Sono stati tre giorni importanti, all’insegna della legalità. Torremaggiore e i suoi giovani cittadini in marcia per ricordare le vittime di mafia, eroi indiscussi per un futuro migliore, legale.
Il 21, 22 e 23 maggio associazioni e scuole in marcia per testimoniare le umili gesta di don Pino Puglisi e don Peppe Diana, dei magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario Livatino, per commemorare il piccolo Giuseppe Di Matteo, vittima innocente di mafia cui è meglio non ricordare l’atroce assassinio.
La “Marcia della Legalità” è stata organizzata dal Movimento “Agende Rosse”, dall’Oratorio San Domenico Savio, dalla Parrocchia Gesù Divino Lavoratore, patrocinata dal Comune di Torremaggiore, con la collaborazione dell'Associazione Mirko Valerio Emanuele.
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All’evento hanno preso parte due importanti testimonial, Salvatore Insenga cugino di Rosario Livatino e Don Renato Borrelli parroco della parrocchia Gesù Divino Lavoratore.
Nell’occasione l’Associazione Mirko Valerio Emanuele ha voluto piantumare nel “Giardino degli Angeli” un albero di ulivo e un ramo della rosa di Santa Rita, proveniente da Cascia, in memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo e di tutti i bambini vittime della mafia. Ha donato, anche, una panchina in ricordo di tutte le vittime delle mafie.
L’evento è stato commemorato con l’esecuzione musicale de “Il silenzio”, il singolo di Nini Rosso uscito nel 1964, dal prof. Luigi Cicchetti, insegnante dell’I.C. di via Pietro Nenni e della Scuola Media “Padre Pio”.
Nella tre giorni hanno partecipato molte associazioni locali, con un’affluenza cospicua di ragazzi con striscioni e cittadini. Per l’occasione è stata celebrata una santa messa.
È ormai un detto che sta diventando “comune” il «non s’ha da fare» a Foggia. E stranamente ha preso piede dopo il commissariamento del Comune. Un detto che spesso va a termine, con gravi conseguenze per la stessa città e per chi si vede negare finanche un patrocinio, tra l’altro gratuito, che avrebbe portato a ottenere un finanziamento per progetti finalizzati all’inclusione di bambini poco fortunati. Meno male che altre volte, poche, c’è qualcuno che si oppone al detto e caparbiamente, e carte alla mano, continua nel suo intento, per il bene comune, sfatandolo.
Sembra il gioco delle tre carte, dove il banco vince sempre e perde solo una volta, illudendo il malcapitato giocatore. A volte, però, quel giocatore può essere più astuto e il “niet” alla vincita sbanca il banco.
Nel caso specifico il «non s’ha da fare” non ha prevalso sul “da fare”, e i foggiani hanno potuto finalmente ritrovarsi tra buon cibo, divertimenti, bicchieri brindanti e sorrisi senza mascherine, anche accalcandosi ma con intelligente savoir faire.
Stiamo nel bel mezzo di “Cibòfest”, la manifestazione gastronomica regionale street-food itinerante, la tre, pardon, due giorni di degustazioni di cibo da strada di alta qualità, con trucks-food provenienti da tutta Italia, organizzata dalla Pro Loco Città di Foggia “Maria Carla Orsi”, con il patrocinio gratuito del Comune di Foggia ed in collaborazione con l’Ente Regionale Proloco Puglia ETS ed AMIP di San Severo.
Fin qui è tutto ok.
È vero, c‘è stato anche chi ricorda con rammarico il buon Libando e chi critica l’organizzazione. C’è anche chi parla di perdita di spirito iniziale nel valorizzare i prodotti locali, giudicando la manifestazione malriuscita. Ma c’è anche, a mo’ di anelito, chi punta il dito sugli assembramenti come probabile futura causa di contagi da Covid-19. Insomma, c’è a chi non è piaciuto. Ed è nel libero arbitrio di valutarlo senza, però –e sommessamente si evidenzia-, analizzare le contingenze che ne hanno parzialmente compromesso lo svolgimento.
