a cura di Angela Maria Fiore - Responsabile Ufficio Stampa Policlinico Riuniti di Foggia.
Utilizzati per importanti innovazioni tecnologiche e per l’applicazione del monitoraggio predittivo con il progetto Smartmews i 91.606,00 euro donati al Policlinico Riuniti di Foggia, grazie alla raccolta fondi promossa dalla studentessa di Medicina dell’Università di Foggia Chiara Di Lella per contrastare la pandemia da Covid-19.
“Anche una piccolissima donazione può fare la differenza” – ha dichiarato Chiara Di Lella nel messaggio sulla piattaforma GoFoundMe.
“Ringrazio, a nome di tutta la Direzione Strategica, Chiara Di Lella e i tantissimi cittadini che hanno mostrato attenzione e vicinanza al Policlinico Riuniti in questo periodo di emergenza sanitaria - ha dichiarato il Direttore Generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli. La Direzione dell’Azienda ha pensato di corrispondere la grande generosità ricevuta facendo convergere le donazioni dei cittadini su importanti innovazioni tecnologiche, con un impegno per qualcosa di duraturo e di prospettico in termini di upgrade per lo sviluppo della nostra struttura.”
Smartmews è un progetto altamente innovativo per poter controllare la predittività dell’aggravamento delle condizioni del paziente attraverso l’analisi degli score, oltre che in termini di ottimizzazione delle risorse umane e di riduzione del rischio infettivologico. Il sistema è costituito da singoli moduli paziente interconnessi ad un’unica piattaforma Server per l’accentramento e la gestione dei dati acquisiti. Nella gestione clinica del paziente con insufficienza respiratoria, queste postazioni potrebbero garantire un monitoraggio costante con segnalazione del deterioramento clinico e dello sviluppo di sepsi, che può avvenire improvvisamente e in tempi molto rapidi. I dispositivi possono, inoltre, essere collegati a ventilatori meccanici e consentire di individuare più correttamente i pazienti da ricoverare in unità di Terapia intensiva piuttosto che nei reparti di Pneumologia e nelle unità di Malattie Infettive.
“La fruibilità dei sistemi informatici del progetto SmartMews costituisce un sicuro vantaggio in termini di efficacia degli interventi assistenziali e di efficienza operativa - conclude il Direttore Generale Vitangelo Dattoli. La telemedicina applicata a sistemi predittivi non è, infatti, solo uno strumento estremamente utile, ma diventa addirittura indispensabile perché permette un intervento tempestivo dei differenti operatori sanitari coinvolti, scongiurando così complicazioni ulteriori ed evitabili”.
Il Consiglio di Amministrazione di questa ASP, nella seduta di venerdì 23 ottobre scorso, ha deliberato di attuare, in occasione dell’imminente commemorazione dei defunti, una iniziativa a ricordo del fondatore dott. Vincenzo Zaccagnino.
Oltre a voler trasmettere alle nuove generazioni l’alto valore della meritoria opera del benefattore, con questa iniziativa il Consiglio ha inteso tener viva una tradizione tipica del nostro territorio, vale a dire il regalo alle bambine e ai bambini di una calza dei defunti con cioccolati e altri dolciumi: si è deciso, così, anche per lenire le sofferenze che non sono state risparmiate ai minori in questo difficile periodo, di donare una “Calza di don Vincenzo” a tutti gli scolari di San Nicandro Garganico che frequentano la scuola materna statale e l’Istituto parificato “Mario Zaccagnino” in corso Garibaldi.
La “Calza di don Vincenzo” è stata consegnata mercoledì 28 ottobre scorso, nel pieno rispetto dei protocolli per la prevenzione del contagio da Coronavirus, dalla Presidente dell’ASP avv. Patrizia Lusi in maniera simbolica ad una classe della materna statale e ad una classe dell’istituto parificato, non potendolo fare per ovvie ragioni con tutti i bambini beneficiari, lasciando alle insegnanti e al personale scolastico il compito di distribuire le calze nelle altre classi.
E' un primo bilancio di attività portate avanti dal Centro Diurno per senza dimora “Il Dono” gestito dall’associazione Fratelli della Stazione e sostenuto da Fondazione Vodafone Italia.
