Pericolo di infezione da Aviaria alta patogenicità (Hpai) – sottotipo H5N1 - nelle aree di Manfredonia, di Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo, per un raggio di 10 km nei comuni suindicati.
È ciò che ha scritto la Regione Puglia nel Bollettino Ufficiale, anno LII, n° 158 del 17 dicembre 2021, inserito nel BURP, con un'Ordinanza, firmata dal presidente Michele Emiliano.
La notizia è stata ufficializzata dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie che, scoprendolo lo scorso 4 novembre, ha individuato un airone positivo al virus. Per tale criticità, sono state sottoposte sotto osservazione gli allevamenti avicoli esistenti nel raggio di 10 chilometri come indicato nella cartina OEV (vedi foto).
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Per le aziende della provincia di Foggia le misure di sicurezza alimentare e sanitarie introdotte, il pres, Emiliano: «Ordina, nell’intero territorio della provincia di Foggia, sulla base della valutazione del rischio, il trasferimento e la detenzione all’interno di un edificio dell’azienda del pollame e di tutti gli altri volatili in cattività, ove allevati all’aperto, al fine di evitare il più possibile il contatto diretto tra avifauna selvatica e pollame, come previsto dalla nota del Ministero della Salute prot. n. DGSAF/23818 del 15/10/2021».
L’Ordinanza è entrata in vigore il giorno della pubblicazione (17 dicembre 2021), nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, e sarà valido fino al 16 gennaio 2022.
"Voci e Volti", il periodico dell’Arcidiocesi di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo, è finalmente online.
Una versione aperta a tutti.consultabile sul web, con una bella grafica e di facile lettura.
Il n.111, Anno XII è dedicato al Santo Natale 2021, alle fasi del Sinodo, e altro. Inoltre, si potranno consulare gli altri numeri.
In merito alla vicenda giudiziaria che ha interessato indirettamente il Prefetto, dott. Michele Di Bari, dimessosi immediatamente dal ruolo di Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, per il coinvolgendo della coniuge nell'inchiesta "Terra Rossa" della Procura della Repubblica di Foggia, la Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza – Opera di San Pio da Pietrelcina – San Giovanni Rotondo, cui era membro fa sapere che:
«A seguito delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la sig.ra Rosalba Livrerio Bisceglia, moglie del dr. Michele Di Bari, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, lo stesso ha rimesso il suo mandato di Consigliere nelle mani del Segretario di Stato di Sua Santità, Card. Pietro Parolin, che ha accettato con riserva le dimissioni».
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IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza
Casa Sollievo della Sofferenza è un ospedale ad elevata specializzazione, di proprietà della Santa Sede, riconosciuto dal 1991 come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per la tematica di riconoscimento “Malattie genetiche, terapie innovative e medicina rigenerativa”. L’Ospedale, fondato e fortemente voluto da San Pio da Pietrelcina, conta circa 2.700 dipendenti, di cui 164 ricercatori tra biologi, medici, biotecnologi, statistici, ingegneri, bioinformatici e tecnici; il 60% dei ricercatori è costituito da personale con età inferiore ai 35 anni. Dalla seconda metà del 2015 è operativo il nuovo Centro di Ricerca di Medicina Rigenerativa ISBReMIT, struttura all’avanguardia per concezione e dotazioni nell’ambito della medicina traslazionale per le malattie genetiche, degenerative e oncologiche. La struttura ospita, tra i laboratori ad altissimo contenuto tecnologico, una cell factory e un laboratorio per la produzione di biofarmaci in regime di Good Manifacturing Practice, vale a dire per uso clinico, ad includere, cellule staminali somatiche e iPS, vettori per terapia genica e biomateriali.
Nel giorno che si festeggia la Santissima Immacolata Concezione, il Comandante della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Manfredonia Capitano di Fregata Giuseppe Turiano, accompagnato da una rappresentanza di militari e dal Cappellano militare Padre Giuseppe Rubbio, si è recato presso l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo a far visita ai bambini dell’unità operativa di Pediatria oncologica e generale.
L’iniziativa è stata l’occasione per portare un messaggio di affetto e vicinanza ai piccoli degenti e alle loro famiglie, in un giorno particolare che nella tradizione sancisce l’inizio delle festività natalizie.
Ad accogliere la delegazione il Direttore Generale della Struttura Ospedaliera Dott. Michele Giuliani il quale ha avuto parole di ringraziamento, a nome di tutto lo staff sanitario operante, per il significativo gesto di vicinanza da parte delle Autorità militari e religiose.