L’inciampo, se così si vuol definire un cambio con triplo salto mortale, è tutto nello svolgimento della manifestazione, “corroborato” da divieti pertinenti ma sarcasticamente strumentalizzati.
“Cibòfest”, per la cronaca inizialmente doveva svolgersi da venerdì 20 a domenica 22 maggio 2022, tre giorni appunto, poi ridimensionato dal Comune di Foggia a due, il 21 e 22. Inoltre la location doveva essere la Villa Comunale, dirottata in meno di 48 ore nelle vie adiacenti di via Galliani e via Mazzei. Sarcastico è stato il benvenuto a qualche trucks-food che si è visto negare la partecipazione perché munito di strumenti da lavoro non pertinenti ai protocolli di sicurezza in linea con le norme vigenti e precedentemente concordati con il responsabile del protocollo.
Tuttavia, “Cibòfest” si è svolto (tuttora è in svolgimento), riscuotendo successo, testimoniato da un’affluenza da concerti in piazza, dagli apprezzamenti dei cittadini, dal buon cibo cucinato al momento.
Tra chi ha evidenziato lacune, disservizi, degrado della location, contestando la mancata partecipazione di alcuni trucks-food invitati da loro e conferendo precise responsabilità, è stata l’AMIP, l’Associazione Mercanti in Piazza di San Severo, per voce del suo presidente sig. Luigi De Letteriis, denunciandolo apertamente in un video pubblicato su Facebook.
Qui la ricostruzione dei fatti, da entrambe le parti.
A parlare è il sig. Luigi De Letteriis, presidente dell'AMIP San Severo, testi presi dal video sopra pubblicato e presente su facebook.
«Siamo stati maltrattati sia dalla Proloco di Foggia che ci ha invitati a portare qui una tappa del nostro tour itinerante dello street-food, sia dall'Amministrazione comunale di Foggia» ha esordito Luigi De Letteriis, presidente AMIP San Severo, nel video girato e pubblicato qualche ora prima dell’inizio della manifestazione. «A detta del presidente della Proloco –prosegue De Letteriis-"stiamo da due mesi dietro questa organizzazione" il quale ha mandato agli uffici preposti tutta la documentazione a norma. Però 48 ore fa il Commissario prefettizio del Comune di Foggia convoca l'ingegnere (responsabile protocollo di sicurezza della manifestazione, ndr.) nominato dalla Proloco comunicando che non potevamo star più in villa...A detta sempre della Proloco di Foggia la documentazione era stata presentata il 4 aprile 2022...Invece 48 ore prima ci spostano, ci tolgono un giorno, dal 20, 21 e 22 maggio al 21 e 22 maggio 2022, e ci buttano su una strada dove c'è puzza di urina e sembra un cesso vero e proprio. Comunque –avanza nella sua denuncia- bypassiamo anche questo e dopo anche mille problemi posti dagli uffici preposti non accettano quello che noi facciamo in tutta Italia, con le dovute autocertificazioni con le aziende che noi portiamo e che sono tutte a norma, in regola per svolgere uno street-food, che non è il primo che organizziamo e partecipiamo. Solo Foggia non accetta tutta questa documentazione –incalza il presidente AMIP-, e non sappiamo il perché. E solo ora ci viene detto il perché, ovvero ci sono degli espositori con fornelli a gas (a GPL, ndr.), che sono tutti a norma, tutti denunciati con certificazioni, invitando ad andare via chi li avesse, rimbalzando le colpe a noi dall'ingegnere, colpe di aver dichiarato che avevamo solo fornelli elettrici. Mentre noi avevamo anche quelli a gas, fornelli con certificazioni presenti in tutte le manifestazioni con estintori al seguito. Noi qui siamo all'aperto e non capisco che rischi vi possano essere. Eppure il gas è presente nei ristoranti, nelle abitazioni, perfino sulle strade quando le asfaltano. Queste sono scuse per boicottare la manifestazione...Foggia non ci accoglie a braccia aperte e con noi i trucks-food provenienti da gran parte d'Italia, per colpa di qualcuno che so chi è in un sistema ambiguo di un'Amministrazione...Lo dico pubblicamente, il presidente della Proloco di Foggia non si assume le proprie responsabilità. Quando sorgono questi problemi si affrontano insieme per risolverli, e non è stato così. A maggior ragione –precisa- quando c'è un ingegnere messo da noi, pagato da noi e dagli espositori, invece di appoggiare noi appoggia l'Amministrazione comunale, c'è da pensare. Questo è quello che sta accadendo stamattina a Foggia –conclude De Letteriis- prima che il Cibòfest inizi, se inizierà, perché tutti i foggiani e dei paesi limitrofi devono sapere e quanti problemi ha Foggia e dei dipendenti comunali e uffici preposti che stanno creando pur di non farci aprire».
