappresenta alla perfezione un esempio di estremizzazione climatica. Senza affrontare l’annosa questione del “di chi sia la colpa”, soffermiamoci sul perché si sia verificato questo raro fenomeno del temporale autorigenerante a “V-shaped”: in primis un massivo afflusso di aria calda ed umida di matrice atlantico -mediterranea estremamente ricco di umidità, soprattutto a causa delle temperature del mare, sopra la media di circa 3,5°C. La convergenza di masse d’aria di diversa origine è stata il secondo protagonista nell’evoluzione del sistema termodinamico.
Infine l’orografia, che ha amplificato i meccanismi di sollevamento tipico dei sistemi depressionari e nella fattispecie dei sistemi temporaleschi.
L’eccezionale quantitativo di energia disponibile nel sistema ha determinato una continua rigenerazione del temporale che essendo “bloccato” dall’orografia ha determinato precipitazioni eccezionali e di conseguenza, il drammatico nefasto evento alluvionale. Anche i suoli argillosi, tipici del bacino del Misa, provati da lunghissimi periodi di siccità si sono ancor più impermeabilizzati, favorendo un massimo e rapido ruscellamento delle acque verso gli impluvi ed i fiumi principali Ma il problema ora si sposta nell’immediato futuro: il mare rimane caldissimo ed il fronte polare inizia a mostrarsi attivo.
Cosa succederà quando afflussi di aria fresca o fredda di derivazione atlantica raggiungeranno il Mare Nostrum?
La probabilità di incorrere in eventi di simile magnitudo sembrerebbe essere elevata, soprattutto nelle condizioni termodinamiche ed orografiche sopra evidenziate. Tutto ciò farebbe ricordare il 2022 come un anno orribile meteo climaticamente parlando ma se queste condizioni estreme seppur lentamente diventassero la normalità climatica? Occorre adattarsi e farlo al più presto, la nostra vita non ha prezzo alcuno».
Lo ha affermato Massimiliano Fazzini, climatologo, Coordinatore del Team Rischio Climatico della Società Italiana Geologia Ambientale (Sigea).
Sono partiti nella tarda serata di ieri per esser già operativi in mattinata: sono i volontari pugliesi della Federazione delle Misericordie di Puglia giunti nelle Marche in ausilio alle attività di protezione civile dopo il tremendo nubifragio delle scorse ore che ha provocato distruzione e vittime. Otto soccorritori e due pick up con torri faro e idrovore dislocati tra le zone più colpite dall’alluvione in cui è esondato il fiume Misa. Fango e pioggia che non stanno dando tregua a popolazione duramente colpite come spesso accade in queste calamità naturali. Al lavoro le Misericordie d’Italia con il coordinamento di Area Emergenze nazionale che a sua volta ha attivato anche le squadre di pronta partenza delle regioni come la Puglia. Attivata la sala operativa regionale partenza immediata per le due squadre di soccorso, composte da volontari delle Misericordie di Andria, Canosa, Molfetta e Borgomezzanone, già al lavoro questa mattina nel cuore dell’emergenza dove, purtroppo, continua il maltempo.
«Quando ci sono emergenze in ogni parte d’Italia noi ci siamo, siamo sempre pronti – spiega Gianfranco Gilardi, Presidente della Federazione delle Misericordie di Puglia – la nostra missione è questa. Operare quotidianamente al servizio della comunità mettendo a disposizione professionalità e mezzi specialistici come in questo caso. Vicini alle popolazioni colpite delle Marche ed un grazie particolare ai volontari già impegnati in questa ennesima emergenza».
«Siamo al lavoro in stretto contatto con area emergenze nazionale e con le autorità di coordinamento del posto – spiega Domenico Lamanna, coordinatore area emergenze delle Misericordi di Puglia – le idrovore sono molto utili in questo momento per liberare abitazioni e non solo mentre le torri faro in particolare di sera saranno fondamentali per le attività di soccorso».
