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Dal 22 al 24 dicembre, “Ho Voja Di Street Food” riaccende il Natale a Foggia. La festa più magica dell’anno è alle porte e il capoluogo si prepara ad accogliere un imperdibile appuntamento culinario: “Ho voja di street food… pure a Natale”.

L'evento, organizzato da Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia con patrocinio del Comune di Foggia, si svolgerà proprio nel cuore della città, presso la Villa Comunale e offrirà ai visitatori un'ampia scelta di proposte di cibo da strada.

Sarà un'occasione per scoprire e gustare le prelibatezze dello street food: dai classici panini gourmet alle tradizionali pizze, dai gustosissimi fritti alle irresistibili specialità di carne, e ancora caciocavallo impiccato, arrosticini e gelati.

In un’atmosfera gioiosa e coinvolgente, famiglie, giovani e bambini potranno trascorrere piacevoli momenti di intrattenimento. È previsto l’allestimento di una mostra fotografica a cura di Alfredo Urbano, il cui ricavato delle eventuali vendite sarà devoluto per la realizzazione di un pozzo in Guinea Bissau e per i più piccoli giochi e attività grazie alla Casa Volante.  Infine, sono previste delle visite guidate alla scoperta dei tesori della villa comunale a cura di Franca Palese, presidente Confguide Confcommercio Foggia (info e costi 320 – 3724578)

Lo street food non solo come moda, ma anche come strumento di aggregazione, con tanta “voja” di valorizzare uno dei luoghi simbolo della città, alla riscoperta delle tradizioni locali.

Il cibo può diventare uno strumento e una leva importante per la rivitalizzazione di un’area. La Villa comunale di Foggia è un luogo del cuore non solo per i foggiani, ma anche per la nostra Associazione che ha già realizzato un’iniziativa al suo interno, qualche anno fa prima dell’emergenza sanitaria. Trascorriamo le prossime festività nella gioia e nella condivisione e il piccolo villaggio delle delizie è il nostro contributo per la città di Foggia che è pronta per un nuovo e prezioso rilancio”.

Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella classifica delle top five rimangono saldi spaghetti e penne che mantengono saldamente il primato come formati più amati, confermando la supremazia anche come preferiti nell'acquisto. A breve distanza i fusilli, che conquistano il cuore del Nord Italia. Nel centro-sud, la medaglia di bronzo è condivisa tra le paste corte e quelle adatte a brodi e minestre. Pasta protagonista delle Feste: con l'avvicinarsi del Natale, i pastai di Unione Italiana Food propongono una piccola guida al giusto abbinamento formato/condimento, riservando un posto d'onore ai primi piatti ricchi di gusto e tradizione.

a cura dell'Unione Italiana Food

L’amore per la pasta, il rapporto quasi sentimentale che lega gli italiani ai piatti della tradizione, è legame forte e questione identitaria. Non a caso, siamo leader mondiali di produzione (3,6 milioni di tonnellate) e consumo (23 kg a testa).

Corta o lunga, liscia o rigata, fine, piena o bucata, si fa presto a dire pasta: perché da due ingredienti semplici e naturali come acqua e semola di grano duro è nato un mondo. Nomi e forme raccontano territori, cultura popolare, tecniche di produzione, l’arte e la fantasia del pastaio, e soprattutto un prodotto da sempre accessibile e trasversale. E per questo tanto amato. Ma quali sono le abitudini di consumo nel Belpaese? Siamo i più appassionati pasta lover al mondo, ma risultiamo anche amanti fedeli: se è vero che si contano oltre 500 formati di pasta, è vero anche che scegliamo quasi sempre gli stessi. In generale, secondo Unione Italiana Food, nella produzione di pasta, quella corta rappresenta il 70% del peso relativo dei vari formati contro il 30% occupato dalla pasta lunga. Ma, all’atto pratico, il parametro di ogni scelta dovrebbe essere la ricetta che andremo a preparare.

LA TOP FIVE DEI FORMATI DI PASTA PIÙ AMATI: IN TESTA, SPAGHETTI E PENNE

Gli Spaghetti si posizionano al 1° posto dei formati più amati dagli italiani. Lo rivela un’elaborazione di Unione Italiana Food su dati NIQ che ha fotografato le preferenze in fatto di formati di pasta nel nostro Paese, secondo 4 aree: Nord-ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna), Sud (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia). Se gli spaghetti sono l’ID della pasta, e la cosa non sorprende, al 2° posto si posizionano le Penne. Per i due formati più amati dagli italiani, è plebiscito. Insieme, rappresentano il 78% della pasta venduta in tutto il Paese, tenendo in considerazione che quando parliamo di spaghetti e penne ci riferiamo a tutta la categoria di spaghettini, spaghettoni, pennette, mezze penne, pennoni e tutte le diciture affini che riportano allo stesso formato. A partire dalla 3° posizione, cominciano a delinearsi le preferenze regionali, con formati di pasta iconici utilizzati per le ricette della tradizione. Al Nord (ovest ed est) vincono i Fusilli mentre nel centro sono le paste corte come le Mezze Maniche a farla da padrone e al sud la preferenza va alla pasta per brodi e minestre, con la Pasta Mista ad occupare la maggior parte della sezione. Viceversa, al 4° posto, al Nord (ovest ed est) e al Sud vince la pasta corta contro i Fusilli che conquistano il Centro e infine, in 5° posizione, la pasta per brodi e minestre predomina al Nord mentre al Centro e al Sud vincono i Rigatoni/Tortiglioni/Maccheroni.