Non è dello stesso avviso la Proloco città di Foggia, per voce del presidente sig. Giuseppe Croce, che raggiunto telefonicamente ha spiegato cosa è accaduto, cause, concause e responsabilità.
«Questi problemi sono stati causati dalla Tecnostruttura. Sappiamo che Foggia è una città commissariata» inizialmente la replica di Giuseppe Croce, presidente Proloco città di Foggia. «La manifestazione doveva svolgersi ad aprile e il Comune ci chiede –prosegue Croce-, senza un perché, di spostarla a maggio e noi abbiamo accontentato questa richiesta. Tempestivamente abbiamo nominato come responsabile per i piani e i protocolli di sicurezza l'ing. P. Schironi, che già lavora come collaboratore con il Comune, difatti è un professionista che realizza eventi per l'ente, come per esempio i concerti di Ferragosto. Nello stesso tempo la Proloco ha creato una partnership, poi deliberata, con AMIP San Severo, specializzata in organizzazioni di trucks-food. Nell'incontro l'AMIP ci ha garantito che tutto era in regola. Ora, nominato l'ingegnere e con me, che sono il presidente (perciò anche rappresentante legale della Proloco di Foggia, ndr.) andiamo a fare le verifiche e il presidente AMIP (sig. Luigi De Letteriis, ndr.), quello che ha rilasciato quelle dichiarazioni (nel video da lui realizzato e pubblicato su facebook, ndr.) comunica all'ingegnere Schironi che nessuno ha il GPL (dei fornelli a gas, ndr.), ovviamente la colpa non è né mia né dell'ingegnere. Noi dobbiamo tutelare la città. Bisogna considerare che c'era anche un "clima" particolare poiché il Commissario comunale (la dott.ssa Marilisa Magno, ndr.) un giorno prima dell'evento decide di spostare la manifestazione in via Galliani. Non abbiamo capito il senso di questa decisione improvvisa, che tra l'altro sarà oggetto di chiarimento nell'incontro che avrò martedì 24 maggio 2022 con il Commissario Magno, anche per rapportare di come è andata la manifestazione. Devo ribadire –ricorda il presidente della Proloco- che l'Ufficio Cultura del Comune di Foggia è stato vicino a questa manifestazione mettendosi a disposizione, mentre gli intoppi di qualsiasi genere li ha generati il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), creando non pochi disagi all'ingegnere, nonostante tutte le integrazioni, tutte le firme, tutte le licenze pervenute per i truck-food avute dall'AMIP, cosicché potesse formulare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), costi amministrativi tutti tracciabili e tutto di più, arrivando a oggi che è paradossale. Stamattina (21 maggio 2022, ndr.) è stato doveroso fare delle verifiche, per il rispetto delle leggi...trovando chi utilizzava fornelli alimentati con gas GPL. A me interessa che la città di Foggia, la mia e la nostra, stia al sicuro, che i cittadini siano tutelati e gli stessi operatori lo siano –incalza Giuseppe Croce-. Con il GPL non si scherza. Non nascondo che la manifestazione stava per saltare, che ricordo nessuno l'aveva annullata, come si diceva in alcuni commenti sui social. Poi grazie anche alle sollecitazioni della Prefettura abbiamo trovato un'intesa per dar seguito al "Cibòfest", che si è realizzato, con tanto di successo testimoniato da affluenza e gradimento. In nove anni di Proloco abbiamo sempre lavorato e organizzato eventi in rispetto delle leggi, mai sorvolata una. Per "Cibòfest" tutto era stato chiarito, tutto era nelle dichiarazioni dell'ingegnere e nessuno può dire che era un "pazzo" e nessuno può permettersi di dirlo. Se il GPL fosse stato dichiarato nelle carte lui lo avrebbe inserito nel Piano Sicurezza per poi vedere cosa decidevano gli organi comunali preposti. L'ing. Schironi ha fatto benissimo il suo lavoro e le dovute verifiche, non ha alcuna responsabilità, altri le hanno garantendo una cosa e poi presentandosi con altro. Mentre per quanto riguarda lo spostamento dalla Villa Comunale a via Galliani e via Mazzei –puntualizza-, la Commissione straordinaria del Comune di Foggia ha reso nota una legge che norma ciò. Difatti a comprovare questa decisione al Comune c'è una lettera, arrivata più di cinque anni fa dalla Sovraintendenza, che dice che queste tipologie di manifestazioni in villa non si possono fare, addirittura non si potevano fare i concerti davanti il Pronao della Villa Comunale e non si poteva installare la ruota panoramica. Pertanto chi lo ha fatto è andato contro legge. L'errore (l'inciampo, ndr.) è stato che si è arrivati a 48 ore prima e si è stravolta la location. Un errore della Commissione straordinaria che si è fidata degli uffici comunali preposti? Può essere, a fronte anche che la comunicazione ci è giunta la mattina del giorno prima dell'inizio di "Cibòfest". Non si può essere chiamati a poche ore dall'inizio e comunicare un cambiamento così rilevante e importante. Ma noi siamo collaborativi, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cambiato le postazioni, rispettando in toto la decisione del Commissario Marilisa Magno. Lo abbiamo fatto per il bene di Foggia, una città già martoriata. Se qualcuno sperava di fermarci – chiude il presidente Croce- non c'è riuscito. Noi vogliamo persone che aiutino a costruire, non a sfasciare».
Un’auto in fiamme in corsa in via Barletta a Manfredonia, ha letteralmente impaurito i cittadini. È accaduto oggi, 17 maggio 2022, a metà mattinata. Un’auto ha terminato la sua corsa sbattendo contro un palo.
I passanti si sono allarmati, preoccupati di chi era a bordo e dei danni che poteva causare l’auto se si fosse scontrata con altre. Per fortuna che tutto è terminato senza danni a persone, solo due auto in sosta son state lambite dalle fiamme con alcuni danni. Difatti il conducente è riuscito a scappare dall’auto e le fiamme son state prontamente domate dai Vigili del Fuoco.
Sul posto si son recati i Carabinieri della locale stazione per gli accertamenti del caso.
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Tragedia sfiorata e 21enne in gravi condizioni, è quanto fino a ora si sa. Il riferimento è all’esplosione di un appartamento in via Europa, avvenuto la sera del 14 maggio scorso a Carapelle. Il giovane è attualmente ricoverato presso l’ospedale Perrino a Brindisi per le gravi ustioni su gran parte del corpo, dopo esser stato elitrasportato al Policlinico Riuniti di Foggia.
In paese, tuttavia, le voci si rincorrono e svelano retroscena legati al 21enne e alla sua famiglia. Le cause della deflagrazione, che tra l’altro ha interessato le abitazioni limitrofe e un pastificio adiacente, sono al vaglio degli inquirenti, i Carabinieri, che non escludono né la fatalità né la volontà. Voci di piazza, su quest’ultima tesi, che stanno turbando la famiglia, che chiede rispetto per la privacy e vicinanza di chi conosce il giovane.
Con la famiglia si schiera la Caritas locale, che in una “Lettera Aperta” all’opinione pubblica chiede vicinanza alla luce anche del disagio che il 21enne viveva.
