Spesso mi soffermo a guardare i gruppi che visitano la nostra città, o per lo più solo il Santuario di San Michele. Gruppi per la maggior parte stranieri, provenienti dai diversi paesi europei, fra cui francesi, inglesi, tedeschi polacchi, cechi, romeni, ma anche diversi gruppi provenienti dal Medio Oriente e dall’Asia, come molti giapponesi, cinesi, coreani, malesiani, indiani dello Sri Lanka, ecc. A questi spesso mi rivolgo per chiedere da dove provengono e quale è la loro destinazione nel breve periodo che visitano la Città.
Una visita purtroppo che si riduce solo al Santuario di San Michele, mentre la maggior parte della Città rimane sconosciuta e, quindi, deserta, priva di ogni rapporto con il flusso di visitatori, che in questi ultimi anni è accresciuto.
Un turismo mordi e fuggi, sia come turismo culturale, che come turismo religioso legato al pellegrinaggio dell’Arcangelo Michele.
La Città purtroppo ha un handicap grande di cui chi ci governa tende a sottovalutare e a non prendere dei seri provvedimenti tale da fare della Città micaelica un luogo veramente riconosciuto dall’UNESCO, che è innanzitutto promozione culturale, basato sulla Bellezza dei luoghi e sulla territorialità, intesa come espressione delle potenzialità intrinseche dei nostri monumenti, ma soprattutto dei luoghi in cui la storia, la cultura, l’arte, la bellezza della natura, ha lasciato i suoi segni e il cosiddetto daimon o spirito del luogo, che i latini hanno chiamato il Genius Loci, in cui la Storia si fa Bellezza e quindi Arte, intesa come Vita ed espressione della creatività dell’Uomo.
Purtroppo del riconoscimento UNESCO oggi rimane solo la dizione, senza un reale e fattivo significato che possa dare alla città benessere e sviluppo economico, basato non solo sul Sacro, quanto sui luoghi in cui l’Arte e la Bellezza facciano da sprone verso il futuro. Quindi UNESCO come sviluppo e valorizzazione del rapporto simbiotico fra cultura e natura, in cui quest’ultima diventa elemento propulsivo e reale di creatività esistenziale dei luoghi che diventano portatori di valori e di benessere per l’intera comunità in cui il riconoscimento UNESCO ricade.
Nel nostro caso non basta solo il Santuario di San Michele a creare sviluppo, ma bisogna fare in modo che tutto ciò che il Santuario ha creato sul piano religioso e culturale, divenga un “bene comune” e, quindi, un bene per l’intera comunità di cui il luogo sacro ne rappresenta lo spirito e l’elemento propulsivo di sviluppo economico.
Quindi, l’UNESCO come Natura, come Cultura, come Arte, come Bellezza, che possano, insieme al Santuario, essere elementi di rinascita collettiva. Tuttavia siamo convinti che il Sacro non può sostituirsi alla creatività sociale e culturale del luogo e quindi della gente, né fare da volano economico se il tutto non viene rapportato alle potenzialità intrinseche del nostro territorio e, quindi, alla creatività dell’uomo, in quanti artefice del proprio destino.
L’unicità culturale e religiosa della città legata solo all’Homo viator e, quindi, al pellegrinaggio verso il nostro santuario non basta a far sì che la città viva e si sviluppi in maniera naturale. Di ciò è testimonianza l’abbandono del nostro Centro storico e di tante case e palazzi lasciati in evidente degrado, mentre la città subisce di anno in anno un enorme decremento demografico, per mancanza di lavoro e di iniziative nel campo degli investimenti pubblici e privati.
Del resto il nostro territorio, composto da una molteplice struttura valoriale sul piano naturale e sul piano delle bellezze turistiche, è privo di un vero e proprio Piano di Sviluppo Economico che possa dare valore e innovazione al nostro territorio, composto da una diversità qualitativa sul piano culturale e naturalistico. Un Piano che prenda in considerazione le varie componenti territorialistiche del Comune di Monte Sant’Angelo, come la Piana di Macchia, la Vallata di Carbonara, i boschi della Foresta Umbra e il Bosco Quarto, la zona storico-archeologica di Pulsano, con la presenza di insediamenti preistorici, fra cui i Dolmen e i Menhir di Valle Spadella, scoperti dell’Arch. Raffaele Renzulli, ma soprattutto un Piano di recupero e di valorizzazione del nostro Centro storico, attraverso la creazione di insediamenti culturali legati al territorio, come le botteghe artigianali, la trasformazione delle case monocellulare in un albergo diffuso, la creazione di varie istituzioni culturali, come musei, pinacoteche, gallerie e centri culturali, al fine di creare una sinergia fra l’antico e il moderno, per non parlare poi di qualificare maggiormente il commercio, valorizzando le competenze settoriali e culturali. Inoltre predisporre un Piano della Bellezza, dove in ogni Piazza o in ogni luogo di incontro, come la Villa Comunale, Largo Dauno, Largo Totila, Largo Tre Ottoni, vi siano opere d’arte, tale da diventare essi stessi luoghi di comunità e quindi di vita cittadina, all’insegna della Bellezza e dell’Arte.