FORMA, TRAFILA E CAPACITÀ DI CONTENERE I SUGHI: ECCO I SEGRETI DELL’ABBINAMENTO PERFETTO

Ogni regione, ogni campanile ha la sua ricetta simbolo, ogni italiano ha il suo preferito ma, al di là di alcune nozioni di base, non tutti sanno che certi formati danno il meglio di sé con determinati tipi di sugo e non con altri. E che esistono regole precise per l’abbinamento. I pastai di Unione Italiana Food in vista del Natale propongono una guida all’abbinamento e 5 ricette delle feste con i formati di pasta più amati (vedi Focus 1). Alcuni abbinamenti vengono da soli o, meglio, sono figli di tradizione e consuetudini secolari (Spaghetti aglio olio e peperoncino, Trofie con il pesto, Tagliatelle con il ragù, Ziti con la salsa genovese), altre sono coppie più aperte (come la Carbonara che, sempre più spesso, abbandona la pasta lunga preferendo rigatoni e mezze maniche). Ma come orientarsi con gli abbinamenti più quotidiani o creativi? Sono quattro i parametri da tenere d'occhio:

1.OSSERVIAMO IL FORMATO

In che modo la forma della pasta incontra il condimento? Le spire del fusillo o le righe di una penna catturano il sugo, lo spaghetto lo avvolge, una lumachina lo accoglie e così via. Un solo elemento, anche piccolo, cambia tutto: la curvatura di un formato, una variazione nel suo spessore tra rigo e valle, un profumo nel sugo, tempi e modi di cottura (classica, ripassata in padella o risottata, reidratata), perfino il modo di servirla nel piatto o lo strumento con cui la mangiamo: forchetta o cucchiaio? Ci sono sughi più corposi e sughi più lisci. E paste versatili, che riescono a valorizzare condimenti di consistenza diversa, o formati “progettati” per dare il meglio proprio con quell’abbinamento.

2.LA TRAFILA, QUESTIONE DI TEXTURE

La trafilatura ci fa capire come si comporterà la pasta in cottura (e mantecatura) ma anche la sua sensazione in bocca. Da una trafilatura in teflon si ottiene una pasta dal cuore più croccante, mentre una pasta trafilata al bronzo risulta più omogenea. E ancora, la superficie porosa o rigata cattura meglio i sughi più sciolti, mentre una texture più liscia è perfetta con sughi più “avvolgenti”.

3.LA PROVA DELLA FORCHETTA (O DEL CUCCHIAIO) PER CAPIRE L’INTENSITÀ DEL BOCCONE

La impariamo prima assaggiando singolarmente il formato e il condimento, la cui intensità dovrà essere direttamente proporzionale a quella della pasta. Un bucatino o un pacchero richiedono una masticazione più lunga di una pastina. Analogamente, un sugo robusto come quello alla Carbonara non è adatto ai finissimi Capelli d’angelo mentre le Tagliatelle non hanno alcuna possibilità con le consistenze leggere ed eteree di un aglio, olio e peperoncino. Le Pennette o i Ditalini si trovano bene anche in un cucchiaio, etc.

4.LA TECNICA DI COTTURA GIUSTA PER RENDERE PERFETTO L’INCONTRO

Se ci sono tutti i presupposti per un flirt tra pasta e condimento, il cuoco fornisce l’aiutino per rendere i partner inseparabili. I pastai italiani forniscono sulla confezione e sui siti aziendali tutte le indicazioni su come valorizzare al meglio il formato con la cottura. Per esempio, mantecando in padella con un cucchiaio di acqua di cottura o un filo d’olio per fare l’emulsione. O scegliendo il metodo di cottura più adatto, come la cottura risottata per legare i sughi più liquidi ai formati più lisci (per esempio gli spaghetti aglio Olio e peperoncino), la finitura in padella delle linguine con le vongole per generare la cremina dalla parte più sottile delle “alette” e così via.

Secondo Margherita Mastromauro, Presidente dei pastai di Unione Italiana Food, la pasta è una e molteplice. In Italia siamo i custodi della tradizione. Abbiamo le nostre preferenze ma non rinunciamo a cambiare le carte in tavola e sperimentazioni e stravolgimenti si richiamano, per affinità o contrasto o reinterpretazione, al nostro patrimonio alimentare. Proprio questa sua versatilità e la capacità di adattarsi a ingredienti diversi in combinazioni infinite fanno della pasta un alimento sempre contemporaneo e globale. Proprio per questo, accanto ai cinquecento formati attuali di pasta censiti, le aziende continuano a sviluppare per innovare l’architettura della pasta e andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori, con impegno e maestria, e con la speranza che in ogni parte del mondo tutti possano trovare la loro pasta preferita e l’abbinamento del cuore”.

ECCO COME ABBINARE I FORMATI DI PASTA PIÙ POPOLARI SECONDO I PASTAI DI UNIONE ITALIANA FOOD

PASTA LUNGA:

  • Bucatini: amatriciana, gricia, sughi strutturati con pomodoro e formaggi
  • Bavette: sughi semplici di pesce, pesto alla genovese
  • Capellini: minestre
  • Fusilli: con ragù alla napoletana, sughi di carne, ricotta
  • Lasagne: sughi ricchi di carne, formaggi e verdure
  • Maccheroncini: ragù alla napoletana, sughi di carne
  • Rigatoni: sughi corposi, ragù di carne, verdure, salsiccia, adatti anche a timballi al forno, con sughi di carne
  • Spaghetti: serviti asciutti, con filetto di pomodoro, sughi all’olio, sughi di pesce, carbonara
  • Ziti: serviti asciutti, in timballo o spezzati con ragù alla napoletana o sughi di carne

PASTA CORTA:

  • Conchiglie: con salsa di pomodoro, sughi semplici, sughi di carne
  • Farfalle: sughi semplici all’olio, paste fredde estive
  • Mezze maniche rigate: pomodoro fresco o sughi semplici al burro, carbonara
  • Orecchiette: cime di rapa, sughi al pomodoro e ricotta
  • Pasta mista: in brodo, brodo, minestroni, zuppe, la pasta e fagioli
  • Penne lisce: sughi leggeri di pesce e verdure, pasta fredda
  • Paccheri: ragù di pesce, sughi corposi di verdure
  • Trofie: lessate con fagiolini e patate e poi condite con il classico pesto alla genovese

 