C’è la storia di Ruggiero, che dalla condizione di senza dimora è passato in un progetto di housing sociale e adesso oltre a scrivere per il giornale “Foglio di Via” sta ricostruendo concretamente la sua vita sociale e lavorativa. C’è la storia di Maria, che dalla condizione di senza dimora è stata accompagnata in un percorso che le ha permesso di trovare un alloggio ed una occupazione. C’è la storia di Sufu, la giovane donna di nazionalità Eritrea che durante nell’ambito del Laboratorio di Sartoria ha realizzato le mascherine anti-covid donate ai senza dimora della città. E così via. Tante storie che si sono e che si stanno intrecciando, tanti volti, tante vite. Alcune in qualche modo riescono a ripartire dopo essere cadute, altre fanno ancora fatica, ma nel Centro Diurno per senza dimora “Il Dono” trovano comunque un punto di riferimento a cui chiedere informazioni, servizi, accoglienza.
I SERVIZI OFFERTI
Promosso e gestito dall’Associazione di Volontariato “Fratelli della Stazione – onlus” di Foggia, oggi il Centro Diurno sito a Foggia in via Ernesto Petrone 14 (nei pressi della chiesa di Gesù e Maria), traccia un bilancio delle attività fin qui portate avanti grazie al sostegno della Fondazione Vodafone Italia, che dallo scorso mese di dicembre ha reso possibile la continuità dei servizi a disposizione di poveri e senza dimora, italiani e migranti. Sono 206 le persone che sono passate per la struttura messa a disposizione dalla Fondazione “Opera Pia L. Scillitani” che ha concesso in comodato gratuito il locale all’associazione “Fratelli della Stazione”. “Il Dono” è pensato come il luogo ideale in cui strutturare e dare continuità al servizio che l’associazione svolge da oltre vent’anni di sera, attraverso un intervento personalizzato di presa in carico. All’azione di orientamento ed accompagnamento ai servizi, di supporto psicologico e di assistenza sociale, il Centro diurno affianca un’azione di ricerca attiva di un lavoro o delle misure di auto-imprenditorialità, di eventuali forme di sostegno al reddito, di una casa o di un centro di accoglienza per la notte. Al contempo, la presenza costante di operatori e la strutturazione del servizio facilitano anche percorsi di riavvicinamento alla rete familiare e amicale degli utenti, una delle condizioni che la semplice attività di volontariato serale non riesce a favorire. Tra le attività più seguite figurano i vari Laboratori attivati, sempre grazie al sostegno di Fondazione Vodafone Italia: Arte-terapia, Sartoria, Giornalismo, alfabetizzazione informatica.
UTENTI SOPRATTUTTO ITALIANI
«La maggior parte degli utenti risulta essere di origine italiana, soprattutto in considerazione al fatto che l’attività più seguita è quella dei laboratori, dove il “gap” linguistico limita le possibilità di fruizione per un pubblico più vasto – spiegano gli operatori del Centro Diurno “Il Dono” - . Seguono, in ordine, utenti dal Marocco, dal Pakistan e dalla Bulgaria e così via. Da notare come la richiesta della diffusione del giornale di strada “Foglio di Via” denoti la necessità di maggior accesso ad un reddito stabile, sopperita solo in parte dagli strumenti quelli già esistenti quali Reddito di Cittadinanza, Reddito di Dignità e dal più recente Reddito di Emergenza». Ma cosa chiedono poveri e senza dimora che si rivolgono agli operatori di via Petrone? «Le richieste dei servizi sono molto varie. Per lo più gli utenti lamentano la difficoltà nel reperire un alloggio stabile (in dormitori o progetti abitativi), la residenza anagrafica ed un lavoro duraturo. Tante le richieste anche per il servizio di tutela legale a cui sopperisce l’associazione Avvocato di Strada – Foggia, che collabora con “Il Dono”. Dall’analisi dei dati di servizio, la partecipazione ai sei laboratori, con circa 48 corsisti all’attivo, risulta essere la più proficua e denota la necessità di un maggior numero di attività formative e di corsi improntati su diversi target, di nazionalità ed età. In ambito lavorativo pochi gli utenti che fanno autonomamente richiesta di un curriculum o che ne conoscano l’utilizzo o cosa esso sia, segno che nel territorio foggiano viga ancora il passaparola per molti ambiti». Quale sarà il futuro del Centro Diurno “Il Dono”? L’obiettivo è di garantire il mantenimento dei servizi e delle attività, anche per questo l’associazione partecipa a bandi pubblici e privati per intercettare le risorse necessarie al mantenimento delle attività.