Non vi è sviluppo se la comunità viene lasciata a se stessa e messa in secondo piano, senza una reale partecipazione alla vita cittadina e, quindi, alla vita culturale e sociale della città. Solo coinvolgendo l’intera comunità cittadina è possibile creare le basi per uno sviluppo reale della città, all’insegna della partecipazione e della innovazione in campo socio-economico, oltre che in campo politico-culturale.
Non vi è futuro se la politica non diventa un “bene comune”, attraverso una reale partecipazione della gente alla gestione del territorio, inteso come organismo vivente, che produce lavoro e benessere per tutti.
a cura dell’Associazione politico-culturale “Armonia” di Monte Sant’Angelo.
Comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero [ndr.].
«Il 4 e il 5 maggio scorsi si è svolto a Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia il Convegno sulle mafie, organizzato dalla Associazione dei Comuni “AVVISO PUBBLICO”.
Non vi hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Procuratore Capo e il Prefetto di Foggia, diversamente da quanto era stato annunciato.
Quasi inesistente è stata la partecipazione dei cittadini e del mondo delle Associazioni a questa iniziativa inserita, stranamente, nel “Michael Festival”.
Signor Presidente di “AVVISO PUBBLICO”,
gran parte dei cittadini della Città dell’arcangelo Michele Le chiede scusa, se il 4 maggio è stato posto di fronte agli alunni della scuola media inferiore e non agli studenti degli Istituti Superiori con i quali avrebbe potuto dialogare.
Le chiede scusa, se in quella condizione ha dovuto ricorrere a una lezione frontale a ragazzi di dodici-tredici anni, annoiati e disinteressati, e non a una lezione partecipata, possibile soprattutto con gli studenti degli Istituti Superiori.
Le chiede scusa, se il 5 maggio ha dovuto esprimere il suo pensiero soprattutto ai componenti dell’Associazione dei Comuni che Lei presiede, in quanto non c’erano neanche i Consiglieri comunali di maggioranza della nostra Città e le autorità scolastiche. Purtroppo, vi erano 5 o 6 cittadini e il rappresentante di una sola Associazione culturale delle più di 30 operanti in Monte S. Angelo.
Signor Presidente,
Lei avrà, perciò, percepito una certa indifferenza della popolazione montanara verso i valori della legalità e del contrasto alle mafie e al familismo istituzionale.
Le assicuriamo che non è così. Questa Comunità, nel passato, è stata sempre caratterizzata da una straordinaria vivacità culturale e dal valore del bene comune.
La verità è che da alcuni anni c’è “un’aria” particolare, ma non nuova. C’è un “potere” arroccato nel Palazzo, che utilizza i ragazzini delle scuole medie inferiori per “riempire” le sale. Molti diritti sono trasfigurati in favori. Chi amministra non ricerca e stimola la partecipazione, anzi la ostacola e determina le condizioni politiche e sociali per indurre al silenzio i cittadini.
Signor Presidente,
abbiamo molto apprezzato i Suoi interventi e il Suo impegno. Siamo certi che, dopo questa nostra modesta riflessione, approfondirà la Sua conoscenza della attuale, vera realtà di questa Comunità e della sua Amministrazione comunale attraverso gli strumenti che riterrà più opportuni.
La ringraziamo per essere stato tra noi e per aver apprezzato la bellezza della nostra Città e del nostro territorio».
nota del Gruppo consiliare "A Monte" - Monte Sant'Angelo.
«Più volte abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di porre attenzione sui lavori che le ditte vincitrici di appalto effettuano per conto del Comune, perché, a nostro avviso, ciò che conta non è il numero dei lavori ma la qualità con cui vengono fatti. Abbiamo sollevato questa questione perchè ci siamo accorti che in diverse occasioni (rifacimento asfalto, rifacimento strade in cemento ecc.), anche dopo poche settimane dalla conclusione, i lavori evidenziano già diverse usure.
Ebbene, sembra quasi siamo stati profeti. Stamattina, al rientro a scuola dopo il ponte del 1 maggio, alcune aule della scuola Tancredi sono state trovate allagate e con evidenti infiltrazioni al soffitto.
Eppure, i lavori in quell’edificio sono terminati non più tardi di pochissimi mesi fa: è chiaro che non sono stati eseguiti a regola d’arte.
Non vogliamo fare polemica, ma il controllo dell’Amministrazione dovrebbe essere serrato e serio.