5 RICETTE DELLE FESTE CON I FORMATI DI PASTA PIÙ AMATI

A CURA DELLO CHEF SIMONE RUGIATI

1.SPAGHETTONE CON CREMA DI RISO ALLO ZAFFERANO, PEPE SARAWAK, PANCETTA AFFUMICATA

Ingredienti - Riso 200 gr, Zafferano 2 bustine, Sale qb, Pepe sarawak qb, Spaghetti 400 gr, Pecorino 100 gr

Preparazione - Iniziamo dalla salsa di amido mettendo a bollire 200 gr di riso bianco nel doppio del suo peso di acqua. Dovrà cuocere 30 minuti e riposarne 5. È necessario che il riso sia sempre sommerso da almeno 3 cm di acqua, quindi dovrete aggiungerne alla dose indicata. Quando pronto scolatelo di modo da tenere l’acqua di cottura che a questo punto sarà diventata una crema semi trasparente e collosa, ossia l’amido del riso. Alla salsa di amido aggiungete lo zafferano, il pecorino e frullate tutto quando aggiustando di sale e pepe. Mettete a cuocere gli spaghetti e in ultimo cuocete la vostra pancetta a cubetti. Una volta pronta asciugate il grasso in eccesso. Mantecate la pasta insieme alla salsa e alla pancetta, servite in una fondina con un cucchiaio di salsa sul fondo e una grattugiata di pecorino.

2.SPAGHETTI AL “PESCE PERSO”

Ingredienti - Spaghetti 400 gr, 1 cucchiaio di olio evo, Peperoncino a piacere, ½ spicchio d’aglio, 4/5 capperi dissalati, 1 cipolla piccola, 3 filetti d’acciuga, 3 cucchiai di liquido dei pelati, 1 pelato privato dei semi, 3 olive nere, 1 cucchiaino di origano, 4 gocce di limone. Per il crumble: 1 fetta di pane vecchio grattugiato, 1 cucchiaino d’olio, 2 gocce di olio d’acciughe

Preparazione - In una padella, preparate il fondo di cottura con olio, peperoncino senza semi, aglio senza anima interna e tritato fino ed infine capperi dissalati e tritati finemente e i filetti d’acciuga. Fate cuocere lentamente, a fuoco basso, aggiungendo la cipolla rossa o cipollotto fresco tagliato fino. A questo punto, iniziate a bollire la pasta e a preparare il crumble di pane: basterà far saltare in padella il pane grattugiato per circa 2 minuti a fuoco medio/alto. Nel frattempo, preparate i pomodori pelati eliminando l’attaccatura al picciolo e tagliateli a fette, scartando i semi; con poca acqua del barattolo sfumate il fondo, aggiungete l’origano, le olive nere denocciolate, i filetti di pomodoro a crudo, delle gocce di succo di limone e buccia di limone, una parte del crumble di pane condito con olio e olio di acciughe e infine saltate la pasta. Disponete la restante parte del crumble on top.

3.PENNE ALLO SPADA CON PESTO DI PISTACCHI

Ingredienti - 320 g di penne, 120 g di pesto di pistacchi di bronte, 250 g di pesce spada, 100 g di ragusano grattugiato, 4 pomodori datterini, 1 arancia non trattata, 1/4 bicchiere di vino bianco, 1 spicchio di aglio, olio extravergine, sale, pepe

Preparazione - Schiacciare l’aglio, metterlo in una padella con un filo di olio extravergine, aggiungere i pomodori tagliati in 4 parti e stufare dolcemente il tutto. Tagliare il pesce spada a cubetti e metterlo nella padella: quando sarà ben rosolato, sfumare con il vino bianco e regolare di sale e pepe. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e tuffarla ancora al dente nella padella con la salsa. Terminare la cottura con l’acqua della pasta e completare il piatto con il pesto di pistacchi, il ragusano e un’abbondante grattugiata di buccia di arancia.

4.FUSILLI DI VERDURE

Ingredienti - Fusilli di farro o integrali 100 gr, 4 carciofi, 1 spicchio aglio, 1 scalogno, peperoncino qb, pecorino semi stagionato qb, sale e pepe, olio evo, vino bianco

Preparazione – Pulire i carciofi bagnandoli in acqua e limone e tagliarli in due, dopo aver tolto le foglie esterne e il fieno centrale. Mettere in padella lo scalogno a fiamma bassa con olio Evo ed eventuale peperoncino se gradito, e uno spicchio d’aglio tagliato in due o schiacciato. Alzare la fiamma e togliere l’aglio e il peperoncino. Cominciare a trifolare i carciofi, cominciando dalla parte delle foglie, tagliata più sottile, rosolandola e sfumandola con poco vino bianco e un po’ d’acqua per ammorbidirli. Spostare il tutto in un piatto e cominciare a saltare la base dei carciofi a dadini piccoli finché non diventano croccanti, unire sale e pepe e riunire l’altra parte di carciofi, unendo sempre un po’ d’acqua. Separatamente, cuocere i fusilli in acqua e scolarli all’interno del condimento, molto molto al dente, in modo da far assorbire tutto il condimento liquido all’interno della pasta. A questo punto, unire il pecorino semi stagionato per mantecare e il resto a scaglie sopra. A scelta, si può profumare con della buccia di limone.

Far andare in padella lo scalogno tagliato a fettine con l’olio evo, l’aglio e il peperoncino. Trifolare i carciofi e sfumare con il vino bianco. Aggiustare di sale e pepe. Saltare i fusilli in padella e mantecare con il pecorino. Profumare con la buccia di limone. 