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Di seguito la “Lettera Aperta”
«Trovare il modo di confortare i genitori di Francesco, rimasto ferito durante un’esplosione nella propria abitazione, un ragazzo di 21 anni che è stato trasportato in gravi condizioni presso l’ospedale, è quasi impossibile, ma nonostante tutto esprimiamo tutto l’affetto e la vicinanza di tutta la comunità alla famiglia. Il parroco invita la comunità a cogliere il segnale di disagio arrivato da questo giovane che venerdì è rimasto gravemente ferito in casa a causa di una fuga di gas che ha causato l’incidente e a pregare uniti per la sua guarigione. Purtroppo non ci sono parole di fronte alla sofferenza causata da questo grave incidente le cui cause sono ancora da appurare e chiarire (gesto volontario, incidente etc…). È giusto stare vicino a Francesco e ai suoi familiari e mandare un messaggio ai giovani. Per fare questo prendiamo in prestito le parole di Giovanni Paolo II “Fate della vostra vita un capolavoro”. Francesco aveva appena iniziato a vivere e lui ora sta lottando per la sopravvivenza per raggiungere questo obiettivo. È necessario parlare più approfonditamente e cogliere il segnale di disagio che è arrivato attraverso la storia di Francesco, un giovane “fragile”, un po’ timido e introverso, ma che era stato preso di mira da alcuni giovani del posto, noti a molti, che costantemente lo bullizzavano, dal punto di vista materiale e verbale, attraverso azioni dannose e provocatorie, lui e la sua famiglia perfino davanti alla nuova abitazione presso le case popolari. Francesco riassumeva il suo disagio con questa domanda: “Perché ce l’hanno tutti con noi?” riferendosi a quei giovani, alcuni di loro a detta della madre erano presenti la sera dell’incidente come spettatori, che ogni giorno avevano preso di mira lui e la sua famiglia con frasi e azioni spregevoli. Sono fatti che segnalano un allarme nella comunità. Per questo invitiamo a costruire e a progettare un percorso educativo diverso. Deve essere un percorso di alleanze che dedica più attenzione ai ragazzi e ai genitori nel difficile compito dell’educazione dei figli e nell’opera di prevenzione evitando che ci siano atteggiamenti violenti e dannosi nei confronti di persone più deboli. Una buona prassi di attenzione ai ragazzi e ai giovani, avviata da anni dalle comunità parrocchiali, che va ulteriormente valorizzata sul territorio è l’opera costante e giornaliera dell’oratorio parrocchiale don Bosco con i suoi educatori, esso è un osservatorio privilegiato sulle dinamiche giovanili ed è un luogo aperto a tutti per realizzare percorsi comuni di inclusione e di integrazione e tolleranza».
L’intervento è stato effettuato in collaborazione con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.
Nel primo pomeriggio di oggi, 14 maggio 2022, un equipaggio dell'82° Centro Combat Search and Rescue (C.S.A.R.) dell'Aeronautica Militare è decollato dall'aeroporto militare di Trapani per prestare soccorso ad un uomo di 63 anni rimasto seriamente ferito durante un’escursione all’interno della riserva naturale dello Zingaro.
L'equipaggio dell’Aeronautica Militare, in servizio di prontezza SAR nazionale con elicottero HH-139B, ha ricevuto l'ordine di decollo immediato dalla sala operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE).
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Il velivolo si è dapprima diretto a Castellammare del Golfo per imbarcare un team del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.), per poi dirigersi verso l'area d'operazione.
Dopo trenta minuti dall'attivazione, l'elicottero era già sul posto e dopo aver calato con il verricello l'aerosoccorritore e i due operatori del C.N.S.A.S., si è proceduto al recupero dell'uomo e al suo trasporto presso lo stesso campo di Castellammare del Golfo per il successivo trasporto in ambulanza al più vicino ospedale.
Concluso il soccorso, l’equipaggio militare ha fatto rientro alla base militare di Trapani, dove ha ripreso il servizio di prontezza di ricerca e soccorso.
L'82° Centro Combat Search and Rescue è uno dei Reparti del 15° Stormo dell'Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d'urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche marginali.