Buon viaggio. Sei stato il professore di un'Italia che voleva conoscere il suo patrimonio artistico-storico-culturale e quello dell'intero globo. Ci mancherai e mancherà il faro della cultura italiana degli ultimi 100 anni [Dir. Resp.]. Foggia e tutta la Capitanata lo ricorda quando nel 2013 inaugurò l’apertura dell’Anno Accademico universitario, con l’allora Magnifico Rettore il prof. Giuliano Volpe, archeologo. Nell’occasione Piero Angela tenne una Lectio Magistralis del ruolo della scienza per il progresso e la crescita economica, quella etica, della società, con riferimenti alla politica e la sua valenza per lo sviluppo [Redazione].
[Piero Angela e Giuliano Volpe Unifg 2013]
[www.ilpost.it] È morto a 93 anni Piero Angela, il più famoso divulgatore scientifico italiano: lo ha comunicato sui social suo figlio Alberto, come lui noto presentatore e divulgatore scientifico. Nato a Torino nel 1928, Angela ha trascorso gran parte della sua carriera di giornalista e presentatore televisivo in Rai, prima lavorando come corrispondente e poi come documentarista e conduttore di programmi televisivi sulla scienza e la cultura.
Dopo gli studi al liceo classico e prima di diventare giornalista Piero Angela, grande appassionato di pianoforte e musica jazz, studiò al conservatorio. Arrivò in Rai nei primi anni Cinquanta collaborando alla realizzazione di un programma sulla storia del jazz. Dopo il lavoro in radio e dopo essere stato inviato (tra le altre cose in Yemen, Israele, Iraq e Vietnam) passò poi alla conduzione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e, nel 1976 fu il primo conduttore dell’appena nato TG2. Negli anni Sessanta e Settanta si occupò, tra le altre cose, delle missioni Apollo per andare sulla Luna.
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Angela ha scritto quasi 40 libri (molti dei quali con il figlio Alberto) e condotto oltre 30 programmi televisivi, il più famoso dei quali è senz’altro Quark (la cui prima puntata andò in onda nel 1981 e fu seguita da 9 milioni di persone), che negli anni Novanta sarebbe poi diventato Superquark, la versione estesa a due ore del classico formato da un’ora di Quark.
Oltre a questi, Angela ha condotto e curato anche Viaggio nel cosmo, Indagine sulla parapsicologia, Il pianeta dei dinosauri e La macchina meravigliosa, una esplorazione del corpo umano e il programma a cui aveva raccontato di essere più affezionato. [www.ilpost.it]
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“Le scienze, inclusa l’archeologia, non erano ancora entrate nelle case di tutti. Gli unici precedenti erano legati al grande lavoro di Folco Quilici o per quanto riguarda la conoscenza del patrimonio ambientale, ai documentari di Mario Soldati. Dunque Piero Angela ha dato la possibilità ai ragazzi di conoscere il patrimonio archeologico della nostra Italia. Indimenticabili le prime, importanti immersioni negli anni ’80 andando alla scoperta di quella archeologia subacquea che vide poi nel grande archeologo Sebastiano Tusa il padre fondatore. Così l’Italia conobbe quel patrimonio culturale che oggi il Mondo continua ad ammirare. Vorrei sottolineare il come la scomparsa di Piero Angela avvenga a soli tre giorni dal 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Siamo in presenza di un grande uomo, di un grande divulgatore e Archeoclub D’Italia sarà sempre promotrice di iniziative che possano ricordarlo nel modo migliore”
Il cordoglio della La Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).
Antonello Fiore (Presidente Nazionale Società Italiana Geologia Ambientale) : “Moltissimi degli associati della SIGEA-APS sono diventati gli adulti di oggi - accademici, ricercatori, professionisti, funzionari - coltivando al loro interno i semi del metodo scientifico che Angela ci ha trasmesso”.
“La Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) - APS comunica la propria vicinanza alla famiglia di Piero Angela e si unisce all’unanime cordoglio che esprimono in queste ore il mondo della comunicazione, delle istituzioni e quello scientifico, a ogni livello.
Con il garbo e la semplicità della sua comunicazione, Angela è entrato nelle case di tutti gli italiani e nella vita comune delle famiglie, unendo tre generazioni.
Da precursore ci ha pian piano abituato, allora inconsapevoli, ad ascoltare ciò che le materie scientifiche avevano da raccontarci.
