Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia. L’autore e giornalista presenta “Mina. Viva lei” e ritrova il pubblico della sua città.

“Basta mettere una sua canzone, e subito ci si sente compresi, incredibilmente descritti, accolti e accettati”. È così? Sì, decisamente. Ma questa è solo l’artista, segue l’altra faccia della luna, quella che Tony di Corcia e Barbara Alberti raccontano, è il caso di dire, una canzone per volta. È tutto concentrato in Mina. Viva lei (Edizioni Clichy, 2023), l’ultimo graffio biografico-letterario del giornalista e scrittore nativo di Foggia, ma ormai apprezzato in tutta Italia per i suoi lavori, da Gianni Versace a Giorgio Armani passando Alda Merini e “Paz”. Mercoledì 27 dicembre, alle ore 18, Tony di Corcia presenta in anteprima il suo libro dedicato alla grandissima cantante italiana nella Sala Fedora del Teatro comunale U. Giordano di Foggia. La vita di Mina, la carriera, ma anche la TV, la radio, la moda, in una parola: il segno, ciò che ha lasciato e che continua a lasciare anche all’età di ottant’anni perché, come si legge nel libro attraverso le parole della notissima autrice Barbara Alberti, “Mina è lo scandalo, sempre e comunque, nel significato originario di inciampo. Inciampo alla morale comune”. A conversare con Tony di Corcia sarà il giornalista Felice Sblendorio. Previsti i saluti della neo assessora alla cultura Alice Amatore, alla prima uscita istituzionale, e della sindaca Maria Aida Episcopo.

Mina. Viva lei (Edizioni Clichy, 2023). Nell’epoca in cui tutto è «iconico», è diventato difficile dire chi meriti davvero questa definizione. Ma su Mina non ci possono essere dubbi. Più gli altri si affannano per ottenere un quarto d’ora di celebrità, più lei brilla per assenza. Dopo il suo ritiro dalle scene nel 1978, ha mantenuto la parola e ha fatto ciò che a molti risulterebbe inconcepibile: sparire. E più sparisce, più il suo mito si amplifica. Mina ha cantato tutto: l’amore, il dolore, il sesso, l’amicizia. E ha cantato tutti: dai nomi celebrati agli autori più sconosciuti, lanciando le loro carriere. Oltre che nella musica, in cui si è mossa da regina incomparabile per talento, estensione vocale e intelligenza, ha saputo lasciare il suo graffio nella televisione, nella radio, nella moda. E nella società: nel moralismo imperante degli anni Sessanta, posava sorridente sui giornali con il suo bambino nato fuori dal matrimonio. Ancora oggi, a più di ottant’anni, si dimostra la più moderna di tutti. Duetta con una star giovanissima come Blanco e nel caos digitale decide che la sua casa discografica produrrà dischi a 33 giri. Tony di Corcia ha invitato la scrittrice e sceneggiatrice Barbara Alberti a fare un gioco: ascoltando alcune canzoni di Mina, non necessariamente le più conosciute, hanno usato la sua musica e i suoi testi come pretesto per analizzare il nostro passato e il nostro presente, i nostri linguaggi, i nostri cambiamenti. La voce di Mina come pretesto per parlare di vita. E di amore.

Tony di Corcia. Ha iniziato la sua attività professionale nel 1990 e ha scritto per le redazioni pugliesi di Repubblica e del Corriere della Sera. Nel 2010 ha pubblicato Gianni/Versace: lo stilista dal cuore elegante, seguito nel 2012 da Gianni Versace: la biografia (Lindau) con una prefazione di Giorgio Armani. Nel 2013 sono usciti Valentino: ritratto a più voci dell’ultimo imperatore della moda (Lindau) e Burberry: storia di un’icona inglese, dalla Regina Vittoria a Kate Moss. Nel 2015 ha pubblicato Alda Merini e Michele Pierri: un amore tra poeti (Falco Editore, prefazione di Maurizio Costanzo), nel 2018 La femmina è meravigliosa: vita impaziente di Andrea Pazienza (Cairo) e nel 2019 Giorgio Armani. Il re della moda italiana (Cairo).

La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la Natività di Palermo. Nascita e scomparsa di un capolavoro”,  Campisano Editore, Roma 2023, ha fatto il punto sulla scomparsa a Palermo dell’opera del nostro maggiore pittore Caravaggio (1571-1610), il cui ritrovamento ancora oggi se ne parla, e che ha avuto come protagonista il nostro concittadino Libero La Torre Carabiniere del Nucleo Operativo della Tutela dei Beni Culturali, il quale ha profuso tutto il suo tempo e il suo impegno  nel ritrovare il dipinto del Caravaggio trafugato  a Palermo  il 17-18 ottobre del 1969.

Un impegno e una ricerca che purtroppo ancora oggi lasciano molti interrogativi irrisolti in quanto l’opera è ancora nelle mani di chi l’ha rubato, tanto da far intervenire non solo personaggi del mondo    culturale, quanto la presenza della mafia siciliana. In ogni modo durante la presentazione del libro di Cuppone,  con la partecipazione della conduttrice Rosita Zucaro, del concittadino Libero La Torre e del Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, si è tenuto a sottolineare che l’opera d’arte è l’espressione massima della bellezza del mondo e che ogni città acquista valore e identità proprio attraverso la conservazione e la presenza delle opere d’arte, di cui è espressione l’artista ma anche la storia e la cultura della città che le ospita. Come nel caso di Palermo dove l’opera della Natività del Caravaggio ha dato notorietà alla città e al suo autore. Del resto ogni città acquista valore e identità proprio attraverso la presenza del suo patrimonio storico-artistico, come nel caso della città di Monte Sant’Angelo, di cui alcuni  autori parlano di una ipotetica presenza del Caravaggio proprio qui a Monte Sant’Angelo in visita  al nostro Santuario.