Domani, sabato 26 settembre, anche a Bari si correrà la staffetta nazionale “Una squadra per la ricerca”, organizzata dal Comando Forze Operative Terrestri di Supporto dell’Esercito Italiano.
L’iniziativa, programmata in contemporanea in altre 16 città italiane - Avellino, Bologna, Bracciano, Cagliari, Civitavecchia, Firenze, Mantova, Milano, Piacenza, Palermo, Sabaudia, Roma, Treviso, Torino, Verona e Vicenza - intende abbracciare idealmente tutti i bambini che lottano contro gravi patologie.
L’idea di correre in nome di tutti quei bambini e ragazzi che, a causa di una malattia, non possono farlo, vuole sottolineare l’importanza fondamentale della ricerca scientifica, vera carta vincente per puntare alla guarigione.
In ogni città si alterneranno nella corsa gli appartenenti ad una o più squadre dell’Esercito (complessivamente si tratta di circa 350 persone).
L’iniziativa, che a Bari si svolgerà all’interno della pineta San Francesco (lato mare), avrà inizio alle ore 8 e terminerà alle ore 20 e, in questo arco di tempo, ogni atleta correrà per un’ora esatta. La somma dei chilometri percorsi da tutti i partecipanti, certificati con apposito sistema di rilevazione, sarà convertita in una donazione per la fondazione “Città della Speranza”, grazie al contributo di alcuni sostenitori.
A Bari sarà la squadra del Reggimento RSOM, con i due battaglioni di stanza in città, a prendere parte a questo importante evento benefico.
“Domani la pineta San Francesco sarà chiusa al pubblico in occasione di questa iniziativa solidale - commenta il sindaco Antonio Decaro - per la quale ringraziamo il Comando Forze Operative Terrestri di Supporto dell’Esercito Italiano, che si conferma una realtà profondamente radicata nelle nostre comunità, capace di sostenere progetti dal forte impatto sociale. Promuovere la ricerca per aiutare tutti i bambini e i ragazzi, che con le loro famiglie vivono la dimensione drammatica della malattia, è un’azione meritoria, e sono sicuro che i baresi, riconocendo il valore di questa giornata, rinunceranno volentieri a trascorrere il sabato in uno degli spazi verdi più frequentati della città”.
“Ringraziamo quanti, a vario titolo, si stanno prodigando per la riuscita di questa importante iniziativa, a partire dall’Esercito Italiano che si presenta come un alleato prezioso per tutte quelle famiglie che stanno facendo fronte alla malattia di un figlio - affermano il presidente di fondazione “Città della Speranza”, Stefano Galvanin, e la past president Stefania Fochesato -. Con la nostra presenza in così tante zone, vogliamo dire alle famiglie di tutta Italia che noi saremo sempre presenti, investendo i nostri sforzi nella ricerca affinché si giunga alla guarigione di tutti i pazienti”.
Hanno sposato l’iniziativa anche alcuni noti campioni dello sport e personaggi dello spettacolo: il nuotatore Massimiliano Rosolino, il maratoneta Gianni Poli, il primatista del mezzofondo Gennaro Di Napoli, la showgirl e presentatrice Marina Graziani, l’attore e conduttore televisivo Dino Lanaro, il cantante e musicista Red Canzian.
La staffetta potrà essere seguita sui canali social di fondazione Città della Speranza (Facebook e Instagram) con gli hashtag: #unasquadraperlaricerca #EsercitoItaliano #CittàDellaSperanza.
Riprende l'attività di formazione per i nuovi "angeli del soccorso" nei seguenti ambiti territoriali: Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Lesina, Peschici, Poggio Imperiale, Rodi Garganico, San Nicandro Garganico e Vico del Gargano.
