Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza n. 55/2023 ordina:
1) La regolamentazione del traffico in maniera alternata, disciplinato da movieri, con l’apposizione di opportuna segnaletica, per l’esecuzione dei lavori sul metanodotto esistente denominato “Allacciamento Lat. Meridionale Lucera” DN80 (3”) P=64bar di proprietà di Snam Rete Gas, sulla Strada Provinciale n. 5 al km 1+095;
2) La presente Ordinanza entra in vigore dal 19/12/2023 e resterà valida fino al giorno 15/01/2024.
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza n. 52/2023 ordina: sulla Strada Provinciale n. 53 (Mattinata - Vieste), sul tratto di strada meglio individuato dal km 31+472 al km. 32+089, è istituita una disciplina provvisoria del traffico veicolare con senso unico alternato, regolamentato da operai movieri della azienda richiedente, con osservanza dei parametri previsti dagli articoli n. 61 e 62 del D.L.vo n° 285 del 30.04.1992, e successive modifiche, “Nuovo Codice della Strada”, dal 12/12/2023 al 12/01/2024 e comunque fino alla ultimazione dei lavori.
Tali lavorazioni verranno svolte dalle ore 07.30 alle ore 17.00, il cantiere sarà installato e rimosso giornalmente;
Tre mesi di attività, oltre 720 milioni di dati analizzati nell'ambito di uno scenario di simulazione in cui hanno oltre cento operatori specializzati, sia militari che civili, hanno lavorato in stretta sinergia per affrontare le principali sfide evolutive del mondo informatico e valutare l’utilizzo di tecnologie innovative per il dominio cyber. Questi i numeri della “Cyber Eagle 2023”, esercitazione di cyber security pianificata e condotta dall’Aeronautica Militare - attraverso il Comando Logistico della Forza Armata - in partnership con DEAS (Difesa e Analisi Sistemi), società italiana leader nella sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici del Paese, che si è conclusa ufficialmente oggi.
I risultati dell’esercitazione, divenuto ormai un modello di partenariato pubblico-privato tra una Forza Armata e un’azienda e tecnologie italiane, sono stati illustrati questa mattina presso il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare, che ne ha curato la fase progettuale, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, di autorità istituzionali e rappresentanti di aziende del settore.
L’esercitazione - giunta alla sua ottava edizione - ha avuto l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulla minaccia cibernetica e testare la capacità di reazione della Forza Armata nella valutazione della minaccia stessa e delle successive azioni da intraprendere, con il coinvolgimento del Reparto Gestione e Innovazione Sistemi di Comando e Controllo (Re.G.I.S.C.C.) per le fasi di conduzione delle attività esercitative e del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell'Aeronautica per gli aspetti di sicurezza legati all'incidente informatico sulle reti AM.
“Dobbiamo essere abili a trasferire nel nostro peculiare ambito questo genere di collaborazioni con il mondo accademico e con realtà aziendali di settore per essere pronti a gestire e, laddove possibile, anticipare il cambiamento e le possibili derivanti minacce”, ha dichiarato il Generale Goretti nel suo intervento. “Ritengo che i risultati conseguiti nel corso dell’esercitazione possano costituire un patrimonio informativo da condividere nel comparto Difesa e costituire un riferimento in ambito tecnologico. La cooperazione in materia di cybersicurezza e di cyberdifesa, in questo senso, è un qualcosa che può concretizzarsi non solo in campo nazionale, ma anche offrendo il nostro contributo alla collaborazione a livello internazionale con gli alleati della NATO, Paesi ed istituzioni dell'Unione Europea ed altri paesi amici”
“In un'epoca in cui la cybersecurity assume una rilevanza geopolitica e geostrategica sempre maggiore, la nostra partnership con Aeronautica Militare è strategica”, ha sottolineato la Dottoressa Stefania Ranzato, Amministratore Unico di DEAS Spa. “La Forza Armata è stata apripista nello sfruttare appieno il binomio tecnologie disruptive associato ad aziende totalmente italiane per migliorare la sua resilienza verso le minacce cyber presenti e future”.