Nel corso della breve ma intensa visita il Comandante Turiano ha voluto ringraziare a nome di tutta la Guardia Costiera anche tutto il personale medico che, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, quotidianamente presta servizio a favore delle persone bisognose e soprattutto di quelle più fragili.
Durante la visita Padre Giuseppe ha tenuto un piccolo momento di preghiera donando ai presenti un rosario e l’immagine di San Padre Pio da Pietralcina mentre il personale militare ha omaggiato i bambini ricoverati per il tramite dei loro genitori e del personale sanitario presente con alcuni gadget tra i quali i tradizionali berretti riportanti il logo della Guardia Costiera, regalando un piccolo sorriso ai piccoli ospiti dell’ospedale.
Piace terminare questa nota stampa con due citazioni di Beata e Santa Madre Teresa di Calcutta che danno il senso all’incontro odierno “ l’importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo, bisogna fare piccole cose con grande amore ” e “ non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso”.
Torna la festa dell’albero sul Gargano con “Facciamoli Crescere Insieme”, iniziativa promossa dai circoli Legambiente di San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, con la fondazione Casa Sollievo della Sofferenza e i comuni di San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico, Vieste e Monte Sant’Angelo.
I nuovi nati nel 2020, l’anno della pandemia da Covid 19, sono 366 in totale nei quattro comuni coinvolti (190 a San Giovanni Rotondo, 92 a Vieste, 69 a Monte Sant’Angelo, 15 a Rignano Garganico). Gran parte di questi, quasi il 90%, nasce al reparto maternità di Casa Sollievo della Sofferenza. Come gli altri anni, anche nel 2021 a ogni famiglia che ha visto nascere un bambino nel 2020, verrà affidato un albero che porterà il nome del nuovo nato, per ricordare come, al pari di ogni figlio, anche la vita di un albero sia importante per la sopravvivenza e il benessere del pianeta.
L’intento è di affermare il principio che occorre arrestare la deforestazione e nel contempo agire per far accrescere il patrimonio forestale sia nei territori extraurbani che nelle città.
Le piante sono messe a disposizione dal Consorzio di Bonifica Montana del Gargano e saranno consegnate alle famiglie con una pergamena per ogni bambino nato.
“Verrà affidato un albero alle cure di ciascuna famiglia”, recita la lettera inviata ai genitori dei nuovi nati, “un ricordo e un impegno per tutti noi e poter comprendere come anche la vita di ciascun albero è importante per la vita del pianeta. Ce lo ricorda l’enciclica “Laudato si” di papa Francesco, e oggi – finalmente se ne sono resi conto – se ne ricordano tutti i capi di stato che hanno assunto l’impegno solenne di arrestare la deforestazione”. La lettera conclude sottolineando come “oggi tutti noi e soprattutto gli amministratori chiamati a governare le città, abbiamo l’impegno di renderle meno inquinanti e meno inquinate”.
“Siamo felici che la campagna stia crescendo con l’aggiunta, rispetto all’anno scorso, anche dei comuni di Vieste e Rignano Garganico, portando a quattro le comunità coinvolte. Purtroppo anche quest’anno, per evitare situazioni di rischio, evitiamo di organizzare la festa dell’albero in presenza. E’ per questo che, con Legambiente Monte Sant’Angelo, Casa Sollievo e i quattro Comuni abbiamo pensato di affidare alle famiglie il messaggio, lo spirito e l’azione concreta per l’ambiente della festa dell’albero. Ringrazio inoltre le associazioni di protezione civile che ci stanno aiutando a recapitare piante e lettera e i comuni che hanno patrocinato l’evento”, conclude Antonio Tortorelli, presidente del circolo Legambiente Lo Sperone di San Giovanni Rotondo.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo nel corso di opportuni servizi finalizzati al controllo di persone sottoposte a misure detentive e di prevenzione, hanno arrestato un pregiudicato 40enne del luogo per evasione dagli arresti domiciliari, cui era sottoposto.
I militari in servizio di pattuglia, come preordinato si portavano presso l’abitazione dell’arrestato per controllare la sua presenza in casa. Dopo aver suonato più volte al campanello non ricevevano alcuna risposta, quindi decidevano di appostarsi nei pressi di quell’abitazione onde aspettare il suo ritorno a casa. Tale strategia dava i frutti sperati visto che dopo alcuni minuti scorgevano il suddetto nella strada adiacente la sua abitazione, dove veniva bloccato e dichiarato in stato di arresto.
