Il Comune di Zapponeta in collaborazione con l’Associazione Terra, Aria, Acqua e Fuoco promuove la sesta edizione dell’evento “VINcanto d’Estate” per sostenere il territorio e le sue eccellenze. Un percorso enogastronomico che si svolgerà a Zapponeta sabato 12 agosto 2023 in Piazza Nettuno e sul lungomare pedonale.
La manifestazione prenderà inizio alle ore 21.00 con l’apertura dei banchi per l’assaggio dei vini illustrati dai sommelier dell’AIS Puglia Delegazione Foggia. Presenti numerose case vinicole della Capitanata e della Svevia che esporranno le loro eccellenze. Ad incoronare la serata buona musica a cura del gruppo musicale “Spring Band”.
Nel ticket sarà compreso:
- trancio della buona focaccia di Zapponeta “Panificio San Antonio”;
- Bruschetta con il buon pane di Zapponeta condito con Olio EVO della Coldiretti di San Ferdinando di Puglia;
- Mozzarelline del caseificio CIPRO di Trinitapoli realizzate sul momento dal mastro casaro;
- Primo piatto - fantasia dello chef;
- Fritto in pastella di verdure fresche di Zapponeta;
- Maritozzo della pasticceria “mama’s cake” di Zapponeta.
“Bisogna incentivare le aziende della nostra terra a confrontarsi e a fare sempre meglio. VINcanto d’Estate è un evento di un grande rilievo che ci regala, già da sei anni, momenti unici a due passi dal mare. Unire le nostre bellezze naturali ai prodotti tipici per offrire un’atmosfera speciale e per dare la giusta visibilità alla nostra comunità, questo è il nostro obiettivo” dichiara il primo cittadino di Zapponeta, Vincenzo Riontino.
“Siamo giunti alla sesta edizione, ed ogni anno, la manifestazione si rigenera e ha sempre nuovi risvolti. Sono certo che anche questa edizione 2023 del “VinCanto D’Estate” sarà un successo” aggiunge il presidente dell’associazione organizzatrice “Terra, Aria, Acqua e Fuoco”, Fabio La Macchia.
Le Cantine che al momento hanno dato la loro adesione a “Vin Canto d’Estate” sono:
- BORGO TURRITO
- CANTINE SPELONGA
- CASALTRINITÀ
- LA DOGANA 60 PASSI
- CANTINE PIRRO
- CANTINE SAN MICHELE MINERVINO MURGE
- CAIAFFA VINI
- KANDEA VINI
- VIGNETI CALITRO
- TENUTE SANNELLA
- MADRI LEONE
- PLACIDO-VOLPONE
- TENUTE DIDONNA
- MANDWINERY
- CONTE SPAGNOLETTI ZEOLI
- CANTINE PARADISO
- CANTINE COLDIRETTI SAN FERDINANDO DI P.
- CANTINE CIATÒ
- LA MACCHIA VINI
- CASA PRIMIS
- DIOMEDE
- VIGNAIOLI PUGLIESI
- BIOCANTINA GIANNATTASIO
- VINNOVA
- APULIA
- VINICOLA CALVIO
- VINICOLA MASTRICCI ANTONIO
- TEANUM
- CANTINE POLLOTTA
- PISANTE ANTONIO
L’Amministrazione Comunale di Zapponeta, ha inteso proporre un appuntamento annuale che permetta di conoscere meglio una cittadina dedita ad un turismo di nicchia, di quanti ricercano la tranquillità, le bellezze paesaggistiche e le tradizioni contadine che affondano radici profonde nella cultura locale, come il nome stesso della cittadina suggerisce.
Questo comune di poco più di tremila abitanti, colloca le origini della sua storia in epoca abbastanza recente. Nasce nel 1768 quando Michele Zezza, barone del luogo, chiamò nel proprio latifondo un gruppo di braccianti, fondando cosi il primo agglomerato di case, insieme alla chiesetta di S. Michele Arcangelo. Un intreccio fittissimo tra la piccola comunità e la tradizione del lavoro agricolo ha sancito il legame tra la cultura e le fattezze del piccolo centro urbano.
Nota per la produzione di patate, cipolle, e carote, nel 1975 il Comune di Zapponeta si è reso autonomo dalla vicina Manfredonia. Il turismo, mai troppo chiassoso, si nutre delle bellezze paesaggistiche, spaziando dalle suggestive paludi del Lago Salso alla Riserva Naturale di Frattarolo nota per il birdwatching, dove è possibile ammirare fenicotteri, garzette e anatre, arrivando sino alle Saline di Margherita di Savoia e a parte del Parco Naturale del Gargano.