5.MEZZAMANICA DI FARRO, CACIO, PEPE E CRUSCA

Ingredienti - Crusca Sohn 1 bustina a porzione, Mezzamanica di farro 400 gr, Pecorino 1 spicchio, Pepe qb. Per la salsa di amido cacio e pepe: riso 200 gr, acqua 400 gr, pecorino 100 gr

Preparazione

Iniziamo dalla salsa di amido cacio e pepe mettendo a bollire 200 gr di riso bianco nel doppio del suo peso di acqua. Dovrà cuocere 30 minuti e riposarne 5. È necessario che il riso sia sempre sommerso da almeno 3 cm di acqua, quindi dovrete aggiungerne alla dose indicata. Quando pronto scolatelo di modo da tenere l’acqua di cottura che a questo punto sarà diventata una crema semi trasparente e collosa, ossia l’amido del riso. Alla salsa di amido aggiungete il pecorino, il pepe e frullate tutto quando aggiustando di sale. Cuocete le vostre mezzemaniche, scolatele e saltatele con la salsa cacio e pepe, servite aggiungendo una generosa macinata di pepe, il pecorino grattugiato e la vostra Crusca Sohn.

Il prossimo 26 Dicembre si riaccenderanno i forni per dare vita al «Paposcia Fest 2023" al suo secondo anno di vita. Tante le novità rispetto al santo Stefano dello scorso anno.

Intanto la neonata Associazione Paposcia Fest Aps, con il patrocinio del Comune di Vico del Gargano, forte dell’esperienza della trascorsa edizione, han deciso di soddisfare le tantissime richieste, spostando la manifestazione nell'Anfiteatro «Carlo Hintermann».

Una location molto più grande, più spaziosa e accogliente, per permettere ad una più ampia platea di appassionati, amanti, cultori, visitatori e turisti del nostro bellissimo borgo, di conoscere, degustare e apprezzare per un'intera giornata, la regina indiscussa dei nostri prodotti locali: la Paposcia di Vico del Gargano De.co.  

Durante la kermess del Paposcia Fest che prenderà il via ufficiale a partire dalle ore 9:00 del mattino, saranno diverse le occasioni per regalarsi un'esperienza unica. Momenti culturali e ricreativi, show cooking e degustazione di piatti tradizionali del territorio e poi ancora visite guidate per le vie del centro storico e un nuovocontest: Paposci-ami-tu, dedicato a chiunque voglia cimentarsi nel creare una paposcia con prodotti a sorpresa.

Non mancherà come lo scorso anno, lo spazio dedicato ai più piccoli con il Paposcialand, un momento diverso, divertente, con ingresso gratuito dalle ore 15.00, finalizzato all'educazione alimentare.

Sono previste interazioni con esperti per disegnare, giocare e vivere l’esperienza di un laboratorio con le « mani in pasta».
Infatti sarà curioso preparare e attendere l’esito finale di una merenda a base di paposcia.

Il Paposcia Fest, nasce per promuovere e diffondere la conoscenza della Paposcia di Vico del Gargano De.co, oggi è diventato un evento «trascinatore» per l'intero territorio, tipica idea di un'offerta turistica destagionalizzata e di promozione territoriale con momenti di aggregazione e di condivisione con l’ausilio della gastronomia e dell’antica tradizione culinaria garganica.

«Non abbiamo cambiato la sostanza, dichiara il neo Presidente, ma aumentata la cooperazione territoriale per giungere uniti verso un grande obiettivo: promuovere sempre di più la Paposcia di Vico del Gargano prodotto De.co. e il nostro territorio».

L’Associazione e tutti i collaboratori sono pronti ad accogliervi e a farvi trascorrere una giornata all'insegna del divertimento e soprattutto del gusto!

Modificata con voto unanime la legge che disciplina le attività dell’agriturismo regionale.
La proposta di legge, di cui è primo firmatario il presidente della IV Commissione Francesco Paolicelli, che contiene numerose modifiche alla norma regionale vigente in materia di agriturismo, si è resa necessaria al fine di attualizzarla e modernizzarla, perché ormai non più conforme alla nuova nozione di imprenditore agricolo. Tali modifiche sono anche il frutto della concertazione con le organizzazioni di categoria, che hanno a loro volta espresso dei suggerimenti.  

Il testo licenziato dalla Commissione ha recepito, sotto forma di emendamento, la proposta di legge presentata dal consigliere Renato Perrini (FdI), con cui si integra la disciplina dell’impresa agrituristica con una specifica regolamentazione delle attività di agricampeggio, nell’ottica della diversificazione e multidisciplinarità dell’attività agrituristica, contemplando anche la fattispecie di allestimento, da parte dell’imprenditore, di piazzole destinate alla sosta degli equipaggi, affidando però alla Giunta regionale l’adozione di un atto amministrativo per la definizione dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi degli spazi all’aperto.
Le modifiche riportate tengono conto della legge di orientamento agricolo, infatti, la modifica dell’articolo 2135 del codice civile, non solo ha ridisegnato le attività agricole, ma ha introdotto una nuova categoria di attività connesse: le cosiddette attività multifunzionali dell’impresa agricola: commercializzazione, valorizzazione, fornitura di beni o servizi, ovvero ricezione ed  ospitalità, normalmente inquadrate tra le attività industriali - commerciali, allo stato rientrano tra le attività agricole, in quanto il loro esercizio è compreso tra le attività espletate dall’imprenditore agricolo. 

Nella relazione di accompagnamento al testo di modifica proposto ed approvato, è stato evidenziato che il fenomeno agrituristico, ormai largamente diffuso nella Regione Puglia, ha assunto, negli ultimi anni, una posizione di rilievo nell’offerta turistica regionale. In particolare, in alcune zone si è ormai radicata una vera e propria cultura dell'ospitalità rurale, determinando, una nuova filosofia dell’agriturismo. 

Le regolamentazioni introdotte si muovono nella traiettoria rappresentata e coinvolgono necessariamente gli aspetti produttivi, quelli igienico-sanitari, quelli urbanistici ed edilizi, il turismo e il commercio, la promozione. È emersa, pertanto, la necessità di adeguare la normativa regionale alla nuova concezione di agriturismo e alle disposizioni in materia di rispetto dell’ambiente, di sicurezza alimentare e di tutela del consumatore, anche in considerazione delle mutate esigenze del settore.

