“Siamo ormai prossimi ai giorni della consueta corsa ai regali. Il Natale resta il tempo della condivisione, dei sorrisi e della gioia, ma anche degli operatori commerciali, che si preparano ad accogliere i loro clienti per rafforzare, ancor di più, il patto tra città e commercio. Rallentiamo il nostro ritmo frenetico e ricordiamoci dell’importanza dell’esperienza di acquisto come momento di relazione, condivisione e connessione. Un’opportunità per ricevere consigli e scoprire prodotti di qualità.
È partita anche la campagna di comunicazione di Confcommercio provincia di Foggia incentrata sul tema dell’acquisto sotto casa, con il chiaro obiettivo di valorizzare il ruolo di aggregatore sociale rivestito dalle attività commerciali e di evidenziare il forte legame che unisce i protagonisti di questo periodo natalizio: cittadini e negozi di città, illuminati e addobbati a festa.
L’Ufficio Studi di Confcommercio ha pubblicato qualche giorno fa un dossier su consumi di Natale: la fiducia degli italiani è aumentata e per questo la spesa media per i doni è in crescita rispetto allo scorso anno, grazie anche al taglio del cuneo fiscale e contributivo e alla frenata dell’inflazione. Ci sono, dunque, tutti i presupposti per poter trascorre un sereno Natale.
Non mi resta, quindi, che augurare buon lavoro alle attività commerciali, auspicando un effettivo rilancio delle stesse”, così il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia, Antonio Metauro, sull’avvio del periodo natalizio.
Si terrà lunedì 11 dicembre 2023, alle ore 15.30, l’inaugurazione della Sede UILA - UIL a Casa Sankara, intitolata a Kediame Same.
A seguire, alle ore 16, il dibattito, introdotto e moderato da Daniela Forte, tra i lavoratori e Stefano Mantegazza, Segretario Generale UILA, Santo Biondo, Segretario Confederale UIL NAZIONALE, Gianni Ricci, Segretario Generale Regionale UIL PUGLIA, Pietro Buongiorno, Segretario Regionale UILA PUGLIA, Antonio Castriotta, Segretario Generale Territoriale UILA FOGGIA, Papà Latyr Faye (Herve’), Presidente Associazione “Ghetto Out Casa Sankara”, Mbaye Ndiaye, Presidente Cooperativa “Africa Di Vittorio”.
“Dopo gli ottimi risultati, in termini di partecipazione, dello sciopero del 17 novembre e dell’attivo del 23 novembre, ora siamo chiamati a dare il massimo: l’obiettivo è garantire la massima adesione possibile allo sciopero del 1 dicembre a Bari, in Piazza Libertà”. Così Luca Maggio, Coordinatore UIL PUGLIA, Sede di Foggia, delinea il prossimo importante appuntamento di un lungo percorso, condiviso con la CGIL, fatto di tentativi di confronto e di partecipatissime assemblee e mobilitazioni
“Abbiamo permesso al Governo di fare il tagliando; abbiamo cercato di ragionare nel merito presentando una piattaforma di proposte concrete. L’esecutivo le ha tutte ignorate, come è evidente dall’ultima finanziaria. Perciò abbiamo detto: adesso basta! Il Paese è in grande sofferenza e noi scioperiamo a sostegno di un’altra politica economica e un altro paradigma sociale, a fronte di una legge di bilancio del Governo Meloni che non dà risposte alle emergenze di questo Paese . Nessuna risposta all’emergenza salariale, che si fa sentire ancor più forte in territori come il nostro dove prevalgono settori produttivi a basso valore aggiunto e bassa specializzazione. Mentre le povertà aumentano si tagliano la sanità e la scuola pubblica, non si investe sulla pubblica amministrazione che è essa stessa elemento di sviluppo territoriale, non si cancella come promesso anzi si peggiora la Legge Fornero sulle pensioni. E invece di perseguire politiche di ridistribuzione della ricchezza si adottano provvedimenti di politica fiscale che favoriscono chi ha di più e gli evasori, così che lavoratori e pensionati si ritrovano a pagare più tasse di chi ha rendite finanziarie e immobiliari e detiene grandi patrimoni. Perché durante anche durante la crisi c’è chi si è arricchito e chi paga più di tutti: salariati, pensionati i giovani”, afferma il Coordinatore UIL PUGLIA, Sede di Foggia.