Ma ciò, vero o falso, non fa diminuire l’importanza che la città micaelica ha avuto nel corso della sua storia, come del resto, a proposito della presenza di grandi artisti, dobbiamo constatare che nel Palazzo del nostro Municipio abbiamo ben due opere di grandi artisti dell’età di Caravaggio e precisamente un’opera del Perugino (1448-1523) e un opera di José de Ribera detto lo Spagnoletto (1591-1652). Opere che purtroppo nemmeno i possessori hanno veramente conoscenza  e coscienza del grande valore artistico  che esse hanno.  Un patrimonio che purtroppo spesso è incustodito, senza che vi sia una  vera e propria cura  nel preservarlo in maniera tale da non compromettere lo stato di conservazione. E mi riferisco per esempio alle due opere che oggi possiamo ammirare all’interno del Palazzo Municipale della Città, un tempo sede dell’antico monastero dei Benedettini, fondato, come vuole la tradizione, dal Beato Salla, monaco celestino del XIV secolo, il quale fu il primo ad occuparlo. Storicamente il Monastero dei Benedettini fu abitato dall’arcivescovo Giovanni Maria del Monte di Monte S. Savino (1545-1550), che divenne poi papa Giulio III.

All’interno di alcune Sale del Municipio, vi sono oggi diverse opere pittoriche, fra cui una bellissima tela attribuita a PIETRO VANNUCCI, detto il PERUGINO (1448-1523), maestro di RAFFAELLO (1483-1520), in cui vengono raffigurate  Santa Barbara e Santa Lucia, e un’altra opera attribuita a JOSÉ DE RIBERA, detto    LO SPAGNOLETTO (1591-1652), raffigurante un Cristo con la corona di spine, nonché altri quadri raffiguranti personaggi di epoca, fra cui una raffigurazione di San Francesco. L’attribuzione del Cristo sofferente allo Spagnoletto, anima della cosiddetta “scuola dei tenebrosi” è ispirata alla originale arte pittorica di Michelangelo da Caravaggio. Afferma a tale proposito Ciro Angelillis: “Detto dipinto ha un’espressione così profonda di dolore da colpire vivamente che vi rivolge lo sguardo. Nei muscoli contratti di quel volto straziato, in quei grandi occhi velati di lacrime e fortemente iniettati di sangue è trasfuso tutto lo spasimo del martirio del divino Maestro.

Lo Spagnoletto, che fu uno dei più potenti e vigorosi tra i pittori napoletani del  seicento, si distinse soprattutto per una singolare perizia nelle immagini dolorose del Nazareno e dei Santi Martiri e in generale nelle scene sacre di supplizi e di torture.  Ond’è che non può essere lontano dal vero chi, come noi, ammette che il nostro quadro rappresentante la testa di Cristo con la corona di spine, sia da assegnarsi precisamente alla mano del Ribera”.  Dello stesso parere è stato il prof. Antonio Ciuffreda in Uomini e fatti della Montagna dell’Angelo, Monte Sant’Angelo 1989, il quale così scrive: “Tra le opere artistiche presenti nella nostra Città merita di essere segnalato il quadro raffigurante la testa di Cristo incoronato di spine, attribuito a Josè de Ribera detto lo Spagnoletto, conservato nella sede del Comune, ma originariamente esposto nella chiesa dei Cappuccini”. A tale proposito l’avv. Matteo Giuffreda, in un articolo pubblicato su l’Attacco  di Foggia,  del 16 maggio 2023, ha fatto presente che il quadro ha bisogno di urgentissimo restauro, al fine di esporlo, secondo noi,  in una sede più confacente alla sua importanza, fra cui un Museo o Pinacoteca Civica.

Del resto una città senza un luogo emblematico della bellezza, come una Pinacoteca o un Museo d’Arte non può ambire ad essere capitale né dell’Italia né della Puglia.

La Politica deve essere l’espressione non solo di interessi particolari, quanto di interessi  generali della città, che ha nella cultura e nella bellezza i suoi punti di riferimento. Per questo da più di anni chiedo ad alta voce l’istituzione di una Pinacoteca Civica o di un Museo d’Arte Moderna e Contemporanea al fine di creare le basi per una città veramente all’altezza del riconoscimento UNESCO.  Ciò che del resto è scritto a chiare lettere nel Dossier di Presentazione della Candidatura di Monte Capitale della Cultura Italiana 2025 e oggi Capitale della Puglia 2024.

È stata indetta la IV edizione del Premio Letterario “Terre di Puglia”, che punta alla promozione della lettura e al sostegno dell’editoria pugliese, attraverso la valorizzazione di un romanzo in lingua italiana, edito per la prima volta nell’anno 2022 da una casa editrice pugliese.

“Incoraggiare la lettura dei libri anche nell’era digitale rappresenta un obiettivo importante che perseguiamo come Consiglio regionale, tramite la nostra biblioteca, la Teca del Mediterraneo” afferma la Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone. “Questo premio è unico perché ci permette di raggiungere l’obiettivo sostenendo contemporaneamente l’editoria regionale, valorizzando autori e territorio della nostra bellissima Regione”.

Ideato dalla scrittrice Giulia Poli Disanto e promosso dal Club Femminile dell’Amicizia, il premio è sostenuto dalla Teca del Mediterraneo, biblioteca del Consiglio Regionale di Puglia, e dal Comune di Santeramo in Colle (BA) e si avvale della collaborazione della Biblioteca Comunale “Giovanni Colonna” di Santeramo, gestita dalla Cooperativa SoleLuna, dell’II.SS. “Pietro Sette” di Santeramo in Colle e delle librerie santermane Equilibri, Libriamo, L’edicola di via Roma, CartoLibreria Leo-nardo.

