Vincitorio: «Se non garantisce l’accesso ai dati il sindaco Crisetti sarà denunciato da Stop 5G»
Si pubblica la nota stampa pervenuta presso la nostra redazione.
Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
Ora ha 15 giorni di tempo il sindaco Michele Crisetti per adempiere alle richieste fatte il mese scorso da Giancarlo Vincitorio, referente regionale di Alleanza italiana Stop 5G, che chiedeva, tra l’altro, l’accesso agli atti in riferimento ai potenziali rischi che causerebbe una grossa antenna di telefonia situata nelle immediate vicinanze di una scuola e di numerose abitazioni. Il sindaco e i funzionari comunali non gli hanno risposto e ora Vincitorio ha indirizzato a loro un atto di diffida annunciando che, se non riceverà quella documentazione in 15 giorni, procederà a denunciare sia il sindaco Crisetti che i funzionari competenti. Nella diffida Vincitorio ha avvertito il sindaco e l’assessore all’Urbanistica e Sviluppo economico che, “decorso infruttuosamente tale termine, il sottoscritto adirà le vie legali per omissione di atti d’ufficio”.
A marzo Vincitorio non si è limitato a chiedere a Crisetti la vecchia documentazione che aveva autorizzato quell’impianto di telefonia ma ha preteso di visionare tutti i documenti delle eventuali analisi e verifiche, sanitarie e ambientali, compiute dal Comune su tutte le antenne 5G, 4G, LTE e FWA installate in territorio di San Giovanni Rotondo. Ed inoltre ha chiesto di visionare anche i risultati dei monitoraggi che il Comune avrebbe dovuto eventualmente fare effettuare in riferimento alle emissioni elettromagnetiche e agli eventuali pericoli e danni per la popolazione e l’ambiente.
“Il silenzio del sindaco Crisetti e dei funzionari comunali – commenta Vincitorio - lascia per il momento intendere che forse nessuno di questa Amministrazione comunale e delle precedenti si sia preoccupato di approfondire questi problemi e di cercare di trovare una ragionevole soluzione a tutela della salute dei cittadini e in particolari dei frequentatori e i residenti della zona di quell’antenna e di altre esistenti in città. Ovviamente spero molto che non sia così e le risposte dal Comune servirebbero a dissipare i dubbi”.
“Vogliamo che sia chiaro al sindaco e a qualsiasi cittadino – afferma Vincitorio - che su questi problemi, non avendo alcuna finalità partitica, noi di Allenanza Italiana Stop 5G non siamo avversari ma sinceri alleati se si condivide la scelta di tutelare la salute della popolazione dai rischi dell’inquinamento elettromagnetico. Già nelle settimane scorse avevo chiarito – dice Vincitorio – mediante un’altra lettera inviata al sindaco che quella documentazione richiesta mi è necessaria per valutare di attivare un percorso giudiziario che mi veda contrapposto, dinanzi al TAR, alla società proprietaria di quel traliccio troppo vicino alla scuole “Dante-Galiani”. Insomma, come Alleanza italiana Stop5G siamo pronti anche alla battaglia nelle aule giudiziarie ma il sindaco Crisetti deve farci capire da che parte vuole collocare l’Amministrazione comunale. La domanda è semplice: pro o contro?”.
Proseguono i controlli ed i servizi predisposti della Compagnia Carabinieri di Lucera finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella rete della giustizia questa volta è finito un 27 enne originario di San Giovanni Rotondo, residente da tempo a Lucera e noto alle Forze dell’Ordine, tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Lucera, collaborati da quelli delle dipendenti Stazioni di Pietramontecorvino e Biccari.
A seguito di mirato servizio, preordinato al contrasto dello specifico fenomeno criminoso, il P.G., queste le sue iniziali, veniva notato con atteggiamento più che sospetto poco fuori della relativa abitazione; quel via vai di persone, che si avvicinavano in modo guardingo al predetto e dopo aver confabulato, si introducevano all’interno della relativa abitazione per poi dileguarsi subito dopo, con fare circospetto, non poteva non “allarmare” i militari, appostati poco distanti.
