Secondo appuntamento del Festival della Filosofia al Liceo Scientifico G. Marconi di Foggia.
Il 19 Dicembre prossimo, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico G. Marconi di Foggia, si terrà il secondo incontro del Festival della Filosofia, attività organizzata dal Dipartimento di Scienze Storico Filosofiche in preparazione al XXV Congresso Mondiale, che si svolgerà a Roma nel 2024. Ospiti del liceo Marconi saranno I Ragazzi di Via D’Amelio, Raffaele D’Alfonso Del Sordo e Francesco Nappi, della omonima associazione culturale, che proporranno alle classi partecipanti la presentazione di un manuale con alcune semplici regole, da loro stessi pensate ed elaborate, per combattere la mafia. La prima presentazione del progetto risale al mese di Ottobre 2022, quando presso l’Aula Magna Valeria Spada di Foggia, i ragazzi dell’associazione incontrarono il Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro, alla presenza delle scuole di Foggia.
L’incontro con le classi del liceo Marconi è perciò una consuetudine che si rinnova anche quest’anno, per consentire agli alunni delle terze di comprendere, almeno in parte, un fenomeno così esteso e capillare, molto diffuso anche nella nostra regione. Si parla, difatti, della quarta mafia, che è quella di Puglia, dopo la mafia siciliana, la camorra napoletana, e la’ndrangheta calabrese. Anche in Puglia esistono, tuttavia, una mafia salentina ed una garganica, ferocissima, che si contendono il primato sul territorio, insieme alla società foggiana. L’approccio al fenomeno criminale, e la sua conoscenza, consentono al cittadino di agire consapevolmente e responsabilmente in favore della legalità e del rispetto delle regole comunemente accettate per il buon vivere civile. Il liceo Marconi è particolarmente orgoglioso di ospitare un tale evento, che vede anche la presenza di un nostro ex alunno, nella persona di Francesco Nappi, attualmente studente di Medicina. I giovani dell’associazione culturale sono, difatti, tutti universitari, impegnati nello studio di discipline assolutamente differenti tra loro. Ciò che li accomuna è la passione per la giustizia e per la legalità, ed il loro impegno sociale, che si fa valore da trasmettere alle generazioni più giovani, delle scuole secondarie superiori del nostro territorio.
Ad introdurre la giornata sarà la dirigente, professoressa Piera Fattibene, che porgerà ai presenti i saluti di rito. L’incontro sarà moderato dalla professoressa Antonietta Pistone, direttore del Dipartimento di Scienze Storico Filosofiche del Liceo Marconi di Foggia.
Successivi eventi in programma nel calendario del Festival della Filosofia, saranno la proiezione del film documento di Lorenzo Sepalone, Il Cognome che ho scelto, sul tragico evento che ha visto coinvolto Alfredo Traiano, protagonista del corto di Sepalone, previsto nel mese di gennaio 2024; e la presentazione del testo I Complotti della Mente di Antonello Bellomo, direttore della cattedra di psichiatria di Unifg e docente di Storia della Medicina presso lo stesso ateneo cittadino, e Felice Lisanti, medico psichiatra, sui complottismi nella storia, calendarizzato nel mese di febbraio 2024.
L'Associazione Sacco & Vanzetti, in collaborazione con lo Storia Viva Lab Sacco & Vanzetti, il Comune di Torremaggiore e le scuole Istituto Comprensivo Via Pietro Nenni, Istituto Comprensivo Via Sacco & Vanzetti e l'ISISS Fiani - Leccisotti, sta preparando un evento senza precedenti: il "Nick & Bart - Premio Diritti Umani 2023". Questo evento, che avrà luogo il 11 dicembre 2023 presso il suggestivo Castello Ducale alle ore 19:00, mira a coinvolgere e sensibilizzare i giovani sulle questioni cruciali legate ai diritti umani.
L'iniziativa prende il nome da due icone della lotta per i diritti umani: Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
Questi due uomini, ricordati per la loro lotta per la giustizia sociale, sono un simbolo di impegno e sacrificio nella difesa dei diritti fondamentali dell'essere umano.
Il contesto attuale ci mette di fronte a sfide globali legate ai diritti umani, dalle disuguaglianze sociali alla discriminazione, dalla crisi dei rifugiati alla libertà di espressione. Coinvolgere i giovani in questo dialogo è cruciale per garantire una comprensione profonda di queste questioni e promuovere un'impronta attiva nel loro perseguimento.