“Anche quest’anno siamo felici di annunciare il concorso letterario “Terre di Puglia”, l’unico premio letterario regionale che pone l’accento sul lavoro degli editori e sul loro importante ruolo nella pro-mozione degli autori pugliesi. Si rinnova così un appuntamento culturale molto apprezzato e sempre più partecipato” dichiara la Presidente del Club Femminile dell’Amicizia Angela Disanto.

L’iniziativa coinvolge sia i professionisti della cultura, sia i giovani, in un percorso culturale integrale che spazia dalla promozione della lettura alla formazione del giudizio critico.

QUI LA SCHEDA PER L'ISCRIZIONE AL PREMIO IV TERRE DI PUGLIA

La giuria, infatti, è composta da: dieci studenti dell’Istituto Superiore “Pietro Sette” di Santeramo, da otto personalità (nazionali ed internazionali) della letteratura e del giornalismo, dalla responsabile della Biblioteca Comunale di Santeramo, e da quattro componenti del Settore Cultura dell’Associazione Club Femminile dell’Amicizia.

Si parte con la fase di candidatura dei romanzi: le case editrici pugliesi che intendono concorrere al premio devono inviare l’istanza di partecipazione all’indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 18/01/2024. Successivamente a tali termini, la Teca del Mediterraneo provvede ad acquistare, direttamente dagli editori, n. 20 copie del libro candidato per consentirne la valutazione da parte dei giurati del Premio.

La graduatoria, stilata dai giurati in virtù della qualità (anche tipografica) dello scritto, dei temi affrontati, della trama, dello stile, della caratterizzazione dei personaggi, delle emozioni suscitate, permetterà di attribuire un premio alle tre case editrici finaliste e ad ulteriori due che riceveranno una menzione speciale rispettivamente per il libro scelto dai giovani giurati e, novità di quest’anno, per particolari caratteristiche di originalità (romanzo innovativo/sperimentale).

I premi, assicurati dalla Teca del Mediterraneo, consistono nell’acquisto di copie dei libri vincitori secondo le modalità previste dal bando, che si allega insieme alla scheda di partecipazione al Premio. L’autore del libro primo classificato riceve, inoltre, un premio in denaro di € 1.000,00, messo a disposizione dal Comune di Santeramo in Colle.

La cerimonia di assegnazione del Premio, che si svolgerà in primavera, sarà aperta al pubblico e avverrà presso la Biblioteca Giovanni Colonna” di Santeramo in Colle.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività culturali di “Teca del Mediterraneo”. La Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia realizza progetti ed eventi a favore della promozione della lettura, attività destinate a tutti i cittadini. Attraverso i propri servizi si impegna ad accrescere il benessere sociale e a migliorare le abilità e le capacità delle persone, facilitando l’accesso alla cultura, ai documenti e alle informazioni. Sostiene, inoltre, la formazione continua nel rispetto delle diversità culturali.

Contatti:

Le Città Invisibili Edizioni del Poggio, Poggio Imperiale, 2022.) è l’ultimo capolavoro di Antonietta Pistone pubblicato nel 2022. Un testo che rievoca attimi di grandi emozioni, di stupenda e piena poesia che tocca il cuore. Esso fa parte della “letteratura combinatoria” dove l'ordine del testo non è fissato a priori ma può essere smontato e rimontato a piacere dal lettore seguendo le “regole del gioco” definite dall'autore nella ricerca delle combinazioni interpretative nascoste nella sua opera e nel linguaggio stesso.  Il testo è strutturato con una duplice suddivisione: nella prima parte è presente una raccolta di poesie che hanno come protagonisti le sofferenze e la speranza, ricordi e dolore, il tutto filtrato da una realtà quasi sfumata dallo scorrere di sensazioni ed emozioni profonde. È questa del resto una qualità tipica di ogni testo letterario, ma in special modo di quello poetico, che – data la sua particolare struttura retorica fatta di echi e rimandi – induce il lettore a rallentare la lettura e non condurla solo linearmente e sempre in avanti, come più propriamente avviene nella prosa narrativa presente, invece, nella seconda parte. Il lettore ha davanti a sé una serie di poesie che possono essere viste come tessere di una scacchiera e che vanno interpretate, mettendole in relazione l’una con l’altra, per riuscire a dedurne un significato.

Per l’autrice poi la poesia ha una funzione catartica, ossia di purificazione da una serie di tensioni insite nello scorrere costante dei giorni che le permette poi di sentirsi svincolata da ogni forma di isolamento.

Col prevale della dimensione narrativa, presente nella seconda parte, si entra in una sorta di pellegrinaggio interiore dove la geografia del testo lascia spazio alla geografia dell’immaginazione, in quanto è lo spirito creativo a guidare la penna dell'autrice e attuare in poche righe dei mondi carichi di fascino, capaci di produrre immagini indelebili nella mente del lettore.

Nel suo insieme la seconda parte del testo è strutturata a partire da un’alternanza di presenza e assenza, distanza, ricerca e vicinanza dove l’autrice presenta nel suo lavoro un ritratto intimo di una donna, Rebecca, che anela al suo partner, Lorenz, e usa il sogno per mantenere viva così la loro relazione. Pertanto suggerisce che nel sogno i due protagonisti possono congiungersi a un livello più profondo, vivendo le loro emozioni e trovando conforto nella presenza reciproca. Il sogno poi accompagna tutta la narrazione, dove tutto l'immaginabile può essere sognato, ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde il desiderio, oppure il suo rovescio, la paura. Le Città, come i sogni, sono fatte di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto dove ogni cosa ne nasconde un'altra. La realtà perde la sua concretezza e diventa fluida e puramente mentale, realizzandosi nella fantasia. 

Le Città Invisibili sono un mondo da percorrere, attraversare e raccontare, nella convinzione che non tutto è perduto, e che i valori che hanno contribuito a rendere bella, anche se problematica, la nostra Città, sono pur sempre valori veri e possibili. 