Partendo dalla realizzazione di software ottimizzati volti a orientare e facilitare il lavoro degli operatori, in gergo tecnico dei “cyber agent”, e grazie all’utilizzo di modelli di Intelligenza Artificiale (AI) e al ricorso al potente supercalcolatore HPC - High Performance Computer del Re.S.I.A., che ha ridotto di oltre 14 volte il tempo di elaborazione dati necessario con strumenti di calcolo standard, personale specializzato della Forza Armata e un team di ricercatori ed esperti della società DEAS, che hanno anche ricoperto il ruolo di potenziali aggressori esterni, hanno lavorato per quasi tre mesi a stretto contatto su uno scenario fortemente realistico, pensato anche alla luce dell’attuale contesto geopolitico internazionale in atto. Sono state replicate comunicazioni e scambi di dati dei sistemi di radio assistenza e radio terra-bordo-terra dei velivoli, sfruttando anche la capacità di video processing capability dei sistemi a pilotaggio remoto Predator ed altre piattaforme aeree di comando e controllo in dotazione alla Forza Armata.
Attraverso la produzione di specifici cruscotti informativi dedicati agli operatori e analisti cyber, in grado di associare in modo immediato la minaccia ad una o più capacità operative potenzialmente degradate dagli attacchi cibenetici, l’esercitazione ha permesso di accrescere la capacità di reazione della Forza Armata nella valutazione della minaccia e delle successive azioni da intraprendere e valutare tecnologie innovative per il dominio cyber. Inoltre, con il coinvolgimento di personale specializzato del Reparto Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare, in ambiente esercitativo è stata per la prima volta simulato un attacco cibernetico ad un sistema avionico di un velivolo militare, generando ed installando una modifica malevola su un sofisticato sistema utilizzato sul velivolo Tornado per la raccolta e l’analisi dei dati della missione. Un’attività che ha dimostrato l’importanza del garantire un’appropriata cornice di sicurezza cyber a protezione degli assetti aerei, andando così ad ampliare anche a potenziali minacce cibernetiche la gamma dei possibili inconvenienti o errori che è possibile investigare nelle fasi di test di volo.
Il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare ha di recente concluso, tra l’altro, il processo di audit nell’ambito di uno specifico bando dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ricevendo la Certificazione ISO27001:2017 sul Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni, prima tra le Forze Armate a raggiungere tutti i requisiti necessari nell’ambito del processo di certificazione voluto dallo Stato Maggiore della Difesa.
Domani, mercoledì 6 dicembre, la chiusura dell’esercitazione e la presentazione dei risultati conseguiti in quasi tre mesi di attività.
Si avvia alla conclusione la “Cyber Eagle 2023”, esercitazione di cyber security pianificata e condotta dall’Aeronautica Militare - attraverso il Comando Logistico della Forza Armata - in partnership con DEAS (Difesa e Analisi Sistemi), società italiana leader nella sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici del Paese, per affrontare le principali sfide evolutive del mondo informatico.
I risultati dell’esercitazione “Cyber Eagle”, modello di partenariato pubblico-privato tra una Forza Armata e un’azienda e tecnologie italiane, verranno illustrati domani, mercoledì 6 dicembre, presso la sede del Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare, che ne ha curato la fase progettuale, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, di autorità istituzionali e rappresentanti di aziende del settore.
L’esercitazione - giunta alla sua ottava edizione - ha l’obiettivo di testare la capacità di reazione della Forza Armata nella valutazione della minaccia e delle successive azioni da intraprendere, con il coinvolgimento del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell'Aeronautica per gli aspetti di sicurezza legati all'incidente informatico sulle reti AM, e rappresenta inoltre una opportunità preziosa per valutare tecnologie innovative per il dominio cyber.