Vigileremo affinché la ditta rifaccia, a spese proprie, i lavori in quei locali!»
Il 30 Aprile del 1923 nasce a Monte Sant’Angelo il Gruppo Folkloristico La Pacchianella, allorquando si ebbe proprio qui a Monte Sant’Angelo la visita alla Città e al Santuario di San Michele del Principe ereditario di Casa Savoia, Umberto I.
Da questo avvenimento ha inizio l’attività folklorica del Gruppo La Pacchiana, sua prima denominazione, sotto la guida del suo fondatore Giovanni Tancredi. Giorno memorabile quel lontano 30 Aprile del 1923, per la partecipazione e l’entusiasmo che la popolazione mostrò verso il Principe, nel volere rappresentare il ricco patrimonio culturale di cui era capace di esprimere la Città intera, tramite il suo Gruppo e nell’ammirare le sue bellezze naturali ed artistiche, oltre che le bellezze e la singolarità dei costumi del Gruppo.
Per la prima volta si manifestava, in maniera festosa e genuina, la volontà di una Città che voleva rappresentare all’Italia la storia e la cultura di un popolo che si riconosceva nel suo Santuario, ma anche nelle sue tradizioni popolari. Afferma a tale proposito A. Ciuffreda: “La città si mise in subbuglio sin dal primo mattino, per addobbarsi con coperte di seta ai balconi e alle finestre e per diffondere l’aria di festa con le note della banda e con lo sparo di mortaretti”. Era allora Sindaco della Città il prof. Filippo Ciociola, un uomo che viene ricordato per la sua precisione e per la sua inflessibile severità morale e amministrativa.
[Giovanni Tancredi (1872-1948)]
Della visita di Umberto I, erede al trono d’Italia, ci rimane una bellissima immagine pubblicata sulla copertina del Corriere della Domenica, del 13 Maggio 1923, ad opera del pittore e disegnatore Antonio Beltrame. Da questo momento, sotto la guida di Giovanni Tancredi, ha inizio il percorso di attività e di esibizione del Gruppo, prima nella regione Puglia e poi in tutta Italia, tanto che l’8 Settembre del 1928 il Gruppo La Pacchianella partecipa al Raduno dei costumi italiani a Venezia, distinguendosi per l’eleganza e la ricchezza dei suoi abiti. Così come nel 1930, l’8 Gennaio, a Roma, in rappresentanza della Puglia, il Gruppo viene invitato a partecipare al corteo dei costumi nazionali in occasione delle nozze del principe Umberto di Savoia e di Maria Josè del Belgio, mentre, successivamente il 27 Ottobre del 1931 la Città di Monte Sant’Angelo viene visitata dall’allora ministro Ciano, che ne ammirò le bellezze artistiche e i caratteristici costumi sfoggiati nella grande parata che il gruppo La Pacchianella allestì, con i muli bardati secondo l’uso tradizionale. Il tutto in una splendida scenografia paesana, di cui ci rimangono alcune fotografie di allora, in cui si vede il corteo della sfilata lungo il corso principale, con Giovanni Tancredi fra la folla e i muli bardati, con bandiere tricolori alle finestre e le coperte variopinte ai balconi.
Così da questo momento, dopo varie esibizioni a livello locale e nazionale, il Gruppo Folklorico “La Pacchianella”, inizia il suo percorso che lo porterà, non solo a rappresentare la Puglia in diverse manifestazioni a carattere folkloristico, ma soprattutto ad essere uno dei Gruppi più importanti dell’Italia meridionale.
IL LIBRO: "La Pacchianella. Storia Folklore Musica Canti Costumi Personaggi" di Giuseppe Piemontese, Bastogi Libri, Roma 2017
INDICE
RINGRAZIAMENTI
LA STORIA
- Le origini
- Giovanni Tancredi
- Giovanni de Cristofaro
- Giovanni Lombardi
- Il Primo Raduno Folkloristico
- La Sagra della Foresta Umbra
- Gli Anni Sessanta
- Le scene di vita paesana
- Gli Anni Settanta, Ottanta e Novanta
- Le tournèe all’estero
IL FOLKLORE
- La cultura popolare del Gargano
- Il Gargano fra il sacro e il profano
- Usi e costumi: il fidanzamento e il matrimonio
LA MUSICA
- La musica folklorica
- La Tarantella
- Gli strumenti musicali: la chitarra battente,
- il tamburro, le castagnole, il puta puta
IL CANTO
- La Serenata
- Li Strusce
- La Stesa
- La Pampanella
- I canti d’amore e di dispetto
I COSTUMI
- Gli uomini
- Le donne
- L’ornamento d’oro
- La Pacchianella nelle cartoline
ALBUM FOTOGRAFICO
ITALIA
- Monte Sant’Angelo
- Manfredonia
- Orsara di Puglia (Fg)
- Gaggio Montano (Bo)
- Aviano (Pn)
- Molfetta (Ba)
- Cupramontana (An)
- Castagneto Carducci (Li)
ESTERO
- Belgio: Bruxelles, 1089
- Repubblica Ceca, 1998
- Repubblica Slovacca, 1998
- Svizzera, 1998
- Polonia, 1999
- Germania, 1999
- Stati Uniti, 2006
- Grecia, 2006
- Croazia, 2008
90° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL GRUPPO
LA PACCHIANELLA (1923-2013)
I COMPONENTI DEL GRUPPO: IERI E OGGI
I COMPONENTI DEL GRUPPO: IERI E OGGI
- Indice dei nomi
BIBLIOGRAFIA
C’è grande fermento a Monte Sant’Angelo e ad Orta Nova ma anche negli ambienti ciclistici pugliesi per i due eventi di ciclismo femminile di grande caratura che accenderanno i riflettori sulla Puglia nei giorni domenica 30 aprile e lunedì 1°Maggio con le categorie esordienti e donne allieve.