Nell'ambito di specifica attività volta al contrasto della criminalità organizzata ramificata nel territorio della Provincia di Foggia, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Foggia, nella prima mattinata di ieri hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato emesso, su richiesta del Questore di Foggia, dal Tribunale di Bari – III^ Sezione Penale -Misure di Prevenzione, a carico di una figura criminale molto attiva sul territorio della Capitanata.
Agenti della Polizia di Stato della Questura di Foggia e militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Foggia hanno eseguito il sequestro sul patrimonio di un soggetto pregiudicato di Cerignola, costituito da tre immobili, un terreno ed una società operante nel settore del commercio di veicoli.
Il provvedimento di sequestro è stato adottato all'esito di approfondite indagini patrimoniali eseguite dagli agenti della Polizia di Stato della Divisione Polizia Anticrimine - Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Foggia e dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria, che hanno scandagliato la posizione patrimoniale del proposto, peraltro noto alle forze dell’ordine per i precedenti penali (estorsione e ricettazione, furto aggravato, truffa e falsità ideologica, interruzione di comunicazioni informatiche, associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, al riciclaggio ed ai furti: 49 solo le autovetture oggetto di furto per un controvalore di oltre €. 660.000).
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Il destinatario dell’attuale misura patrimoniale è da ritenersi, quindi, persona socialmente pericolosa per la legislazione antimafia, avendo, a far data dal 1997, posto in essere sistematicamente i succitati reati lucrogenetici, molti dei quali già esitati in numerose condanne o richieste di rinvii a giudizio.
Il prevenuto, pur non essendo storicamente inquadrato in un sodalizio criminale organizzato, è da ritenersi soggetto di notevole spessore criminale da considerarsi comunque “contiguo”, per i rapporti di parentela con alcuni esponenti del Gruppo criminale “DITOMMASO”, attivo soprattutto nel territorio di Cerignola.
Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi, avrebbero dimostrato, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2020, la disponibilità diretta e indiretta da parte del proposto di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da ritenere che siano stati il profitto di attività illecite o ne possano costituire il reimpiego. Nello specifico, alla luce dell'analisi dei flussi finanziari in entrata (fonti) e in uscita (impieghi), i beni mobili e immobili intestati al proposto ed ai suoi familiari conviventi non hanno trovato giustificazione nelle modeste risorse economiche a disposizione, sufficienti per il solo sostentamento dell’intero nucleo familiare.
Il Tribunale di Bari, condividendo la ricostruzione patrimoniale fatta dagli investigatori, ha accolto la proposta formulata dal Questore di Foggia ed ha ordinato il sequestro dei beni per un valore di circa un milione di euro ritenendo che, “a fronte della sproporzione tra redditi e acquisti effettuati, vi sia una sostanziale continuità nell’attività delinquenziale, l’abitualità della commissione di delitti da parte del proposto e della lucrogenesi degli stessi nel senso che questo viva in tutto o in parte con i relativi proventi”.
Si specifica che, in esito all’udienza fissata dal Tribunale per la discussione sul merito della proposta di sequestro anticipato, il provvedimento odierno potrà essere revocato o confermato con la confisca.
Il risultato odierno conferma il costante coinvolgimento della Polizia di Stato di questa provincia e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in perfetta sinergia con l'Autorità Giudiziaria, nella lotta alla criminalità organizzata, rimarcando che la sistematica aggressione degli interessi patrimoniali dei sodalizi, attraverso strumenti di indagine volti alla confisca di prevenzione dei proventi e dei beni ottenuti da attività delittuose, costituisce obiettivo strategico di primaria importanza per disarticolare le compagini delinquenziali organizzate e reprimere ogni tentativo di infiltrazione e mimetizzazione nell’economia legale.
Prima un forte boato, poi tanta paura quella avvertita dai residenti di Carapelle ieri sera in tarda serata.
In via Europa, zona semi-centrale del paese dei 5 Reali Siti, in Capitanata, un’abitazione è esplosa per una fuga di gas. All’interno c’erano delle persone, cui un giovane di 21 anni che è rimasto gravemente ferito con ustioni su gran parte del corpo.