In un attimo è scattato il controllo personale e domiciliare a carico del prevenuto, a seguito del quale venivano ritrovati nelle tasche del relativo giubbino un involucro in cellophane termosaldato con circa 40 g di “cocaina”, altre 10 singole dosi pronte per lo smercio con un totale di ulteriori 5 grammi totali circa della medesima sostanza e un ulteriore piccolo involucro contenente stupefacente del tipo “hashish”. All’interno del piccolo bilocale in suo uso veniva rinvenuto altresì vario materiale da confezionamento ed un coltello con lama sporca di hashish evidentemente utilizzato per il taglio e la realizzazione delle singole dosi di “fumo”, il tutto posto sotto sequestro.
A seguito delle formalità di rito, P.G. veniva tratto in arresto e posto agli arresti domiciliari, misura che veniva confermata a seguito di udienza di convalida.
“Rotaract 4 TMA” è il nome del service voluto e portato a compimento dal Distretto Rotaract 2120 - Puglia e Basilicata, in occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’autismo.
Il Rotaract, nella persona della Rappresentante Rotaract Distrettuale Silvia Bitritto, in sinergia d’intenti con il centro TMA, ha donato presso lo stesso, giochi e attrezzature ludiche per i bambini delle centinai di famiglie che si avvalgono delle loro cure.
Il centro TMA di San Giovanni Rotondo, appena inaugurato, primo e ad oggi unico centro presente sul territorio foggiano, incentra il proprio lavoro con i piccoli pazienti sulla coordinazione grosso e fino motoria e consente di praticare attività motorie propedeutiche ad altri sport, come ad esempio: basket, pattinaggio e pallavolo.
All’interno dello stesso vengono praticati interventi individualizzati rivolti a persone con disabilità intellettiva e relazionale per la gestione e il miglioramento di diverse aree funzionali (area motoria, cognitiva, affettivo-relazionale, comportamentale e sensoriale).
L’intera equipe è altamente qualificata e formata con il metodo TMA Caputo-Ippolito e supportata da una supervisione costante da parte di uno psicologo-psicoterapeuta.
La TMA (Terapia Multisistemica in Acqua Metodo Caputo Ippolito) è una terapia che utilizza l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, capace di spingere il soggetto con disturbi della comunicazione, relazione, autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo ad una relazione significativa.
TMA nasce con l’obiettivo di inserirsi in un progetto riabilitativo globale, che cura in particolar modo gli aspetti relazionali, emotivi e di integrazione sociale.
Da oggi, a San Giovanni Rotondo, le famiglie e i bambini possono usufruire di questi nuovi servizi. Qui si colloca l’aiuto concreto realizzato dal Distretto Rotaract 2120 che accolto da un team cordiale e professionale, andrà a supportare, non solo il centro TMA, ma tutti bambini e le famiglie che usufruiscono di questo essenziale e importante supporto.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo, nel pomeriggio del 23 febbraio scorso, hanno arrestato un 32enne del luogo, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel corso di opportuni servizi di prevenzione e repressione di reati in genere che in quest’ultimo periodo sono aumentati con l’ausilio di altre pattuglie provenienti dalla Compagnia di Intervento Operativo dell’11° Reggimento di Bari, si appostavano in un luogo prossimo all’abitazione del giovane arrestato, dove notavano un andirivieni di giovani, qualificati come possibili acquirenti di sostanza stupefacente. Il servizio si protraeva fino a quando si notava lo stesso giovane arrestato uscire dal portone di casa e dirigersi verso un’autovettura parcheggiata a qualche decina di metri di distanza. Dopo essere salito su quel mezzo si decideva di intervenire e bloccare i due occupanti. All’atto del controllo l’arrestato tentava di disfarsi di un involucro, lanciandolo contro un cancello, prontamente recuperato dai militari operanti. Si trattava di un pezzo di sostanza stupefacente del tipo “hashish” del peso di circa tre grammi. L’operazione di p.g. proseguiva con l’immediata perquisizione presso l’abitazione dell’arrestato, a seguito della quale veniva rinvenuta altra sostanza dello stesso tipo di quella già recuperata, del peso complessivo di circa 22 grammi suddivisa in più pezzi ed una cipollina di 0,3 grammi di cocaina, oltre al materiale per il frazionamento in dosi, quali un bilancino di precisione elettronico ed un coltello a serramanico ancora intriso della sostanza tagliata.