Moltissimi degli associati della SIGEA-APS sono diventati gli adulti di oggi - accademici, ricercatori, professionisti, funzionari - coltivando al loro interno i semi del metodo scientifico che Angela ci ha trasmesso.
Come espressione del mondo dell’associazionismo scientifico, nel rispetto della memoria di Piero Angela, la SIGEA-APS si impegna a raccogliere questo testimone e a continuare a promuovere iniziative di divulgazione particolarmente rivolte verso i più giovani per trasmettere quel desiderio di conoscenza e quella curiosità sui complessi temi dell’ambiente, della salute e delle fonti energetiche, indispensabili nella formazione delle menti degli adulti di domani”. Lo ha affermato in questi minuti, il geologo Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.
Nella suggestiva Galleria d’Arte N. N. Tonitza, in Romania, nella città di Barlad, dal 15 agosto al 10 settembre 2022, Nunzio Lobasso, contemporary artist, esporrà “Texture”, l’ultima sua collezione personale di quadri.
I cromatismi caleidoscopici delle tele di Nunzio Lobasso diventano trame artistiche che riprendono a più parti la fraternità, la giustizia e la libertà di un paese che nella sua bandiera racconta la storia di un popolo che dei colori ne ha fatto il suo simbolo.
Texture è il sogno e la realtà che lo storico dell’arte Francesca Di Gioia racconta come i “colori vividi che vestono reticoli di luce, forme distese al sole e rimandi a possibili originali; un immaginario complesso quello che abita l’ultima suite di Lobasso. Un complesso lavoro sull’archeologia dei linguaggi, che diventano nuances archetipiche da far vivere in mondi conosciuti dando loro una nuova identità”.
Curatori della mostra lo storico dell’arte Francesca Di Gioia e il prof. di Arte Contemporanea Dario Agrimi, patrocinata dal Comune della città di Barlad, con il progetto grafico di Vincenzo Baratta.
Vernissage 14 agosto 2022, ore 11, a cura del prof. Antonio Romeo Palie.
Nunzio Lobasso “contemporary artist” nasce a Foggia il 27 febbraio 1982. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Foggia, poi Liceo Artistico. Segue noti artisti locali ed esteri affinando le tecniche pittoriche, che lo portano a riprodurre come copie opere di Vincent Van Gogh, di Leonardo Da Vinci, di Caravaggio, del Giorgione e altri artisti. Partecipa a seminari tematici per la pittura, decorazione e incisione, studiando e poi affinando una sua tecnica personale, brevettata: l’applicazione di forme astratte e viventi su tavola e cartone mediante incisioni e decorazioni, applicandola su diverse opere. Studia e sviluppa una tecnica innovativa per le decorazioni su vasellame in terracotta. Partecipa a diverse collettive, al X Congresso e VII Raduno di Falconeria a Melfi (PZ) nell’ottobre 2003 avente tema “Federico II”, al XXXIX Concorso Premio Primavera organizzato dal Club degli Artisti di Foggia, alla Mostra Nazionale di Pittura “Bianco e Nero”, all’Internazionale “Rubur”. All’attivo ha diverse mostre personali e collettive a Foggia e in Italia, esponendo le sue opere in varie gallerie e in autorevoli palazzi, sconfinando all’estero, per far conoscere la sua arte e le sue tecniche.
E’ stato compiuto un primo passo concreto per l’attuazione della Dichiarazione politica approvata lo scorso 10 giugno a Lussemburgo dal Consiglio europeo Affari Interni che prevede il ricollocamento annuo di circa 10 mila migranti, individuati principalmente tra le persone salvate in mare a seguito di operazioni Sar nel Mediterraneo centrale e lungo la rotta atlantica occidentale e poi sbarcate negli Stati membri di primo ingresso dell’Unione.
Tra i 18 Stati membri (Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania e Spagna) e i 3 associati all’Unione europea (Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) che hanno condiviso la Dichiarazione politica del 10 giugno, Francia e Germania hanno già dato seguito all’impegno assunto con la formalizzazione di un primo pacchetto di ricollocamenti che interessa i migranti sbarcati in Italia.
