“Sono contento di essere a Foggia e, tra l’altro, di questa città è anche un autore che scrive con me, Antonio Iammarino, che fa parte di questo viaggio lungo più di trent’anni. Sono felice di aver fatto parte della storia di questo concorso intitolato a un grande compositore che ha portato il nome di questa città in giro per il mondo con le sue opere”. Ha esordito così Marco Masini ieri mattina sul palco del Teatro Giordano di Foggia prima che fosse dato il via alle audizioni del Talent Voice, la sezione canto moderno del 15° Concorso nazionale musicale “Umberto Giordano”.
“A chi vuole intraprendere questa carriera dico che bisogna avere fortuna e soprattutto tanta lucidità – ha proseguito il cantautore toscano rivolgendosi ai concorrenti - perché durante il percorso non ci sono solo grandi successi e gioie, ma si incontrano anche tante difficoltà, indecisioni, persone sbagliate e dubbi da superare; e quindi, come nella vita (perché in definitiva la musica è un po’ come la vita, la musica è la vita), ci vogliono freddezza nei momenti importanti, molta calma e pazienza. E molto probabilmente, quando lavori tanto con questi tre elementi, qualche risultato lo ottieni e raggiungi qualche obiettivo”.
Masini ha presieduto la giuria esaminatrice affiancato da Roberto Molinelli, compositore e direttore d'orchestra di fama internazionale, e dal direttore artistico del Concorso Giordano, Lorenzo Ciuffreda, ascoltando, tra cover ed inediti, 49 finalisti, provenienti da diverse città italiane.
I vincitori di questa edizione sono 12, divisi per categorie di fasce d'età: Piccole voci: 1° Alessia Mastrolonardo; Under: 1° Francesco Chiavuzzo e 2° Erjona Qellimi; Giovani: 1° Giorgia Ferrandino, Anastasia Almo, 2° Benedetta Mezzina, Giulia Buffone, 3° Melissa Cinque; Over: 1° Roberta Rubano, 2° Davide Caprari, Marco Schinco; Senior: 1° Michele Gentile.
Tutti loro potranno incidere uno dei brani del sesto CD ufficiale del Concorso, esibirsi in un concerto estivo con l’Orchestra ICO “Suoni del Sud” e seguire una masterclass gratuita di canto con Mario Rosini.
Inoltre, Giorgia Ferrandino si è aggiudicata anche il “Premio della Critica” per la migliore interpretazione, consegnatole da Giuseppe D'Urso, già presidente del Teatro Pubblico Pugliese. Mentre Francesco Chiavuzzo ha vinto pure il “Premio 10 e lode”, istituito dall'avvocato Fabio Verile che glielo ha consegnato direttamente. Invece Roberta Rubano, con il suo inedito dal titolo “Sono fuori”, ha vinto il “Premio Clab Studios”, messo a disposizione da Angelo de Cosimo, con il quale potrà registrare con lo studio foggiano un videoclip della sua canzone. Infine, Michele Gentile ha conquistato il “Premio Musikando”, una borsa di studio di 200 euro assegnata alla migliore performance vocale, che gli è stato consegnato da Genny Sarcone.
Nato con lo scopo di creare occasioni di crescita culturale e musicale nel territorio puntando sui giovani e sul loro talento, il Concorso Giordano si avvale della collaborazione del Comune di Foggia, rappresentato sul palco nella serata finale dal dirigente Giuseppe Marchitelli, del Teatro Umberto Giordano, del Teatro Pubblico Pugliese, della Fondazione Musicalia della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, del Premio 10 e lode e di numerosi partner e sponsor.
Melissa Agliottone, vincitrice della prima edizione di “The Voice Kids” e ospite d'onore della cerimonia di premiazione, con la sua interpretazione al piano di “E non finisce mica il cielo” di Mia Martini, ha entusiasmato il pubblico del Giordano, che l'ha applaudita a lungo.
“Sono molto soddisfatto – ha detto a chiusura di cinque giornate intense Lorenzo Ciuffreda – e per il successo di questa edizione straordinaria da tutti i punti di vista voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione, in primis il presidente del Concorso, Gianni Cuciniello che era assente perché impegnato a Verona con l'Orchestra ICO Suoni del Sud, di cui è il responsabile, per il grande evento di Al Bano, ma che non ci ha fatto mancare la propria vicinanza, e poi tutti i componenti delle Commissioni e delle Giurie, nonché i partecipanti”.