I giovani sono l'anima del cambiamento. La loro prospettiva fresca e il loro desiderio intrinseco di giustizia li rendono potenti catalizzatori per il cambiamento sociale. Coinvolgerli nei temi dei diritti umani non solo li informa su questioni vitali, ma li forma come cittadini consapevoli, responsabili e attivi nella società.
Le scuole sono fucine di pensiero critico e conoscenza. L'iniziativa coinvolge attivamente le scuole con la realizzazione di opere artistiche (video, sculture e disegni) da parte degli alunni, per promuovere la consapevolezza e stimolare il dialogo sui diritti umani all'interno della giovane generazione.
Il coinvolgimento della comunità, rappresentata dal Comune di Torremaggiore, è altrettanto cruciale.
Questo partenariato non solo offre una piattaforma perl'evento, ma simboleggia l'unità nella lotta per la promozione e la tutela dei diritti umani.
L'evento "Nick & Bart - Premio Diritti Umani 2023" sarà un momento significativo di riflessione e celebrazione. Saranno premiati giovani talentuosi e impegnati nella promozione dei diritti umani attraverso varie forme di espressione creativa.
L'iniziativa "Nick & Bart - Premio Diritti Umani 2023" rappresenta un'opportunità unica per coinvolgere e ispirare i giovani a essere attori attivi nella difesa dei diritti umani. Questo evento non è solo una celebrazione del passato, ma una pietra miliare per costruire un futuro in cui i diritti umani siano rispettati, difesi e promossi da tutti.
Al termine della manifestazione ci sarà il concerto per Sacco e Vanzetti a cura di Nazario Tartaglione. Le canzoni che hanno fatto la storia tra libertà, diritti del lavoro e diritti civili.
In occasione del Natale torna il “Pacco dei Banditi”, la strenna natalizia della Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola (FG) ispirata a Danilo Dolci e al suo “Banditi a Partinico”, scritto nel 1955. L’edizione del 2023 è dedicata alle storie delle donne vittime della mafia del caporalato e di quelle che sono riuscite a ribellarsi a quel ricatto. In particolare sono ricordate Incoronata Sollazzo e Maria Incoronata Ramella, morte giovanissime di caporalato nelle campagne cerignolane il 24 aprile 1998. La grafica del Pacco riprende proprio il murales ispirato a queste storie e realizzato sul Laboratorio Francesco Marcone, bene confiscato gestito dalla cooperativa, da Viola Gesmundo, illustratrice e artista urbana di origini foggiane.
Il lancio ufficiale, dopo il rinvio della presentazione prevista a Cerignola, avverrà giovedì 7 dicembre alle ore 18.30, presso la sala “Rosa Del Vento” della Fondazione Monti Uniti di Foggia, in via Arpi, 152.
Nelle diverse opzioni di composizione del pacco c’è anche la possibilità di includere il libro “Storia di Franco” (Edizioni “La Meridiana, 1998), libro della scrittrice foggiana Maria Marcone sulla storia di suo fratello Francesco, direttore dell’Ufficio del registro ucciso a Foggia il 31 marzo del 1995, a cui è intitolato il progetto della cooperativa.
La presentazione della nuova edizione, oltre al contributo dell’artista che ha realizzato la grafica, sarà accompagnata dagli interventi di Aldo Ligustro della Fondazione Monti Uniti, Daniela Marcone dell’associazione “Libera contro le mafie” e figlia di Francesco, Elvira Zaccagnino delle Edizioni “La Meridiana” e Federica Bianchi di Libera Puglia. Durante la serata verrà inoltre illustrato il risultato del progetto realizzato dalla cooperativa con ragazze e ragazzi affidate all’USSM di Foggia e curato dalla stessa Viola Gesmundo con gli interventi di Angela Gismondi, direttrice dell’USSM Bari-Foggia e Francesca Capone, bibliotecaria della “Magna Capitana”.
Ad accompagnare gli interventi ci saranno alcune letture tratte dall’opera di Danilo Dolci a cura delle attrici Annalisa Formiglia e Veronica Ricucci della Piccola Compagnia Impertinente di Foggia.