Uno degli aspetti più caratterizzanti di questo nuovo mondo rurale è costituito dalla funzione culturale e sociale dell'agriturismo evidenziato da un rafforzamento del legame con le tradizioni locali, storiche ed enogastronomiche e con la promozione di nuove condizioni di socialità e di solidarietà a livello di comunità territoriali già intraprese dalla Regione (masserie didattiche e sociali).

Nel corso della seduta è stata approvata anche la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Francesco La Notte e Francesco Paolicelli che va a modificare la legge regionale per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a chilometro zero in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli.
La necessità di modificare la norma vigente è scaturita a seguito degli intervenuti cambiamenti infrastrutturali relativi a nuove normative comunitarie e nazionali, al fine di ridefinire il concetto di filiera agroalimentare integrando i seguenti principi: transizione verde e digitale, inclusione sociale, economia circolare, trasparenza per una maggiore informazione e comunicazione con i consumatori. Pertanto, si istituisce, con deliberazione di Giunta regionale, una apposita commissione tecnico-scientifica, presieduta dall’assessore regionale all’agricoltura o da un suo delegato e composta da personalità con riconosciute esperienze in materia di ricerca nell’ambito della elaborazione e gestione di progetti finanziati dall’Unione europea. 

Tutto pronto per la seconda edizione di SAN SEVERO, AUTUNNO IN GUSTO, un appuntamento   di marketing territoriale e animazione culturale molto atteso in Capitanata. Mercatini e degustazioni con i migliori vini e oli extravergini, le eccellenze produttive del Territorio e i piatti della tradizione sanseverese ma anche mostre, workshop, tour culturali in programma a San Severo il 9 e 10 dicembre 2023. L’evento era previsto in questo fine settimana, ma, causa avverse condizioni meteo, Regione Puglia e Amministrazione Comunale di San Severo hanno deciso il rinvio.

Food e non solo. SAN SEVERO AUTUNNO IN GUSTO sarà anche visite guidate nel centro storico barocco, nelle cantine ipogee, al MAT Museo dell’Alto Tavoliere, al Teatro Verdi e in tutti i luoghi d’interesse storico-architettonico della “città dei campanili”. Non mancheranno musica, arte, teatro, iniziative per gli amanti delle “due ruote”. Un paniere senza eguali per “Autunno in Gusto”, evento organizzato dall’Amministrazione Comunale di San Severo e dalla Regione Puglia per promuovere il saper fare di tante aziende agricole e agroalimentari ma anche per valorizzare la bellezza di edifici storici e luoghi insieme all’effervescenza artistica delle associazioni culturali. Percorso curato a livello organizzativo e logistico dall’agenzia di marketing e comunicazione CDP Service.

Un’iniziativa che la città sta aspettando. «Un momento molto  atteso della nostra programmazione enogastronomica d’autunno – commenta il sindaco Francesco Miglio – con San Severo che, per l’ennesima occasione, indosserà l’abito bello per ospitare visitatori e amanti del vino e dell’olio di qualità, del buon cibo. Una vetrina di straordinaria importanza con cui aggiungere un altro tassello al percorso di rivitalizzazione culturale ed economica che l’Amministrazione Comunale sta perseguendo da tempo. AUTUNNO IN GUSTO è un volano di straordinaria importanza e l’organizzazione sta lavorando alacremente per accogliere gli Ospiti nel solco di quella ospitalità che caratterizza la nostra comunità».

Enogastronomia ma anche cultura e arte: AUTUNNO IN GUSTO è un insieme di peculiarità territoriali. «E’ un progetto che abbraccia le attività produttive ma anche il patrimonio architettonico e artistico – aggiunge l’Assessore alla Cultura Celeste Iacovino - che fa di San Severo un punto di riferimento in tutta la Puglia, grazie al suo immensopatrimonio barocco fatto di chiese, strade e palazzi gentilizi che, per l’occasione, accoglieranno i Visitatori. Previsti tour e visite guidate al nostro patrimonio architettonico  con il coinvolgimento delle scuole. Diversi anche i momenti culturali e artistici spalmati nella due giorni, come la Mostra dedicata alla cultura attorno al vino nella nostra Cittàarte itinerante, musica e il momento conclusivo di domenica con tanti appuntamenti, oltre a laboratori con le scuole in tema di turismo agroalimentare e dieta mediterranea.  Tutto questo è AUTUNNO IN GUSTO».

Aziende vinicole e olearie ma anche della filiera saranno il leit motiv del progetto di promozione territoriale. «Eccellenze del Territorio – conclude l’assessore alle attività produttive Felice Carrabba – che metteranno in vetrina il meglio delle loro produzioni. Dal vino Doc e Igp all’olio evo, alle produzioni conserviere a km. 0. Un menù variegato dove nostri produttori faranno degustare i loro prodotti. Insomma piazza Carmine, la location di AUTUNNO IN GUSTO, si appresta a diventare l’agorà dove domanda e offerta della filiera del gusto s’incontrano. Ecco perché questo evento ha tanti obiettivi da raggiungere».

Per info e prenotazione tour o altri eventi a numero chiuso è disponibile un numero whatsapp (3886510656) già attivo. News e scadenze sulle pagine social Facebook e Instagram di SAN SEVERO AUTUNNO IN GUSTO.

Si terrà il 20 novembre alle ore 18.30, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, il premio internazionale di gastronomia: “Sotto Le Stelle di Capitanata 2023”.

Interverranno:

  • il presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti, 
  • la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo,
  • l'organizzatore, Pino Marchesino e Antonietta Colasanto,
  • il presidente della camera di commercio Albania India, Angelo De Luca,
  • l’imprenditote Enzo Divella,
  • i rappresentanti delle associazioni di categoria del settore alimentare.

L'ingresso è libero.

La Puglia entra nel cuore Giappone con una serata esclusiva dedicata alla cucina tradizionale, alla quale hanno preso parte oltre 150 ospiti tra autorità, stampa, stakeholder, istituzioni, influencer e celebrities giapponesi.

