Questo weekend, sabato 11 e domenica 12 Settembre, a Peschici si potrà partecipare ad attività gratuite promosse dall'Associazione Turistica Pro Loco.
PESCHICI POP UP, il nome del progetto vincitore del contributo regionale per le proloco, sarà un contenitore di attività pensate per raccontare il paesaggio in diverse modalità. Storia, poesia, teatro e buon cibo con prodotti di eccellenza che rappresentano il Gargano, meno turistico, ma non meno ricco di contenuti da raccontare. Nasce così l'idea di proporre la sera dell'11 settembre, al termine del reading di Franco Arminio, una degustazione in formato shopper, con una selezione di prodotti di aziende del territorio: la pasta prodotta a Monte Sant'Angelo dal pastificio Casa Prencipe, l'olio Evo biologico di Biorussi in agro di Carpino, le confetture di Agrumi del Gargano IGP di Agricola Ricucci, i prodotti da forno di Fulgaro Panificatori di San Marco in Lamis e la Birra del Gargano, da poco insignita della medaglia di bronzo come "Prodotto dell'anno" dall'Associazione Birrai.
La sera del 12 sarà il turno dello spettacolo del Reverendo Podolico Luciano Castelluccia, L'Acquasala Salverà il mondo, in questa occasione sarà possibile degustare direttamente i prodotti preparati nel corso dello spettacolo, pane all'acquasala e caciocavallo Podolico, accompagnato da un calice di buon vino, anche questo autoctono, delle cantine Antonio Pisante di San Severo.
Ricordiamo che gli eventi di PESCHICIPOPUP sono gratuiti ma riservati ad un numero limitato di partecipanti, pertanto si richiede la prenotazione obbligatoria al 3488435493
Iniziativa organizzata da Pro Loco Peschici
Spesa finanziata con l'avviso anno 2020 per la erogazione di contributi alle associazioni turistiche pro loco della Regione Puglia.
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Il 5 settembre scorso abbiamo denunciato pubblicamente la formazione di una discarica abusiva nei pressi del Cimitero, dove forse venivano scaricati i rifiuti speciali delle numerose estumulazioni.
Qualche giorno dopo una parte di quei rifiuti è stata raccolta e portata via.
Da chi? E dove?Chi ha autorizzato la rimozione dei rifiuti speciali?
È mai credibile che il Sindaco che ha la delega all’Ambiente e l’Assessore Totaro che ha la delega ai Servizi Cimiteriali non siano stati informati di quella situazione anomala e abusiva? Il Comando dei Vigili Urbani ha disposto ed effettuato un sopralluogo?
Trattandosi di un eventuale reato ambientale, la zona della discarica abusiva è stata recintata?
È stato redatto un verbale di contravvenzione da inviare all’Autorità Giudiziaria? Sono state accertate la natura e la provenienza dei rifiuti speciali, di cui esiste documentazione fotografica?
Quanto accaduto conferma che le “distrazioni” degli Amministratori Comunali sono colmate da un’opposizione attenta e responsabile come è quella dello Schieramento civico “La Rinascita Possibile”».
FOCUS
Nota stampa del gruppo Lavoratori fragili ed Inidonei.
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Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Il 2 settembre scorso presso l’ex Ospedale di Monte Sant’Angelo sono decedute, purtroppo, due persone.
Ai familiari è stato impedito di vegliare i propri cari presso le sale ivi adibite ad obitorio, non avendo alcun rispetto e alcuna comprensione per il loro dolore.
I familiari di una delle due salme, mentre era in corso il rito funebre dell’altra salma, erano costretti a sostare per ore e ore nel cortile, privati di un loro sacrosanto diritto.
Diritto riconosciuto solo per intercessione del Sindaco, contattato telefonicamente da uno dei parenti.
Ne consegue che ad una delle due famiglie è stata comunque negata la possibilità, oltre che di vegliare il proprio caro, anche di essere circondata dall’affetto e dalla presenza di parenti e amici.
La veglia funebre è un momento che non dovrebbe essere negato a nessuno, un importante momento privato per il cui soddisfacimento in un’altra città non ci sarebbe stato bisogno dell’intervento del Sindaco, poiché non si tratta di un “favore”.