“Chi ci conosce sa quanto le parole siano importanti per noi, per la nostra azione quotidiana. Abbiamo voluto giocare sul doppio significato della parola “bandito”, che vuol dire ad un tempo “criminale, ladro” e “messo al bando, lasciato ai margini, ghettizzato”, come insegnato da Danilo Dolci”, afferma Pietro Fragasso. “Con il nostro lavoro quotidiano vogliamo evidenziare proprio come “i messi al bando” abbiano per noi una centralità decisiva, fatta di speranza e coraggio; integrazione e lotta alla mafia. E soprattutto lavoro: vero, dignitoso e regolare. Siamo contente\i di avere con noi compagne e compagni di viaggio che condividono questo percorso di ormai quasi 28 anni.”.
L’iniziativa ricade nel progetto “Ancora più rossa d’amor”, finanziato dalla L.R. 32 del 01/08/2014 intitolata “Disposizioni attuative per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale”.
Venerdì 01 dicembre, alle ore 17:00, presso Casa Matteo Salvatore ad Apricena, si svolgerà il convegno "Insieme per la legalità e la cultura della vita" con il prof. Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale.
Questa mattina, 28 novembre 2023, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Giuseppe Busia, e il Presidente di Sogin, Carlo Massagli, hanno firmato un protocollo di azione di vigilanza collaborativa in materia di anticorruzione e trasparenza finalizzato ad offrire a Sogin un supporto nell’elaborazione e nel rafforzamento delle sue strategie di prevenzione della corruzione e di trasparenza.
Sono quattro gli ambiti di collaborazione indicati nel protocollo: supporto nella predisposizione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza; supporto nel monitoraggio delle misure di prevenzione adottate; supporto nel monitoraggio degli obblighi di trasparenza; monitoraggio sull’attività svolta dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (Rpct) nelle materie di competenza dell’Autorità.
Si tratta di un accordo rispettoso delle modalità e termini indicati dal Regolamento per l’esercizio della vigilanza collaborativa in materia di anticorruzione e trasparenza (Delibera n. 594 del 7 dicembre 2022).
“Con questo protocollo, l’Autorità affiancherà Sogin supportandola nel compimento della sua missione - ha dichiarato Giuseppe Busia, Presidente di Anac -. La vigilanza collaborativa che esercita Anac nei confronti di enti e Pubbliche Amministrazioni costituisce non solo uno dei più efficaci strumenti di prevenzione rispetto a comportamenti scorretti, consentendo di intervenire con tempestività e garanzia della legalità, ma anche un ausilio per compiere in modo più efficace la propria attività, nel segno della massima trasparenza e controllabilità: un aiuto ad operare meglio e più rapidamente, nell’interesse generale”.
“Con la firma di oggi – ha commentato Carlo Massagli, Presidente di Sogin – si instaura un rapporto virtuoso con l’Autorità che ci consentirà di consolidare le nostre strategie e l’intero sistema di prevenzione della corruzione e di trasparenza della Società, sia nella fase di programmazione delle misure che in quelle di attuazione e monitoraggio, con l’obiettivo di essere sempre più efficienti ed efficaci nelle nostre attività di smantellamento degli impianti nucleari e di gestione dei rifiuti radioattivi”.
LEGALITÀ E DEMOCRAZIA.
All’interno del Progetto Parlamento Internazionale della Legalità, gli studenti dell’Istituto Federico II di Apricena insieme all’istituto Comprensivo Torelli- Fioritti hanno partecipato al Convegno “Il linguaggio della Legalità e il senso della Democrazia nel mondo dei giovani alla luce della testimonianza dei Giusti” a Montecitorio lo scorso 07 Novembre 2023 presso la Sala Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, organizzato dal Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, prof. Nicolò Mannino e dal suo Vice, dott. Salvatore Sardisco.
Al Convegno hanno relazionato, tra gli altri, il Prefetto di Roma Dott. Lamberto Giannini, l’On. Renata Polverini, già Presidente della regione Lazio, la Dott.ssa Carolina Varchi, Vice Sindaco di Palermo e Segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati.
Accolto con commozione Salvatore Attanasio papà di Luca Attanasio l’ambasciatore italiano barbaramente ucciso nella Repubblica democratica del Congo, il quale ha invitato tutti a dire no alla violenza e ridare voce agli ideali per i quali Luca è stato ucciso.