Avvenimento scintillante a Monte Sant’Angelo che ospita il Trofeo Rosa, richiamando l’attenzione delle migliori atlete e delle rispettive squadre di Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e ovviamente Puglia che aderiscono al più ambito circuito femminile di carattere extra-regionale in 24 gare sparse nelle sette regioni sopracitate.
Domenica 30 aprile atlete in gara a Monte Sant’Angelo (Trofeo Rosa-Due Siti UNESCO) su un circuito interamente cittadino di 4,2 chilometri che parte dalla villa comunale e conduce verso la caratteristica panoramica sud che si affaccia sul golfo di Manfredonia con transito nei pressi della Basilica di San Michele Arcangelo, patrimonio dell’UNESCO. Da coprire le distanze di 25 chilometri per le donne esordienti primo e secondo anno ( 5 giri - partenza alle 9:45), 37 chilometri per le allieve (9 giri - il via alle 11:10), con assegnazione dei titoli regionali FCI Puglia.
A nome di tutto il sodalizio Mtb Monte Sant’Angelo, il presidente Pasquale Totaro ha posto l’accento sulla grande vetrina che offrirà il Trofeo Rosa nel mostrare le bellezze di uno dei tanti patrimoni mondiali dell’UNESCO, i benefici per le strutture ricettive, alberghi e ristoranti che, allo stato attuale, hanno fatto registrare il tutto esaurito, a tutto vantaggio del movimento femminile nazionale e di tutta la comunità di Monte Sant’Angelo, non nuova ad ospitare manifestazioni ciclistiche negli anni passati dedicate alla mountain bike.
Lunedì 1°Maggio trasferimento ad Orta Nova per disputare la Coppa Pantani RDR-Giornata Rosa (presso Decander in via Carlo D'Angiò) su un circuito pianeggiante di 2,1 chilometri da ripetere dodici volte per le esordienti (25,2 chilometri - partenza alle 10:30) e venti volte per le allieve (42 chilometri - partenza alle 12:00).
Anche per la Pantani RDR del presidente Luigi Marseglia è motivo di grande soddisfazione mettersi in gioco a livello organizzativo nel panorama giovanile e per la prima volta nel contesto del ciclismo femminile a livello extra-regionale, sulla scia del fermento generato dalla gara del Trofeo Rosa a Monte Sant’Angelo.
In entrambi gli avvenimenti ciclistici, le forze lavorative stanno lavorando da tempo e in sinergia con il comitato regionale FCI Puglia del presidente Giuseppe Calabrese, a sua volta fiero di come si sta muovendo la macchina organizzativa con 140 iscritte a Monte Sant’Angelo e 123 ragazze attese ad Orta Nova: “C’è tanta voglia di fare bene e non si vuole lasciare nulla al caso per queste due manifestazioni che hanno reso possibile un sogno. Ovvero quello di portare tante giovani ragazze della nostra regione e di altre zone d’Italia a gareggiare qui in Puglia in due gare dedicate solo ed esclusivamente al movimento femminile. Il valore aggiunto di tutto questo fermento a livello organizzativo si chiama Trofeo Rosa e per questo ringrazio i presidenti dei comitati regionali che aderiscono al circuito e i referenti delle strutture tecniche regionali. Un ringraziamento alle società partecipanti, alla Mtb Monte Sant’Angelo, alla Pantani RDR, alle amministrazioni comunali di Monte Sant’Angelo e di Orta Nova che hanno colto al volo questa opportunità. Abbiamo seminato nei primi due anni e stiamo iniziando a raccogliere i frutti di un obiettivo che noi del comitato regionale avevamo a cuore e che è stato centrato con evidente soddisfazione. Ciò che inizialmente sembrava impossibile, ora si è realizzato con passione e dedizione, da parte di chi ha voluto fortemente questa due giorni”.