La spiaggia ha una sua colorazione caratteristica, è molto scura, quasi nera, grazie alla presenza di minerali ferrosi che creano una suggestiva luminosità per contrasto con il mare.
Presso la Procura di Foggia pende il procedimento penale istauratosi a seguito di quanto accaduto nella serata del 11 luglio 2023, quando al Commissariato di Polizia di Manfredonia, giungeva richiesta di intervento da parte di un utente che segnalava che in località Beccarini / Inacquata, in territorio di confine tra il comune di Manfredonia e di Zapponeta, due bambini di 6 e 7 anni, alle ore 18,45, si erano allontanati dalla abitazione in uso ai loro genitori e le ricerche di familiari ed amici erano risultate vane.
Il fatto è balzato alle cronache nazionali ed è il decesso di due bambini romeni annegati in un vascone irriguo situato nelle vicinanze del casolare di famiglia.
Gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Manfredonia giungevano sul posto intorno alle ore 21,00 acquisendo informazioni sull’accaduto ed effettuando una perlustrazione dell’area circostante senza, tuttavia, rintracciare i due bambini. Si richiedeva l’immediato intervento dei vigili del fuoco, che inviavano una squadra, e veniva allertato il 118. Sul posto interveniva anche personale della Polizia Scientifica per i rilievi.
Nel corso delle ricerche, poiché sull’argine di una vasca d’acqua posizionata a breve distanza dall’abitazione in uso al nucleo familiare erano stati travate, anche su segnalazione del padre degli scomparsi, le due paia di ciabatte in uso ai bambini, il personale vigili del fuoco allertava altro personale del reparto sommozzatori del comando di Bari che giungeva sul posto alle ore 23,30.
Gli agenti verificavano che l’area ove insiste la vasca di raccolta acque, posizionata a circa 20 mt. Dall’abitazione, seppur recintata, in più punti presentava aperture che consentivano un facile accesso. I sommozzatori iniziavano le ricerche all’interno della predetta vasca e alle ore 00,05 circa veniva trovato il primo bambino privo di vita ancora vestito, poi verso le 00,25 veniva trovato anche il secondo bambino privo di vita che indossava il proprio abbigliamento.
Il P.M. di turno della Procura, avvisato dalla P.G. operante sul posto, contattava il medico legale di turno per effettuare il sopralluogo e la prima ispezione dei due corpi. Successivamente, presso l’obitorio di Manfredonia, veniva effettuata una più accurata ispezione cadaverica.
Il procedimento è attualmente iscritto a carico di soggetto noto per il reato di cui all’art. 589 c.p. (omicidio colposo) in relazione alla omessa custodia e vigilanza dei luoghi dai quali si accede allo specchio d’acqua.
Non è stato necessario disporre autopsia in quanto gli accertamenti medico-legali non fornivano elementi idonei per formulare ipotesi diverse dall’annegamento.
Sono in corso tutte le attività necessarie per la completa ricostruzione dei fatti e l’accertamento di eventuali responsabilità penali.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e va precisato che la posizione del soggetto nei cui confronti si procede è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e non può essere considerato colpevole sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.
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Nella seduta odierna della Commissione Ambiente della Regione Puglia è stato approvato un ulteriore finanziamento per altri 298.519 euro per il comune di Zapponeta, nell’ambito dei fondi Por, per la messa in sicurezza di emergenza della ex discarica comunale in località Cacace, per la quale era stata richiesta dal Comune un’integrazione ai fondi già concessi per 2,98 milioni di euro.
Giunge al termine il progetto “Fishissimo”, l’iniziativa promossa dal GAL Daunofantino per incentivare un’alimentazione corretta fra i ragazzi delle scuole dei comuni di Barletta, Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia.
Il progetto ha riguardato nello specifico le classi delle scuole dell’infanzia dei comuni costieri dell’area daunofantina.
L’obiettivo del progetto è stato quello di far conoscere ai bambini la realtà del mare, la bontà del pesce come alimento, in particolare del pescato locale.
L’attività affidata dal Gal Daunofantino alla ditta Albert sas, società ad alto livello di expertise, è stata coordinata dalla dott.ssa Filomena Rignanese.
L’ azione educativa che ha previsto un attività di partecipazione attiva dei bimbi si è svolta attraverso la narrazione di un pescatore immaginario “Pietro”.
Attraverso il racconto i bambini hanno sperimentato :
- La conoscenza del pesce e delle tecniche di pesca.
- La conoscenza del mare e l’ascolto del suo rumore attraverso conchiglie grandi.
- Primo contatto con il pesce: dal pesce di carta al pesce fresco vero.
- Laboratorio percettivo sensoriale sul pesce: le emozioni legate al pesce.
- hanno potuto vedere tutti gli ingredienti che vanno a comporre la ricetta di pesce da gustare a mensa o a casa.