Presso il Comitato CRI di San Nicandro Garganico (FG) sono aperte le iscrizioni per il corso di formazione per diventare Volontari della Croce Rossa Italiana anche in modalità on line. I volontari della Croce Rossa Italiana sono sempre al servizio di tutta la popolazione, si prendono cura di tutti, di ogni persona per ogni loro bisogno e necessità. Durante il periodo del lockdown anche i volontari di San Nicandro Garganico ed Ischitella sono stati fortemente impegnati affinché tutte le famiglie, i ragazzi, i bambini egli anziani avessero supporto sanitario, servizi di inclusione sociale e di soccorso. L’emergenza sanitaria e sociale non è finita ed ogni giorno che passa aumenta l’esigenza di accrescere il numero dei volontari che, in sicurezza, svolgano le diverse attività per far fronte alle nuove necessità ed ai nuovi bisogni dei vulnerabili. Per questo motivo il Comitato CRI di San Nicandro Garganico (FG) ha aperto le iscrizioni per il corso di formazione per diventare volontari della Croce Rossa Italiana. Il corso avrà inizio il 10 Ottobre e consiste in26 ore di nozioni di base di cui 12 dedicate al primo soccorso. Le lezioni si terranno il fine settimana e si alterneranno momenti di trasmissione frontale, di metodologia interattiva, di esercitazioni pratiche, di condivisione delle esperienze e lavori di gruppo e discussioni partecipative guidate. Il corso è rivolto a tutti a partire dal 14° anno di età e –ove seguito integralmente –rilascia il certificato europeo di Primo Soccorso (“European First Aid Certificate”), in linea con gli standard contenuti nelle “International First Aid and Resuscitation Guidelines” della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, e riconosciuto all’interno del Movimento Internazionale; corrisponde al livello 1 del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).Per l’iscrizione è necessario essere in possesso di carta d’identità, codice fiscale, un recapito telefonico, un indirizzo mail attivo. Dopo la registrazione sul sito https://gaia.cri.it/, dal profilo personale si potrà semplicemente iscriversi al corso del comitato di San Nicandro Garganico (FG) selezionando dal menu a sinistra dello schermo alla voce Formazione/Elenco Corsi, individuando il corso di formazione per volontari della Croce Rossa Italiana PUG/2020/CRI/1892 organizzato dal comitato Croce Rossa Italiana di San Nicandro Garganico. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai contatti presenti sul sito www.crisannicandrogarganico.it
Venerdì 25 settembre pv., alle ore 9, presso la Sala multimediale dell’Unità di Riabilitazione Alzheimer - Universo Salute - Opera Don Uva, a Bisceglie (ingresso via Cala di Fano), in occasione della XXVII Giornata Mondiale dell’Alzheimer è in programma il 2° Open day con presentazione dell’Unità di Riabilitazione Alzheimer e un incontro sul tema “Alzheimer, porte aperte alle modalità della cura”.
Dopo i saluti di Bernardo Lodispoto, Presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani, e di Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie, sono previsti gli interventi di Pietro Schino (Presidente Alzheimer - Bari), Emanuele Barracchia (Medico responsabile U.O. Alzheimer Universo Salute Bisceglie), Maria Giovanna Di Lernia (Medico dirigente U.O. Alzheimer Universo Salute Bisceglie) e Katia Pinto, (Psicologa Universo Salute - Vicepresidente Federazione Alzheimer - Italia).
L’evento, mirato a coinvolgere i media al fine di contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, è organizzato dall’Area Comunicazione di Universo Salute, diretta da Alfredo Nolasco, in collaborazione con Alzheimer Italia - Bari, Provincia di Barletta, Andria, Trani e Comune di Bisceglie.
I malati di Alzheimer e di altre demenze sono oggi stimati in 36 milioni nel mondo; un milione nel nostro Paese: numeri destinati ad aumentare drasticamente nel giro di pochi anni.
L’UNITÀ DI RIABILITAZIONE ALZHEIMER DI BISCEGLIE, realizzata nel 2002, permette alla famiglia di poter tenere il proprio caro a casa più tempo possibile, gestendo i disturbi comportamentali in modalità protetta. Il prossimo 25 settembre l’Unità di Riabilitazione Alzheimer dell’Opera Don Uva - Universo Salute, completamente rinnovata e adattata alle esigenze del paziente e grazie all’esperienza maturata dall’Associazione Alzheimer Bari (con la quale si è realizzata una sinergia, che sarà presente con i suoi qualificati professionisti), apre le porte alla cittadinanza e presenta il programma di lavoro con il personale dell’U.O. Alzheimer Universo Salute Bisceglie.