Che sia agricoltura o lavori pubblici in aree nell’oblio di chi le amministra, valorizzazione e difesa del territorio per incremento demografico e lavoro, promuovere e aumentare il turismo, discutere sull’ambiente e ciò che fa bene o male alla natura e all’uomo, crescita industriale nel rispetto della terra che la ospita, dar valore a ciò che ha Monte Sant’Angelo, che custodisce gelosamente da millenni nei suoi luoghi, è il focus che sta ponendo il dott. Giovanni Ciliberti. Lui, medico primario in quiescenza, ora imprenditore agricolo per diletto (non troppo giacché le sue produzioni sono fonte di lavoro e crescita e valorizzazione del territorio), già amministratore di Monte, con la sua sagacia e sempre diretta comunicabilità, questa volta affronta con “A scuola dai Sumeri” un problema in apparenza semplice ma nel merito importante per la visibilità e valorizzazione della città. Consiglia a qualcuno o molti di imparare dai Sumeri, e fa bene. Oltretutto, la storia insegna. Ma c’è ancora chi l’ha solo letta e non studiata e chi anche non l’ha neanche letta e studiata. Come pure i testi di architettura e ingegneria urbanistica che, nel caso, andrebbero ripresi e studiati, o almeno applicati per conoscenza. Francamente non è una laurea a determinare se conferire incarichi di promozione turistica o bellezza del territorio. Ci vuole innanzitutto amore per il territorio, conoscenza storica del luogo, estrosità e capacità nel riconoscere il bello e dargli valore, e anche una laurea, ma artistica. L’improvvisazione fa più male del provarci [ndr.]
A scuola dai Sumeri
«Hanno inventato la scrittura, l’astronomia, la geometria, la ruota, il cubito per misurare le distanze (circa 49,5 cm equivalente alla lunghezza gomito/mano), l’agricoltura, l’irrigazione dei campi e tante altre cose tra cui le città con strade, piazze, palazzi e mura difensive.
Se i Sumeri oltre 6.000 anni fa utilizzavano il cubito per avere misure precise, perché oggi certi lavori a Monte sembrano fatti con i piedi?
Forse qualcuno ha rubato il metro?
Aspettiamo di conoscere anche il contenuto del dossier inerente alla candidatura di Monte Sant’Angelo a Capitale Italiana della Cultura 2025 sperando che non sia stato intrapreso un altrettanto erudito cammino culturale fatto anch’esso con i piedi.
Vi sembra normale posizionare in quel modo i tombini nei pressi della Basilica (allu Scutte, Via Garibaldi e un po’ ovunque)?
Il concetto di bello, l’ordine, l’efficienza, la capacità, il coinvolgimento e il rispetto istituzionale sono delle caratteristiche simili al fascino: una persona o un gruppo ce l’ha o non ce l’ha!
Monte ha bisogno di azioni e provvedimenti concreti che siano in grado di valorizzare le infinite potenzialità del nostro territorio (mare, monti, boschi, foresta umbra, eccellenze agro-alimentari, siti Unesco e innanzitutto il millenario culto micaelico).
Utilizzare le immense risorse che in questi anni vengono assegnate a Monte solo per interventi strutturali di cose esistenti (tra cui strade, piazze, monumenti) o per manifestazioni varie che rendono solo più piacevole la giornata del pensionato e di chi ha un impiego non è quello che la città e i giovani meritano.
Ci vuole una progettazione di lungo termine, dove far confluire le risorse umane e quelle economiche per ricreare le migliori condizioni di sviluppo di Monte.
Ed anche qui vale quanto detto prima: una persona o un gruppo ce l’ha o non ce l’ha, questa capacità!»
Sabato 15 aprile 2023, a Monte Sant’Angelo, dalle ore 16, in Vico Fandetti (di fronte al Monumento ai Caduti), si svolgerà l’assemblea organizzativa cittadina di Forza Italia.
Interverranno:
- Dario Damiani, Senatore della Repubblica Italiana e vice coordinatore di Forza Italia Puglia.
- Giandiego Gatta, Onorevole della Repubblica Italiana, componente della Commissione Agricoltura e Vicepresidente della Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati.
- Napoleone Cera, Consigliere regionale Puglia di Forza Italia.
- Raffaele Di Mauro, Coordinatore provinciale Forza Italia.
- Felice Scirpoli, Dirigente provinciale Forza Italia.
La cittadinanza è invitata a partecipare
Ieri, 11 aprile 2023, la Giunta della Regione Puglia tra i provvedimenti deliberati ne ha adottati tre per la Capitanata:
- La concessione in uso gratuito al Comando dei Vigili del Fuoco di Foggia, per la durata di anni trenta, del bene immobile ubicato in agro di Vieste (FG), per il presidio in Foresta Umbra, ben argomentato dall’assessore e vicepresidente Raffaele Piemontese.