Le Città Invisibili, una volta attraversate, sono anche da abitare attraverso atteggiamenti e parole di uomini e donne che si pongono in alternativa a coloro che, pur di non accogliere, trasformano la propria realtà, o per essere concreti, il Mare Mediterraneo, in un luogo per lamenti tragici da dare in pasto a famelici opinionisti. 

Le Città Invisibili sono anche tutte quelle esperienze che ci fanno sentire incompleti e bisognosi degli altri. Penso anche alla nostra Città/Scuola, dove spesso ci si sente autosufficienti e non bisognosi dello sguardo dell’altro, di un saluto cordiale. A volte la verità delle cose essenziali ci è tanto vicina da diventare per noi quasi invisibile, ci sfugge, meglio, l’altro mi è indifferente nel suo dasein, nel suo esserci dinanzi. Sarebbe bello se riuscissimo a rendere questi spazi comuni in luoghi di relazioni pulite e costruttive. 

In un lontano tempo, Rilke scrisse: «se la tua giornata ti sembra povera, non la accusare; accusa te stesso, che non sei abbastanza poeta da evocarne le ricchezze» (Lettere a un giovane poeta, Parigi, 17 febbraio 1903), come dire che siamo noi a rendere povero, fantasma e meschino un tempo o un luogo se siamo senza fantasia, senza sussulti, senza capacità di lasciarci sorprendere. Paradossalmente il potere della tenerezza spesso si intreccia nei fili della nostra trama quotidiana al punto da non captarla, e una conferma a ciò l’ho trovata in un detto di Eraclito, riferito da Aristotele, e riportato anche da Martin Heidegger. «Alcuni stranieri desideravano incontrare il filosofo di Efeso. Avvicinandosi, furono sorpresi dal vederlo mentre si riscaldava ad un forno. Leggendo nei loro volti la curiosità delusa, Eraclito fa loro coraggio e li invita espressamente ad entrare con queste parole: «οι θεοί είναι επίσης παρόντες εδώ απόσπασμα» ossia «gli dei sono presenti anche qui». Sicuramente il racconto non ci riporta se i visitatori abbiano capito subito queste parole. È evidente però che il messaggio che Eraclito intende trasmettere: «Επίσης εδώ»,«anche qui», presso il forno, dove ogni cosa e ogni pensiero è familiare, «anche qui» lì dove trascorriamo buona parte del nostro tempo.

Nella mia esperienza di uomo e di credente, spesso ritrovandomi a corto di speranza e di energie interiori necessari per riprendere il cammino, ho ripensato ad una serie di incontri ed emozioni che ho provato ascoltando e interiorizzando parole e storie particolarmente toccanti. In tal modo ho preso coscienza che non è assolutamente possibile prevedere e predisporre tutto, sia nella mia vita privata sia in quella che mi ha visto incrociare altre persone, altre storie e altre esperienze. 

Le iniziative possibili camminano su gambe di persone consapevoli, così come le parole sensate escono da cuori pacificati e sono espressione di volontà mai dome. Non si cambiano le nostre Città distruggendole ma abbracciandole, e non le si salvano solo con degli ideali e dei programmi decantati né solo con il senso del dovere. Le Città le salvano sia la passione di chi è capace di vivere profondamente la realtà senza mistificarla sia la passione di chi è capace di sentirsi parte della propria realtà, anche quella che meno piace, quella che consideriamo deviazione e che condanniamo senza alcuna riserva. Oggi più che mai c’è bisogno di altro, di assunzione di responsabilità e non certo di parole che mistificando la realtà trasudano violenza o che tendono a giustificare il male. 

Un progetto di vita valido è quello di sentirsi interpellati e riportati al centro: al centro della propria vita e delle proprie progettualità. Questo possono farlo solo incontri intensi e relazioni vere. Incontri che possono concretizzarsi anche attraverso una lettura, e relazioni che stabiliscono reciprocità tra persone e storie diverse. Quando ci lasciamo riportare al centro della nostra vita e delle nostre progettualità possiamo fare esperienze sorprendenti: di quelle che vanno in direzione diversa da quelle che predica e pratica la cultura prevalente.  

Le Città Invisibili sono anche una maniera per educare e educarsi alla relazione. L’attitudine alla relazione cresce, si sviluppa e per questo va educata. Educare le relazioni è esercizio e impegno: la relazione infatti non è un soave duetto tra l’io e il tu/noi, anzi spesso può essere un’esperienza pericolosa e aggressiva. Soprattutto quando viene toccata o messa in discussione l’identità di quanti entrano in relazione. È la storia dei nostri giorni che, accanto a esperienze di relazioni riuscite, ci fa toccare con mano le derive patologiche che possono avvelenare l’esperienza relazionale. E a tutti i livelli. Uno dei primi passi per “educare le relazioni” è il completo abbandono della logica del potere: il potere è un talento che serve non per mettersi al di sopra dell’altro ma per condividerne il suo esercizio.  

Nel complesso, il testo insieme ai tanti temi esplorati finora, come il desiderio, la relazione, i sogni e il potere della narrazione nel colmare le distanze emotive, aggiunge anche quello del viaggio come ricerca della verità: verità su stessi ma anche la propria verità in rapporto/relazione all’altro. Al tema del viaggio poi si innesta quello del ricordo ossia del riportare/ritornare al cuore, come dice l’etimologia della parola stessa. Il ricordo richiama nel presente del cuore e del sentimento qualcosa che non è più qui o non è più adesso. Non nella sua forma originale. E che però, per il solo ritornare in cuore, rivive – non come sogno fatuo o fantasticheria – ma come sentimento concreto, esperienza diretta. Il ricordo è la possibilità di consultare il passato, di interrogarlo, di distendersi ancora – e non per fuggire malati di nostalgia, bensì per capire ed essere capaci di cura e di responsabilità nel presente e nel futuro, per tenere alta la consapevolezza sorridente di chi siamo, da dove veniamo e di dove abbiamo la possibilità di spingerci, per non perdere niente di quello che naturalmente esce dalla nostra vita. Niente e nessuno.