Partendo dalla realizzazione di software ottimizzati volti a orientare e facilitare il lavoro degli operatori, e grazie all’utilizzo di modelli di Intelligenza Artificiale (AI) e al ricorso al potente supercalcolatore HPC - High Performance Computer del Re.S.I.A., personale specializzato della Forza Armata e un team di ricercatori ed esperti della società DEAS, che hanno ricoperto il ruolo di potenziali aggressori esterni, hanno lavorato per quasi tre mesi a stretto contatto su uno scenario fortemente realistico, pensato anche alla luce dell’attuale contesto geopolitico internazionale in atto. Sono state replicate comunicazioni e scambi di dati dei sistemi di radio assistenza e radio terra-bordo-terra dei velivoli, sfruttando anche la capacità di video processing capability dei sistemi a pilotaggio remoto Predator in dotazione alla Forza Armata.
Il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare ha di recente concluso, tra l’altro, il processo di audit nell’ambito di uno specifico bando dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ricevendo la Certificazione ISO27001:2017 sul Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni, prima tra le Forze Armate a raggiungere tutti i requisiti necessari nell’ambito del processo di certificazione voluto dallo Stato Maggiore della Difesa.
La Polizia di Stato e lo United States Marshal Service hanno sottoscritto una dichiarazione comune sulla cooperazione che impegna le due istituzioni a preservare la giustizia e a promuovere la sicurezza dei rispettivi Paesi.
Con questo documento, firmato dal capo della Polizia Vittorio Pisani e dal direttore dello United States Marshal Service Ronald L. Davis, viene condiviso l’impegno a sostenere lo stato di diritto attraverso una maggiore cooperazione nel perseguimento della riduzione della criminalità violenta, affermando il rispetto per i diritti umani e gli sforzi per affrontare la violenza nelle comunità.
Le due istituzioni si impegnano a sostenere il progresso delle capacità di applicazione della legge di ciascuna agenzia condividendo le competenze professionali e le migliori pratiche, cercando ogni opportunità per ottimizzare insieme i rispettivi punti di forza, le competenze e abilità specialistiche con programmi di formazione incrociata per servire meglio i cittadini delle rispettive nazioni.
Obiettivo ultimo della cooperazione è quello di migliorare la capacità di affrontare sfide complesse e fornire un livello eccezionale di servizi mirati all’applicazione della legge, per dare un esempio di efficace collaborazione tra agenzie, promuovendo una comunità globale più sicura.
Sono state avviate le procedure per l'assunzione a tempo pieno e indeterminato di 126 unità di personale categoria B3, profilo operatore telefonico specializzato, da destinare alle Centrali uniche di risposta del 112 - Servizio Numero Unico di Emergenza (NUE 112), in vista dell'imminente attivazione delle sedi.
La prima ad essere aperta da dicembre sarà quella di Modugno: per garantirne l’operatività lunedì 4 e martedì 5 sono stati convocati i vincitori del concorso.
Lo rende noto l'assessore al personale della Regione Puglia, Giovanni Stea, che spiega: “il complesso ed articolato iter procedimentale relativo al concorso si è concluso con l’approvazione definitiva della graduatoria, avvenuta con provvedimento della Sezione personale del 6 novembre scorso. Il provvedimento è intervenuto all’esito delle sentenze del TAR Puglia che ha respinto i ricorsi di alcuni candidati inizialmente ammessi con riserva, determinando la necessità di toglierli dalla graduatoria”.
Nel primo periodo di servizio, i neo assunti seguiranno un percorso formativo specifico che consentirà loro, nell’arco di alcune settimane, di acquisire le necessarie conoscenze per l’efficace gestione delle funzioni da espletare.
A regime, il personale assunto sarà destinato presso le sedi di Modugno, Foggia e Campi Salentina. Prende così forma la Struttura Speciale di avviamento del NUE affidata alla guida del Commissario straordinario, gen. Salvatore Refolo.