- Il “Raddoppio della premente esistente idrica e potenziamento del serbatoio a servizio dell'abitato di Monte Sant’Angelo”, atteso da anni e che finalmente vedrà la luce.
- La maggiore fruibilità per la mobilità dolce e per il potenziamento della funzione ecologica del tratturo magno L’Aquila-Foggia.
L’argomento clou che ha interessato maggiormente lettrici e lettori è stato il potenziamento, meglio specificato, il raddoppio delle già esistente rete idrica per Monte Sant’Angelo. Il lavoro svolto e la sua attuazione sono per merito di una convenzione di collaborazione tra Regione e Soprintendenza rispetto al progetto da elaborare e realizzare insieme.
Nel merito abbiamo chiesto più dettagli all’assessore Piemontese, che ha subito risposto.
«È un intervento per 21.420.000 euro che prevede la realizzazione di un nuovo serbatoio e di una nuova condotta di alimentazione idrica in grado garantire all'abitato di Monte Sant'Angelo continuità del servizio idrico. Al completamento delle opere, sarà garantita una maggiore riserva idrica (passando da meno di 12 ore a 24 ore circa) e una maggiore sicurezza di approvvigionamento idrico per il Comune di Monte Sant'Angelo.
Saranno realizzati un serbatoio di capacità di 2.800 mc, disposto in affiancamento a quello esistente, e 8.610 metri di condotta premente, posata in parte in sede propria e in parte nel sedime di un cunicolo esistente che ospita la vecchia premente di alimentazione dell'abitato di Monte Sant'Angelo e la vecchia premente di alimentazione per San Giovanni Rotondo, entrambe ormai dismesse.
Dal punto di vista progettuale, è stato redatto un progetto definitivo, in virtù del quale si procederà a redigere il progetto esecutivo. L’intervento prevede l’acquisizione di aree private con conseguente attivazione dell’iter espropriativo»
Tempi e modalità di realizzazione dovrebbero rientrare nei tempi dovuti dopo la gara di attribuzione, come ha assicurato lo stesso Piemontese: «Si prevede vada in gara entro l’anno».
L’emergenza idrica cui soffre da troppi anni il comune garganico è sentita e molto sofferta da tutta la popolazione, spesso rimboccandosi le maniche per approvvigionarsi da autobotti in caso di malfunzionamenti, rotture e interruzioni della rete idrica. Un intervento del genere, di una infrastruttura primaria, per un bene inalienabile come l'acqua che dovrebbe essere del tutto pubblica (come stabilirono due Referendum oggi inascoltati dai Governi che si sono avvicendati in questi anni) dovrebbe risanare questi “handicap”, garantendo acqua ai Montanari.
«L’intervento nasce dagli eventi verificatisi nel periodo estivo del 2019 -come spiega Raffaele Piemontese, che prosegue-. In detta circostanza, a causa di un disservizio causato dalla mancanza di energia elettrica all’impianto di sollevamento idrico di Manfredonia vi è stata l’interruzione del flusso idrico di alimentazione del serbatoio a servizio dell’abitato di Monte Sant’Angelo. L’attuale schema di alimentazione del serbatoio di Monte Sant’Angelo di soli 2.650 mc prevede infatti che l’acqua venga sollevata fino ad una quota di circa 865 metri dal così detto “Nuovo Impianto di Sollevamento Idrico di Manfredonia” mediante un’unica condotta del DN 400 in acciaio realizzata negli anni 80. Per cui l’unica fonte di alimentazione dell’abitato di Monte Sant’Angelo è l’ISI di Manfredonia e la sua premente.
Al momento dell’interruzione di alimentazione dell’ISI di Manfredonia, per altro durata poche ore, il serbatoio esistente, considerato il suo scarso volume di accumulo, soli 2.650 mc, non è stato in grado di garantire all’abitato continuità del servizio idrico causando gravi disagi alla popolazione residente ed alle strutture ricettive (il paese è a forte vocazione turistica). Pertanto il primo obiettivo dell’intervento è l’incremento della capacità del serbatoio a servizio dell’abitato di Monte Sant’Angelo, al fine di garantire una maggiore riserva idrica. Dall’analisi del fabbisogno idrico risulterebbe necessario raddoppiare l’attuale capacità del serbatoio portandola, dagli attuali 2.650 mc, a 5.405 mc.
La premente in esercizio, realizzata negli anni 1980, in acciaio del DN400, rappresenta l’unico vettore di alimentazione dell’abitato ed è sottoposta a forti pressioni, fino a 100 bar in regime ordinario. La condotta risulta in un precario stato di conservazione ed è soggetta a frequenti interventi di manutenzione, eseguiti anche in condizioni estreme viste le caratteristiche del territorio (pendenze notevoli, presenza di gravine profonde, ecc.). Pertanto -termina l’assessore-, considerato lo stato della premente esistente, il secondo obiettivo è quello di garantire sicurezza di approvvigionamento idrico raddoppiando l’attuale premente».