La grande incisività del testo è probabilmente dovuta al fatto che le Città visitate dall’autrice, narratrice dell'opera, sono sì invisibili, poiché nate dall'immaginazione della scrittrice senza alcuna corrispondenza a luoghi concreti, ma non per questo meno reali. Le Città Invisibili è un testo dedicato a tutti coloro che hanno un amore lontano, che l’hanno perso o che non possono stringere tra le braccia una persona cara. Perché l’amore non è solo quello passionale ma quello che ci fa battere il cuore.

Amare qualcuno è desiderare ciò di cui si sente la mancanza. Platone stesso ci ricorda che la filosofia è logos e eros, conoscenza e amore, tra i quali non c’è contrapposizione ma convergenza. È la nostra stessa esperienza personale che ci rivela come nel desiderio amoroso sia sempre presente una componente di conoscenza della persona amata e un bisogno di assimilazione ad essa: l’amore è apertura di un’anima ad un’altra, intreccio inestricabile di aspetti sentimentali e conoscitivi al tempo stesso. 

Don Giuseppe Russo
Dopo la licenza in Teologia biblica e la laurea in Filosofia, ha insegnato sia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Foggia in qualità di docente di Esegesi AT, sia in scuole superiori pubbliche come docente di filosofia e storia. Il 23 novembre 2021 ha conseguito il dottorato di ricerca in Teologia biblica. Attualmente insegna presso il Liceo Scientifico "Marconi" di Foggia. Da aprile 2022 per il mensile diocesano di Cerignola "Segni dei tempi" firma la pagina Apostolato biblico.

 

È di ottobre scorso la stampa della seconda edizione del romanzo storico “Dalla Calabria al Pasubio – Morte di un futurista”, scritto da Santino Soda e pubblicato direttamente dall’autore tramite la piattaforma Youcanprint (€ 14,00). Domenico Sola, protagonista dell’opera, è un suo concittadino morto eroicamente nella Grande Guerra, a soli venticinque anni. Soda non poteva non imbattersi nella vita e nelle gesta dell’illustre compaesano, anche perché l’abitazione di quest’ultimo, dove vi è apposta una targa che lo ricorda, dista ad appena centro metri dalla propria casa.

Domenico nacque ad Amendolara, un piccolo paese della Calabria che si affaccia sul Golfo di Sibari, il 19 gennaio del 1891. Frequentò il liceo-ginnasio Archita, a Taranto. Dopo aver vinto una borsa di studio, si iscrisse alla facoltà di filosofia di Roma nell’anno accademico 1911-1912. Dotato di grande intelligenza, si distinse, già durante gli anni universitari, per le sue idee futuriste.

“Dalla Calabria al Pasubio è la narrazione della morte di un futurista calabrese, certo: ma è anche il dissolversi delle grandi energie del primo Novecento europeo”, si legge nella prefazione. Viene raccontata l’Italia che nasce dalla guerra.

A proposito del suo romanzo, lo stesso Santino Soda dichiara: “Nel libro, in cui hanno un posto preminente i valori eterni di Dio e della Patria, vi è il richiamo ad un Nuovo Risorgimento, affinché la nostra Italia si liberi dai falsi liberatori, di cui siamo diventati schiavi dopo la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale”. Ed aggiunge: “I fatti e i personaggi raccontati sono tutti reali, tranne alcune eccezioni frutto di invenzione”.

La vita di Domenico Sola fu breve ma intensa. Aderì alla corrente culturale che faceva capo alla più importante rivista del secolo scorso, La Voce, fondata da Giuseppe Prezzolini e Giovanni Papini. Durante la fase antecedente al primo conflitto mondiale, si rivelò un fervente interventista: prova ne fu la partecipazione a comizi in varie città d’Italia.

Il Futurismo, infatti, si era diffuso ovunque in Europa provocando accese contestazioni, e l'orizzonte del suo capo – Marinetti – era internazionale. Ma Marinetti era un ardente nazionalista, divenendo perciò uno dei protagonisti delle manifestazioni interventiste. La sua scelta interventista fu trasmessa a tutti i suoi compagni. Le università divennero il principale centro della mobilitazione interventista.

Come Marinetti, anche Domenico Sola si arruolò con il grado di sottotenente in Trentino, dove trovò la morte “purificatrice” il 29 maggio 1916, “mentre alla testa del suo plotone, dopo aver perso due dita per ciascuna mano, andava all’attacco delle postazioni austriache, che avevano nel frattempo sferrato contro gli italiani una violenta controffensiva, nota come Strafexpedition, ovvero spedizione punitiva”. Fu questo gesto eroico che gli valse una Medaglia d’Argento al Valor Militare. A guerra finita, e precisamente il 4 novembre 1921, l’Università di Roma gli conferì la laurea ad honorem in filosofia.

Potremmo chiederci, così come ha fatto Santino Soda, che cosa spingeva quei giovani ad abbracciare con tanto entusiasmo la prospettiva della guerra? Il conflitto contro l’Austria rappresentava, per questi giovani patrioti, l’occasione per concludere l’epopea risorgimentale, aggiungendo così un ultimo tassello all’eroica opera dei loro nonni. Sarebbe stata la Quarta Guerra di Indipendenza, l’ultima guerra del Risorgimento, con loro in qualità di protagonisti. E non potevano tradire la patria.