“Ringrazio – conclude Stea - i dirigenti e tutto il personale dell’Assessorato per il lavoro profuso in queste settimane. Era da anni che non si facevano concorsi in Regione. Abbiamo confermato anche il piano generale di turn over negli Uffici dell’Ente, necessario per rendere la macchina amministrativa al passo con i tempi e sempre più efficiente. Auguro quindi buon lavoro a tutti i neo assunti”.
“La Forza di Gendarmeria Europea è uno strumento essenziale di gestione delle crisi - ha dichiarato Tajani - e fornisce capacità indispensabili, specialmente nell’ambito delle Missioni civili dell’Unione Europea. Un esempio concreto”, ha proseguito Tajani, “ne è stato il dispiegamento nel quadro di Eulex Kosovo, a guida italiana. Altrettanto strategico è il contributo di EuroGendFor alla missione UE in Libia, a contrasto del traffico di migranti”. Come Italia, ha ricordato il Ministro, “attribuiamo grande importanza al fronte sud: Nord Africa, Corno d’Africa e Sahel richiedono un nostro concreto impegno per lo sviluppo del continente, e il sostegno alla stabilità di quei Paesi, fornito anche attraverso EuroGendFor, è cruciale”. Nel ringraziare l’Arma dei Carabinieri per i risultati raggiunti durante la presidenza italiana di EuroGendFor che si conclude oggi, il Vicepremier ha sottolineato lo stretto legame tra Ministero degli Esteri e l’Arma dei Carabinieri, che garantisce la sicurezza delle nostre Ambasciate nel mondo.
“L’importanza di EuroGendFor nella gestione delle crisi”, ha sottolineato il Capo di Stato Maggiore Cavo Dragone, “è stata recentemente rimarcata dalla menzione nel Civilian Compact dell’Unione Europea che individua in essa uno degli strumenti per rendere le missioni civili della UE sempre più efficaci, strutturate, flessibili e solide”.
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Luzi ha sottolineato come “la presenza di EuroGendFor sia oggi rafforzata, grazie a una rilevanza sempre crescente nelle missioni dell’Unione Europea, specialmente nei Balcani occidentali – in Bosnia e in Kosovo – dove schiera il contingente più numeroso”.
EuroGendFor è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni Internazionali, composto da forze di polizia a ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea. Attualmente include l’Arma dei Carabinieri italiana, la Guardia Civil spagnola, la Gendarmeria Nazionale francese, la Guarda Nacional Republicana portoghese, la Marechaussée olandese, la Gendarmeria Militare Polacca e la Gendarmeria romena, oltre alla Lituania in qualità di partner e alla Turchia quale osservatore.
Il CIMIN è presieduto con turno annuale da uno Stato membro. Per l’Italia, che ha assunto la Presidenza il 15 dicembre 2022 e tornerà a presiedere il Comitato nel 2030, partecipano lo Stato Maggiore della Difesa (SMD), il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e il MAECI, rappresentato dal Vice Direttore Generale degli Affari Politici e di Sicurezza.
Nel corso della riunione odierna sono stati presentati gli obiettivi raggiunti dalla Presidenza Italiana, tra cui la valorizzazione degli assetti multinazionali della Forza, con particolare riferimento alla forza di polizia di riserva (Reserve Formed Police Unit) dispiegata nell’ambito della missione Eulex in Kosovo, a guida italiana. Inoltre, è avvenuto il passaggio di consegne tra la Presidenza italiana uscente e la Guardia Civil spagnola. Infine, è stata ufficializzata l’ammissione della Repubblica di Moldova in qualità di osservatore.