Funzionari francesi sono stati in missione presso il Cara di Bari, dal 28 luglio al 2 agosto, per verificare la composizione di un primo gruppo di migranti che verranno ricollocati nel Paese transalpino. Contemporaneamente, le autorità tedesche hanno comunicato di essere pronte ad effettuare un’analoga missione nel corso del mese di agosto.
E’ così operativa la “piattaforma”, predisposta dalla Commissione europea, attraverso la quale gli Stati membri ed associati alla Ue confermano il proprio impegno di ricollocazione dei migranti.
“La Dichiarazione politica approvata lo scorso 10 giugno al Consiglio europeo Affari interni rappresenta una tappa storica per l’Unione perché, per la prima volta, il principio di solidarietà nella gestione dei flussi migratori alle frontiere esterne della Ue è stato condiviso da una larghissima maggioranza di Stati membri”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
“E’ stato possibile raggiungere questo risultato grazie all’impegno della Presidenza francese e della Commissione – ha aggiunto la titolare del Viminale – che hanno accolto in pieno le proposte avanzate dall’Italia e dall’intero gruppo Med5, composto anche da Cipro, Grecia, Malta e Spagna, determinando così un decisivo passo in avanti nel difficile compito di sbloccare la trattativa sul Patto europeo Immigrazione e Asilo”.
“La Dichiarazione politica del 10 giugno – ha concluso il ministro Lamorgese – segna l’inizio di un percorso finalizzato a stabilire un giusto equilibrio tra la responsabilità e la solidarietà nella gestione condivisa dei flussi migratori. Sono convinta che l’Unione europea abbia intrapreso la strada giusta per affrontare le sfide migratorie e umanitarie, come è stato dimostrato anche in questi mesi con la risposta, condivisa e solidale, relativa all’emergenza provocata dal conflitto armato in Ucraina che ha determinato lo spostamento di milioni di profughi in Europa”.
Il caporalato non è solo un fenomeno criminale di sfruttamento della persona presente nel sud dell’Italia, prevalentemente nei campi agricoli durante le campagne di raccolta. È presente anche nel nord dell’Italia, nei campi e nelle aree laddove insistono piccole aziende gestite familiarmente, specie dalla criminalità organizzata.
È notizia della giornata, che al termine di complesse indagini dirette dalla locale Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova, con il supporto di altri reparti del Corpo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza, che ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno nei confronti del promotore di un’associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro, e al contestuale sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 750 mila euro.
Le indagini svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Padova, che hanno visto il coinvolgimento di 15 indagati per lo più indiani, di cui 7 destinatari del citato provvedimento cautelare personale e reale, distinti tra promotore, organizzatori e partecipi, hanno permesso di disarticolare un’associazione per delinquere capeggiata da un cittadino indiano, residente da tempo nel padovano, con ramificazioni in diverse città (Alessandria, Mantova, Brescia, Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Parma, Bologna, Forlì-Cesena, Arezzo, Perugia e Lecce), dedita allo sfruttamento di numerosi lavoratori - principalmente connazionali, ma anche bengalesi e pakistani.
Gli accertamenti svolti, avvalendosi anche della collaborazione dei funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Padova, hanno consentito di constatare che l’organizzazione in rassegna si occupava, innanzitutto, del reclutamento della manodopera, che avveniva tra soggetti stranieri in stato di bisogno o necessità presenti sia sul territorio nazionale, sia - soprattutto - nello stato indiano del Rajasthan, dove emissari dell’associazione criminale - nella fattispecie familiari del dominus - attingevano manovalanza dalle fasce più povere della popolazione rurale, prospettando migliori condizioni di vita e lavorative a fronte del pagamento di un’ingente somma, di cui un anticipo da corrispondere in madrepatria e il resto mensilmente, una volta intrapresa l’attività lavorativa in Italia.
Appena giunti sul territorio nazionale, i lavoratori ottenevano un regolare permesso di soggiorno grazie all’immediata assunzione presso cooperative fornitrici di forza-lavoro per la gestione di magazzini della grande distribuzione, siti principalmente nel nord Italia, ma anche in Toscana, Umbria e Puglia.