È la “Puglia Night”, questa sera a Tokyo nella prestigiosa residenza dell’Ambasciatore d'Italia in Giappone, evento di punta organizzato dalla Regione Puglia nell’ambito della Settimana della cucina italiana nel Mondo. Tra le istituzioni presenti Gaku Yoda, Direttore Generale per Food Safety/Labelling Policy Coordination, Consumer Affairs Agency del Cabinet Office, Eiji Morioka, Direttore dell’Ufficio di Tokyo della Prefettura di Kagawa, Daisuke Nakabayashi, Vice Sindaco della Città di Takamatsu. Numerose le testate giornalistiche, tra le quali GQ e Ashai Shimbun, così come influencer da milioni di followers su Instagram e da decine di milioni su TikTok, e celebrities.

Rosario Didonna, Food & beverage testmaker di Cerignola, ha ideato e realizzato per l’occasione un menù degustazione ispirato alla tradizione della cucina pugliese, piatti che hanno letteralmente entusiasmato gli ospiti. L’organizzazione del catering è stata affidata all’imprenditore Giorgio Matera originario di Monopoli, residente a Tokyo da oltre trent’anni. Presente anche Antonio Barile, presidente della Camera di Commercio Italo-Orientale.

Prende il via anche il nuovo format ideato per i canali social, “Puglia Chef House”: un viaggio a Tokyo, insieme a quattro chef pugliesi e alla loro creatività per incontrare la curiosità e la voglia di viaggiare di sei celebrities giapponesi, Melody Ishihara, Yamato Inoue, Kundo Koyama, Hany Ito, Noriko Hirose e Nao Takahashi, con lezioni di cucina a quattro mani.

A questo link http://rpu.gl/Rb6kM tutto quello che è successo dietro le quinte, con Mirko Febbrile, Antonio Scalera, Solaika Marrocco, Ruggiero Doronzo e Rosario Didonna ai fornelli in Giappone. Nei prossimi giorni sui canali di WeAreinPuglia saranno pubblicati i quattro videoracconti.

“Dopo questa sera possiamo dire di aver suscitato davvero grandissimo interesse e curiosità nei confronti della nostra regione - ha dichiarato il vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese - abbiamo portato a Tokyo il calore della Puglia e iniziato a costruire legami forti, che spero possano dare buoni frutti in tanti settori”.

“Il 2023 è un anno importante nelle relazioni bilaterali tra Italia e Giappone - spiega l’Ambasciatore Gianluigi  Benedetti - perché dall'inizio dell'anno, grazie alla decisione dei due capi di governo, questa relazione bilaterale è diventata un partenariato strategico. In questa prospettiva stiamo cercando di rafforzare in tutti sensi la presenza del sistema Italia in Giappone. E la presenza delle regioni, dei territori, delle autonomie locali, diventa molto importante in questa strategia di rafforzamento delle relazioni sia nel settore culturale, sia nel settore economico, ma soprattutto nel settore industriale. Lo è ancor di più per quei territori che esprimono meglio una presenza di università, di imprese e di occasioni per il turismo. La Puglia è una delle prime regioni che abbiamo accolto in Giappone - ha aggiunto - Ed è presente qui già con importanti imprese del territorio, in particolare Mermec che da dieci anni lavora nel settore ferroviario. La Puglia è anche una grande regione di destinazione del turismo giapponese. Esistono quindi legami forti già tra la Puglia e il Giappone che vogliamo rafforzare. Vogliamo soprattutto portare in Giappone le realtà eccellenti del territorio, le industrie, le università, i centri di ricerca, affinché si possano creare ulteriori rapporti industriali con la realtà economica giapponese. In una logica di lungo periodo  - ha concluso Benedetti - i rapporti tra l'Italia e il Giappone non potranno che rafforzarsi e quindi dobbiamo cogliere adesso le opportunità per seminare in maniera tale da poter raccogliere bene nei prossimi dieci anni”.

Il vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese ha partecipato questa mattina ad un incontro organizzato  dall’Ambasciatore Benedetti nella sua residenza, con i rappresentanti di enti ed istituzioni del Sistema Italia in Giappone. Un momento di analisi e confronto molto utile per condividere la strategia di posizionamento della Regione nel mercato asiatico. Erano presenti il presidente della Camera di Commercio italiana in Giappone, Rosario Pedicini, la direttrice dell’Ufficio ICE di Tokyo, Erica Di Giovancarlo, la rappresentante della Banca d’Italia in Giappone, Andrea Gerali, la direttrice Ufficio ENIT di Tokyo, Miura, il capo Ufficio Economico-Commerciale dell’Ambasciata, Consigliere Francesco Paolo Cannito, il capo Ufficio Culturale dell’Ambasciata, Giuseppe Di Murro, l’esperta agroalimentare dell’Ambasciata, Anna Iele, l’Addetto della Guardia di Finanza presso l’Ambasciata, Col. Umberto Maria Palma.

Domani 18 novembre giornata conclusiva della Settimana della cucina italiana nel Mondo e a Tokyo sono in programma gli ultimi due eventi di networking: “Pasta fresca Party” dedicato all'enogastronomia pugliese, nel rinomato locale Cadota, è “Puglia Lifestyle Night, Pesce crudo VS Sushi, Picky the bar”. Ad entrambi gli eventi parteciperanno testimonial e celebrities giapponesi, influencer della campagna digitale, stampa e istituzioni.

Il Learning Science hub (LSh) dell’Università di Foggia, uno dei principali punti di riferimento nell'universo dell’inclusione, è lieto di annunciare una nuova e straordinaria iniziativa per tutti gli amanti del buon cibo e della cultura multietnica.

Il 22 Novembre 2023 a partire dalle ore 19.00, arte della cucina e inclusione, si fonderanno in un'esperienza unica e immersiva, che gli studenti di Scienze gastronomiche dell’Ateneo foggiano - in collaborazione con gli studenti dell’Istituto I.P.E.O.A. “Michele Lecce” di Manfredonia e San Giovanni Rotondo - offriranno ai partecipanti all’evento targato Inclusion Fest, realizzando degli stand culinari e multietnici nella magica cornice di Piazza Federico II.