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, arch. Angelo Iannotta con Ordinanza n. 44/2023 ordina:
- il divieto del transito dei mezzi pesanti ed autobus di linea sulla S.P. n. 1 (Neviera di Motta – Ponte 13 Archi), nel tratto compreso tra il Bivio per Celenza della S.P. n. 1 con la S.S. 17 e il bivio per Carlantino della S.P. 1 con la Strada Provinciale S.P. 3;
- che il traffico pesante e gli autobus di linea vengano deviati sulla S.P. n. 2 per San Marco la Catola in corrispondenza del bivio della S.P. n. 2 con la S.S. 17;
- che la segnaletica occorrente, in conformità al Nuovo Codice della Strada emanato con D.L.vo n. 285 del 30.04.1992 ed al D.M. 10 luglio 2002 sia interamente a carico del Comune di Celenza Valfortore.
La presente Ordinanza entra in vigore alle ore 6.00 del 13/12/2023 e resterà valida fino alle ore 14.00 del medesimo giorno.
Dopo l’ennesimo atto vandalico con il lancio di sassi ai danni dei mezzi pubblici di trasporto urbano di Foggia, avvenuto nel pomeriggio del 31 ottobre 2023 in via Giuseppe La Torre nel comparto Biccari, e dopo la “dolorosa” decisione di ATAF S.p.A. di sospendere alcune corse, le linee 2, 7, 14, F1 e Notturna1, la Polizia Locale ha deciso di scortare alcuni mezzi per garantire sicurezza e transito, perciò fruibilità del servizio pubblico.
Una scelta responsabile, che in questi giorni ha visto non poche polemiche sia sulle sassaiole, giustamente criminalizzate da più parti e istituzioni, sia dei residenti dell’area interessata che recriminava la non sospensione dei mezzi.
Nei fatti, come da avviene da mesi, in piena oscurità (altro annoso problema e non solo del comprato Biccari) una banda di ragazzini, nascosti dietro ai cassonetti dell'immondizia, ad automobili parcheggiate, mimetizzati tra i cespugli dei giardini presenti in zona, prendevano di mira i mezzi di traporto urbano con sassaiole che, di fatto, hanno danneggiato i mezzi e messo in pericolo cittadini e conducenti. Un fenomeno che coinvolge anche i mezzi che fanno capolinea al Policlinico Riuniti e ciò allerta molti cittadini che si recano dai propri cari che, verosimilmente, potrebbero diventare da visitatori a degenti del nosocomio foggiano. . Ovviamente, in questi frangenti di tempo, le Forze di polizia hanno intensificato i controlli, anche con fermi identificativi ma senza, purtroppo, arrestare il fenomeno.
Tuttavia, per decisione assunta dopo un incontro tra ATAF e Istituzioni locali, le linee sopradette momentaneamente saranno deviate su via Lucera con al seguito la scorta della Polizia Locale. Ciò rimarrà in essere fino a nuove disposizioni e soprattutto ritorno della sicurezza. Intanto si attende l’esito dell’incontro che i sindacati hanno chiesto al Prefetto.
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, arch. Angelo Iannotta con Ordinanza n. 38/2023 ordina:
Ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità, la limitazione della circolazione stradale sulla S.P. 83 (tratto: Orta Nova - Stornara) nelle seguenti giornate ed orario:
a) Martedì 31 Ottobre 2023 dalle ore 08.00 alle ore 18.30;
b) Mercoledì 01 Novembre 2023 dalle ore 08.00 alle ore 18.30;
c) Giovedì 02 Novembre 2023 dalle ore 08.00 alle ore 18.30.
Il percorso alternativo per chi proviene da Stornara direzione Orta Nova sarà deviato sulla strada interpoderale che collega la SP 83 (Orta Nova - Stornara) al km 2+000 con la SP 81 (Orta Nova – Stornarella).
Si precisa, inoltre, che da tale limitazione sono esclusi i mezzi di trasporto pubblico, mezzi di soccorso, autoveicoli delle Forze di Polizia ed i frontisti.
Il Comune di Orta Nova dovrà porre in essere tutto quanto previsto dal codice della strada in materia di sicurezza degli automobilisti e/o dei pedoni (segnaletica, ecc.).