I lavoratori, infatti, erano sottoposti alla pressante vigilanza dell’organizzazione, che dislocava presso ogni cooperativa un fidato sodale con il compito di spegnere, con la minaccia e talvolta con l’uso della forza, ogni tentativo di protesta o ribellione, controllando anche la fruizione di ferie o permessi, nonché disincentivando l’eventuale adesione a organizzazioni sindacali.
Il clima di costante intimidazione era alimentato anche dal timore di possibili ritorsioni sui familiari rimasti in India.
La soggezione delle vittime si manifestava anche fuori dai luoghi di lavoro: gli stessi – già gravati dalla necessità di mantenere le famiglie d’origine - erano costretti a restituire le ingenti somme dovute per l’ingresso e l’ottenimento dell’impiego in Italia, nonché obbligati a dimorare presso le abitazioni nella disponibilità degli organizzatori del sodalizio criminale, spesso in situazioni alloggiative degradanti, per essere sottoposti a un controllo stringente fino al pieno soddisfacimento della pretesa economica.
Il consistente profitto dell’organizzazione, pertanto, era assicurato dal denaro contante prelevato direttamente dai conti correnti dei lavoratori sfruttati, di cui la consorteria poteva disporre autonomamente, nonché dal rimborso forzoso delle spese di vitto e alloggio che rendevano, di fatto, indissolubile il legame tra il lavoratore sfruttato e gli indagati, che si protraeva anche dopo l’estinzione del debito iniziale. Tale profitto veniva in parte trasferito in India e in parte utilizzato per l’acquisto di ulteriori abitazioni da destinare a dimora obbligata dei lavoratori, in modo da alimentare e accrescere il sistema di sfruttamento della manodopera.
In conclusione, la stima dei soggetti reclutati e impiegati sul territorio padovano con il sistema del “caporalato” è risultata ammontare a oltre 100 unità, fermo restando che non è possibile determinare in maniera compiuta il numero di tali maestranze, spesso trasferite presso le varie sedi delle cooperative coinvolte.
Al termine delle indagini, su richiesta della Procura della Repubblica di Padova, il competente G.I.P. ha emesso un provvedimento di interdizione dall’esercizio dell’attività imprenditoriale nei confronti del promotore dell’associazione, disponendo il sequestro di 3 immobili siti nella provincia di Padova, utilizzati per ospitare i lavoratori reclutati, nonché di ulteriori beni e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 750 mila euro.
Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda in esame sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’intervento delle Fiamme Gialle padovane testimonia il costante impegno del Corpo nel contrasto delle più gravi forme di sfruttamento e prevaricazione, a tutela del mercato del lavoro e dell’ordine pubblico economico, al fine di disincentivare ogni forma di distorsione della concorrenza assicurando il rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori.
Exploit di tappe per Micky Sepalone e Angela Piaf che quest'anno festeggiano, con la loro Canta Napoli Band, quindicianni di successi. Con amore, passione e tanta dedizione i due vocalist coltivano il loro progetto musicale partito nel 2008 pergioco ed oggi raccolgono i frutti di un lavoro assiduo, sia dal punto di vista della ricerca musicale che in ambito sociale.
Canta Napoli Band è un progetto che racconta la Storia della Canzone Napoletana in un Concerto Moderno con arrangiamenti che Sepalone e Piaf, insieme ai loro musicisti, personalizzano continuamente, ogni anno in modo differente. Si spazia dal pop, al blues, al funky, al country, al rock, al reggae. Canzoni che raccontano la Storia di Napoli e d'Italia che piacciono a grandi e piccini: Tu vuò fà l'americano, Guaglione, Malafemmena, Torero, Io te vurria vasà, Dicitencelle vuje, Caruso, Napul'è, O Sarracino, A Città e Pullecenella, O sole mio, Don Raffaè, Resta cu mme, Lazzarella, Pigliate na pastiglia, Tre numeri al lotto, L'hai voluto te, Tammurriata nera, Comme facette mammeta, Funiculì funiculà, Caravan petrol e tante altre ancora. Si canta il genio di Renato Carosone e si interpretano Antonio De Curtis, Enzo Gragnaniello, Sergio Bruni, Roberto Murolo e Mia Martini, Pino Daniele e Nino D'Angelo. Angela Piaf impreziosisce lo spettacolo con la sua vocalità e la sua eleganza, come nelle interpretazioni di Voce e notte, Napule, Tu sì na cosa grande e Caruso. Micky è il solito mattatore che si butta giù dal palco cantando in mezzo alla gente e coinvolgendo tutti con la sua allegria e quella della canzone partenopea. Il nuovo spettacolo è davvero esplosivo, con diverse novità negli arrangiamenti e non solo. Non manca qualche new entry in scaletta come il medley dedicato a Pino Daniele interpretato da Angela.