La deflagrazione, oltre a recare ingenti danni all’abitazione, ha causato danni a parte dello stabile e ha mandato in frantumi vetri degli immobili vicini, cui un pastificio. Sia l’appartamento in oggetto, abitazione popolare, sia il pastificio, è stato reso inagibile. Mentre per gli altri appartamenti si è proceduto a verifiche.
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Sul posto immediatamente son giunti i Carabinieri della locale stazione, unità dei Vigili dl Fuoco e del 118.
Da subito i sanitari hanno diagnosticato la gravità delle ferite e ustioni del giovane 21enne, che è stato trasportato al Policlinico Riuniti di Foggia con l’elisoccorso. Le sue condizioni sono gravi apparentemente senza pericolo di vita.
Da una prima ricostruzione e dalle prime indiscrezioni, parrebbe che la fuga di gas potrebbe essere partita o da una bombola GPL o dalla caldaia presente nell’abitazione. Tuttavia gli inquirenti non escludono un errore umano.
Saranno i tecnici chiamati dagli inquirenti a stabilire le cause dell’esplosione.
AGGIORNAMENTO 14 maggio 2022, ore 19.
Nella giornata di oggi si è appreso che il 21enne è stato trasferito all'ospedale per ustionati Perrino di Brindisi per le cure specifiche del caso. La diagnosi si è aggravata e c'è pericolo la sua vita. La prognosi rimane riservata.
Dalle ultime indiscrezioni raccolte sul posto e rivelate da testimoni oculari parrebbe che il 21enne sia stato trovato in casa seduto, già con le gravi lesioni procurate dalla deflagraziine, mentre il gas fuoriusciva da un tubo. Difatti nell'area circostante si respirava un'aria viziata dal gas, che ha fatto preoccupare i residenti, raggruppati all'esterno sulle vie limitrofe. E sempre da chi ha assistito ai primissimi interventi delle FF. OO., il giovane sarebbe stato tratto in salvo facendolo uscire dalla finestra, forzata appositamente, poiché l'ingresso era chiuso con una porta blindata.
Poteva finir male, anche peggio, la serata per qualche cittadino di Foggia.
In via Benedetto Croce, precisamente sulle carreggiate tra la chiesa di San Ciro e quella di San Salvatore, alle ore 20:20 circa, di ieri 10 maggio 2022, un palo della luce è improvvisamente caduto in terra.
Chi era presente, e per fortuna non v’erano bambini che solitamente giocano in quell’area, ha udito un forte botto e poi ha visto il palo adagiato a terra. Il forte rumore è stato causato dallo scoppio della lampada della luce del palo.
Immediatamente i presenti hanno costatato i danni, rinvenendo la base del palo con i cavi dell’energia elettrica scoperti e in tensione, poiché la lampada era accesa. Contestualmente hanno avvisato il comando della Polizia Locale per mettere in sicurezza l’area, agenti poi giunti dopo circa un’ora. Nel frattempo alcuni presenti volontariamente e responsabilmente hanno controllato l’area per evitare contatti accidentali con persone che si son recate per vedere cosa fosse successo.
Presumibilmente la caduta del palo è stata causata dal terreno inzuppato d’acqua per le continue e abbondanti piogge cadute nei giorni scorsi, area in questi giorni interessata da alcuni lavori urbani pubblici per il rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi e perciò molto fragile.
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Si spera che l'Ufficio Tecnico preposto del Comune di Foggia si adoperi innanzitutto per ripristinare l'accaduto e poi per svolgere un controllo generale dei pali presenti in zona e anche laddove son giunte lamentele da parte dei cittadini per problemi similari. Si spera...
I finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un Pubblico Ufficiale, funzionario della Polizia locale di Lucera (FG), indiziato per condotte illecite commesse in danno della Pubblica Amministrazione di appartenenza.
Il provvedimento eseguito giunge all’esito di una più ampia indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Foggia e dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Lucera e nell’ambito della quale risultano indagati 6 soggetti per le ipotesi di reato di peculato, falso in atto pubblico, truffa ai danni del Comune di Lucera e rivelazione di segreto d’ufficio.