Infatti, al fine di sensibilizzare istituzioni, docenti e territorio tutto sulle tematiche legate all’inclusione, dal 21 al 23 novembre 2023, su iniziativa della prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale e coordinatrice del centro di ricerca LSh, l’Università di Foggia, sta organizzando tre giornate interamente dedicate all’inclusione scolastica, sociale e lavorativa dei soggetti con disabilità. Tanti gli speech motivazionali e i workshop in programma con ospiti, accademici e associazioni provenienti da tutto il territorio nazionale.

Con una storia ricca di tradizione e un costante impegno per l'innovazione, ciò che renderà unico l’evento sarà la partecipazione allo stesso di ragazzi con disabilità e studenti Erasmus che abitano i Dipartimenti dell’Ateneo, al fine di promuovere l’inclusione sociale e gli scambi tra culture.

“Da sempre al centro del dibattito internazionale, l’educazione al gusto rientra tra le caratteristiche principali di un popolo e della sua cultura e noi, come futuri gastronomi, sentiamo il dovere di diffonderla in modo creativo”, così dichiarano gli studenti del corso di Comunicazione ed Educazione alimentare del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria, coinvolti in prima linea nella realizzazione degli stand multietnici, accompagnati dai proff. Santillo, Pietrocola, Varraso.

Con questo evento, il LSh si pone l’obiettivo di creare un’esperienza gastronomica indimenticabile per i suoi studenti e docenti in formazione, consentendo loro di immergersi in un vero e proprio viaggio sensoriale tra le culture che abitano il mondo. I piatti preparati dai nostri studenti in collaborazione con quelli dell’Istituto Michele Lecce, ispirati alla cucina locale e internazionale, sono scelti con cura selezionando ingredienti provenienti da ogni angolo del globo”, così dichiara la prof.ssa Giusi Antonia Toto, promotrice dell’iniziativa.

La collaborazione collaudata con l’Università di Foggia che risale al primo Hackathon Universitario (2019) è per noi motivo di vanto ed orgoglio, un’occasione di crescita per i nostri studenti e anche un’opportunità di orientamento in uscita. Quello che ci apprestiamo a vivere è oltremodo un’esperienza culturale e sociale inclusiva, che punta a fare del cibo l’identità di un popolo ma anche la sua forma di relazione con gli altri, un modo per sentirsi cittadini del mondo”, così dichiara il prof. Talienti, dirigente scolastico dell’alberghiero di Manfredonia e San Giovanni Rotondo.

Questo viaggio culinario inizierà con un'esperienza olfattiva e uditiva, in cui i profumi dei nostri piatti si fonderanno con le note musicali del DJ set della Web Radio Unifg.

Il Menu offrirà una varietà di piatti che spaziano dal Portogallo all’Argentina, dalla Tailandia al Marocco, senza tralasciare l’Australia. Qui, ogni piatto sarà un'opera d'arte culinaria. Inoltre, a sorpresa ci sarà anche un ulteriore stand ‘inclusivo’ presentato durante l’evento con gli studenti unifg.

Per prenotare il vostro viaggio culinario e ricevere maggiori informazioni sull’evento, vi invitiamo a contattare il LSh all’ indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Unisciti a noi in questa straordinaria celebrazione dell'eccellenza gastronomica e scopri i segreti dei sapori e dei profumi che ha da offrire.

La Puglia è protagonista in Giappone della Settimana della Cucina italiana nel Mondo. Intorno a questo appuntamento è stato costruito un articolato programma di attività dedicato alle relazioni istituzionali, culturali, imprenditoriali e commerciali.

Ad aprire oggi a Tokyo le celebrazioni, l’Ambasciatore d’Italia in Giappone S.E. Gianluigi Benedetti, il Vice Presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese e la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo Silvana De Maio.

Il teatro dell’Istituto italiano di cultura ha ospitato il concerto del Quartetto d’archi della Fondazione Petruzzelli e il reading della poetessa pugliese Tiziana Di Molfetta. Grande la partecipazione di pubblico. Ad accompagnare la serata anche una degustazione di vini pugliesi.

“La Puglia è qui oggi all'Istituto Italiano di Cultura in Giappone a Tokyo dove portiamo assaggi della nostra enogastronomia alla settimana della cucina italiana nel mondo. - ha dichiarato il Vice Presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese. - Ma portiamo anche la nostra impresa: non solo la Puglia come destinazione turistica ma come regione in cui investire e come produttrice del made in Italy di qualità.  Per questo motivo siamo protagonisti di questa settimana, con l'ambasciata italiana. Siamo estremamente lieti di poter tenere assieme questo mix di enogastronomia, di cultura, turismo, di impresa e di sviluppo”.

“Siamo molto contenti qui all'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo di accogliere la delegazione della Regione Puglia - dichiara la direttrice Silvana Di Maio - che ci offre con grande generosità un concerto con un quartetto d'archi dell’orchestra del Petruzzelli e una presentazione delle poesie della signora Tiziana di Molfetta con la traduzione in giapponese per il nostro pubblico che segue sempre le nostre attività culturali”.

“La nuova tournée in Giappone del Teatro Petruzzelli - dichiara Massimo Biscardi, sovrintendente Fondazione Teatro Petruzzelli - è per noi motivo di grande gioia e traccia una ideale prosecuzione del percorso che ha preso il via nel 2018, con la messa in scena di Turandot di Giacomo Puccini e de Il Trovatore di Giuseppe Verdi, in cinque città del Paese del Sol Levante.
 Questa volta, grazie al progetto della Regione Puglia, con le prestigiose collaborazioni delle istituzioni italiane e giapponesi, sarà il nostro Quartetto d’Archi ad esibirsi in due concerti a Tokyo ed Osaka. Una grande opportunità che rafforzerà il rapporto fra la Puglia e l’Oriente, attraverso la grande musica classica, tanto apprezzata dal popolo giapponese, detentore di una cultura solida e dalle secolari e poliedriche sfaccettature”.
 