In tale occasione si potranno provare le attività che le persone con demenza sperimentano durante il ricovero, per comprendere le difficoltà che le persone con problemi cognitivi incontrano nella vita di tutti i giorni e per capire le attività che si realizzano nella nostra unità operativa per dare un supporto concreto.
Tale incontro è rivolto a tutte le persone del territorio che vogliono capire come comportarsi e relazionarsi nella vita di tutti i giorni con le persone affette da demenza.
E’ necessario prenotarsi telefonando al 335.1816123 sia per le precauzioni covid, sia per organizzare i gruppi di lavoro che saranno tenuti dagli educatori professionali e dalle fisioterapiste dell’Unità Alzheimer.
È sbagliato rassegnarsi. L’evidenza scientifica suggerisce che appropriati esercizi mentali e movimento fisico permettono di mantenere a un livello costante e ottimale l’abilità, la flessibilità e le prestazioni delle funzioni cognitive. Nella stessa giornata sarà inoltre possibile fare un check-up e valutare lo stato di salute delle attività cognitive.
Le demenze rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria in termini di crescita epidemiologica, ma anche perché ad oggi non esiste ancora una terapia farmacologica in grado di trattare efficacemente questo tipo di malattie.
In questo tipo di patologie, accanto ai sintomi cognitivi, sono spesso presenti disturbi del comportamento che contribuiscono significativamente a rendere complessa la gestione della persona con ricadute negative sul caregiver. Affiancate alle terapie farmacologiche come supporto, consistono nell’impiego di tecniche utili a rallentare il declino cognitivo e funzionale, controllare i disturbi del comportamento e compensare le disabilità causate dalla malattia.
A cura della Confraternita Misericordia di Andria.
«Come nello spirito della Confraternita di Misericordia di Andria, associazione tra le più longeve ed attive sul territorio con i suoi 28 anni di attività in città sempre al servizio della comunità, ci siamo approcciati con grande curiosità e neutralità alla competizione elettorale che sta per giungere a compimento. Siamo ormai al rush finale di questa campagna elettorale ed allora abbiamo preferito presentare ai cinque candidati alla carica di Sindaco della Città di Andria una lettera aperta con alcune questioni e domande che riguardano essenzialmente il nostro mondo. Il mondo del volontariato, il mondo della protezione civile, il mondo del sistema sanitario. Nessuno sino a questo momento ha pensato di mettere in evidenza proprio l’attività che le associazioni di volontariato, in alcuni campi specifici, svolgono al servizio della comunità molto spesso gratuitamente, dedicando professionalità e tempo per ovviare a mancanze o inefficienze della macchina amministrativa. Alcune domande a cui ci auguriamo i candidati abbiano tempo per rispondere.
Partiamo dal mondo del volontariato. La nostra riflessione, e di conseguenza domanda, è: quale considerazione hanno i candidati alla carica di Sindaco del terzo settore in genere ed in particolare delle organizzazioni di volontariato anche in funzione del nuovo decreto 117/17 e cioè il “codice del terzo settore”?
Passiamo al mondo della protezione civile: considerando che il Sindaco è il capo della Protezione Civile sul territorio comunale, quali sono le prospettive, le possibili strategie e le azioni che saranno messe in campo circa la previsione, la prevenzione ed il soccorso?
Infine l’ultimo settore, tra quelli più importanti, che ci sta più a cuore e cioè il sanitario: qual è il pensiero sull’utilizzo del volontariato nell’ambito dell’emergenza sanitaria (118) , anche in funzione del nuovo decreto 117/17 e se si prevede l’impiego più strutturato delle associazioni operanti in questo settore?
Domande di prospettiva, domande di interesse collettivo, domande che puntano a comprendere il pensiero su argomenti molto specifici anche in considerazione del grande lavoro che tutti i volontari, per esempio, svolgono regolarmente nelle emergenze quotidiane o in emergenze così importanti come la pandemia che stiamo vivendo. L’impegno delle associazioni di volontariato, di centinaia di donne e uomini che si mettono all’opera al servizio della comunità non può esser fatto passare sottotraccia».
Con orgoglio ed entusiasmo la Direzione regione Musei Puglia comunica l’arrivo di sette defibrillatori donati dall’Associazione Orizzonti Futuri ONLUS, che ben presto verranno collati presso il Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia, il Castello Svevo di Bari, il Museo Nazionale Archeologico di Altamura, l’Antiquarium e zona Archeologica di Canne della Battaglia, il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Gioia del Colle, il Museo Archeologico Nazionale e la zona archeologica di Egnazia.