La nuova Assessora alla Sanità e ai Servizi Sociali è a conoscenza dell’accaduto e, soprattutto, delle modalità di funzionamento di un servizio così delicato qual è l’utilizzo dell’obitorio?
Se a conoscenza dell’accaduto, quale iniziativa ha preso dopo quell’episodio increscioso e vergognoso del 2 settembre scorso?
Presso l’obitorio dell’ex Ospedale vi sono tre camere per l’accoglienza dei feretri.
L’ex Assessore Agnese Rinaldi aveva predisposto uno schema di accordo tra il Comune e l’ASL di Foggia per l’utilizzo di una delle tre camere per coloro che decedono al di fuori dell’Ospedale, una iniziativa di grande sensibilità tesa a garantire un diritto a tutti, anche per porre fine a interventi oggi di qualche Consigliere di maggioranza, domani di qualche Assessore Comunale.
Che fine ha fatto quell’iniziativa?
Lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” auspica che, nell’interesse di tutti, quanto prima tra Comune e ASL venga sottoscritto quel protocollo, anche per evitare che in momenti difficili e dolorosi i cittadini non debbano sempre affidarsi al “santo” di turno!»
fonte: www.salitamacchiamontesantangelo.it
Dopo le molteplici esperienze gareggiando in vari rally, quest’anno Pietro Azzarone ha voluto cimentarsi con un’autovettura diversa, con una monoposto Suzuki 1600 cc, piazzandosi nel 1° Slalom Città di Monte Sant’Angelo della Salita Macchia – Monte Sant’Angelo, a soli 1,5 secondi dal primo, Catano su Autobianchi 112, specialista della specialità.
Un successo colmo di fraternità e solidarietà verso la cittadinanza di Monte Sant’Angelo che hanno e credono in lui. Un affetto ricambiato con un nobile gesto. Difatti Pietro Azzarone ha donato la coppa al Comando della polizia Stradale di Vieste, direttamente nelle mani dl suo comandante, Ispettore capo Matteo Taronna, altro montanaro DOC.
Innanzitutto a Pietro vanno i plausi di tutti i montanari, della redazione di newsGargano e i suoi magazine che divulgano lo sport su quattro ruote, www.salitamacchiamontesantangelo.it e www.topvideorally.com, oltre che il portale magazine culturale www.montesantangelo.info.
Ringraziamenti accorati a chi crede in lui, sempre audace e pronto a mettersi in gioco anche in nuove competizioni.
Ringraziamenti agli organizzatori dello Slalom, per come lo ha organizzato e soprattutto per aver rispolverato glorie su quattro ruote che mancavano da tempo.
Monte Sant’Angelo si afferma ancora una volta centro di eccellenza per competizioni motoristiche, per i rally, per le salite e gli slalom.
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Da un po’ di tempo vengono scaricate consistenti quantità di materiale di risulta presso la zona nuova del nostro Cimitero, dove sta nascendo una vera e propria discarica abusiva.
Da quanto è possibile capire, sembra si tratti di rifiuti speciali rinvenienti dalle operazioni di estumulazioni.
A riprova di ciò, di seguito si possono osservare le foto che indicano la situazione alla data di oggi, 5 settembre 2021.
Come mai accade questo? Il Comune di Monte Sant’Angelo è a conoscenza di questo scempio ambientale? Se sì, perchè non interviene?
Il Movimento Civico “La Rinascita Possibile” sollecita le Autorità competenti ad intervenire perchè si metta fine a questo scempio, che rappresenta una vera e propria “offesa” a un luogo sacro qual è il Cimitero».
a cura di Donato Troiano.
«L’andamento demografico di Monte S. Angelo nel primo ventennio di questo secolo costituisce un elemento che per nessuna ragione può sfuggire alla riflessione di ogni cittadino e soprattutto degli amministratori comunali, oltre che della classe dirigente in senso lato.
Una riflessione seria e priva di ogni pregiudizio costituisce la premessa indispensabile per comprendere incontro a cosa sta andando la nostra Comunità, se rimangono invariate le attuali politiche dell’Amministrazione comunale.