L’organico del Quartetto d’Archi è composto dalle prime parti Orchestra del Teatro Petruzzelli: Gabriele Ceci (violino), Saveria Mastromatteo (violino), Federico Regesta (viola) e Giuseppe Carabellese (violoncello), il programma scelto propone: di Felix Mendelssohn Bartholdy, Quartetto n. 2 in la minore, op. 13, di Nino Rota, Quartetto per Archi e per concludere l’arrangiamento di Emanuele Muzio di alcuni brani scelti per Quartetto d’Archi, dall’opera Luisa Miller di Giuseppe Verdi.

Quella della Regione Puglia in Giappone è una missione di sistema che coinvolge in particolare i settori sviluppo economico, turismo e agricoltura. L’obiettivo è fare ingresso nel mercato asiatico nella maniera più incisiva possibile, una strategia avviata lo scorso giugno a Singapore, passando dalla Fiera nazionale Tourism Expo Japan, poi dall’evento “Business or Pleasure? Puglia” dedicato all’internazionalizzazione delle imprese e all’attrazione di investimenti esteri, e oggi con la Settimana della cucina italiana nel Mondo a Tokyo e Osaka. Lo sguardo è già rivolto alle grandi opportunità di Expo Osaka 2025.

Domani gli chef pugliesi realizzeranno una masterclass con gli studenti della rinomata scuola di cucina internazionale Hattori di Tokyo, per mostrare le tecniche di preparazione delle ricette più autentiche, il Vice Presidente Piemontese si recherà a Osaka per incontrare il Console generale italiano Marco Prencipe.

Nel corso di questa missione, la delegazione pugliese incontrerà numerose autorità istituzionali e culturali giapponesi.

La sera del 15 dicembre ad Osaka si terrà Puglia Lifestyle Dinner la cena di networking in collaborazione con il Consolato d’Italia, occasione di incontro e scambio tra imprese e istituzioni italiane e giapponesi nella città che ospiterà Expo 2025. Previsto il concerto del Quartetto d’archi della Fondazione Petruzzelli. Il 17 novembre a Tokyo c’è la Puglia Night, evento istituzionale della Puglia nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Tokyo.

Nella giornata conclusiva, il 18 novembre, a Tokyo in programma due eventi di networking: il Pasta Fresca Party, dedicato all'enogastronomia pugliese nel noto locale della cucina italiana a Tokyo Cadot, e Puglia lifestyle night “Pesce crudo vs Sushi. Pick-up the bar” alla presenza di testimonial e celebrities giapponesi, influencer della campagna digitale, stampa e istituzioni.

Camminare circondati dal suggestivo paesaggio degli olivi, che in ogni parte d’Italia vestono le le colline,  è l’esperienza unica e inedita della Giornata nazionale della Camminata tra gli Olivi,  un’iniziativa promossa domenica 29 ottobre 2023 dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in 161 città, tra cui Serracapriola.

La Camminata tra gli Olivi è un’occasione per ristabilire un legame tra i cittadini e la propria terra, un modo per far conoscere il paesaggio di una grande civiltà millenaria e per far scoprire ai tanti appassionati della cultura enogastronomica del nostro Paese i territori di origine del prodotto attraverso gli alberi di olivo e gli uomini che lo custodiscono. In tutta la penisola l’ambiente rurale che contraddistingue la coltivazione dell’olivo ha caratteristiche comuni ma al contempo diverse a seconda della regione di appartenenza; l’iniziativa è quindi anche un modo attuale di promuovere il turismo dell’olio puntando sul patrimonio indissolubile dei nostri territori, un valore che dovrà costituire ricchezza per le future generazioni.

È la settima edizione dell’evento organizzato dalla Pro loco turistica di Serracapriola in collaborazione con l’amministrazione comunale e dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Un tour guidato alla conoscenza dell'olio, dell'oliva e degli oliveti di questo splendido borgo ai confini con il Molise, dove storia e tradizione si fondono in un unico percorso culturale. La Camminata tra gli Olivi partirà alle ore 9.30 dal centro storico (raduno in piazza Castello) fino a raggiungere l’oliveto prescelto sul Tratturo Magno (tragitto facile, lungo circa 3 km). Il percorso si basa su uno degli obiettivi della Pro loco che è la valorizzazione e la promozione del territorio: quest’anno si è scelto di percorrere un antico sentiero (a sciuvèlèrèll) che si percorreva un tempo per raggiungere gli oliveti ai piedi della collina di Serracapriola.

Tappa per il brindisi di benvenuto, presso la Doganella - Passo San Giacomo, un sito storico che ci ricollega al rito della transumanza, per poi restare sul Tratturo Regio, fino a raggiungere l’oliveto denominato ù trèttur e degustare l’olio nuovo. Nell’oliveto la musica di Elpy sax farà da cornice alla giornata (si consiglia abbigliamento comodo).

Patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole, alimentari e forestali, della Lilt e della rivista eno-gastronomica LIKE che “racconterà” l’evento in qualità di media partner. Nelle precedenti edizioni, la “Camminata” ha riscosso un enorme successo per la grande partecipazione di turisti, residenti e soprattutto di intere famiglie.  Si va, infatti, alla scoperta di un patrimonio verde nel cuore del Parco Nazionale del Gargano che rappresenta anche l’identità culturale della nostra terra, per  condurre i partecipanti alla scoperta di piante spesso secolari, che hanno contribuito a costruire la storia del paesaggio e delle comunità.

Quest’anno grazie alla preziosa collaborazione con LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e FIF (Fondazione Italiana Fegato), il tema della Camminata è “Olio Evo & Salute”. L’obiettivo è quello di promuovere nei partecipanti la consapevolezza delle proprietà salutistiche dell’olio EVO, alleato intramontabile e imbattibile della salute, sottolineandone le proprietà benefiche, promuovendone un consumo giornaliero corretto per uno stile di vita sano ed una dieta equilibrata.

Info e prenotazioni (obbligatorie): Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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