Una nota a margine è dovuta per le altre aree del Comune di Monte Sant’Angelo. In particolare quella di Macchia, che attende da decenni un intervento risolutore per la rete fognaria e per l’illuminazione, per le strade. Poi ci sono le due valli, quella di Carbonara e di Ruggiano, che necessitano di molti interventi infrastrutturali. Ma queste sono “beghe” che il Comune deve affrontare, come la continua messa in sicurezza della zona marina di Macchia per il dissesto idrogeologico e di bonifiche per quella industriale, tra l’altro aree tutte quelle citate, sofferenti di lavoro e depauperamento demografico. Speriamo che il due volte sindaco d’Arienzo ci onori di una sua approfondita analisi.
Di pubblicazioni per promuovere il territorio del Comune di Monte Sant’Angelo, per far emergere le sue potenzialità e renderle fruibili per uno sviluppo sostenibile, in armonia con l’ambiente, la natura e le peculiarità che offre, il dott. Giovanni Ciliberti ne ha scritte diverse, da noi pubblicate. Basta fare una ricerca su questa testata per essere lette e soprattutto contestualizzate. Ciliberti ritorna a farci conoscere il suo punto di vista, critico e anche redarguente, per favorire lo sviluppo della sua terra, che è anche nostra, per uno sviluppo autoctono e prevalentemente “Made in Monte”. Una promozione che andrebbe fatta dal Comune e non solo da singoli cittadini, seppur presidenti di organizzazioni, che attraverso le loro attività commerciali si mettono in gioco per prodotti tipici locali, patrimonio di unicità territoriale. Il riferimento è alle ostie ripiene in omaggio sui voli che partono dall’aeroporto Gino Lisa. [ndr.].
Ostie piene in volo. Meglio se promosse dal Comune in anonimo
«Un’ulteriore conferma della scarsa valenza creativa dell'amministrazione comunale di Monte.
Premessa:
La mia amicizia con Donato Taronna e la sua famiglia risale a più di 40 anni fa.
Apprezzo il suo lavoro e innanzitutto il modo con cui promuove la sua attività di panificatore e il suo passato impegno per far diventare il pane di Monte presidio Slow Food.
Se dire BRAVO Donato è il minimo che io possa fare, non altrettanto merita l’amministrazione comunale che nonostante le continue sollecitazioni non ha ancora capito che la promozione delle eccellenze agro-alimentari di Monte ed il loro miglioramento qualitativo rappresentano “le pietre angolari” del futuro socio-economico e turistico della città.
Per non fermarmi solo alle annunciazioni delle esigenze di una popolazione (tipica del PD quando afferma dall’opposizione che c’è bisogno di posti di lavoro!) ritengo che il Comune, attraverso l’impiego di risorse proprie, regionali, GAL, PNG e PNRR, debba promuovere in modo anonimo le eccellenze agro-alimentari utilizzando la denominazione di “prodotto a Monte Sant’Angelo”, quindi:
1 – Ostie piene di Monte
2 – Pane slow food di Monte
3 – Formaggi di Monte (Pecorino, caciocavallo, carni etc.)
4 – Olio extravergine di Monte
5 – Altre tipicità
Per far questo il Comune dovrebbe:
- stimolare i miglioramenti qualitativi dei prodotti;
- favorire la loro vendita nei negozi dedicati sorti nelle vicinanze del Santuario;
- sostenere, anche con incentivi, il loro utilizzo nei ristoranti, nei Bar, nei pub e nei luoghi di ritrovo;
- promuovere i prodotti negli alberghi anche sotto forma di piccoli omaggi (bottiglietta di olio Evo da 60 ml, una piccola ostia etc.);
- pubblicizzare i prodotti attraverso iniziative sponsorizzate nei luoghi di vacanza del Gargano e innanzitutto con cartelloni pubblicitari mt 6 x 3 lungo il percorso comunale del flusso turistico proveniente da San Giovanni Rotondo e di quello diretto a Mattinata e Vieste sulla SS 89 di Macchia;
- rendersi promotore, come fa Vieste da 9 anni, di un concorso a fini promozionali dell’olio extravergine di oliva con premiazioni dedicate a tutte le città del Parco Nazionale del Gargano e con premiazione dell’olio di Macchia di Monte Sant’Angelo;
- ed infine iscriversi alle città dell’olio come hanno già fatto Mattinata, Vieste, Carpino etc.
Dipenderà poi dalla bravura dei singoli produttori utilizzare gli eventi promozionali in modo singolo oppure organizzandosi in cooperative o in consorzi.