Anticipiamo di seguito alcuni degli appuntamenti di Luglio, Agosto e Settembre, in attesa della definizione del calendario definitivo. Prima di dare inizio al tour estivo Micky è stato ospite di Moreno il Biondo e della sua Orchestra Grande Evento, in occasione della Settimana del Liscio a Gatteo Mare, il 4 Giugno scorso. Trattasi di un evento internazionale che attira migliaia di visitatori, nella patria del liscio e del folk romagnolo. "È stato un onore per me interpretare Tu vuò fa l'americano sul palco con Moreno il Biondo e i suoi grandi musicisti. Cantare nella patria di Secondo e Raoul Casadei è per me motivo di grande orgoglio e l'amicizia con Moreno Conficconi mi gratifica immensamente. Nel giorno della mia ripartenza, ero per strada, ho ricevuto un messaggio emozionante dalla Signora Riccarda Casadei che subito dopo mi ha telefonato. Ero sorpreso e felice, adoro la Romagna quanto amo Napoli. Due culture musicali differenti ma popoli che hanno diverse cose in comune: l'amore per la propria terra, la difesa dei propri ideali, la gioia nel cuore e l'amore per la vita" dichiara Micky.
Le tappe di Micky, Angela e Band per ora sono le seguenti ma il calendario è in continuo aggiornamento:
4 Giugno Gatteo Mare, 3 Luglio Roseto Valfortore, 9 Luglio Scalo dei Saraceni, 14 Luglio San Severo, 17 Luglio Apricena (nuovo spettacolo Angela Piaf "Perché Sanremo è Sanremo"), 22 Luglio Foggia-Antico Teatro (Angela Piaf "Perché Sanremo è Sanremo"), 24 Luglio Mattinata, 28 Luglio Troia (Angela Piaf "Perché Sanremo è Sanremo"), 30 Luglio Napoli Maschio Angioino (Festa dei 15 anni della Canta Napoli Band), 31 Luglio Lesina Marina (Angela Piaf "Perché Sanremo è Sanremo"), 1 Agosto San Salvo Marina, 3 Agosto Castel San Vincenzo, 4 Agosto Rignano Garganico, 5 Agosto Giovinazzo (con Uccio De Santis, Umberto Sardella e Antonella Genga del Mudù), 7 Agosto Castelluccio Valmaggiore (con Giovanni Imparato, percussionista e vocalist di Nino D'Angelo e dell'Orchestra Italiana di Renzo Arbore), 9 Agosto Lesina Marina, 11 Agosto Borgo Tressanti, 12 Agosto Celle di San Vito, 14 Agosto Lucera (Festa Patronale), 15 Agosto Zapponeta, 16 Agosto Volturino, 17 Agosto Ippocampo, 18 Agosto Celle di San Vito (Angela Piaf "Perché Sanremo è Sanremo"), 19 Agosto Orsara di Puglia, 20 Agosto Lido del Sole, 11 Settembre Foggia-Parcocittà (Festa dei 15 anni della Canta Napoli Band).
Ha avuto successo il ritorno a Napoli della Band lo scorso 30 Luglio, al Maschio Angioino, dopo l'esperienza a Castel dell'Ovo del 31 Luglio 2021.
L'evento rientrava nella rassegna "Estate a Napoli 2022" organizzata dal Comune. Quest'anno Micky e Angela festeggiano oltre 230 tappe con la loro band e i festeggiamenti sono iniziati proprio a Napoli dove i napoletani hanno accolto affettuosamente gli artisti e la band e hanno accompagnato il concerto con un calorosissimo coro.