A seguito di tale rinvenimento, considerato il quantitativo posseduto e la varia tipologia di sostanza stupefacente recuperata che non potevano giustificare un uso personale, scattava l’arresto del 32enne, che dopo le operazioni di rito veniva accompagnato presso la propria abitazione dove rimaneva agli arresti domiciliari fino al 25 marzo successivo. In tale data, nel corso della relativa udienza dinanzi al Tribunale di Foggia, veniva convalidato l’arresto e disposta la presentazione quotidiana ai Carabinieri di San Giovanni Rotondo.
Le analisi qualificative e quantitative eseguite sulla droga sequestrata, da parte degli operatori del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, confermavano la natura delle sostanze ed indicavano che da quei quantitativi era possibile ricavare ben 298 dosi di “hashish” ed una dose di “cocaina”.
Per dare battaglia all’inquinamento elettromagnetico esistente a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, è sceso in campo Giancarlo Vincitorio, referente per la Puglia dell’Associazione nazionale Stop 5G.
Di seguito il comunicato stampa di Alleanza Italiana Stop5G Puglia.
Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
«E’ dal marzo del 1998 che non si riesce a fare rimuovere un grande traliccio di telefonia situato nei pressi di una scuola e di numerose abitazioni. Finanche un’ordinanza dell’allora sindaco Davide Pio Fini non è riuscito in questo obiettivo. Non sono state sufficientemente utili neanche le lagnanze, due anni prima, dei genitori degli alunni della scuola elementare “Dante-Galiani” e neppure la segnalazione, nel 1996, di un coraggioso medico di radioterapia in servizio nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza che aveva ipotizzato l’eventualità di una correlazione, sulla base di letteratura medico-scientifica, di due decessi per neoplasie maligne cerebrale con i campi elettromagnetici generati in particolare da quel traliccio con antenne irraggianti onde radio.
Ora è Giancarlo Vincitorio a tornare alla carica sul problema. Ha effettuato un sopralluogo con il referente locale di Stop 5G, ingegnere ambientale Francesco Di Cosmo, ed ha preso visione della vecchia documentazione. Poi ha scritto al sindaco Michele Crisetti per chiedere l’accesso agli atti riguardanti analisi degli impatti sanitari e ambientali di tutte le antenne 5G, 4G, LTE, FWA installate in territorio di San Giovanni Rotondo. Vincitorio chiede, tra l’altro, documenti attestati tutte le verifiche svolte alla data odierna da parte del Comune in merito al monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche e ai loro impatti sulla popolazione e l’ambiente. La finalità è evidente: l’associazione Stop 5G vuole che siano rimosso quel grande traliccio di telefonia da decenni in uso in via Galvani».
Il Comando Provinciale di Foggia, su autorizzazione della Procura della Repubblica e del Tribunale di Foggia, della Camera di Commercio di Foggia e con la collaborazione dell’Agenzia delle dogane, ha devoluto all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia ed alla sezione provinciale della Protezione Civile Nazionale, a vario titolo, 400 litri di alcool etilico per la produzione in house di sanificanti galenici da utilizzare in ambito ospedaliero, oltre 13 mila litri di gasolio da utilizzare per la mobilità dei mezzi impegnati nei servizi istituzionali di soccorso dei VV.FF. nonché 5.900 mascherine da destinare alle attività del personale della Protezione Civile.