Una riflessione obiettiva e doverosa, che deve impegnare tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questa millenaria Città, al fine di prendere atto della necessità di nuove strategie di governo, superando l’infruttuosa ordinaria amministrazione.
Il primo gennaio del 2001 Monte S. Angelo contava 13.887 abitanti; il primo gennaio del 2021 ne annoverava 11.657, compresi 201 stranieri residenti.
Pertanto, nell’arco di un ventennio ha perso ben 2.230 abitanti, ben il 16% della sua popolazione.
Dal 2001 al 2016 la popolazione è diminuita in media di 98 unità all’anno; dal 2017 al 2020, invece, Monte S. Angelo ha perso in media 219 abitanti all’anno.
Il saldo nati/morti è passato dal -23,2 all’anno nel periodo 2001-2016 al -85 all’anno nel periodo 2017-2020.
Il saldo emigrati/immigrati nel periodo 2017/2020 si è quasi raddoppiato (-134 all’anno) rispetto al precedente periodo 2001/2016 (-75,5 all’anno).
Oltre all’accelerazione del decremento demografico degli ultimi anni, ciò che preoccupa ancora di più è l’attuale composizione della popolazione per classi di età.
Al primo gennaio 2021 la popolazione compresa tra i 60 e i 100 anni risulta essere di 2.307 unità pari al 32,8%, cioè di 5 punti superiore a quella di San Giovanni Rotondo, di 4 punti superiore a quella di Manfredonia e di 3 punti in più di quella di Mattinata.
La nostra popolazione compresa tra i 20 e i 59 anni risulta essere il 49,8%, cioè di 4,4 punti in meno rispetto a San Giovanni Rotondo, di 2,5 punti in meno rispetto a Manfredonia e di 1 punto rispetto a Mattinata.
La nostra popolazione compresa, invece, tra 0 e 19 anni è del 17,6%, cioè di 1,3 punti in meno rispetto a quelle di San Giovanni Rotondo e di Mattinata e di 0,8 punti in meno rispetto a quella di Manfredonia.
La situazione demografica della nostra Città è davvero preoccupante, poiché è caratterizzata da due fenomeni negativi progressivi: il decremento e l’invecchiamento.
Questo andamento demografico, ovviamente, contribuirà ad aggravare l’attuale crisi economica e darà un’ulteriore, pericolosissima spinta all’emigrazione di molti nuclei familiari nonostante il loro accettabile livello di reddito.
Infatti, se non si riesce ad invertire questo corso negativo, Monte S. Angelo perderà altri 2.200/ 2.500 abitanti, rischiando di scendere sotto il numero dei 9 mila residenti entro il 2030 e intorno ai 6.500 abitanti entro il 2040.
Allora i prossimi dieci anni saranno decisivi per le sorti della nostra Città e della sua Comunità. La rassegnazione e l’indifferenza di una buona parte della popolazione, al pari della inadeguatezza dell’attuale classe dirigente, potrebbero essere purtroppo un veleno mortale per l’intero corpo sociale.
Non si può perdere altro tempo. Bisogna agire tempestivamente lungo tre direttrici: 1. accendere la speranza di una rinascita economica, sociale e culturale;
2. iniettare nel corpo sociale sangue giovane (più nuclei familiari esterni);
3. migliorare l’ambiente economico (più imprese e più lavoro).
Tutti, chi più chi meno, siamo chiamati ad assumerci le nostre responsabilità. Nessuno ha il diritto di “stare alla finestra”, sperando che pochi soggetti assumano su di sé il peso della difficilissima missione di assicurare a questa Città la rinascita, che può essere a portata di mano nel prossimo decennio se tutti si metteranno in gioco con spirito di servizio, soprattutto se le donne e i giovani si impegneranno per costruire con le loro mani il proprio futuro, qui e ora».
a cura del prof. Giuseppe Piemontese - Società di Storia Patria per la Puglia.