Alla fine tutti i bimbi sono stati omaggiati con delle cartoline a forma di pesce che illustrano delle ricette da portare a casa.
La cartolina è un mezzo per far entrare il progetto a casa dei bambini e per condividere gli obiettivi educativi del percorso con i genitori.
Tanti i bambini partecipanti e numerose le scuole coinvolte:
1) Zapponeta: Scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco
2 Margherita di Savoia: Scuola Pascoli
3) Barletta: scuola primaria P.Mennea
4 ) Manfredonia:
- Scuola dell’infanzia De Sanctis
- Scuola infanzia Perotto-Orsini
- Scuola infanzia Don Milani/Maiorano
- Scuola infanzia Croce
- C.D. San Giovanni Bosco
- Scuola infanzia Madre Teresa Di Calcutta
Il feedback di tutte le insegnanti “ Esperienza molto bella, da ripetere e da fare con tanti incontri”.
A trent’anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, ieri mattina, a Zapponeta, in provincia di Foggia, sono state intitolate due strade a uomini di Stato che hanno sacrificato la propria vita per la lotta alla criminalità e alla mafia: una ad Antonio Montinaro, poliziotto e caposcorta del giudice Falcone, e una ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Alla cerimonia erano presenti il questore di Foggia, Ferdinando Rossi, il sindaco di Zapponeta, Vincenzo Riontino e la signora Matilde Montinaro, sorella di Antonio.
Con l’intento di voler onorare la memoria di uomini e donne che hanno fatto della legalità la propria missione, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione “Quarto Savona Quindici”, presieduta dalla signora Tina Montinaro, moglie di Antonio, hanno promosso l’iniziativa in occasione della Giornata per la legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa avvenuta il 23 maggio scorso, anniversario del trentennale dell’attentato di Capaci a Palermo.
Alla manifestazione hanno partecipato anche gli alunni dell’Istituto comprensivo “Ungaretti-Madre Teresa di Calcutta” di Zapponeta, che hanno potuto conoscere la storia di questi valorosi uomini durante un incontro di memoria storica ed educazione alla legalità presso la biblioteca comunale “G. Di Palma”, con la signora Matilde Montinaro.
Sembra prendere un’altra pista quella battuta dagli inquirenti sul duplice omicidio avvenuto ieri nelle campagne di Cerignola, al confine di quelle con il manfredoniano, dove padre e figlio sono stati assassinati a bruciapelo con un colpo d’arma da fuoco alla testa, precisamente alla nuca.
Gerardo Cirillo di 58 anni e il figlio Davide Pasquale di 27 i due corpi assassinati, ritrovati avvolti in buste di plastica bianca e coperti dai tubicini per l’irrigazione nei pressi di un casolare, nei terreni che in affitto stavano coltivando.
Dalle ultime indiscrezioni emerse parrebbe che il movente potrebbe essere di natura economica tra privati, legato a un prestito di denaro non saldato. Ciò allontana, per ora, l’ipotesi della pista sulla droga e sulla criminalità organizzata, battuta in prima istanza dagli investigatori per i precedenti del padre, che nel 2014 fu condannato per detenzione di droga.
Le indagini, perciò, apparentemente cambiano rotta e con esse i controlli. Dopo quelli svolti ieri per tutta la giornata con stub, interrogatori e perquisizioni, oggi la Polizia, cui è stato affidato il caso, sta svolgendo controlli tra le persone vicine ai due ammazzati, incrociando dati. Apparentemente perché non è stata esclusa del tutto la pista della droga e quella della criminalità organizzata, probabile "cassa" del prestito anzidetto.
Con quest’ultimo dall’inizio del 2022 salgono a otto gli omicidi compiuti in provincia di Foggia, tre solo nel capoluogo. Numeri che in soli sette mesi alzano l’asticella del controllo del territorio da parte delle Forze dell’ordine, verifiche con serrate e minuziose indagini che tra l’altro hanno portato pochi giorni fa a sventare un agguato mafioso a un imprenditore foggiano. Un plauso al lavoro degli investigatori che doverosamente non fa abbassare la guardia, anzi la alza con maggiori ispezioni.
nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.
«Oggi (6 ottobre 2021) il SOLE 24 ORE ha pubblicato un’intervista al Presidente dell’Autorità del Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale, Patroni Griffit, di cui fa parte il Porto Alti Fondali di Manfredonia.
Nel corso dell’intervista ha annunciato che “abbiamo a Manfredonia un investimento da 300 milioni del GRUPPO SEASIF, attivo nel commercio di terre rare e bentonite”.