La scelta di combattere era sostenuta dall’amor di patria, dal senso del dovere e da una solida etica della responsabilità. Erano i valori a cui i giovani di allora venivano educati e che oggi sono solamente un lontano ricordo. Già da piccoli apprendevano che, quando necessario, bisognava essere disposti a morire per la patria; che compiere il proprio dovere era una regola che non consentiva eccezioni; che ognuno doveva assumersi sempre le proprie responsabilità.

Mentre allora si sacralizzava l’amore per la Patria, l’Italia di oggi arretra progressivamente verso altri paradigmi: convenienza, comodità, piacere, interesse individuali.

È un dovere di tutti noi ricordare chi, come Domenico Sola, ha sacrificato la propria vita per la Nazione. Soda, l’autore, lo ha fatto con le sue 100 pagine dedicate all’eroe calabrese.

Una delle uscite “top” di questo 2023, uno dei migliori scrittori italiani. Mercoledì 29 novembre, ore 18.30, negli spazi della libreria Ubik di Foggia. Lo scrittore romano presenta il suo ultimo, attesissimo romanzo edito da Feltrinelli.

Carlo Greppi, storico quarantenne, parla di “vita potenziale”. Sarmi Zegetusa su Linus dice che è “un Bernhard non incazzato”. Per Fuani Marino, autrice Einaudi, è come “assistere allo spopolamento della propria esistenza dalle sponde di un lago di ghiaccio”. Ma questo romanzo, forse, è soprattutto una questione di clima. O di cielo. Pochi frame per dare l’idea di Romanzo senza umani (Feltrinelli, 2023), l’ultimo libro di uno dei migliori scrittori italiani, tra le voci più autorevoli dell’odierno panorama culturale nonché iperlettore, come si autodefinisce. Mercoledì 29 novembre alle ore 18.30, Paolo Di Paolo ritrova il pubblico della Ubik di Foggia, in occasione del suo nuovo, attesissimo romanzo, tra le uscite “top” di questo 2023. L’incontro rientra nella rassegna Fuori gli Autori, realizzata insieme con la Biblioteca “La Magna Capitana”. Conduce la docente Rocchina Ferragonio, del gruppo di lettura Viaggi tra le righe (Biblioteca).

Romanzo senza umani (Feltrinelli, ’23). Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì per quindici anni, facendo domande fuori luogo. Ha provato a riannodare fili spezzati. Mauro Barbi, storico di professione, cerca di aggiustare i ricordi degli altri – le persone che ama e ha amato – proponendo la sua versione dei fatti. Cerca di costruire una “memoria condivisa” che lo riguarda. Ma che impresa è? Forse c’entra una Piccola era glaciale privata, un processo di raffreddamento che ha spopolato la sua esistenza. Dove sono Fiore, Arno, il vecchio Cardolini, Meri, la Ragazza belga di Madrid? Dov’è Anna? Dove sono tutti? Forse il lago a cui ha dedicato anni di studio può dargli le risposte che cerca. Vede, anzi immagina, l’immensa lastra di ghiaccio che lo copriva da sponda a sponda quattro secoli e mezzo prima. Il sole pallido su una catasta di uccelli morti. Un lunghissimo inverno che travolse l’Europa con i suoi venti polari, le grandinate furiose, le inondazioni. Una remota stagione estrema che faceva battere i denti, perdere la speranza, impazzire. Come se ne uscì? Come se ne esce? Le immagini del passato ci ingannano sempre. Barbi prova a rientrare nel presente, con tutta l’ansia e la fatica che richiedono i gesti semplici. Uno in particolare potrebbe cambiare tutto. In questo suo Romanzo senza umani, dove gli umani sono a fuoco più che mai, Paolo Di Paolo interroga i disastri climatici delle nostre singole vite. Gli anni senza estate, i desideri furiosi come acquazzoni, il gelo che intorpidisce. E poi il disgelo, che finalmente riporta alla luce.

Paolo Di Paolo. Ha pubblicato con Feltrinelli: Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011; Premio Mondello, Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013; finalista Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019) Premio Viareggio. Molti suoi libri sono nati da dialoghi: con Antonio Debenedetti, Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, Nanni Moretti. È autore per bambini. Scrive per la Repubblica e L’Espresso.

Giovedì 30 novembre 2023, alle ore 17:00, presso la sala Fabio Carbone, al terzo piano della sede delle Acli Provinciali di Foggia, in Via Rovelli 48 a Foggia, si terrà la presentazione del libro autobiografico “Il dolore di oggi sarà la vittoria di domani” (Europa Edizioni – Collana Chronos) di Simona Lapomarda.

L’evento vedrà la collaborazione del giornalista Tiziano Errichiello.

Il libro, come ampiamente questa testata giornalistica indipendente ha dapprima presentato in anteprima e poi divulgato, parla della 33enne Simona, natìa manfredoniana ma mattinatese da sempre, che ha dovuto emigrare in Spagna per rincorrere un sogno, diventato realtà: gioca al calcio, nella categoria femminile delle professioniste e allo stesso tempo lavora per vivere.

Martedì 28 novembre 2023, alle ore 17.30 si svolgerà la conferenza "Le stele daunie e la poesia di Cristanziano Serricchio". Interverrà Vittorio Marchesiello, artista, storico e cultore delle origini daune, di Foggia e della Capitanata.

Nella sostanza è un intervento nell'ambito delle "Conversazioni di Storia Locale" organizzate dalla Biblioteca di Foggia.

Di seguito le date degli altri appuntamenti.

Conversazioni di Storia Locale

 

Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro e, se possibile, dire qualche parola ragionevole”. Con questi versi di Johann Wolfgang Goethe la premessa racchiude tutta l’essenza del nuovo libro di Carmine de Leo, “Versi in libertà”, ediz. Centro Studi Mediterraneo Foggia 2023.

Giovedì 23 novembre 2023, alle ore 18:00, presso la Sala mazza del Museo Civico di Foggia, sarà presentato il volume con l’autore che incontrerà i partecipanti. L'incontro è stato organizzato dall’associazione Amici del Museo Civico di Foggia.