Nel caso specifico (che mi ha spinto ha scrivere questo post) sarebbe stato più vantaggioso per la città pubblicizzare l’evento con le ostie piene di Monte Sant’Angelo!
CONSIDERAZIONI
Nel 2022 ci sarebbero stati 70-80.000 pernottamenti che ad una media di euro 50 avrebbero dato un ricavo di euro 3,5-4 milioni pari allo stipendio di circa 150 persone impiegate nel privato o nella pubblica amministrazione.
Ecco perché è fondamentale, non solo a fini promozionali, sviluppare l’indotto agro-alimentare che da una parte migliorerebbe l’offerta turistica e dall’altra potrebbe dare lavoro stabile a migliaia di persone attraverso il potenziamento del settore agro-zootecnico (vedi precedente post sull’olio di Macchia).
È arrivato il tempo di sfruttare tutte le potenzialità del nostro territorio anche a fini turistici».
Questa mattina si è tenuta la seduta della Giunta regionale Puglia, che ha adottato i seguenti provvedimenti:
Ambiente
- La Giunta ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale relativo al Progetto preliminare del Nodo ferroviario di Bari: Bari Nord (Variante Santo Spirito – Palese), proposto da Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. , condizionato al rispetto delle prescrizioni riportate nel parere tecnico.
Demanio
- La Giunta ha approvato uno schema di Accordo di Collaborazione tra la Regione Puglia e il Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, al fine di garantire l’ottimale attuazione, sia in fase progettuale che nel corso dell’esecuzione dei lavori, del progetto pilota per una maggiore fruibilità per la mobilità dolce e per il potenziamento della funzione ecologica del tratturo magno L’Aquila-Foggia, con l’applicazione delle linee guida del documento regionale di valorizzazione dei tratturi.
- La Giunta ha approvato una bozza di Protocollo d’Intesa, , tra la Regione Puglia e il Corpo dei Vigili del Fuoco per la concessione in uso gratuito al Comando dei Vigili del Fuoco di Foggia, per la durata di anni trenta, del bene immobile ubicato in agro di Vieste (FG) all’interno del complesso “Segheria del Mandrione”, di proprietà della Regione Puglia, per l’attivazione di un presidio logistico rurale dei Vigili del Fuoco.
Formazione
- La Giunta ha ratificato l’Accordo per la costruzione di una rete territoriale per l’inclusione socio-formativa-lavorativa di minori e giovani adulti in carico ai servizi della Giustizia Minorile e di Comunità, finalizzato a promuovere lo sviluppo di politiche sociali, di interventi innovativi di formazione e di inclusione socio-lavorativa, di promozione delle pari opportunità nell’accesso al mercato del lavoro dei minori e giovani adulti in carico alla Giustizia Minorile. I partner firmatari sono la Regione Puglia - assessorato alla Formazione e Lavoro, Il centro per la Giustizia Minorile per la Puglia e la Basilicata e il consorzio “Mestieri Puglia” s.c.s.
Paesaggio
- La Giunta ha rilasciato per il progetto “Interventi di sistemazione idrologica del delta del Torrente Romandato” in accordo con il parere espresso dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia del Ministero della Cultura, l’autorizzazione paesaggistica con prescrizioni.
- La Giunta ha rilasciato. per il progetto definitivo “Raddoppio della premente esistente idrica e potenziamento del serbatoio a servizio dell'abitato di Monte Sant’Angelo”, in accordo con il parere espresso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia del Ministero della Cultura, l’autorizzazione paesaggistica, con prescrizioni.
Cooperazione europea
- La Giunta ha approvato lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione Puglia le Riserve naturali regionali orientate e i Parchi naturali regionali nell’ambito del Programma di Cooperazione Europea INTERREG V-A Grecia-Italia 2014/2020, progetto “BEST - Addressing joint Agro-and Aqua-Biodiversity pressures Enhancing Sustainable Rural Development”, finalizzato all’attuazione di interventi volti ad accrescere e approfondire il quadro delle conoscenze, alla protezione e al monitoraggio dello stato di conservazione della flora, della fauna, delle specie aliene, degli ecosistemi naturali nelle aree ricadenti all’interno dei Parchi naturali regionali e Riserve naturali regionali orientate, mediante l’acquisto, utilizzo, gestione e manutenzione di strumentazione volta a condurre le analisi previste.
Pesca
- La Giunta ha approvato il progetto “Sistema di gestione dei rifiuti pescati dal mare e studi sperimentali per la caratterizzazione dei fondali (APPESCA 2.0)” per un costo complessivo di 555.800 euro, (di cui 543.415 di contributo FEAMP e 12.384 di cofinanziamento a carico del partner di progetto (ASSET), per l’implementazione di attività per il sistema di gestione dei rifiuti pescati dal mare e per gli studi meteomarini delle aree portuali.