I prodotti devoluti provengono da distinte operazioni di polizia condotte dai finanzieri della Compagnia di Foggia e dirette al contrasto dei traffici illeciti nel territorio foggiano, concluse con il sequestro penale o amministrativo dei beni oggetto di devoluzione.
Le iniziative riportate testimoniano, da un lato, l’attenzione della Guardia di Finanza al contrasto di quei fenomeni illeciti che mettono a rischio la salute dei cittadini e che alimentano i profitti delle organizzazioni criminali che operano sul territorio della Provincia, dall’altro, l’ulteriore conferma di un’azione corale tra Procura della Repubblica e Tribunale di Foggia, Agenzia delle dogane, Camera di Commercio e Guardia di Finanza che ha permesso di destinare beni senza ulteriori oneri per l’Erario al fine di supportare il personale del sistema nazionale sanitario e di Protezione Civile impegnato in prima linea nel contrasto alla perdurante emergenza sanitaria nel Paese.
François Brunatto, figlio di Emanuele Brunatto, scrive a una missiva, divulgata alla stampa, al Sindaco e al Consiglio comunale di San Giovanni Rotondo dopo le critiche sul padre e discepolo di San Pio da Pietrelcina durante una seduta consiliare.
Nel merito, François Brunatto rimanda la mittente tutto quello che è stato detto su suo padre, noto tra quei discepoli di Padre Pio e suo difensore su ogni accusa a lui rivolta, mettendo in dubbio l'autenticità dell'aiuto caritatevole del padre sull’allora volontà, diventata relata, del progetto di realizzazione di Casa Sollievo della Sofferenza.
Ecco il testo integrale e tradotto dalla lingua francese, quella originale, della Lettera Aperta.
«Oggi, mercoledì 10 febbraio 2021, nell'anniversario del ritorno a Dio di Emanuele Brunatto, ho deciso di scriverle a proposito della trasmissione pubblica della Question Time del 17 novembre 2020.
Devo dirle che molte persone, sono rimasti scioccati dai commenti fatti su mio padre, sia dal consigliere Cusenza, che ha rasentato la calunnia, sia dai suoi stessi commenti, signor sindaco.
Vero è che alcuni cittadini di San Giovanni Rotondo vi hanno apertamente rimproverato per la notevole assenza di un rappresentante del comune o anche di un semplice omaggio floreale, durante le cerimonie di accoglienza delle spoglie di Emanuele Brunatto, ma era proprio necessario inscenare una tale farsa per coprire queste accuse? Ci siamo incontrati e discussi in più occasioni per oltre un anno di questo evento, non avete mai espresso alcun dubbio sulle qualità e sull'operato di Emanuele Brunatto.
Abbiamo sentito parlare per 25 minuti un grande inquisitore che ha messo in dubbio l'autenticità dell'aiuto caritatevole dato da Emanuele Brunatto per lanciare il progetto di quella che oggi è la Casa Sollievo della Sofferenza, arrivando a mettere in dubbio anche la sua azione veramente benefica in aiuto di Padre Pio. Per cercare di giustificare l'ingiustificabile, per scopi politici a buon mercato, ha pensato di dover riscrivere la storia e rasentare la calunnia di un benefattore.
Permettetemi questa citazione: "Brunatto (Emanuele) ha difeso la realtà della comunità di San Giovanni Rotondo, senza il suo importante contributo, Padre Pio sarebbe stato trasferito". Questo è quanto ha detto Stefano Campanella, giornalista, scrittore e storico della vita di Padre Pio, durante la conferenza dell'11 settembre 2020, in presenza dell’arcivescovo monsignore p. Franco Moscone. In altre città del mondo, ci sarebbe voluto meno di questo per fare di uomo un cittadino onorario…
Il mio amico Maurice Soustiel, morto improvvisamente alcuni mesi fa, si era congratulato in anticipo per tutto quello che avrebbe fatto per rendere omaggio a quest'uomo, figlio spirituale di P. Pio e appassionato difensore di P. Pio, che aveva salvato la sua famiglia dallo sterminio nazista. Si starà rivoltando nella tomba davanti a un tale rovesciamento e a tante ignominie.