La presentazione è affidata alla poetessa Antonia Torchella, conclusa, poi, dallo stesso de Leo.

Interverrà il nuovo Sindaco di Foggia, la Prof.ssa Maria Aida Episcopo.

Come ha scritto la poetessa Antonia Torchella nella sua presentazione a questo nuovo libro di Carmine de Leo, «Non vi aspettate le solite ricerche storiche di questo scrittore, noto per vari volumi sulla storia del nostro territorio, ma muove sue sensazioni in versi, una nuova esperienza del suo intimo vissuto.Versi sparsi, come tante piccole memorie di un’esistenza, quella dell’autore, che dall’adolescenza ad oggi rivive nei ricordi di luoghi, passioni e sensazioni che ci fanno conoscere un po’ la vita e il segreto animo poetico di questo scrittore.Su tutto, però, come scrive lo stesso de Leo, una piccola luce che si chiama speranza domina serena per guidare il nostro destino vero giorni migliori».

La cittadinanza è invitata.

Carmine de Leo non ha bisogno di presentazioni. Non solo a Foggia, bensì in tutta Italia, è conosciuto come scrittore, storico e giornalista per La Gazzetta del Mezzogiorno e altre testate locali e nazionali, collaboratore con questa testata, presidente e socio fondatore dell’Associazione culturale Amici del Museo Civico di Foggia. Ispettore onorario Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presidente del Centro Studi e Ricerche Mediterraneo, già socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia e dell’Istituto per il Risorgimento. Grazie ai suoi numerosi saggi sulla storia e le tradizioni del promontorio garganico, nel 1990, è stato onorato del Premio Internazionale Puglia, sezione giornalismo. Il suo costante impegno nel campo della ricerca storica sulle antiche magistrature della Capitanata e dell’antico Regno di Napoli ed i suoi vari studi sul periodo federiciano, sia sugli aspetti giuridici che artistici e monumentali.

 

Il 29 Novembre prossimo, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico G. Marconi di Foggia, si terrà il primo incontro del Festival della Filosofia, attività organizzata dal Dipartimento di Scienze Storico Filosofiche in preparazione al XXV Congresso Mondiale, che si svolgerà a Roma nel 2024.

Ad aprire il programma, che prevede altri tre incontri tematici, cui prenderanno parte ospiti di spicco nel panorama culturale foggiano e nazionale, sarà un evento dal titolo Le Città Invisibili. Il tema trae il suo spunto dal nome di un libro pubblicato nel 2022 dalla professoressa Antonietta Pistone, direttore del dipartimento di Filosofia e Storia del Marconi. Ad introdurre la giornata sarà la dirigente, professoressa Piera Fattibene, che porgerà ai presenti i saluti di rito. L’incontro sarà moderato dalla professoressa Daniela Vivoli, docente di Filosofia e Storia del liceo, la quale presenterà il libro e avvierà le successive attività di laboratorio, che costituiranno una riflessione sul tema della città. Sarà presente l’autrice, per rispondere alle domande del pubblico.

Altri eventi in programma nel calendario del Festival della Filosofia, e che vedranno direttamente interessati anche ex alunni del nostro liceo scientifico, nelle persone di Francesco Nappi e Lorenzo Sepalone, sono l’incontro con i giovani dell’Associazione I Ragazzi di Via D’Amelio, previsto a dicembre 2023; e la proiezione del film documento di Lorenzo Sepalone, Il Cognome che ho scelto, sul tragico evento che ha visto coinvolto Alfredo Traiano, vittima di femminicidio a Foggia, previsto nel mese di gennaio 2024. A chiudere il calendario degli eventi, ci sarà la presentazione del testo I Complotti della Mente di Antonello Bellomo, direttore della cattedra di psichiatria di Unifg e docente di Storia della Medicina presso lo stesso ateneo cittadino, e Felice Lisanti, medico psichiatra, sui complottismi nella storia, calendarizzato nel mese di febbraio 2024.

Pagina 1 di 21
Dicembre 27, 2023 834

Una notte tutta rock a Monte Sant’Angelo

in Attualità by Redazione
Musica per tutti i giovani e simpatizzanti del rock, quella proposta nella "Notte dei rocker viventi" il 30 dicembre 2023,…
Dicembre 27, 2023 695

Incidenti stradali 2023 in Puglia. Per la prima volta non…

in Attualità by Redazione
Il punto semestrale del Cremss-Asset: nei primi sei mesi del 2023 dati in linea con quelli del 2022. In totale 4.344 sinistri con…
Dicembre 27, 2023 572

La pace con un concerto natalizio ad Andria

in Attualità by Redazione
La consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari invita al Concerto di Natale per la Pace dell’Orchestra da Camera…
Dicembre 27, 2023 534

La lunga attesa dei minori negli hotspot del sud Italia.…

in Attualità by Redazione
Novantasei giorni, tanto è passato dal momento in cui J., minore straniero non accompagnato di 16 anni, di origini camerunensi,…
Dicembre 27, 2023 692

“Un’opera strategica per lo sviluppo del Gargano”.…

in Notizie Gargano by Redazione
Aggiudicato da Anas l’appalto denominato “S.S. 89 Garganica – Lavori di realizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e…
Dicembre 27, 2023 556

Foggia. Dopo l’era commissariale la prima seduta cittadina…

in Politica by Redazione
Erano due anni che al Comune di Foggia non si celebrava il Consiglio comunale. Il primo, del tutto dovuto per ufficializzare la…
Dicembre 27, 2023 849

Al Giordano riparte la cultura. Stagione teatrale colma di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
«Una stagione teatrale allestita in tempi strettissimi, grazie all'impegno dell'ufficio cultura, alla collaborazione del Teatro…
Dicembre 27, 2023 604