Protagonista della donazione è l'Associazione Orizzonti Futuri Onlus, nata nel 2012 dall’esigenza, avvertita da un gruppo di associati alla Conf.A.S.I. - Confederazione Autonoma Sindacati Italiani, di poter disporre di un organismo che, pur mantenendo la propria autonomia, potesse operare nel sociale, costituendo, nel contempo, un valido supporto alla Confederazione, con particolare riferimento alle comuni finalità sociali e di sostegno delle fasce più deboli della popolazione.
Negli anni, l’Associazione è rapidamente diventata un punto di riferimento nell’organizzazione di momenti di aggregazione sociale e nel sostegno di famiglie in difficoltà ed oggi, in qualità di ONLUS, è attiva nel favorire e garantire la sicurezza in ogni luogo sensibile, sostenendo e promuovendo campagne di sensibilizzazione sull’importanza della cardioprotezione dei luoghi pubblici.
Fornitrice della intera donazione è l’azienda “Informare i Medici – Commercial Srl”, che dal 2001 opera nel settore delle attrezzature, apparecchiature e presidi sanitari sia in ambito pubblico che privato, promuovendo l'uso di nuove tecnologie.
Il progetto di cardioprotezione dei nostri luoghi della cultura rappresenta un traguardo importantissimo: iniziato a gennaio del 2020, ha subito durante i mesi invernali un arresto a causa della situazione epidemiologica, per poi riprendere pieno vigore appena le condizioni lo hanno consentito.
Ritenuto meritevole di massima attenzione ed accolto all’unanimità dal Direttivo Nazionale dell’Associazione Orizzonti Futuri, il progetto ha raggiunto finora ottimi risultati che, tuttavia, rappresentano soltanto l’inizio di un percorso che ha come obiettivo finale la totale cardioprotezione di tutti i luoghi della cultura della Direzione regionale Musei Puglia.
Nel periodo particolare che stiamo vivendo, questa donazione assume un significato ancora più importante, ricordandoci che facciamo tutti parte di una grande famiglia che nei momenti di necessità sa sostenersi e supportarsi vicendevolmente.
Vogliamo dunque ringraziare l’azienda fornitrice della intera donazione, “Informare i Medici – Commercial Srl” ed in particolare il dott. Fabio Morini, Amministratore Unico dell’Azienda, e l’Associazione Orizzonti Futuri ONLUS, in particolare il Dott. Antonio La Ghezza, Consigliere Nazionale dell’Associazione nonché promotore e sostenitore dell’iniziativa.
Il vostro generoso dono consentirà ai nostri luoghi della cultura di essere cardioprotetti, garantendo migliori condizioni di fruibilità ed ottimizzando la qualità dei servizi offerti all’utenza.
Durante la festa conclusiva dei laboratori di cucina “Buone Forchette”, sono state annunciate le convenzioni con la Biblioteca “La Magna Capitana”, un supermercato Conad e Mercati di Città. I ragazzi con disturbo dello spettro autistico pronti per letture e consegne di libri e spesa a domicilio.
Ritrovarsi per stare insieme e condividere i piatti preparati dai ragazzi del progetto iDO durante il primo ciclo dei laboratori di cucina “Buone forchette” insieme agli chef Letizia Consalvo, Lele Murani, Francesco Panniello e al foodblogger Andrea Pietrocola.
È accaduto venerdì 31 luglio negli spazi accoglienti e pieni di vita di Masseria “A. De Vargas” a Foggia in occasione della festa, che ha visto protagonisti i bambini e i ragazzi del progetto iDO e le loro famiglie, alla quale hanno partecipato anche Anna Marino di Fondazione con il Sud in diretta facebook e in presenza la direttrice del Polo Biblio-Museale di Foggia Gabriella Berardi e la responsabile Biblioteca dei Ragazzi “La Magna Capitana” di Foggia Milena Tancredi.
Sorrisi, sguardi complici, pacche sulle spalle, cose buone da mangiare e, soprattutto, tanta gioia per i traguardi raggiunti. Nonostante il lockdown e le conseguenti difficoltà, infatti, il progetto iDO è andato avanti perseguendo la finalità di formare bambini e ragazzi con problematiche psico-sensoriali per donare loro competenze utilizzabili nel mondo del lavoro, migliorandone l’autonomia e favorendo l’inserimento nella società.