Al termine delle formalità di rito l’arrestato veniva ricondotto presso la sua abitazione per ivi rimanere agli arresti domiciliari.
Nella mattinata odierna il Tribunale di Foggia nel convalidare l’arresto, confermava lo stato di detenzione domiciliare.
Nella mattinata di ieri 14 novembre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo unitamente ai colleghi della Stazione Carabinieri di San Marco in Lamis hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di C.N., 43enne di San Giovanni Rotondo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
I fatti per cui si è arrivati al fermo sono riconducibili ad una violentissima aggressione avvenuta nel pomeriggio del 13 novembre presso la masseria di altro cittadino sangiovannese sita in località Calderoso, agro di San Marco in Lamis. In particolare il proprietario di quella masseria veniva ivi raggiunto dal suo aggressore che a causa di futili motivi dopo averlo strattonato e condotto fuori dall’abitazione rurale, lo percuoteva ripetutamente con un grosso bastone, colpendolo il più delle volte in testa, tanto da stordirlo e lasciarlo ivi esanime. Il malcapitato riusciva comunque ad allertare i suoi familiari che dopo averlo raggiunto, lo accompagnavano presso il pronto soccorso dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Quei sanitari dopo averlo sottoposto a vari accertamenti strumentali lo riscontravano affetto da “trauma cranico non commotivo ed emorragia cerebrale” e dichiarato in prognosi riservata. Considerate le gravi condizione veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre le fratture cerebrali e l’emorragia.
I Carabinieri intervenuti riuscivano tempestivamente a ricostruire l’accaduto, acquisendo gravi indizi di colpevolezza a carico della persona fermata, ritenuta responsabile di tentato omicidio, atteso che la gran parte delle ferite ed i danni strutturali sono stati localizzati al cranio dell’aggredito. I gravi indizi di colpevolezza raccolti venivano convogliati in un’informativa di reato trasmessa immediatamente alla Procura della Repubblica di Foggia che a stretto giro, corroborando l’attività svolta dai Carabinieri, emetteva il decreto di fermo eseguito la mattina del 14 novembre.
Nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida del fermo da parte del GIP del Tribunale di Foggia, mentre il fermato dopo le formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lucera a disposizione dell’A.G. mandante.
nota a cura della Comunità Scolastica dell’I.T. “L. Di Maggio”.
In un mondo ed in un territorio come il nostro, dove c’è sempre più bisogno di una cultura della legalità, da alcuni giorni si è finalmente insediata l’ “Ambasciata dell’Alba”, uno spazio didattico di democrazia partecipativa che vedrà impegnati gli studenti dell’I.T. “L. Di Maggio” nel promuovere azioni e progetti correlati a quei valori che danno un senso alla nostra esistenza.
Questa iniziativa, promossa dal Dirigente Scolastico prof. Rocco D’Avolio d’intesa con il prof. Nicolò Mannino ed il dott. Salvatore Sardisco, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale, e tenutasi nell’Aula Magna dell’I.T. “Luigi Di Maggio”, è stata l’occasione per favorire una giornata di dialogo aperto a cui hanno partecipato sindaci, dirigenti scolastici e personalità del mondo politico e religioso operanti nel territorio garganico. Ma i veri protagonisti della giornata sono stati gli studenti che, in un crescendo di emozioni e confessioni, insieme a Nicolò Mannino hanno riflettuto sul tema “Il linguaggio della bellezza tra i banchi di scuola”. L’incontro è proseguito nel pomeriggio con la presentazione del libro “Faremo urlare le pietre”, testo già presentato dal Dirigente Scolastico prof. Rocco D’Avolio presso la Sala Stampa di Radio Vaticana martedì 26 ottobre ed il giorno successivo consegnato da Nicolò Mannino personalmente a Papa Francesco. Il libro è una raccolta di testimonianze vere e sentite frutto dell’incontro che gli studenti dell’Istituto avevano avuto con Nicolò Mannino il 16 novembre del 2019: un’esperienza che aveva lasciato il segno, scaldando il cuore e generando pensieri e sentimenti nuovi, gli stessi che hanno accompagnato tutti i partecipanti all’incontro e che da questo momento in poi saranno la linfa vitale che farà crescere forte e sana la neo nata Ambasciata dell’Alba.