L’Operazione, denominata “Doppio Alfa”, si fonda su un quadro gravemente indiziario costruito nel corso di una minuziosa attività di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, che ha permesso di far emergere, tra l’altro, presunti comportamenti di funzionari pubblici verosimilmente improntati all’indebita strumentalizzazione del ruolo e delle funzioni derivanti dallo stato di appartenenza ad un organo di Polizia, tra cui l’odierno arrestato.
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In dettaglio, le indagini dei Finanzieri hanno evidenziato che il Pubblico Uffi- ciale sottoposto al provvedimento cautelare detentivo, con frequenza pressoché quotidiana, dopo aver attestato la propria presenza in servizio, si sa- rebbe allontanato dal luogo di lavoro, utilizzando l’autovettura del Comune per assolvere ad impegni privati, estranei alle proprie attribuzioni istituzionali.
In tali circostanze il Funzionario avrebbe utilizzato l’autovettura di servizio per fare ac- quisti di vario genere, per raggiungere la propria compagna con cui si sarebbe intrattenuto oltretempo, per incontrare in altri Comuni (anche fuori Regione) persone che nessun legame avrebbero avuto con i doveri del suo ufficio, totaliz- zando, nei soli mesi di indagine, assenze dall’ufficio per circa 53 ore e percor- rendo circa 3000 chilometri con l’autovettura in uso alla Polizia locale.
È stato inoltre constatato che il Pubblico Ufficiale avrebbe redatto atti ideologi- camente falsi inerenti alle proprie attestazioni di servizio e all’uso della predetta autovettura, così come avrebbe predisposto numerosi atti falsi tesi ad “accomo- dare”, in favore di soggetti conoscenti, alcune pratiche e istruttorie amministra- tive del proprio Comando di Polizia locale. Tra queste, alcune sanzioni elevate per violazioni del Codice della Strada, per il cui “accomodamento” il funzionario avrebbe rilasciato permessi Z.T.L. retrodatati e emessi ad hoc, annullando così gli effetti delle contravvenzioni.
Infine, il funzionario pubblico con funzioni di comando avrebbe rivelato ad “amici e conoscenti” dati sensibili e riservati alla cognizione esclusiva del suo Ufficio, con particolare riferimento a report della Regione Puglia ad esclusivo uso degli Organi di Polizia.
Va precisato che le posizioni delle persone indagate sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
L’odierna attività evidenzia il permanente impegno della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica di Foggia nel contrasto alle diverse forme di reato contro la Pubblica Amministrazione che sottraggono alla collettività risorse pubbliche ed incidono negativamente sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini.
Una “battaglia” d’informazione e comunicativa che il prof. Guliano Volpe sta portando avanti da mesi, sulla liberalizzazione delle immagini del patrimonio culturale.
Già altre volte e su altre testate giornalistiche, Volpe ha più volte posto in evidenza che liberalizzare l’uso delle immagini dei siti archeologici è conoscenza, cultura, conferire al patrimonio artistico e dei beni culturali il giusto valore, facendolo conoscere al mondo intero senza limiti e muri dei diritti d’autore.
Del resto sarebbe una vittoria per i nostri patrimoni artistici, i nostri Beni Culturali, fruibili da tutti, dando nel merito la possibilità anche alla stampa la possibilità di divulgare ciò che di prezioso, di bello, di culturale, conserva la nostra bella e unica Italia. Ovviamente lo scopo dev’essere e rimanere non commerciale.
Nei giorni scorsi, con pubblicazione odierna, il prof. Volpe ha rilasciato un’interessante intervista, con video, alla testata online Archeo Repoter, sempre sul campo dove c’è da raccontare ciò che la terra ricopre nascondendo tesori culturali. Nell’intervista è ben definito il concetto di liberalizzazione delle immagini, definendola “La battaglia contro le limitazioni all'uso delle immagini dei Beni Culturali. Permettere il libero uso delle immagini significa divulgare la cultura e la conoscenza,...».
L’intervista con il video è avvenuta nel corso degli scavi di Siponto.
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Di seguito, e cliccando sul titolo, l’intervista di Archeo Reporter al prof. Giuliano Volpe.