Si tratta dei due progetti, di cui si parla in questo territorio da alcuni mesi, senza che le Autorità preposte (Consorzio ASI di Foggia e Comuni di Manfredonia e Monte S. Angelo) abbiano fornite alle popolazioni informazioni circostanziate circa la natura tecnico-processuale delle attività di separazione delle terre rare e di lavorazione della bentonite.
Ma cosa sono le terre rare? Sono un gruppo di 17 metalli, che possono essere separati “con solvente a più stadi in una soluzione acquosa di acido cloridrico o, occasionalmente di acido nitrico. Il processo avviene in vasche di miscelazione-decantazione a chiusura ermetica. Tuttavia, i reagenti necessari sono spesso costosi e specializzati, nonché pericolosi per l’uomo e l’ambiente” (cit. da Osservatorio Artico).
Apprendiamo che “è un fatto geologico che le terre rare sono associate all’uranio e ai minerali contenenti il torio. L’uranio e il torio sono radioattivi e devono essere trattati di conseguenza. Alcuni depositi contengono quantità elevate di uranio o torio, altri piccole quantità” (cit. ISE Institut Seltene Erden di Dusseldorf: Steve Mackowski).
La finalità di questo nostro comunicato non è fare allarmismo, ma richiedere che alle popolazioni del nostro territorio siano date tutte le informazioni del caso, prima che questi progetti prendano il via.
E più precisamente. Siccome le aree retroportuali del Porto Alti Fondali ricadono per la maggior parte nel territorio di Monte S. Angelo, sentiamo il dovere di rivolgere al Sindaco D’Arienzo le seguenti domande:
- Siccome sarà il nostro Ufficio Tecnico Comunale a rilasciare le necessarie concessioni edilizie, la SEASIF HOLDING ha già presentato i progetti presso il nostro Comune?
- Prima di un’eventuale concessione edilizia saranno consultate le popolazioni di Macchia, Monte S. Angelo e Manfredonia?
Il Sindaco D’Arienzo avrà la consapevolezza della necessità di dare risposte “serie” che tutelino la salute delle popolazioni di Macchia, Manfredonia, Mattinata, Monte S. Angelo e Zapponeta?»
Nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri di Zapponeta hanno effettuato un servizio rinforzato di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, nonché al controllo della circolazione stradale.
Il dispiegamento di forze, che non è passato indifferente ai cittadini, la maggior parte dei quali ha ringraziato l’Arma per la preziosa opera di controllo del territorio e ha visto soddisfatte le proprie “segnalazioni”, ha avuto il suo effetto sul campo. Infatti, anche con il supporto specializzato delle unità cinofile antidroga, nel corso di una perquisizione domiciliare, effettuata nelle pertinenze dell’abitazione di un soggetto già noto agli operanti, S.T. 26enne del luogo, è stato rinvenuto quanto i militari avevano supposto: sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo pari a oltre 20 gr. già suddivisa in dosi, un bilancino di precisione, denaro contante - verosimile provento dell’attività illecita -, nonché altro materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, tutto abilmente occultato all’interno di un piccolo forno da cucina. Al termine dell’attività, il soggetto, tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, é stato messo agli arresti domiciliari e, successivamente, a seguito dell’udienza di convalida, l’Autorità Giudiziaria ha confermato la misura restrittiva.
Nel corso del medesimo servizio, sempre a seguito di una mirata perquisizione domiciliare, sono stati denunciati in stato di libertà altri due zapponetani, conviventi, lui 28enne e lei 24 enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i quali all’arrivo dei Carabinieri hanno tentato, ed in parte ci sono riusciti, di disfarsi dello stupefacente che avevano nella loro disponibilità, gettandolo nel water. Prontamente, i militari sono riusciti a recuperare 6 involucri pronti per la vendita, tutti contenenti cocaina, del peso complessivo di 5 grammi circa.
Altresì, sempre a seguito di un controllo in un’abitazione, un uomo di Zapponeta è stato trovato in possesso di modica quantità di Marijuana e per tale motivo segnalato alla locale Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Il servizio è poi proseguito nelle principali arterie di ingresso ed uscita del centro abitato di Zapponeta, dove i militari, dispiegati con più pattuglie, hanno proceduto a numerosi controlli in merito al rispetto delle norme previste dal Codice della Strada, controllando circa 50 persone, oltre 30 autovetture, ed elevando nella circostanza, oltre 10 contravvenzioni al codice della strada, sia per mancato uso della cintura di sicurezza che per l’utilizzo del telefono cellulare alla guida.
Il buon esito del servizio è il risultato di quella che viene tecnicamente chiamata sicurezza partecipata, ove istituzioni e collettività sono chiamate, ognuno per la parte di competenza, a concorrere alla produzione della sicurezza e al mantenimento dell’ordine sociale.