In un clima familiare, i nostri giovani hanno vissuto un momento di confronto e dibattito con tanti studenti, ove la nostra Ambasciatrice Linda D’Amaro in rappresentanza dei Parlamentari del nostro istituto è intervenuta con un messaggio importante, affermava “Avere il coraggio di essere a servizio della collettività è il messaggio che oggi dobbiamo trasmettere a noi giovani. Non può esserci libertà senza legalità. Il nostro obiettivo è migliorare, la realtà in cui viviamo”.
Socializzare tutte le testimonianze dei giovani è stata significativa e di stimolo per un fresco profumo di pace, solidarietà e libertà.
I nostri giovani ragazzi, definiti dal prof. Mannino “Sentinelle di un’alba nuova” hanno arricchito i loro cuori di una maggiore sensibilizzazione verso tutte le forme di legalità e ancora più coscienti di essere loro protagonisti della futura società.
[11/11, 18:09] Alessia Coli Afferma la Dirigente Scolastica, prof. Alessia Colio "Partecipare a progetti che promuovono la legalità come il -Parlamento della legalità internazionale -è fondamentale per la scuola poiché aiutano a formare cittadini responsabili e consapevoli, orientati ai valori del rispetto delle leggi e della giustizia. Valori questi che contribuiscono a costruire una società basata su principi solidi e che promuovono un ambiente scolastico sano e orientato al bene comune".
Conclude la dirigente scolastica: "La partecipazione attiva a progetti di legalità è un investimento per il presente e per il futuro dei nostri giovani. Queste attività in connessione con le altre volte a creare valori solidi e universali, come a titolo esemplificativo -costruiamo gentilezza- peer education- prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo - transizione ecologica e tante altre, rappresentano input importanti per la costruzione del sapere e della personalità dei nostri studenti. Esse sono come tanti fili colorati, che si intrecciano per formare un tessuto educativo coeso e variegato. Questo tessuto rappresenta la connessione tra le attività scolastiche e il territorio, creando un ambiente formativo vibrante e integrato che ha a cuore le persone e la loro crescita".
Ringraziamo la Preside dell’istituto Federico II Prof.ssa Alessia Colio, il Preside dell’Istituto comprensivo Torelli Fioritti prof. Tommaso Albano per aver sposato questo grande progetto, ai referenti di entrambe le scuole. Al Sindaco di Apricena, ing. Antonio Potenza per il supporto alle iniziative del Parlamento della legalità Internazionale del Polo Scolastico locale.
La maglia nera la detiene la città metropolitana di Milano, seguita da Rimini e poi Roma. Foggia si piazza la 20esimo posto. Stiamo parlando della classifica della criminalità 2023 stilata dal quotidiano nazionale il Sole 24 Ore sui dati del 2022.
Le proporzioni son fatte su 100mila abitanti, confermando Milano on 6.991 reati denunciati, mentre Foggia con 3.915,6 reati, sempre denunciati. Il dato che balza all’occhio leggendo quelli attuali è che la criminalità incrementa del 3,5%.
Ovviamente quando si scrive Foggia, per sintesi, si intende tutta la provincia, capoluogo, alto e basso Tavoliere, area ofantina, Gargano e Monti Dauni.
Foggia, seppur ventesima, purtroppo è maglia nera, al primo posto, per riciclaggio, seconda per omicidi, ottava per associazioni mafiose e nona per estorsione, confermando le analisi svolte dalle varie Forze dell’ordine e in primis dall’Antimafia, DIA, DDA e commissione parlamentare.
Sull’argomento irrompe Pippo Cavaliere, già amministratore del capoluogo dauno e figura apicale della Fondazione Antiusura Buon Samaritano Onlus «Tutto torna, eppure qualcuno mette ancora in dubbio l’esistenza della mafia. Diceva Borsellino:”Parlate della mafia sempre, ogni giorno, sui giornali, in TV, alla radio, con gli amici, in ufficio, a scuola, ma parlatene sempre, non abbiate paura, solo così potrà essere sconfitto questo cancro che ci divora e ci impoverisce”».
Ma veniamo ad un’analisi più accurata dei dati pubblicati su Foggia, sempre svolta sul campione di 100mila abitanti.