Ancora un grande successo del Laboratorio teatrale “Ridere insieme...” del Centro Diurno “Genoveffa De Troia” di Monte Sant’Angelo, che, sotto la Regia di Michele Notarangelo, ha presentato presso il Chiostro delle Clarisse, l’opera La Collina tra Masters e De Andrè”. Un’attività teatrale più che ventennale, di cui vede protagonisti i componenti della Comunità del Centro Diurno attraverso cui viene portata avanti una ricerca sulla diversità, che esula i confini della retorica. “I frutti di questo lavoro, afferma Alemrac, vengono presentati al pubblico come un’occasione di confronto con i rimossi della società contemporanea e di relazione ad altri modi di essere”. La Collina rappresenta il luogo dove i personaggi che formano il racconto tratto dall’opera Spoon River del poeta statunitense Edgar Lee Master hanno trovato la loro sepoltura, accompagnato con musica e testi di Fabrizio de André. Due autori che hanno fatto delle loro opere una ragione di vita, raccontandoci il vissuto di uomini provati dal dolore e dalle sofferenze che la vita ha posto loro lungo il cammino dell’esistenza. Una esistenza caratterizzata dalla emarginazione, dall’essere ultimi nel provare la gioia della vita, dall’essere partecipe del benessere, esclusi da ogni diritto e da ogni libertà.
L'Antologia di Spoon River è una raccolta di poesie in versi liberi scritta dal poeta statunitense Edgar Lee Masters e pubblicata tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di Saint Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita dei residenti dell'immaginario paesino di Spoon River (il cui nome deriva da quello di un omonimo fiume realmente esistente, che scorre vicino a Lewistown, città di residenza di Masters), sepolti sulla collina nel cimitero locale. Lo scopo di Masters è quello di demistificare la realtà di una piccola cittadina rurale americana. La caratteristica saliente dei personaggi di Edgar Lee Masters, infatti, è che, essendo per la maggior parte morti, non hanno più niente da perdere e quindi possono dire qualsiasi cosa sulla loro vita, vissuta ai margini della società, in assoluta sincerità. Il cantautore Fabrizio De André lesse Spoon River nel 1970, rivedendosi in alcuni personaggi e scelse nove poesie dall'intera raccolta e ne trasse liberamente dei testi e scrisse delle basi musicali per essi.
La Collina rappresenta l’intermezzo fra la Vita e la More, fra il Cielo e la Terra, fra il Bello e il Brutto, fra l’Uomo e la Natura. Il Cielo come espressione dello Spirito e la Terra come espressione dell’Uomo, con i suoi limiti, le sue fragilità, le sue passioni, i suoi dolori, le sue sofferenze quotidiane. La Collina come il mondo di mezzo, dove il Male si contrappone al Bene, per sopraffarlo e rendere l’Uomo schiavo delle sue passioni e dei suoi istinti di distruzione. Ne viene fuori, nei racconti dei personaggi tratti non solo dal passato di Spoon River, ma anche del presente, la società contemporanea, con le sue problematiche, i suoi mali che ritroviamo nel razzismo, nella disuguaglianza, nella povertà, oltre che nella incapacità di vivere una vita normale, fatta solo di privazione e di malattie. Una umanità sofferente, che attraverso i personaggi de La Collina, anche dopo la morte, viene a galla e ci dà il senso della solitudine e della sofferenza umana.
Tutta l’opera teatrale è caratterizzata dalla presenza della morte, che ritroviamo lungo i sentieri della vita e di cui gli attori hanno saputo darci la dimensione umana, attraverso il loro pathos e la loro grande professionalità di recitazione, sotto la guida di Michele Notarangelo. Afferma a tale proposito Matteo Notarangelo: “ Il lavoro teatrale è un dramma “dialogante” e ha lo scopo di dar vita ai nuovi mondi inclusivi, per scongiurare ogni forma di discriminazione etnica o sociale. Questo impegno drammaturgico è l’invito a guardare e riguardare i vissuti dell’uomo e degli uomini per vederli, comprenderli e modificarli”.
Di grande spessore culturale è stata la presentazione dell’opera da parte di Matteo Gabriele, con la partecipazione simultanea di Franco Nasuti, la quale voluto mettere in evidenza l’alto valore simbolico dell’opera, con riferimenti al significato dell’amore per gli ultimi, quelli che vivono ai margini della società, e che purtroppo oggi vengono tenuti esclusi da ogni benessere, in un mondo che vede solo il profitto e l’arrivismo. Una poetica, espressa nell’opera La Collina, che pone al centro del suo racconto, il vissuto di tanta gente, costretta a subire la vita attraverso l’odio, la sofferenza, le malattie, la schiavitù, il razzismo e ogni forma di sfruttamento da parte dei cosiddetti “sovrastanti”, termine di cui ha fatto menzione Franco Nasuti a proposito dell’opera musicale di Matteo Salvatore e di Fabrizio de André, di cui sono stati eccellenti interpreti i giovani William Prencipe e Raffaele Pio Fidanza.