“Alle categorie, ai dipendenti, ai militanti e ai cittadini, a tutti coloro i quali stanno contribuendo a rafforzare questo percorso di mobilitazioni che stiamo portando avanti con la CGIL un sincero e sentito ringraziamento. Ora, però, dobbiamo alzare ancora l’asticella e dare ancora di più per lo sciopero del 1 dicembre! Insieme ai giovani, ai lavoratori e ai pensionati dobbiamo garantire una partecipazione straordinaria perché questo è il momento giusto per ribadire che “adesso basta!”
nota dell'Ufficio Stampa Fast Confsal Puglia e Basilicata.
«Dal 2017 al 2023 individuati fondi 4 volte superiori per un’opera essenziale per l’HUB multimodale foggiano su modello RFI-MIT[1].
In merito a questa vicenda che sta provocando sempre più ritardi, contraddizioni e confusione, soprattutto in merito al concreto percorso di realizzazione pur con risorse individuate e atti definiti, dai vari soggetti istituzionali coinvolti, con precise proposte di visione strategica di sistema a rete multimodale, prescrizioni emanate e interventi infrastrutturali e di servizi richiesti per la costituzione di un HUB multimodale a Foggia, la scrivente Organizzazione sindacale indice una CONFERENZA STAMPA per domani 27.11 alle ore 10:30 presso la sede regionale di Foggia sita nel Fabbricato viaggiatori della stazione centrale in piazzale Vittorio Veneto.
La FAST-CONFSAL è da sempre a sostegno della Stazione AV a Foggia, connessa a quella centrale di Piazzale Vittorio Veneto per la realizzazione di un HUB multimodale che valorizzasse al meglio le infrastrutture puntuali e di rete esistenti per una concreta mobilità sostenibile ed integrata.
Tutto ciò per contrastare le finalità di bypassare Foggia e l’intera Capitanata, come già fatto con la A16, contenute nel progetto iniziale della Linea ferroviaria AV/AC Napoli-Bari, previsto dal Piano per il Sud del 2011 che prevedeva due bretelle ferroviarie (cd. baffi), una da riattivare per 10 mln€, tra bivio Incoronata e bivio Cervaro (realizzata) e l’altra ex novo (non realizzata) per 97 mln€ tra la stazione di Incoronata (Adriatica) e quella di Cervaro (Trasversale Tirrenica).
La FAST-CONFSAL ha sostenuto ININTERROTTAMENTE tutte quelle proposte, iniziative e attività, ai vari livelli istituzionali (Ue, nazionale, regionale e locale), per EVITARE la concretizzazione della finalità di bypassare Foggia e la Capitanata poste in essere con il diverso utilizzo del by-pass merci (baffo da 10mln€) approvato dalla Giunta comunale di Foggia il 24 settembre 2010 su sollecitazione avanzata anche dalla Prefettura di Foggia per l'entrata in vigore delle nuove normative di sicurezza, dopo il disastro ferroviario del 29 giugno 2009 a Viareggio, in quanto la Delibera G.R. Puglia n. 2509 del 15.11.2011 pubblicata su BURP il 30.11.2011 invece di scrivere “ESCLUSIVAMENTE” riportava “SOPRATTUTTO” il traffico merci[2] …
“L’intervento in progetto, ricadente nel territorio del Comune di Foggia, consiste nel ripristino di una esistente linea di raccordo Bivio Cervaro-Bivio Incoronata che è restata in esercizio fino al 1964 e che attualmente risulta invece dimessa. In particolare, così come si evince dalla relazione illustrativa allegata al progetto, con l’attivazione della bretella in progetto soprattutto il traffico merci, che si svolge attualmente sulla direttrice Tirrenica mediante la linea Taranto-MetapontoPotenza-Battipaglia, potrà essere dirottato verso Bari-Bivio Cervaro-Caserta. Si evidenzia altresì che la bretella in progetto collegherà due importanti corridoi Trans-europei, ovvero il corridoio N° VIII (Brindisi-Varna) ed il corridoio N°I (Gioia Tauro-Rotterdam). In ordine al progetto di cui trattasi si è già espressa favorevolmente, con deliberazione n.106 del 24/9/2010, l’Amministrazione comunale di Foggia che ha richiesto il completamento del progetto originario con la previsione di un attraversamento della bretella mediante un sottopasso al fine di garantire gli accessi ai terreni confinanti con la proprietà F.S. che risulterebbero, di fatto, interclusi a seguito della realizzazione della bretella in progetto.”
Nel corso della Conferenza stampa saranno illustrate anche altre questioni come quella della come la collocazione in ambito urbano (km. 4 quindi non a Cervaro) e la tipologia della infrastruttura ferroviaria (STAZIONE AV) prevista con Codice Unico di Progetto CUP J24C20000000009 nonché delle previsioni contenute sia dalla Delibera del Consiglio comunale di Foggia n. 13/2017 che in quella del Consiglio provinciale n. 11/2018 riguardanti i cd. interventi di sistema correlati per la realizzazione dell’HUB multimodale».
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[1] https://www.agenziacoesione.gov.it/wp-content/uploads/2021/07/Relazione-2020-CIS-NA-BA-LE-TA.pdf
[2] https://burp.regione.puglia.it/documents/20135/609323/DELIBERAZIONE+DELLA+GIUNTA+REGIONALE+15+novembre+2011%2C+n.+2509+%28id+5022631%29.pdf/433dace6-5539-9208-fe24-2cde5a655279?version=1.0&t=1622724830205
Nella segreteria anche Alessandra Petruccelli e Linda Lagonigro.
“Serve ritornare a fare concertazione per dare un futuro al nostro Paese, ai nostri giovani. Per garantire ai nostri anziani il diritto ad un’esistenza dignitosa. Serve una nuova vision improntata su superamento della precarietà, contratti, transizione ecologica, innovazione, investimenti pubblici e privati”. Questo il preciso impegno programmatico che Severino Minischetti, a pochi minuti dalla sua elezione all’unanimità a Segretario generale Territoriale della FENEALUIL FOGGIA, ha fissato come priorità assoluta del suo mandato. Minischetti è succeduto a Juri Galasso, Segretario Organizzativo UIL PUGLIA, nel corso del Consiglio Generale Territoriale della FENEAUIL FOGGIA, al quale sono intervenuti anche il Segretario Regionale UIL PUGLIA, Gianni Ricci, il Segretario Generale FENEALUIL, Vito Panzarella, il Segretario Regionale FENEALUIL Franco Pappolla, Pierpaolo Frisenna, Segretario Organizzativo Nazionale FENEALUIL e il Coordinatore della UIL PUGLIA, SEDE DI FOGGIA, Luca Maggio.
“Noi siamo disponibili ad avviare un confronto di merito perché occorre ripensare, insieme alle forze politiche, a un vero progetto di politica industriale che sia in grado di dare nuova linfa al nostro sistema produttivo e di renderlo competitivo non solo all’oggi ma anche per i prossimi anni.
Riteniamo sia fondamentale tornare ad investire risorse, pubbliche e private, nell’economia reale. Perché è lì che il lavoro si genera ed è, dunque, lì che la responsabilità anche sociale del Paese deve tornare a giocare un ruolo importante.
Il Pnrr può essere una grande occasione per i territori con desiderio di crescere e svilupparsi, di sanare divari con radici antiche”, ha aggiunto poi Minischetti che, nel corso della sua relazione ha definito una serie di punti prioritari:
- Superamento del precariato e del dumping contrattuale nel settore delle costruzioni
- Potenziamento della bilateralità
- Centralità dei contratti nazionali di lavoro e stipula dei contratti integrativi di edilizia e lapidei
- Interventi formativi nelle scuole per creare cultura della sicurezza. Esclusione delle aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza dagli Appalti pubblici e incentivi alle buone prassi
- Rafforzamento dell’unità sindacale
- Recupero del patrimonio abitativo per avere un minore impatto sul consumo di suolo
- Cambio di rotta in direzione di: edilizia acrobatica, alta specializzazione, restauro e riqualificazione dell’esistente
Il Coordinatore della UIL PUGLIA, SEDE DI FOGGIA, Luca Maggio, ha sviluppato una dettagliata analisi sul percorso di mobilitazione implementato da CGIL E UIL: “non era scontato dare vita ad una così straordinaria prova di forza il 17 novembre scorso a Foggia: eppure ancora una volta ci siamo riusciti. E, il risultato di venerdì scorso, deve essere il preambolo ad una partecipazione ancora più massiccia allo sciopero generale del 1 dicembre. È un prova di particolare importanza: sia per la presenza del nostro Segretario Generale, Pierpaolo Bombardieri, sia perché, a tutti gli effetti, è, finora, la prima mobilitazione regionale di questa portata organizzata dalla nuova Segreteria regionale. Quindi, per noi, la sfida è ancora più importante e complessa e da oggi e fino al 1 dicembre, il nostro impegno prioritario deve essere riempire di bandiere blu piazza Libertà”.
Sul tema delle mobilitazioni ha posto l’accento con forza anche Gianni Ricci: “La nostra grande mobilitazione è partita dalle piazze pugliesi gremite di persone e di passione e si concluderà ancora in Puglia, a Bari, l’1 dicembre, al termine di due settimane di scioperi, con la grande manifestazione in piazza Libertà alla presenza del segretario generale PierPaolo Bombardieri. Andiamo avanti più determinati che mai perché siamo nel giusto, perché ce lo chiede il Paese reale, la comunità di lavoratori, lavoratrici, pensionate, pensionati e giovani che si vedono penalizzati da una manovra che non alza i salari e le pensioni, che non dà prospettive occupazionali, che non risponde a temi come la sanità e lo sviluppo industriale, che non fa nulla contro l’evasione fiscale”.
Galasso si è soffermato sul percorso “di riorganizzazione che sta attraversando tutta la Uil, sull’importanza delle mobilitazioni messe in campo da CGIL e UIL e sui risultati raggiunti dalla FENEALUIL FOGGIA in questi anni”, riservando anche parole di elogio al neo-Segretario Minischetti: “per molti aspetti Severino è stato in questi anni per me un maestro e sono certo che riuscirà a ottenere ottimi risultati in questo nuovo ruolo”. Galasso, da poco eletto Segretario Organizzativo Regionale UIL PUGLIA, ha quindi concluso “Continuerò ad essere sempre vicino a questa categoria e ai compagni di Foggia con i quali ho condiviso un lungo e importante percorso di vita e di lavoro.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi di Panzarella, Pappolla e Frisenna.
Il consiglio ha eletto all’unanimità anche le altre due componenti della Segreteria: Alessandra Petruccelli e Linda Lagonigro.
A Foggia manifestazione sotto la Prefettura dalle ore 9.30.
“Dentro un quadro di crisi diffusa che colpisce a livello nazionale soprattutto lavoratori e pensionati, che hanno visto erosi i propri redditi da inflazione e caro energia e assistono a pericolosi tagli al sistema sanitario nazionale, la condizione sociale in Capitanata ancor più reclama un protagonismo del mondo del lavoro che pretende interventi a sostegno dello sviluppo, per creare opportunità occupazionale e irrobustire le reti di protezione sociale”. Spiegano così le ragioni dello sciopero generale il segretario generale della Cgil di Foggia, Maurizio Carmeno, e il coordinatore Uil Puglia, Sede di Foggia, Luca Maggio, che le due confederazioni hanno indetto contro la manovra economica del Governo per venerdì 17 novembre, con manifestazione e presidio sotto la Prefettura di Foggia dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
“Scioperiamo a sostegno di un’altra politica economica e un altro paradigma sociale, a fronte di una legge di bilancio del Governo Meloni che non dà risposte alle emergenze di questo Paese – affermano Carmeno e Maggio -. Nessuna risposta all’emergenza salariale, che si fa sentire ancor più forte in territori come il nostro dove prevalgono settori produttivi a basso valore aggiunto e bassa specializzazione. Mentre le povertà aumentano si tagliano la sanità e la scuola pubblica, non si investe sulla pubblica amministrazione che è essa stessa elemento di sviluppo territoriale, non si cancella come promesso anzi si peggiora la Legge Fornero sulle pensioni. E invece di perseguire politiche di ridistribuzione della ricchezza si adottano provvedimenti di politica fiscale che favoriscono chi ha di più e gli evasori, così che lavoratori e pensionati si ritrovano a pagare più tasse di chi ha rendite finanziarie e immobiliari e detiene grandi patrimoni. Perché durante anche durante la crisi c’è chi si è arricchito e chi paga più di tutti: salariati, pensionati i giovani”.
ALCUNI DATI SULLA CRISI ECONOMICA E SOCIALE DELLA CAPITANATA.
Una provincia dove il primo diritto a dover essere garantito è quello stesso a una occupazione e un reddito dignitoso: nel 2022 il saldo tra attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro è stato appena di 1.400 unità. Dei 194.623 contratti attivati, oltre 183mila erano però a tempo determinato o comunque precari e atipici. Con un evidente gap di genere che vede le donne estremamente penalizzate, se è vero che i rapporti attivati per i maschi sono stati il doppio (133mila contro 61mila). I rapporti di lavoro cessati nel 2022 sono stati 193.214, di questi 116mila non ha avuto durata superiore ai tre mesi (65mila addirittura inferiori ai 30 giorni). Prevalentemente rapporti stagionali in settori – prevalgono agricoltura e servizi – dove più bassi sono i salari, più intermittente il lavoro e che registrano elevati tassi di sfruttamento ed elusione contrattuale.
Il tasso di occupazione nell’ultimo trimestre del 2022 in Capitanata era appena del 47,8%, il 16,6% il tasso di disoccupazione con il 69,5% disoccupato di lunga durata, ovvero in quella condizione da oltre un anno. Una sfiducia a trovarlo un lavoro dignitoso che spinge al 42,4% il tasso di inattività e che relega nella condizione di esser fuori da percorsi di lavoro o formazione il 27,9% di giovani - i cosiddetti Neet – tra i 15 e i 29 anni.
Una condizione di contesto che spinge alla necessità di emigrare per trovare opportunità e spendere il proprio bagaglio di conoscenze: solo nei tre anni che vanno dal 2019 al 2021, hanno cancellato la propria residenza dalla Capitanata oltre 32mila persone, verso altre regioni o l’estero.
“Dal Governo nessuna risposta su salari, pensioni, fisco, sviluppo, giovani”.
Basta scorrere gli indicatori della Capitanata per comprendere le difficoltà che vive questo territorio, “e della necessità che avrebbe di politiche di investimento sia sul versante economico che sociale, a partire dalla messa a terra dei progetti legati al Pnrr, al Fondo Sviluppo e Coesione, di fatto commissariati dal Governo. Con tutte le complessità di contesto per un territorio dove forte è la presenza della criminalità organizzata e dove i principali comuni – a partire da quello capoluogo – ha visto sciolte le amministrazioni per infiltrazioni mafiose”, sottolineano i due dirigenti sindacali. “A chi accusa di sciopero politico rispondiamo che non si conosce la condizione del Paese, le difficoltà che vivono le famiglie, specie a queste latitudini”, affermano Carmeno e Maggio . “Adesso basta!”, come recita lo slogan della mobilitazione: “Altro che sciopero per fare un week end lungo: in troppi nemmeno lo hanno un lavoro, chi aderisce ci rimette parte dello stipendio, e magari il sabato e la domenica è regolarmente al suo posto di lavoro, che sia un medico, un insegnante, un ferroviere. Il nostro è uno sciopero che parla a tutta la società e non afferma le ragioni di chi lavora ma di tutti, a difesa dei servizi pubblici essenziali e per opportunità di crescita individuale e collettiva”.
“Quasi 900 euro i premio RC a fronte di una media nazionale annuale di poco inferiore ai 600 euro: la provincia di Foggia si conferma tra le province italiane con il premio RC auto più elevato”. È questo il risultato di un monitoraggio effettuato dalla Presidenza e dei volontari del Servizio Civile di ADOC FOGGIA.
“In base alle rilevazioni dell’ultimo mese, il prezzo medio attuale dell’assicurazione a Foggia è di 872,48€, contro una media italiana di 591,10€. Rispetto a 6 mesi fa (744,84€), in questa provincia si registra quindi un +17,14%”, si legge ancora nel monitoraggio ADOC.
A far schizzare i prezzi delle polizze assicurative l'inflazione e l'aumento dei costi delle riparazioni dei modelli incidentati e l’elevato numero di furti e di truffe assicurative (anche in questa classifica la Capitanata è tra le prime province in Italia).
Questi aumenti, sommati all’inflazione, al “caro energia”, all’aumento della sosta a pagamento nel capoluogo e al mancato aumento dei salari, gravano in maniera quasi insostenibile sulle famiglie. “Assicurare e conservare un’auto in Capitanata sono ormai, sempre più, equiparate a beni di lusso. Senza considerare la lunga trafila burocratica e le difficoltà relazionali alle quali è costretto a sottoporsi chi subisce il furto del mezzo. È evidente che tutto il meccanismo si è inceppato: vanno posti in essere gli opportuni correttivi e, in definitiva, pensate anche azioni per calmierare le tariffe delle polizze RC auto”, conclude ADOC FOGGIA.
In foto sotto, il dettaglio del monitoraggio realizzato dalla Presidenza e dei volontari del Servizio Civile di ADOC FOGGIA.
“Sicuramente la notizia dell’assunzione di sei nuovi medici di Medicina Generale è una notizia positiva. A maggior ragione se l’impiego di queste figure professionali è funzionale alla copertura di posti vacanti nei comuni di Carlantino, Vico del Gargano, Vieste, Orta Nova e Peschici. La loro presenza serve a garantire la continuità territoriale del servizio. E, tuttavia tanti problemi sono ancora senza soluzione”. Questo il commento di Gino Giorgione, Segretario Generale Territoriale UIL FPL FOGGIA.
“Tanti comuni delle aree interne della Capitanata denunciano la carenza o l’insufficienza di servizi essenziali. Un elemento di grave criticità che finisce per incentivare il turismo sanitario verso altre regioni e per amplificare i disagi di tanti cittadini. Così come continuiamo ad essere preoccupati per la situazione finanziaria complessiva delle strutture sanitarie di Capitanata e per la mancanza di risposte in tema di superamento della precarietà e qualificazione dei dipendenti”, prosegue il Segretario Generale Territoriale UIL FPL FOGGIA che aggiunge: “si può e si deve fare molto di più per tutela il diritto costituzionale alla salute; si può e si deve investire nella Sanità per garantire servizi sul territorio, qualità, tempestività ed efficienza. Per tutti questi motivi riteniamo indispensabile un confronto urgente con i vertici di ASL e con la Regione”.
“In Capitanata il costo del carburante si avvicina - e in molti casi supera - il tetto dei 2 euro a litro e il gasolio è vicino a raggiungerlo (1.938). Mediamente, un pieno di benzina costa 10 euro in più rispetto a maggio (e addirittura 22,5 euro in più rispetto a dicembre), un pieno diesel 17 euro in più” a dichiararlo il Coordinatore della UIL PUGLIA, Sede di Foggia, Luca Maggio, e il presidente di Adoc Foggia, Enzo Pizzolo.
“Una situazione che rischia di diventare insostenibile se si tengono in considerazione inflazione, incremento del prezzo dell’energia e la mancata crescita dei salari”, proseguono il Coordinatore UIL PUGLIA, SEDE DI FOGGIA e il Presidente di ADOC FOGGIA che rimarcano “l’ampliamento della platea di lavoratori poveri. In una provincia come quella di Capitanata, con un tasso di disoccupazione tra i più alti in Italia, arrivare a fine mese anche per chi ha un lavoro è diventata un’impresa. Le azioni poste finora in essere dal Governo non hanno sortito gli effetti sperati. Non c’è bisogno di misure una tantum. Urgono provvedimenti urgenti e strutturali: c’è bisogno di impegni concreti da parte delle istituzioni. E, in tal senso, ci faremo carico di chiedere un confronto urgente con la Prefettura”.
Si è insediata la Commissione E.R.P. (Edilizia Residenziale Pubblica) della Provincia di Foggia. L’importante organismo risulta così composto: - Solofrizzo Francesco (Dirigente Regione Puglia);
- Devitiis Francesco)Dirigente ARCA Puglia)
- De Filippis Marcello ( Comune Foggia);
- De Rosa Giovanni (ANCI);
- Belmonte Paolo (ANCI);
- Festa Pasqualino (Uniat UIL);
- Capparella Margherita (Sunia CGIL);
- De Feudis Gerardo ( Assocasa).
Alla Segreteria della Commissione Alloggi presso il Comune è stato riconfermato Marcello De Filippis mentre Pasqualino Festa è stato eletto all’unanimità Vicepresidente della Commissione.
Successivamente, sono state affrontate e risolte le problematiche relative al bando ERP del Comune di Accadia e cantierizzati gli step successivi inerenti i ricorsi dei Comuni di San Severo e Foggia.