Mio padre ha vinto tutte le cause contro i suoi detrattori, quindi per favore, signor sindaco, lasci la storia agli storici»
François Brunatto
Come ogni anno, nel mese di gennaio, per tante famiglie giunge il tempo in cui prendere un’importante decisione sul futuro scolastico dei propri figli. È il momento della scelta, e bisogna farla valutando attentamente le attitudini dei propri ragazzi, ma anche quelle che possono essere le migliori prospettive di inserimento, sia nel mondo lavorativo che in quello universitario. Si tratta di una scelta importante, da non sottovalutare, che dovrà essere effettuata on-line, dal 4 al 25 gennaio 2021, seguendo tutte le indicazioni utili ai fini dell’iscrizione presenti sul nostro sito nella sezione Open Day ed Orientamento (http://www.isdimaggio.it/orientamento/).
Ed è per questi motivi che il prof. Rocco D’Avolio, Dirigente Scolastico dell’IT “L. Di Maggio”, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente, invita genitori e figli a conoscere l’Istituto, stando comodamente a casa, attraverso un Tour Virtuale, il cui link è contenuto all’interno della sezione Orientamento, che vi consentirà di visitare tutti gli ambienti didattici, dai laboratori alle palestre, muovendovi al loro interno per acquisire notizie ed informazioni riguardanti i diversi indirizzi di studio. Inoltre, durante gli Open Day on-line previsti nelle giornate del 9, 16 e 23 gennaio, dalle 17 alle 19, ci sarà la possibilità di approfondire la conoscenza delle molteplici attività previste nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto. In questi incontri, grazie anche al contributo di alunni e docenti, si potranno osservare alcune delle attività che quotidianamente si svolgono all’interno dei nostri laboratori didattici, cuore pulsante dell’Istituto Tecnico “L. Di Maggio”.
Mettetevi comodi, vi aspettiamo…
Anche quest’anno, il 6 gennaio, per il quarto anno consecutivo, ha avuto luogo, l’evento “La Befana della biodiversità”. Il COVID-19 non ha impedito, con tutte le dovute cautele, la vicinanza dell’Arma ai piccoli degenti. La costante vicinanza dell’Arma ai bambini, volta alla conoscenza e all’amore per la natura, in un progetto che unisce la solidarietà alla legalità ambientale.
Alcuni Militari del Reparto biodiversità di Foresta Umbra, nella mattina del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, si recheranno presso il reparto pediatrico della “Casa Sollievo della Sofferenza – Opera di Padre Pio” in San Giovanni Rotondo, per consegnare in dono ai bambini ricoverati, zainetti contenenti materiale ludico-educativo attinente alla tutela e alla salvaguardia ambientale.
Nel rispetto delle norme di contrasto all’epidemia in corso e per evitare ogni forma di pericolosa vicinanza fisica per i piccoli degenti, i doni saranno consegnati loro per il tramite dei genitori presenti o di un referente sanitario, incontrati fuori dal reparto.
Pur dovendo rinunciare con dispiacere all’ormai consueto, allegro incontro con i bambini, si è voluto dare comunque seguito all’iniziativa, giunta ormai al suo quarto anno, nella certezza che la consapevole educazione dei piccoli sia di straordinaria importanza per affrontare con successo i problemi ambientali che affliggono il Pianeta.
La scuola calcio ACADEMY SAN GIOVANNI nasce nel 2015 nella città di San Giovanni Rotondo e inizia gli allenamenti negli impianti sportivi del Garden Sporting Center , un progetto calcistico giovanile che punta alla crescita dei ragazzi sia dal punto di vista fisico-sportivo che educativo orientata verso il modello dello sport come “SCUOLA DI VITA”, un cammino che ha prodotto già notevoli soddisfazioni sportive che riprenderà non appena finirà questo periodo di pandemia.