Non mancheranno altri appuntamenti che sono in via di definizione e che avranno luogo fino ad Ottobre per poi ripartire a Dicembre col progetto Christmas, già collaudato l'anno scorso e che ha avuto un grande riscontro battezzando diciannove impegni. Importanti nuove collaborazioni porteranno nuovamente Micky e Angela nelle Regioni Lazio, Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo, Calabria e Sicilia. A causa del covid molti accordi ed eventi sono saltati e solo da poche settimane le Pro-Loco, i Comitati Feste e le Pubbliche Amministrazioni hanno ripreso a concentrarsi sugli eventi e sul pubblico spettacolo; finora è stato tutto molto complicato, a causa dei due anni di pandemia. E nonostante la pandemia sia nel 2020 che nel 2021 si è riusciti ad organizzare comunque diversi concerti nel rispetto delle restrizioni.
"È una grande festa e lo è anche grazie all'amico Francesco Finizio di Strumenti&Figure che ci ha accolto nel suo cast artistico consentendoci di far crescere ancor più il nostro progetto. Un grazie ulteriore va ai nostri amici musicisti, tecnici e collaboratori e promoter, senza dei quali non riusciremmo a portare a casa importanti risultati. Michele D'Urso, Tony Moffa, Luigi Pellicano, Sergio Picucci, Marco Pignatiello, Francesco Loparco, Luciano Parisano, Giuseppe Fabrizio, Guido Paolo Longo, Emanuele Acucella, Alberto Fiore, Oreste Russo, Alessio Muscillo, Salvatore Ferrara, Franco Sepalone, Nicola Talienti di Bella Vita Eventi. Io e Angela siamo complici sia sul palco che nella vita e se tutto questo è possibile è anche grazie a lei, che mette la voce anche nella gestione dell'Associazione".
La Canta Napoli Band non è solo Musica ma soprattutto sociale e gli eventi promossi all'interno del Carcere di Foggia e del Carcere di Lucera, grazie al Maestro Sergio Picucci e alle Direzioni delle rispettive Case Circondariali, non fanno altro che arricchire il bagaglio di Micky e Angela che si prestano senza remore ad iniziative di rieducazione, di svago e di intrattenimento. Sono numerose le iniziative benefiche in programma nel prossimo futuro. Non bisogna dimenticare che l'Associazione "Canta Napoli" nasce nel 2012 come Aps "per la Cultura" e che quindi la passione per la Musica è soprattutto motivo di amicizia, divertimento, aggregazione, svago. La Canta Napoli Band è portatrice di messaggi di pace e amore attraverso la Musica.
"Preziosissimo, in questa prospettiva, è il sostegno dei Dottori Vassalli della Farmacia Santa Rita e Farmacia 1. I nostri partner sono aziende fatte di persone dal cuore grande che sostengono la Cultura, il Turismo, lo Spettacolo e ogni nostra attività volta al Sociale" conclude Sepalone.
Per restare sempre aggiornati sui prossimi eventi e sulle attività future visitate i profili e le pagine Facebook di Micky Sepalone, Angela Piaf e Canta Napoli Band. Sito ufficiale: www.cantanapoli.org.
È stato uno show nello show quello del pomeriggio di domenica 26 giugno 2022 a Vieste. La pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, dell’Aeronautica Militare italiana, ha dipinto di verde, rosso e bianco la perla del Gargano.
La gloriosa Bandiera Italiana, il Tricolore, nei cieli e sul mare del Gargano, con tanta gente con il naso all’insù per ammirare, fotografare, riprendere, godere, delle acrobazie di una pattuglia riverita in tutta il mondo.
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Lo show si è svolto, precisamente, nel tratto di mare compreso tra l'isolotto di "Portonuovo-Gattarella" e il faraglione di Pizzomunno, in occasione della manifestazione aerea "Vieste Air Show 2022".
Questa di Vieste era l’unica tappa in Capitanata ed ultima della stagione acrobatica nei cieli di Puglia.
Ancora una volta il Gargano scelto come testimonial nel mondo.