La provincia foggiana in Italia è prima per riciclaggio di denaro, mentre per auto rubate e denunciate è seconda, con 638,5, dopo la BAT che si piazza prima con 1036. Le rapine si collocano al 18esimo posto e le minacce al 13esimo. L’usura, tentati omicidi, violenza sessuale e lesioni dolose al 19esimo. Gli omicidi colposi sono classificati al 22esimo posto. Due gradii su, al 20esimo, la Capitanata è tra le province con un alto tasso di omicidi volontari, incendi vari.
Scendendo più giù nella classifica troviamo i reati di lesioni alle persone per percosse all’80esimo posto. Un po’ più su al 57esimo quelli danneggiamenti e riscendendo al 79esimo posto furti agli esercenti, diversamente in quelle negli appartamenti all’88esimo piazzamento.
La prostituzione è 69esima assieme alla pedopornografia, mentre il 42esimo posto è per associazioni a delinquere, contraffazioni varie 28esima a contrabbando 46esima.
C’è da ribadire che alcuni reati come violenze sessuali, truffe e tutti i reati che nella sostanza, e nella carne viva si aggiunge, colpiscono la dignità umana i dati sono parziali per la mancanza di denunce per tutti quelli commessi.
Un cellulare rubato a un personaggio della tv, o scrittore o blogger che sia, non è una notizia rilevante e per me non va pubblicata.
Sono altri gli argomenti che la stampa dovrebbe trattare. Ma i click e le vendite sono più importanti della notizia.
Ai cittadini foggiani rubano auto, cellulari, negli appartamenti, e nessuno ne parla, nessuno chiede scusa, nessuno si indigna.
Al personaggio tv, o scrittore o blogger che sia, tutti si prostrano, mente a lui aumentano followers che tradotto significa soldoni. Denigrare artatamente prolifica proporzionalmente al menefreghismo di chi da foggiano amplifica certi immondezzai cercati.
Ormai Foggia è meta di questa parassitaria prassi e nessuno la contrasta. Anzi, da veri traditori, c'è chi tra i foggiani la utilizza per proprie finalità, disconoscendo l'appartenenza.
Così si depaupera una professione che oggi, con queste pubblicazioni, fa più spettacolo che informazione, come i giornalisti al posto dei professionisti, che in tv parlano senza aver ruoli specifici nella materia discussa. Una prassi ben consolidata per indurre lo spettatore a credere in ciò che conviene e non che è.
È disinformazione. Sono dei fake!
Le scuse al personaggio tv, o scrittore o blogger che sia, che volutamente non nomino per non dargli altra inutile visibilità, sono solo le ennesime indecenti prostrazioni di chi non ha nel cuore e nella mente la nostra bella amata città di Foggia, oggi usata e abusata per meri fini elettorali, propaganda personale, business giornalistico.
A lui, al personaggio tv, o scrittore o blogger che sia, chiedo se nella sua tanto nominata New York non accade nulla. E se accade, perché non ne parla? Misero lui, gli piace vincere facile. Anzi, preferisce filmare che denunciare alle Autorità giudiziarie, perché così ottiene like e followers. La giustizia e la legalità per lui sono valori secondari, a quanto pare.
Chi giudica e poi diffama Foggia non vivendoci è genericamente il solito usurpatore che con la disinformazione fa credere il contrario, che approfitta di uno status temporaneo, che tra l'altro è dilagante in tutta Italia, facendolo diventare stanziale, distorcendo verità che non vuol dire. E fino a ora di casi identici ne sono accaduti diversi e tutti verso Foggia, facendo trasparire inequivocabilmente l'incapacità politica e istituzionale di chi la dovrebbe difendere.
Questo va detto e scritto, e anche denunciato, perché noi foggiani abbiamo una dignità da difendere, rimandando al mittente, chiunque sia, ciò che ci offende, mentendo.
Foggia è bella e quella non è una notizia.
#puntidisvista ♨️ #freethinker #Foggia #fakenews #legalità #informazione #disinformazione #giornalismo
Era l'8 Settembre del 1999. Un giovane ragazzo albanese di 22 anni moriva presso l'ospedale di Cerignola in seguito ai traumi e alle ferite riportate dopo il pestaggio subito alcuni giorni prima nelle campagne di questa città da parte di alcuni caporali. La sua "colpa" quella di non essersi voluto piegare alla violenza, al sopruso e allo sfruttamento, nel nome della propria dignità e dei propri diritti. Quel giovane ragazzo aveva un nome: Hyso, vittima innocente di una mafia del caporalato che continua anche oggi a generare dolore e morte.