Derby Taranto- Foggia e incendio allo Iacovone. Domiciliari…

in Notizie Capitanata by Redazione
Era il 03 settembre 2023, quando il Foggia nella sua prima partita di campionato di Lega Pro, girone C, allo stadio Iacovone uscì…
Dicembre 27, 2023 559

Comune di Foggia, sede via Gramsci. Contenzioso chiuso e lo…

in Notizie Capitanata by Redazione
fonte: Comune di Foggia. De Santis ed Emanuele: “Accogliamo questa sentenza con grande soddisfazione”. Vittoria del Comune di…
Dicembre 27, 2023 502

Sanità pediatrica. Crisi al Giovanni XXIII di Bari. Azione:…

in Attualità by Redazione
“L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è in grave crisi, per cui è l’ora di una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo…
Dicembre 26, 2023 799

Monte Sant’Angelo splende con Madame Opera, regina degli…

in Notizie Gargano by Redazione
Saranno due serate all’insegna di colori e luci, musica e spettacolo, e tanto divertimento, con un evento eccezionale che a…
Dicembre 26, 2023 885

Una “prima fotografica” molto solidale. “Diversa-mente…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Quella del 06 dicembre 2023 è stata la prima serata di “Diversa-mente Insieme”, corso dedicato alla fotografia con obiettivo…
Dicembre 26, 2023 848

La Sindaca abbellisce, il cittadino sfregia. I fiori…

in Notizie Capitanata by Redazione
Due casi similari di estirpazione di fiori natalizi nel centro cittadino. E tutte e due per mano di cittadini, contravvenendo sia…
Dicembre 24, 2023 953

Da Foggia al Gargano passando per gli States. Le opere di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Lo avevamo già conosciuto su questa testata giornalistica, e continueremo a farlo perché l’arte “Made in Capitanata” va diffusa,…
Dicembre 23, 2023 816

Foggia, Natale 2023. Viabilità urbana del 24 dicembre

in Notizie Capitanata by Redazione
I provvedimenti riguardano la circolazione per il 24 dicembre 2023 dalle ore 09:00 alle ore 21:00. Nella Città di Foggia, come da…
Dicembre 23, 2023 584

Rispetta la natura. Il decalogo natalizio di Plastic Free

in Attualità by Redazione
Luci, decorazioni, riunioni di famiglia con pranzi e cene di rito ma soprattutto regali. Le festività natalizie oltre ai nobili…
Dicembre 23, 2023 727

Oltre 2000 ordinanze questorili in Capitanata. Il…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
La Polizia di Stato di Foggia nell’anno 2023, nell’ambito della pianificazione e predisposizione di specifici servizi volti alla…
Dicembre 23, 2023 527

Fuochi d’artificio illegali e merce varia sequestrati a…

in Notizie Gargano by Redazione
Sono oltre 50.000 gli articoli natalizi pericolosi sequestrati, unitamente a circa 5.500 fuochi d’artificio, dai finanzieri della…
Dicembre 23, 2023 707

Rocambolesco inseguimento a Pesaro di un corriere della…

in Attualità by Redazione
fonte: NOCPress. Si ferma all’ALT della Polizia, fugge e dopo un rocambolesco inseguimento di circa 2 km si schianta contro…
Dicembre 22, 2023 544

"Gli Amici di San Pio" a Natale all'Angelo Blu, al fianco…

in Attualità by Redazione
Un abbraccio per trasferire calore ed emozioni anche se non si saprà mai cosa provocherà in chi lo riceverà… Natale è vicino, ma…
Dic 22, 2023 585

Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

in Attualità by Redazione
Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia.…
Dic 22, 2023 500

“Spinnaker”, l’operazione contro l’attività illegale della pesca della Guardia…

in Notizie Gargano by Redazione
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero…
Dic 22, 2023 812

Vito Rubino, il triatleta che esalta il Gargano

in Attualità by a cura di Matteo Simone, Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,…
Dic 22, 2023 632

Foggia. Al Gino Lisa stanziati 10 milioni di euro a sostegno del regime SIEG

in Politica by Redazione
Sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia la Regione Puglia moltiplica i suoi impegni,…
Dic 22, 2023 689

Foggia, concittadini emigrati che rientrano. Accolti da Italia del Meridione…

in Politica by Redazione
Le segreterie cittadine e provinciali di IdM, unitamente alla rappresentanza consiliare…
Dic 22, 2023 657

A Roseto Valfortore il Centro territoriale di prima accoglienza della fauna…

in Notizie Capitanata by Redazione
Con l’approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il comune di Roseto…
Dic 22, 2023 486

Viabilità Capitanata. Traffico alternato sulla SP5 al km 1+095 per lavori

in Notizie Capitanata by Redazione
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza…
Dic 22, 2023 760

Da Caravaggio a José de Ribera. Monte urge di una Pinacoteca o un Museo d’Arte

in Cultura by a cura del prof. Giuseppe Piemontese, storico locale della “Società di Storia Patria per la Puglia
La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la…
Dic 22, 2023 586

San Severo è Capitale Italiana della Gentilezza 2024

in Notizie Capitanata by Redazione
E’ avvenuto il 17 dicembre 2023 a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio…
Dic 22, 2023 593

Di che pasta siamo fatti? Dagli spaghetti ai fusilli l’Unione Italiana Food…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella…
Dic 22, 2023 651

Donatori sangue, la Regione Puglia firma convenzione con associazioni e…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha…
Dic 22, 2023 502

Puglia, Servizio Civile. Ammessi i progetti Anci per 446 giovani volontari…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Con la pubblicazione odierna da parte del Dipartimento Politiche giovanili e SCU del…

BANNER 2   News Gargano 1150x290

FABS2022 long animate

 

 

Top
Этот шаблон Joomla был скачан с сайта ДжуМикс.