E proprio durante la festa sono state annunciate le attività in programma a partire da fine agosto, che mirano sempre a far apprendere ai ragazzi nuove competenze lavorative.
“iWork: a servizio della comunità” è il nome scelto per le iniziative che saranno messe in campo grazie alle convenzioni stipulate con la Biblioteca “La Magna Capitana”, il marchio Mercati di Città e il punto vendita Conad.
Il servizio – che sarà effettuato gratuitamente a Foggia dai ragazzi con disturbo dello spettro autistico, affiancati dagli educatori – prevede consegna a domicilio dei libri con possibilità di lettura per la Biblioteca e imbustamento e consegna a domicilio della spesa per il supermercato Conad (in piazza Padre Pio) e Mercati di Città.
«Esperienze come queste hanno, da una parte, l’obiettivo di far integrare i ragazzi nella comunità e, dall’altra, quello di creare consapevolezza nella comunità della loro presenza e delle loro potenzialità.
Renderli autonomi, formarli e orientarli al lavoro, costruire competenze attraverso l’interazione con la città: questo è il nostro modo di scorgere nuovi orizzonti», affermano dal direttivo di iFun, l’associazione di promozione sociale di genitori di figli con autismo e disturbi psicosensoriali che porta avanti il progetto iDO – Io Faccio Futuro col sostegno di Fondazione con il Sud.
Non resta che attendere fine agosto per vedere in azione i ragazzi della squadra iDO.
E' terminato con tanta gioia, ma anche qualche lacrimuccia, il Camp Estivo realizzato dalla Confraternita Misericordia di Andria dal titolo "Ripiantiamo da qui". Un campo che ha visto la partecipazione di oltre sessanta bambini e ragazzi, un campo che è stata una vera e propria boccata d'ossigeno per i più piccoli e per i volontari giallociano dopo il complesso periodo dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Un campo che è stato senza dubbio ludico ma che ha basato tutto il suo sviluppo su alcune importanti azioni educative che sono parte integrante dell'attività sul territorio della Misericordia.
"Ripiantiamo da qui" ha visto la partecipazione dei ragazzi in progetti nel progetto come l'attività chiamata "Pollicino verde" che ha permesso la piantumazione e coltivazione di moltissime specie autoctone nell'ampio spazio esterno di Via Vecchia Barletta, in gran parte riqualificato anche per questo evento. Dalle piante al cibo con lo chef Antonio Abruzzese che ha coinvolto i più piccoli in azioni di cucina tradizionale e semplice completamente a km 0, sino al mastro casaro Francesco Burdo che ha portato alla scoperta di una delle più antiche attività culinarie svolte in questa terra e cioè il formaggio con la storica burrata e non solo.
Ma uno sguardo attento è stato prestato alle norme anti Covid-19 e, soprattutto, alla formazione dei più piccoli verso le azioni di soccorso. Una formazione che parte dai più piccoli per investire anche le famiglie e costruire una rete realmente consapevole delle azioni di primo soccorso, di educazione civica e di volontariato. Insomma un concentrato di attività in circa un mese in cui si è parlato del prendersi cura di se e degli altri, in cui ha primeggiato lo spirito di squadra, in cui i volontari della Misericordia hanno espresso tutta la loro azione sociale tipica dei colori giallociano. Da rimarcare, anche, che nella serata conclusiva, al rompete le righe di questa esperienza, famiglie e ragazzi hanno voluto contribuire al progetto "Regalaci un libro, regalaci un sorriso" donando decine di testi che saranno distribuiti alle comunità per minori o direttamente alle famiglie in difficoltà grazie al progetto della Librerie Giunti al Punto di Andria in collaborazione con la Misericordia. Su ogni libro c'è una dedica speciale di un piccolo partecipante al campo estivo. Dopo i primi sessanta libri donati, dunque, ne arrivano quasi un centinaio pronti per esser consegnati nelle prossime giornate.
Il campo è stato reso possibile grazie ai volontari della Misericordia di Andria in collaborazione con il movimento giovanile delle Misericordie G.Emme e con la partecipazione anche dell'Impresa Sociale Misandria.