Nel 24° anniversario della sua uccisione, la Cooperativa “Pietra di scarto”, in collaborazione con l’associazione “Libera contro le mafie” e col patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Cerignola, vuole ricordare Hyso in una giornata che sarà allo stesso tempo di memoria, di impegno e di festa.
Giovedì 7 settembre presso il “Laboratorio di legalità F. Marcone”, si partirà alle ore 17:30 con il laboratorio di passata artigianale "Sals' & Bukkac" rivolto a persone di tutte le età.
Alle ore 19 ci sarà il momento dedicato a Hyso e alla sua storia, in compagnia di Daniela Marcone, responsabile del settore "Memoria" di Libera contro le mafie, Poliksenj Telharaj, sorella di Hyso e una video testimonianza della Cooperativa "Engim", che gestisce beni confiscati alla mafia in Albania. La giornata terminerà con un piccolo aperitivo realizzato con i prodotti della cooperativa.
“Hyso in questi anni è diventato per noi compagno di strada e di lotta, simbolo di una umanità che non arretra e si batte per affermare che prima delle braccia ci sono le persone”, afferma Pietro Fragasso della cooperativa Pietra di Scarto, “a lui e alla sua famiglia abbiamo fatto una "besa", che in albanese vuol dire "promessa da mantenere a tutti i costi": quella di continuare la sua lotta contro ogni sopruso e ogni caporale, perché la sua morte non sia stata vana”.
“La storia di Hyso Telharaj è la storia di un ragazzo di 22 anni come tanti, che decise di venire in Italia dall'Albania per darsi l'opportunità di un futuro migliore di quello che la sua terra aveva da offrirgli e per aiutare la sua famiglia”, riferisce la referente di Libera contro le mafie, Federica Bianchi. “Il suo progetto di vita trovò, nel sistema del caporalato in Capitanata e nelle sue logiche spietate, un ostacolo a cui egli ebbe il coraggio di opporsi. Pagò con la vita la sua ribellione ma oggi il suo nome è un simbolo di riscatto e rinascita, che ha creato un ponte tra Italia e Albania.
La sua storia è anche la storia di tante e tanti che ancora oggi arrivano nel nostro Paese in cerca di speranza, libertà, dignità. Perciò ricordare Hyso, tenere viva la sua memoria, significa anche impegnarci a costruire un futuro libero e dignitoso per tutti”.
“Nella storia di ogni Paese ci sono persone destinate a lasciare un’impronta profonda, indelebile, nella vita di singoli cittadini e di intere comunità. Libero Grassi è uno di loro.
Uomo di straordinario coraggio e integrità, sfidò la mafia pagando con la vita il suo rifiuto di piegarsi al ricatto del “pizzo”. La sua ferma opposizione alla criminalità organizzata lo ha reso simbolo di resistenza e di eroismo civile.
Sono trascorsi 32 anni da quel vile omicidio ma il ricordo del suo valore, del suo non sottomettersi alla minaccia mafiosa, è più che mai vivo. E ancora oggi Libero Grassi è fonte di ispirazione per le nuove generazioni e per quanti credono e lottano per un Paese più giusto e più sicuro.
Per questo è nostro dovere rinnovare la memoria di quanto accaduto quel 29 agosto del 1991. Perché il seme della ribellione morale e culturale, nato dal rifiuto senza riserve che l’imprenditore siciliano oppose alla violenza e alla prevaricazione, continui a germogliare.
Una eredità che potrà sempre contare sul sostegno di tutte le Istituzioni, ogni giorno al fianco di coloro che scelgono di essere dalla parte della giustizia e della legalità” ha ricordato il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in occasione del 32esimo anniversario dell’assassinio di Libero Grassi, sottolineando in questo ambito, fra le molte azioni di contrasto alle mafie, anche il fondamentale ruolo svolto dall’ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, diretto dal Prefetto Nicolò, e dalla rete di associazioni che ne sostiene l’impegno sui territori.