Ma un elogio spetta a tutto il gruppo di attori che fanno parte del Laboratorio teatrale “Ridere insieme…”: Biagio Salcuni, Tommaso Gentile, Cinzia Castriotta, Carmela Granatiero, Maria Pia Campobasso, Felice Bisceglia, Giacomo Calabrese, Antonio Pistacchi, Matteo Notarangelo che, coadiuvati da Nicola Notarangelo, che ne ha adattato il testo e da Michele Notarangelo, nella qualità di Regista, con l’elaborazione grafica di Maurizio Totaro e con le luci di Antonella Armillotta, hanno fatto si che il pubblico, nelle due edizioni del 20 e del 23 Agosto, apprezzasse l’opera e ne decretasse il successo.
Un’opera che non appartiene solo agli Autori e ai suoi personaggi, ma che appartiene a tutti, in quanto in ognuno di loro, noi stessi ci vediamo riflessi, ne siamo parte, in quanto storie di uomini vissuti con i loro amori, le loro passioni, le loro sofferenze, le loro gioie, i loro odi e i loro sogni. In questo senso l’opera La Collina è un'opera che appartiene a tutti noi, in quanto ci fa scoprire il senso della vita attraverso il vissuto di ognuno dei personaggi rappresentati, che poi siamo noi stessi, specie, oggi, in cui il mondo è attraversato da odi etnici, di differenze di religioni, di emigrazioni di interi popoli, con morti che galleggiano sulle acque del nostro Mediterraneo, un tempo simbolo di civiltà e di incontri fra i popoli. Di tutti ciò vi sono testimonianze di tanti morti, come George Floyd, Amina, Samir, che ci raccontano la loro vita stando fermi lungo i sentieri della Collina, ad ammonirci delle ingiustizie del mondo, le ineguaglianze del nostro vissuto contemporaneo.
A proposito di Salute Mentale, dall’11al 16 Settembre , presso il Resort di Vieste-Pugnochiuso, si svolgerà il Meeting Nazionale dell’ANPIS (Associazione Nazionale per l’Inclusione Sociale) avendo come tema: Sottosopra, a cui parteciperanno diversi operatori del settore, oltre che la Compagnia teatrale Ridere Insieme…del Centro diurno “Geneveffa De Troia” di Monte Sant’Angelo.
«I LAVORATORI FRAGILI & INIDONEI hanno letto il resoconto della seduta del 2 Settembre della Commissione Affari Sociali della Camera,
Questo gruppo di LAVORATORI FRAGILI (oncologici, immunodepressi, in terapia salvavita, art. 3 comma 3 legge 104) e LAVORATORI INIDONEI giudicati tali dal medico competente (secondo la sorveglianza sanitaria eccezionale) nasce con lo scopo di confrontarsi in questo periodo di pandemia, per condividere aggiornamenti normativi volti a tutelare le suddette categorie di lavoratori (fragili ed inidonei)..Su Facebook: https://www.facebook.com/
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Dopo l’esperienza podistica dei giorni scorsi e dopo circa due anni di attività intermittente, con le previste normative vigenti anti COVID-19, il gruppo podistico Montanari DOC, di Monte Sant’Angelo, riprende in pieno.
Lo sport come salute, socializzazione, formazione e inclusione, al centro della sua mission.
Da lunedì 06 settembre 2021 inizieranno corsi di avviamento all’atletica per ragazzi e ragazze. L’attività si svolgerà all’interno del Palazzetto dello Sport, e precisamente:
- Lunedì dalle ore 20:30 alle 21:30
- Venerdì dalle ore 20:30 alle 21:30
La formazione è prevista per bambini e ragazzi fino al 17esimo anno di età, mentre per gli adulti saranno attivi corsi di camminata, corsa e ginnastica generale.