“Purtroppo, come molti sanno, la dipartita del nostro giovane concittadino Rocco Augelli , noto attaccante del calcio pugliese, ha scosso le coscienze di tutti – riferisce Filippo Viola, presidente dell’Academy San Giovanni – ; durante la sua carriera calcistica, iniziata sin da quando aveva 5 anni nella città di Torino insieme a suo fratello gemello Paolo, è stato educato al fair play e ai sani valori dello sport che ha portato nella vita a tutti i livelli … anche per affrontare con grinta e determinazione la sua malattia, come faceva con i suoi avversari, fino al triplice fischio finale dell’arbitro. Il luminoso esempio di Rocco ha lasciato a noi tutti una miniera di valori sportivi e di vita che devono continuare a vivere ma soprattutto devono essere trasferiti nelle future generazioni; questi sono i motivi che ci hanno fatto decidere, con il permesso della famiglia di Rocco, di intitolare la nostra scuola a ROCCO AUGELLI con la certezza che lui sarà la nostra “stella polare” che ci guiderà a formare atleti forti dentro e fuori. Desidero ringraziare a nome di tutti anche il fiduciario CONI di San Giovanni Rotondo, l’amico Stefano De Bonis, per averci stimolato a valutare questa idea ”.
La riunione tra lo staff dirigenziale dell’ACADEMY SAN GIOVANNI e la famiglia di Rocco - presenti la mamma Bina, il papà Stefano e il fratello Paolo - è avvenuta sabato 12 dicembre u.s., alle ore 10,30, presso il centro sportivo “Garden Sporting Center”. Il Presidente, insieme ad altri collaboratori, dopo aver spiegato i motivi del perché intitolare l’ACADEMY al loro caro figlio, ha accolto con commozione il nulla osta da parte dei familiari di Rocco, pertanto da oggi l’ACADEMY SAN GIOVANNI modifica la sua denominazione in
ACADEMY “ROCCO AUGELLI”
“Un’idea, quella di intitolare la scuola calcio a Rocco – racconta Granatiero Gaetano, socio del “Garden Sporting Center” -, nata prima di tutto per trasmettere i suoi solidi valori, le grandi capacità relazionali e l’impegno dimostrato dentro e fuori i campi da calcio a tutte le nostre squadre, ma in particolare ai bambini che iniziano per la prima volta a calcare i campi di gioco. Una scuola che non deve essere solo insegnamento delle regole, ma anche di rispetto, amicizia, generosità e altruismo. Un insegnamento, quello di Rocco, che deve valere soprattutto fuori da rettangolo verde”.
A margine del nostro comunicato evidenziamo parte della lettera scritta dal nostro arcivescovo S.E. rev.ma mons. p. Franco Moscone alla famiglia di Rocco e letta da fr. Carlo Laborde in occasione della s.messa del trigesimo.
“L’eredità che vogliamo cogliere da Rocco è la sua capacità di combattere per il bene e per il bello. Lo ha fatto come calciatore, attaccante nella Eccellenza pugliese, dove era conosciuto come la “Gazzella del Gargano”; ma lo ha fatto con ancora più forza e convinzione nella lotta contro il male che lo assalì aggredendo il suo corpo. Il cancro non ha potuto vincere però la sua anima e la sua volontà, rimasta forte e modello di professionalità ed amicizia, come già lo erano state durante l’attività agonistica. La vita non si misura dal numero di anni , ma dalla qualità data e lasciata in essi: Rocco di qualità di vita ne ha profusa e ce ne ha lasciata in abbondanza; a tutti noi l’impegno di fare tesoro. Ringrazio con voi il Signore per averci dato il dono di Rocco e prego perché lenisca il dolore dei cuori e dia la forza di lottare ogni giorno per il bello ed il buono come ha fatto Lui“.