«Degna di ammirazione ed oltremodo coraggiosa e lodevole è stata definita dall’intera opinione pubblica locale l’opera preziosa del magistero di questi quasi tre anni tra noi dell’arcivescovo p. Franco Moscone crs, volto a educare e richiamare tutti ai valori della legalità, della giustizia sociale, del rispetto dei giovani e del loro futuro, della difesa del creato, valori tutti che costituiscono, in sintesi, la serietà delle urgenze che attendono i nostri territori, ancor più Manfredonia ormai prossima alle elezioni amministrative locali, spronando tutti a un profondo impegno di coscienza che metta da parte quei toni poco dignitosi, volti spesso a denigrare gli avversari e fomentare confusioni e ostilità, e ponendo invece al centro i temi, le urgenze della città con capacità e coraggio, discutendo e confrontandosi con tutti per creare alleanze e coalizioni più che frammentazioni.
Il magistero dell’Arcivescovo va accolto e non strumentalizzato.
Occorrono proposte serie per uscire dagli schemi stantii che certuni vorrebbero far passare quasi con forza, per fugare il velo della caligine che attanaglia chi non vede al di là del proprio stretto recinto e prendere consapevolezza del nostro valore e del nostro impegno di sipontini, ed anche stili giornalistici che illuminino non solo la nostra esperienza e la nostra storia “minore” ma che siano ispirati alla ricca tradizione delle nostre radici civili e culturali.
E dunque, a tutti noi impegnati ancora oggi a spendere energie a favore della crescita della nostra terra “è richiesto di evitare un voto dovuto solo per questioni personali o di amicizia o parentela o peggio per meschini interessi ed avere il coraggio di scelte consapevoli di coscienza nel rispetto della vera politica, del difficile momento presente e di tutti coloro che hanno perso la vita e per la sacralità del voto stesso”.
L’invito dell’arcivescovo p. Franco anche all’incontro con tutti i candidati sindaco della città di giovedì 28 p.v. non è, e né mai ha voluto essere, un incontro a favore di una parte a danno dell’altra, ma momento per offrire ai cittadini tempi e spazio di sereno confronto, dialogo, discussione, coraggio e moderazione, fattivo esempio per uomini e donne che vivono già, oltre il ruolo politico-istituzionale, un impegno leale e fattivo a favore del bene comune, a prescindere dal fatto che siano candidati o eletti.
L’impegno dell’Arcivescovo va dunque inteso come magistero del Pastore disponibile a collaborare in ogni maniera per mettere al centro il bene comune e la formazione civile, avendo a cuore la buona politica, la trasparenza e l’onestà di chi aspira a tenere le redini della nostra città, annullando quelle inconcepibili distanze tra i cittadini e amministratori, sempre attenti alle richieste della gente comune.
Il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa al punto 410 ricorda che gli amministratori pubblici non devono dimenticare o sottovalutare la dimensione morale della rappresentanza che consiste nell’impegno di condividere le sorti del popolo e nel cercare la soluzione dei problemi sociali, amministrando con spirito di servizio (pazienza, modestia, moderazione, carità, sforzo di condivisione) ed avendo di mira il bene comune e non il prestigio o l’acquisizione di vantaggi personali.
L’augurio che l’Arcivescovo, padre e maestro nella fede, rivolge è quello di rendere reali i sogni che stanno nei nostri cuori, certi di saperli vivere coerentemente, con l’invito di partecipare tutti a questa importante tornata elettorale esprimendo consapevolmente il proprio voto».
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo, nel corso di opportuni servizi, finalizzati alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, sorprendevano due soggetti, un 25enne con precedenti specifici ed un 22enne con precedenti di polizia, nella flagranza del reato di furto in abitazione.
Alle ore 20.30 circa, il proprietario di un’abitazione posta nel centro abitato di San Giovanni Rotondo, nel rientrare a casa notava il portone aperto e forzato e le luci corrispondenti al suo appartamento accese. Sospettando un furto in atto chiamava il 112, cui seguiva l’intervento tempestivo ed immediato di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, che consentiva di sorprendere i due soggetti arrestati mentre scendevano le scale di quello stabile portando con loro gli oggetti appena trafugati da quell’abitazione, dove – si accerterà – per entrare oltre al portone avevano forzato anche la porta di ingresso di quell’appartamento, consistenti in un televisore LCD da 65 pollici, una play station 4 ed una macchinetta per caffè in cialde. La refurtiva veniva quindi recuperata e contestualmente restituita al legittimo proprietario.
I due soggetti venivano dichiarati in stato di arresto per la flagranza del reato di furto in abitazione. Gli stessi su disposizione dell’A.G. venivano condotti presso le rispettive abitazioni in stato di arresti domiciliari.
La mattina del 23 ottobre il Tribunale di Foggia nel convalidare l’arresto confermava per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari.