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Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia. L’autore e giornalista presenta “Mina. Viva lei” e ritrova il pubblico della sua città.

“Basta mettere una sua canzone, e subito ci si sente compresi, incredibilmente descritti, accolti e accettati”. È così? Sì, decisamente. Ma questa è solo l’artista, segue l’altra faccia della luna, quella che Tony di Corcia e Barbara Alberti raccontano, è il caso di dire, una canzone per volta. È tutto concentrato in Mina. Viva lei (Edizioni Clichy, 2023), l’ultimo graffio biografico-letterario del giornalista e scrittore nativo di Foggia, ma ormai apprezzato in tutta Italia per i suoi lavori, da Gianni Versace a Giorgio Armani passando Alda Merini e “Paz”. Mercoledì 27 dicembre, alle ore 18, Tony di Corcia presenta in anteprima il suo libro dedicato alla grandissima cantante italiana nella Sala Fedora del Teatro comunale U. Giordano di Foggia. La vita di Mina, la carriera, ma anche la TV, la radio, la moda, in una parola: il segno, ciò che ha lasciato e che continua a lasciare anche all’età di ottant’anni perché, come si legge nel libro attraverso le parole della notissima autrice Barbara Alberti, “Mina è lo scandalo, sempre e comunque, nel significato originario di inciampo. Inciampo alla morale comune”. A conversare con Tony di Corcia sarà il giornalista Felice Sblendorio. Previsti i saluti della neo assessora alla cultura Alice Amatore, alla prima uscita istituzionale, e della sindaca Maria Aida Episcopo.

Mina. Viva lei (Edizioni Clichy, 2023). Nell’epoca in cui tutto è «iconico», è diventato difficile dire chi meriti davvero questa definizione. Ma su Mina non ci possono essere dubbi. Più gli altri si affannano per ottenere un quarto d’ora di celebrità, più lei brilla per assenza. Dopo il suo ritiro dalle scene nel 1978, ha mantenuto la parola e ha fatto ciò che a molti risulterebbe inconcepibile: sparire. E più sparisce, più il suo mito si amplifica. Mina ha cantato tutto: l’amore, il dolore, il sesso, l’amicizia. E ha cantato tutti: dai nomi celebrati agli autori più sconosciuti, lanciando le loro carriere. Oltre che nella musica, in cui si è mossa da regina incomparabile per talento, estensione vocale e intelligenza, ha saputo lasciare il suo graffio nella televisione, nella radio, nella moda. E nella società: nel moralismo imperante degli anni Sessanta, posava sorridente sui giornali con il suo bambino nato fuori dal matrimonio. Ancora oggi, a più di ottant’anni, si dimostra la più moderna di tutti. Duetta con una star giovanissima come Blanco e nel caos digitale decide che la sua casa discografica produrrà dischi a 33 giri. Tony di Corcia ha invitato la scrittrice e sceneggiatrice Barbara Alberti a fare un gioco: ascoltando alcune canzoni di Mina, non necessariamente le più conosciute, hanno usato la sua musica e i suoi testi come pretesto per analizzare il nostro passato e il nostro presente, i nostri linguaggi, i nostri cambiamenti. La voce di Mina come pretesto per parlare di vita. E di amore.

Tony di Corcia. Ha iniziato la sua attività professionale nel 1990 e ha scritto per le redazioni pugliesi di Repubblica e del Corriere della Sera. Nel 2010 ha pubblicato Gianni/Versace: lo stilista dal cuore elegante, seguito nel 2012 da Gianni Versace: la biografia (Lindau) con una prefazione di Giorgio Armani. Nel 2013 sono usciti Valentino: ritratto a più voci dell’ultimo imperatore della moda (Lindau) e Burberry: storia di un’icona inglese, dalla Regina Vittoria a Kate Moss. Nel 2015 ha pubblicato Alda Merini e Michele Pierri: un amore tra poeti (Falco Editore, prefazione di Maurizio Costanzo), nel 2018 La femmina è meravigliosa: vita impaziente di Andrea Pazienza (Cairo) e nel 2019 Giorgio Armani. Il re della moda italiana (Cairo).

Una delle uscite “top” di questo 2023, uno dei migliori scrittori italiani. Mercoledì 29 novembre, ore 18.30, negli spazi della libreria Ubik di Foggia. Lo scrittore romano presenta il suo ultimo, attesissimo romanzo edito da Feltrinelli.

Carlo Greppi, storico quarantenne, parla di “vita potenziale”. Sarmi Zegetusa su Linus dice che è “un Bernhard non incazzato”. Per Fuani Marino, autrice Einaudi, è come “assistere allo spopolamento della propria esistenza dalle sponde di un lago di ghiaccio”. Ma questo romanzo, forse, è soprattutto una questione di clima. O di cielo. Pochi frame per dare l’idea di Romanzo senza umani (Feltrinelli, 2023), l’ultimo libro di uno dei migliori scrittori italiani, tra le voci più autorevoli dell’odierno panorama culturale nonché iperlettore, come si autodefinisce. Mercoledì 29 novembre alle ore 18.30, Paolo Di Paolo ritrova il pubblico della Ubik di Foggia, in occasione del suo nuovo, attesissimo romanzo, tra le uscite “top” di questo 2023. L’incontro rientra nella rassegna Fuori gli Autori, realizzata insieme con la Biblioteca “La Magna Capitana”. Conduce la docente Rocchina Ferragonio, del gruppo di lettura Viaggi tra le righe (Biblioteca).

Romanzo senza umani (Feltrinelli, ’23). Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì per quindici anni, facendo domande fuori luogo. Ha provato a riannodare fili spezzati. Mauro Barbi, storico di professione, cerca di aggiustare i ricordi degli altri – le persone che ama e ha amato – proponendo la sua versione dei fatti. Cerca di costruire una “memoria condivisa” che lo riguarda. Ma che impresa è? Forse c’entra una Piccola era glaciale privata, un processo di raffreddamento che ha spopolato la sua esistenza. Dove sono Fiore, Arno, il vecchio Cardolini, Meri, la Ragazza belga di Madrid? Dov’è Anna? Dove sono tutti? Forse il lago a cui ha dedicato anni di studio può dargli le risposte che cerca. Vede, anzi immagina, l’immensa lastra di ghiaccio che lo copriva da sponda a sponda quattro secoli e mezzo prima. Il sole pallido su una catasta di uccelli morti. Un lunghissimo inverno che travolse l’Europa con i suoi venti polari, le grandinate furiose, le inondazioni. Una remota stagione estrema che faceva battere i denti, perdere la speranza, impazzire. Come se ne uscì? Come se ne esce? Le immagini del passato ci ingannano sempre. Barbi prova a rientrare nel presente, con tutta l’ansia e la fatica che richiedono i gesti semplici. Uno in particolare potrebbe cambiare tutto. In questo suo Romanzo senza umani, dove gli umani sono a fuoco più che mai, Paolo Di Paolo interroga i disastri climatici delle nostre singole vite. Gli anni senza estate, i desideri furiosi come acquazzoni, il gelo che intorpidisce. E poi il disgelo, che finalmente riporta alla luce.

Paolo Di Paolo. Ha pubblicato con Feltrinelli: Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011; Premio Mondello, Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013; finalista Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019) Premio Viareggio. Molti suoi libri sono nati da dialoghi: con Antonio Debenedetti, Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, Nanni Moretti. È autore per bambini. Scrive per la Repubblica e L’Espresso.

Mercoledì 1 novembre, ore 18.30, negli spazi della libreria Ubik di Foggia. La giovane latinista Dalila D’Alfonso presenta la sua nuova traduzione edita da Rusconi.

Catullo pazzo d’amore. Catullo disperato – miser. Catullo dell’ammontare dei baci, di “Lesbia mia”, dell’odi et amo del leggendario Canto 85 – excrucior: “mi dilanio”. Ma anche Catullo di Giovenzio dagli “occhi di miele”, di Egnazio che ride sempre, di Ipsitilla e Quinzia e Aurelio e Furio. Poeta dell’Urbe, intimo e mondano, come scrive nell’introduzione – dedicata a Giovanni Cipriani, docente mai dimenticato dell’Ateneo foggiano – la professoressa Grazia Maria Maselli, prima dei celeberrimi Canti del poeta veronese. È su di lui la serata di mercoledì 1 novembre (ore 18.30), in programma negli spazi della libreria Ubik di Foggia: la giovane docente e latinista Dalila D’Alfonso presenta la sua traduzione (con ricco compendio di note) dell’opera di Catullo, fresca di pubblicazione per Rusconi. Un incontro dedicato al poeta dei baci, in realtà autore di un nuovissimo canone poetico, amato e imitato, di cui è possibile apprezzare questa nuova versione in italiano corrente. A conversare con Dalila D’Alfonso, ricercatrice e studiosa foggiana, sarà l’autore e giornalista Tony di Corcia.

Canti (Rusconi, ottobre 2023). Presentato dallo stesso autore come libellus lepidus e novus, l’eterogeneo corpus di poesie di Catullo, con i suoi 116 componimenti, riflette i canoni di un nuovo comporre, erudito e raffinato, in grado di tradurre il linguaggio tutto umano dell’interiorità. Dalle nugae agli epigrammi, passando per i carmina docta: il poeta veronese scandaglia con attenta vivacità, non senza una dose di ironia, le sfumature molteplici dell’animo, tra amori, amicizie, pubbliche rivalità, privati impulsi. Con la sua sorridente e viva callidità, Catullo attraversa la tradizione per giungere a esiti di straordinaria originalità: la sua raccolta, multiforme eppur coerente nei toni e nelle tematiche, ci giunge come attuale mosaico di autentici sentimenti umani.

Dalila D’Alfonso. Dottoressa di ricerca in Cultura, Educazione, Comunicazione e docente di Discipline letterarie e Latino nei Licei. È studiosa di ricezione della cultura latina e fortuna dei modelli classici nella letteratura moderna e contemporanea. Si è occupata, in particolare, della produzione dei poeti Catullo e Ovidio, oltre che di letteratura dell’esilio e della migrazione.

Domenica 29 ottobre, ore 18.30, negli spazi della libreria Ubik di Foggia. Il medico psichiatra psicoanalista, tra i maggiori esperti di disturbi alimentari.

È uno dei più autorevoli esperti di disturbo del comportamento alimentare, direttore dell’Istituto Auxologico Italiano, ospite in qualità di psichiatra e psicoanalista nei principali format televisivi di cronaca e attualità. Ed è, soprattutto, figlio di questo territorio: Leonardo Mendolicchio ritrova in anteprima il pubblico della sua città, in occasione del suo nuovo lavoro editoriale, fresco di pubblicazione. Domenica 29 ottobre, alle ore 18.30, l’autore presenta il libro Fragili. I nostri figli, generazione tradita (Solferino, 2023) negli spazi della libreria Ubik di Foggia. Questa mattina, sabato 28 ottobre, dalle ore 10, Leonardo Mendolicchio è stato ospite dell’Ordine dei Medici di Foggia, in un incontro di taglio scientifico incentrato sui temi del suo ultimo libro.

Fragili. I nostri figli, generazione tradita (Solferino, ottobre 2023). Nel trauma della recente pandemia siamo stati travolti da un inatteso e inquietante fenomeno che ha turbato medici e terapeuti, che ha reso difficili i giorni di molte famiglie e che ha messo in crisi il sistema delle cure della neuropsichiatria infantile e giovanile. Un fenomeno strisciante che dall’estate del 2020 ha iniziato a manifestare la sua presenza come un’onda che faceva sbattere sulla porta delle nostre case un crescendo di preoccupazioni e che ha presto mostrato il suo vero volto. Migliaia di famiglie portavano con loro un profondo bisogno di aiuto a causa di figli che stavano soffrendo, e che non riuscivano più a nascondere i segni di quell’indicibile travaglio interiore: ripetuti tagli inflitti da pratiche di autolesionismo inarrestabili, fughe reiterate dalla scuola, forme di anoressia acute e gravissime, nonché cupezza depressiva contraddistinta da idee di morte angoscianti. Mentre gli ospedali si riempivano di malati di Covid, le scuole si svuotavano e si accumulavano le liste d’attesa per i pochi reparti di neuropsichiatria infantile presenti in Italia, i medici al loro interno ascoltavano le richieste di aiuto esplicite dei familiari adulti coinvolti, e quelle molto spesso mute dei loro figli. Tra di loro, l’autore di questo saggio illuminante e carico di umanità e insieme di competenza, che per la prima volta affronta quella che è una vera e propria emergenza ancora in corso per buona parte delle famiglie italiane, il buco nero che ha rischiato (e ancora rischia) di inghiottire una intera generazione di adolescenti e preadolescenti. Per tutti loro, per tutti noi, finalmente un libro chiaro e attendibile, delicato e utile, scritto da uno degli psicoterapeuti dell’età evolutiva più noti in Italia.

Leonardo Mendolicchio. Medico psichiatra psicoanalista, è membro della scuola lacaniana di psicoanalisi e dell’Associazione mondiale di psicoanalisi. Dirige due reparti per la riabilitazione e la cura dei disturbi alimentari e obesità (Riab. Adulti e Auxologia) dell’Istituto Auxologico Italiano. Supervisore scientifico della docuserie tv Fame d’amore in onda su Rai 3, è spesso chiamato in programmi televisivi e radiofonici a contribuire al dibattito su temi legati al disagio psichiatrico psicologico. Ha già pubblicato Bisogna pur mangiare (2017), Prima di aprire bocca (2018), Il peso dell’amore (2021). È founder del progetto Food For Mind (www.foodmind.it).

L’autrice incontra in anteprima il pubblico della sua città. Mercoledì 25 ottobre, ore 18.30, negli spazi della libreria Ubik di Foggia. La docente presenta il suo romanzo d’esordio dal titolo “Una sezione volante”.

“Professoressa, non vorrei sbagliarmi ma qui sotto c’è qualcosa”. Comincia così l’avventura dell’archeologa Marisa Ferreri: durante uno scavo, una sua studentessa trova uno scheletro. Ordinaria amministrazione? Non proprio, perché sotto le costole c’è anche un peacemaker: difficile imputarlo al XII secolo. Marina D’Errico, docente e archeologa, disegna un avvincente giallo d’ambientazione archeologica, al centro del suo romanzo d’esordio dal titolo Una sezione volante (Albatros, 2023): mercoledì 25 ottobre, alle ore 18.30, lo presenta in anteprima negli spazi della libreria Ubik di Foggia, la sua città. A conversare con l’autrice, sarà la giornalista Monica Gigante.

Una sezione volante (Albatros, 2023). La dottoressa Marisa Ferreri, esperta in Archeologia medievale, è concentrata sullo scavo in una porzione di territorio accanto alla cattedrale di Villaombrosa. Il suo mestiere, pur essendo affascinante, non nasconde quelle insidie che spesso sono celate da falsi onori e false considerazioni. Polvere e sudore, freddo e umidità accompagnano le giornate di Marisa, la quale, imperterrita, svolge il suo lavoro con passione e dedizione. È proprio in una di queste giornate, la quale già aveva preso avvio con certe sue riflessioni amare sulla superficialità di alcuni suoi giovani collaboratori laureandi in Archeologia, che accade l'impensabile. Il ritrovamento in una sezione dello scavo di uno scheletro, assolutamente non imputabile all'epoca medievale, per opera di una sua assistente, mette in moto una serie di situazioni che conduce in un intricato dedalo di organizzazioni malavitose che operano indisturbate sul territorio da molto tempo. Per Marisa Ferreri sarà decisivo l'incontro con l'ispettore di Polizia, Paolo Grassi, da cui scaturiranno una fruttuosa collaborazione e un rapporto speciale, risvegliando nei loro cuori sensazioni sopite dal tempo dalla noia e dall'incapacità di relazionarsi con il mondo circostante. In Una sezione volante, Marina D'Errico ci offre una descrizione dettagliata di quel che avviene tra gli scavi archeologici, tra i quali si insinua una storia tinta di giallo, con note avvincenti e piene di suspense.

Marina D’Errico. Nata a Foggia nel 1966, dopo la Laurea in Lettere presso l’Università di Bari con tesi in Archeologia Medievale e Storia dell’Arte, ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’arte e delle Arti Minori presso l’Università di Napoli “Federico II”. Ha partecipato a campagne di scavo archeologico in collaborazione con l’Università di Bari e di Siena e con il Germanischen National Museum di Norimberga ed ha svolto attività di catalogazione per la Soprintendenza Archeologica della Puglia. Ha successivamente conseguito un Master in Economia e gestione di beni e strutture artistico-culturali a Bari con stage presso la società Aicer di Bologna. Attualmente è docente di Lettere presso il Liceo Scientifico “G. Marconi” di Foggia. Ha collaborato a riviste e settimanali locali e nazionali in qualità di redattore e redattore capo, occupandosi di temi didattici e culturali, di tutela e conservazione dei beni culturali e del patrimonio storico-artistico ed archeologico del territorio.

Mercoledì 11 ottobre, ore 18.30, Ubik di Foggia. “L’angelo di Castelforte” (Rizzoli). La scrittrice presenta ultimo tassello della saga dedicata all’investigatrice salentina.

“Salentoshire”, ossia la moda di scegliere Lecce e dintorni per le proprie vacanze. Anzi, per trascorrere il resto della vita. È l’idea del ricco Mister Allen che vede nella Puglia una seconda Toscana, tanto da volerci realizzare una residenza per scrittori: un idillio, il quale però si trasforma in uno scenario di sangue… Ce n’è abbastanza per Chicca Lopez, l’investigatrice salentina nata dalla penna di Gabriella Genisi, ormai tra le autrici noir più amate in Italia, creatrice della bella Lolita Lobosco, protagonista anche in TV anche grazie al volto dell’attrice Luisa Ranieri. Mercoledì 11 ottobre, alle ore 18.30, la scrittrice barese presenta L’angelo di Castelforte (Rizzoli, 2023) negli spazi della libreria Ubik di Foggia, ultimo tassello della serie che ha per protagonista l’ormai nota carabiniera. A conversare con Gabriella Genisi, amatissima dai lettori foggiani, saranno i membri del gruppo di lettura A qualcuno piace… Giallo.

L’angelo di Castelforte (Rizzoli, 13 giugno 2023). Al 149° piano di un grattacielo nel cuore della City, Victor Allen, un anziano lord inglese, regola lo schienale della poltrona, inforca gli occhiali color tartaruga e si immerge nelle bellezze del Salento. La trasparenza del mare che si fonde con la macchia mediterranea, la terra rossa punteggiata di ulivi, un panorama mozzafiato: non appena vede il video mostratogli dall’agente immobiliare decide che la tenuta nell’antico borgo di Castelforte sarà sua. Lì infatti fonderà una residenza per scrittori, selezionati in tutto il mondo per lavorare a un progetto letterario. All’inaugurazione, Castelforte risplende e sembra promettere una quiete paradisiaca ai futuri abitanti…Intanto Chicca Lopez, dopo l’ultima indagine che l’ha stremata, naviga su una barca nel mare d’inverno insieme a Glenda, la barista che le ha rubato il cuore. Ma la vacanza dura poco: una scrittrice della residenza è stata trovata con la testa fracassata, ed è solo l’inizio. L’indomita carabiniera deve tornare in servizio e indagare su un nuovo complicato caso. Torna una delle serie più amate della scena noir. In questo romanzo di parole, respiri, tramonti, amore, morte, Gabriella Genisi ci racconta il lato più perturbante degli scrittori. E, come tanti piccoli indiani, ognuno di loro dovrà guardarsi le spalle.

Gabriella Genisi. Nata a Bari, ha pubblicato per Rizzoli Pizzica amara (2019) e La regola di Santa Croce (2021). È autrice della serie del commissario Lolita Lobosco, da cui è stata tratta la fiction televisiva di successo Le indagini di Lolita Lobosco.

Venerdì 6 ottobre, ore 18.30. Aula Magna “Giovanni Cipriani” dell’Università di Foggia. L’autore di “Spatriati” (Einaudi), vincitore del Premio Strega 2022, torna in città.

In occasione della XIX Festa dei lettori l’associazione Presìdi del libro, con il sostegno della Regione Puglia e il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, propone una serie di iniziative di promozione della lettura svolte in tutt’Italia. Non poteva mancare la città di Foggia che, mercoledì 6 ottobre, alle 18.30, torna a ospitare un grande amico della libreria Ubik: Mario Desiati. Sarà lui, infatti, vincitore del Premio Strega 2022 con il romanzo Spatriati (Einaudi), a presentare il suo “Viaggio sentimentale nella letteratura pugliese”: una lectio magistralis aperta a tutti i lettori, in programma nell’Aula Magna “Giovanni Cipriani” del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia (Via Arpi, 171 – I piano). Da Maria Teresa Di Lascia a Maria Marcone, da Claudia Ruggeri a Franco Cassano, passando per il poeta Vittorio Bodini e per altri protagonisti della cultura e del pensiero made in Puglia, da sempre punti di riferimento per lo scrittore di Martina Franca: un’occasione unica per raccontare le voci più amate della Puglia letteraria. Introduzione alla serata a cura del docente dell’Unifg, Sebastiano Valerio, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. L’evento è realizzato in collaborazione con la libreria Ubik, presente all’appuntamento con una proposta libraria ad hoc.

Mario Desiati. Nato a Locorotondo (Bari) nel 1977, cresciuto nella vicina Martina Franca, risiede stabilmente a Roma, pur soggiornando per alcuni periodi dell'anno a Berlino. Prima d'esordire come autore letterario, lavora come giornalista. È stato caporedattore della rivista Nuovi Argomenti e redattore junior della Arnoldo Mondadori Editore. Dal 2008 all'ottobre 2013 si è occupato della direzione editoriale della Fandango Libri, confluita nel gruppo indipendente Fandango editore. Ha scritto e pubblicato poesie, antologie, saggi e romanzi. Collabora con La Repubblica e L'Unità. Da un suo romanzo è stato tratto il film Il paese delle spose infelici, opera a cui non ha collaborato come sceneggiatore. Sue opere sono tradotte in inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese, coreano. Nel giugno 2022 il suo romanzo Spatriati ha vinto nella serata finale del 7 luglio il Premio Strega con 166 voti a favore. È uno degli scrittori più importanti in Italia.

Martedì 27 giugno, ore 18.15. Nella terrazza all’aperto de “La Magna Capitana” di Foggia Fresco di rientro dal suo tour internazionale, il poeta sanseverese presenta Viandanze”. La presentazione è parte del nuovo “spin-off” della rassegna Fuori i Poeti.

«Questo nuovo libro di Raffaele Niro, fin dalla copertina, vuole darci alcune possibili indicazioni di lettura, a partire dal titolo e soprattutto dal sottotitolo, che identifica un genere alto, ambizioso: narrare, cantare l’umano». Così Roberto Deidier, raffinato intellettuale, curatore, saggista e noto poeta italiano a proposito dell’opera dal titolo Viandanze (Raffaelli editore, 2023), che reca proprio la sua prefazione in apertura. È l’ultima raccolta poetica realizzata da Raffaele Niro, protagonista in Biblioteca di Foggia per un nuovo appuntamento con la poesia, spin-off estemporaneo della rassegna Fuori i Poeti che avrà luogo a ottobre prossimo (organizzata insieme con la libreria Ubik di Foggia). Martedì 27 giugno, alle ore 18.15, nella terrazza all’aperto de La Magna Capitana, fresco di rientro dal suo tour internazionale che lo ha visto protagonista in Canada, Albania e Montenegro, lo scrittore sanseverese presenta il suo ultimo lavoro, conversando con la bibliotecaria e autrice Roberta Jarussi.

Raffaele Niro. Nato a San Severo, in Puglia, nel 1973. Di poesia ha già pubblicato L’attesa del padre (Transeuropa, 2016, 2017² – Premio Minturnae); Lingua di terra (La Vita Felice, 2013); Carte d’identità (Sentieri Meridiani, 2011); Cartacanta (Edizioni Di Salvo, 2009 – Menzione Speciale Premio Montano). Tradotto e pubblicato in Albania, Argentina, Austria, Cile, Messico, Nicaragua e Spagna, in Italia è presente in numerose antologie e riviste e nell’atlante dei Poeti Contemporanei Ossigeno Nascente tenuto dal Dipartimento di Filologia Classica E Italianistica Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna. Ha curato l’antologia Sotto il più largo cielo del mondo. Trenta poeti dauni con Canio Mancuso (Besa, I quaderni dell’Orsa, 2016). Di narrativa è coautore di Inchiostro di Puglia (Caracò, 2015), de I fuggiaschi (Stilo, 2013), di Babel Hotel (Infinito, 2011) e di Rondini e ronde (Mangrovie, 2010). Ha scritto, diretto e anche interpretato opere teatrali e spettacoli musicali. Per la radio (Radio Europa) ha ideato, scritto e condotto programmi culturali: Poesia alla radio e La locanda Almayer. Per la musica ha firmato il cd PANE dei Rione Junno per SoundFly/PugliaSounds/Self/RhymersClub. Da alcuni anni conduce “Cantiere delle parole bambine”, un laboratorio poetico di scrittura e lettura creative per bambini e ragazzi. È ideatore e direttore artistico dei festival DauniaPoesia e PiccoleCoseFest.

Mercoledì 31 maggio, ore 18, sala narrativa della Biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia. Il noto giornalista Paolo Pagani presenta il suo libro “Citofonare Hegel” (Rizzoli).

Citofonare Hegel (Rizzoli, 2022) accompagna il lettore in quell’esercizio pratico che è la filosofia, capace di aprire mondi e ribaltare l’ovvio, mentre stiamo comodamente seduti in poltrona, sorseggiando una tazza di tè. Un’attività entusiasmante e un libro straordinario, del quale parlerà direttamente l’autore, in grado di attualizzare il contributo dei grandi pensatori di ieri ponendo loro “interrogativi” di oggi: mercoledì 31 maggio, ore 18, in Biblioteca di Foggia, il giornalista e studioso di filosofia Paolo Pagani incontra i lettori, protagonista di un particolarissimo appuntamento di Fuori gli Autori organizzato insieme da libreria Ubik, La Magna Capitana e Università di Foggia. Nella mattinata dello stesso giorno, sempre nella sala narrativa, l’autore sarà presente al momento finale del progetto “Palestra filosofica”, organizzato dalla Biblioteca e dalla cattedra di Storia della filosofia dell’Università di Foggia, e rivolto agli studenti degli istituti tecnici e professionali della città. Saranno proprio loro a parlare del tema scelto, la trasformazione, attraverso il pensiero di Socrate, di Nietzsche e degli esistenzialisti, coordinati dalla docente Unifg Alessandra Beccarisi. E saranno sempre questi giovani filosofi in erba a intervistare, nel pomeriggio, Paolo Pagani. L’incontro è organizzato in collaborazione con la Cappella Universitaria di Foggia diretta da Don Bruno D’Emilio.

Citofonare Hegel (Rizzoli, ottobre 2022). La filosofia, secondo Ludwig Wittgenstein, serve a «far uscire la mosca dalla bottiglia». Ovvero a risolvere problemi e a liberare la mente dagli errori. Non è, quindi, una dottrina astratta, ma piuttosto un’attività pratica che getta chiarezza in ogni ambito della vita, privata e pubblica. Partendo da questa idea, Paolo Pagani, filosofo di formazione da sempre appassionato alla materia, ci propone in questo libro un esperimento originale: rivolge a 19 grandi filosofi del passato, da Socrate a Heidegger, le domande più scottanti del nostro tempo. Dalla guerra al gender, dai vaccini alle fake news alla dignità del lavoro, il pensiero scaturito da menti come Hegel, Spinoza, Husserl o Nietzsche può illuminarci anche oggi o, per lo meno, nutrire il ragionamento e sollevare dubbi fecondi. Perché le loro riflessioni universali – quali sono i limiti della ragione? la Natura è “buona”? ci si può fidare dei sensi?... – si adattano perfettamente all’epoca che stiamo vivendo, e a contesti solo in apparenza diversi. Guest stars del volume sono 1 scrittore (Tolstoj) e 7 personaggi letterari, ciascuno emblematico di un tema, come Gulliver che rappresenta la diversità, Fantozzi il lavoro offeso, o Don Chisciotte la vita inautentica.

Paolo Pagani. Nato a Milano, ha studiato filosofia con Mario Dal Pra all’Università degli Studi di Milano. Giornalista professionista, ha lavorato per qualche decennio nei periodici, nei quotidiani e in televisione come inviato e, da caporedattore, ha lanciato startup digitali e ha guidato redazioni web. Con Neri Pozza ha pubblicato I luoghi del pensiero (2019) e Nietzsche on the road (2021).

La libertà di una donna che “vive non vista”. Lo scrittore siciliano Mattia Corrente: incontri nelle scuole e in Biblioteca di Foggia Venerdì 14 e sabato 15 aprile, protagonista il romanzo “La fuga di Anna” (Sellerio).

Anna e il vecchio Severino, la speranza di ritrovare e ricondurre a sé una moglie che è uscita di casa ed è scomparsa. Un’indagine nel passato che è anche un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È La fuga di Anna (Sellerio) il quinto e ultimo romanzo inserito nell’edizione 2023 di Leggo Quindi Sono, premio Le giovani parole 2023: venerdì 14 aprile, alle ore 18, l’autore Mattia Corrente presenta il suo libro in Biblioteca di Foggia, per il consueto incontro aperto alla città. L’indomani, sabato 15 aprile, doppio appuntamento nelle scuole di Capitanata: alle ore 8.30 lo scrittore siciliano incontra gli studenti del “P. Giannone” di San Marco in Lamis; alle ore 11.00, seconda tappa con gli alunni dell’Olivetti di Carapelle. Oltre a La Magna Capitana, la manifestazione è organizzata dalla libreria Ubik e dalla Fondazione Monti Uniti che sostiene l’iniziativa.

La fuga di Anna (Sellerio, 2022). La moglie, dopo una vita intera passata accanto al marito, è uscita di casa ed è scomparsa. Trascorso un anno lui decide di lasciarsi tutto alle spalle, saluta Stromboli, l’isola in cui hanno abitato, gli oggetti consueti e le abitudini quotidiane, e si mette in viaggio alla ricerca di lei. Inizia così un peregrinare per la Sicilia, nei luoghi che hanno segnato la loro esistenza. Non è solo un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È anche un confronto con i fantasmi, con gli uomini e le donne che potevano essere e non sono stati, perché traditi o violati da chi avevano attorno. In questo racconto di voci, di punti di vista e di ambiguità che emergono man mano, Anna vive non vista. Affiora nello sguardo di Severino, che sistema e riscrive il passato mentre prova a comprenderlo, assieme alla storia di una donna che malvolentieri ha obbedito agli ordini, il primo quello perentorio della madre: una femmina nasce per diventare moglie di un uomo e madre di un figlio. Questo era il suo destino, ma in prossimità della fine, compiuto il tragitto che per tutti le spettava, Anna ha guardato avanti, ha scrutato se stessa ed è sparita nel nulla. Cercando di essere libera come voleva suo padre, che ha abbandonato la famiglia quando lei era ancora una ragazzina, rompendo un ordine e creando il caos. Perché, sembra dire il romanzo attraverso i suoi personaggi e nella scrittura di un autore che affronta a sua volta una strada rischiosa, ogni libertà contiene una violenza, ogni rinuncia una ferita che non si può rimarginare, ogni scelta che ci rende felici è causa del dolore di qualcun altro. Ma la comprensione di questa verità brutale richiede l’esperienza di tutta una vita.

Mattia Corrente è nato nel 1987 e vive in Sicilia in provincia di Messina. La fuga di Anna è il suo primo romanzo.

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