La kermesse era partita lunedì scorso con le selezioni dei concorrenti delle sezioni Solisti, Orchestre, Coro e Musica d’Insieme. Giovedì è toccato alla sezione Drums: 65 batteristi si sono esibiti davanti alla giuria presieduta da Virgil Donati.
Anche quest'anno le ultime due giornate del contest sono state trasmesse in diretta streaming grazie alla collaborazione con la Warning Film di Sandro Valecce e la Sps (Servizi per lo spettacolo) di Massimo Russo, con alcune migliaia di visualizzazioni anche dall'estero. La presentazione è stata affidata a Cristian Levantaci, mentre la premiazione del Talent Voice è stata condotta da Francesco Donato, noto volto di Telesveva.
Giunto alla terza edizione, Teatri di Luce e di Pace torna a Mattinata nei giorni 20, 21, 22 e 23 maggio, portando con sé il valore degli spettacoli teatrali di impegno civile e delle installazioni artistiche di ispirazione civica, insieme a quel senso di comunità che poggia sui principi dell’antimafia sociale.
Anche per questo terzo anno la rassegna è promossa dal Comune di Mattinata e dal Teatro Pubblico Pugliese con il sostegno della Regione Puglia, a valere sul Piano straordinario 2022 "Custodiamo la Cultura in Puglia" Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016, art.15, comma 3, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Foggia. La proposta artistica e la direzione tecnica è curata da AVL.
Inizialmente organizzata nel mese di luglio, la manifestazione, quest’anno, è stata anticipata a maggio con l’obiettivo di rafforzare il coinvolgimento della scuola della città. L’azione, infatti, ha l’importante scopo di scuotere le coscienze, di rappresentare e far riflettere sui temi dell’integrazione, dell’inclusione, della sostenibilità ambientale e dell’antimafia sociale. Educare al bello, quindi, attraverso l’arte, la conoscenza, la partecipazione attiva dei cittadini e di tutti coloro che hanno a cuore il territorio e il presente e il futuro delle nuove generazioni.
Teatri di Luce e di Pace in questa terza annualità poggia la sua narrazione sui flussi migratori, sullo sfruttamento del lavoro e sulla sostenibilità ambientale, declinati attraverso gli spettacoli: Caporal minore di Marcello Strinati e Pauli. Il mostro del piano di sotto, messi in scena dalla compagnia Teatro della Polvere di Foggia; e poi Storie di Zhoran di e con Giuseppe Ciciriello per Produzioni Impertinenti. Agli spettacoli si aggiungono le quattro installazioni artistiche, posizionate in luoghi simbolo della città di Mattinata, realizzate dall’artista Pasquale Oa con il supporto tecnico di AVL e la collaborazione degli ospiti del centro polivalente di Mattinata e delle ragazze e dei ragazzi della scuola (Help e Zattera), dall’Accademia di Belle Arti di Foggia (Per un mare calmo) e da Andrea Pontone di AVL con il contributo di Pasquale Oa (Marea).
Teatri di Luce e di Pace è nato nel 2021 con il chiaro obiettivo di parlare di antimafia in una città colpita da questo fenomeno, ma in fase di rinascita. Così durante la prima edizione sono state coinvolte le associazioni e la Consulta provinciale della Legalità. C’è stata la testimonianza di Leonardo Palmisano, sociologo e profondo conoscitore delle dinamiche del caporalato della Daunia, la Prima nazionale di Nero Novembre, una pièce teatrale sulla figura di Mario Nero, testimone di giustizia del delitto Panunzio; il focus della seconda edizione, nel 2022, è stato invece incentrato sulla figura di Alessandro Leogrande, giornalista e attivista prematuramente scomparso che ha parlato per anni di argomenti importanti per la nostra società, schierandosi sempre dalla parte dei più deboli, denunciando sistemi corrotti e ingiustizie sociali.
“Siamo molto orgogliosi di realizzare, per il terzo anno consecutivo, la rassegna Teatri di Luce e di Pace grazie anche al contributo della Regione Puglia e del Teatro Pubblico Pugliese. Una rassegna legata ai temi dell’antimafia sociale che hanno caratterizzato fin da subito la vicenda di questa Amministrazione - ha dichiarato Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata. Abbiamo deciso di anticipare l’evento a maggio per celebrare e ricordare la strage di Capaci, drammatico simbolo della lotta a tutte le mafie”, ha concluso il sindaco.
"Teatri di Luce e di Pace è uno degli esempi più belli di collaborazione tra Comune e Teatro Pubblico Pugliese. Infatti, attraverso le arti performative e lo spettacolo dal vivo, la rassegna diffonde un messaggio di speranza e di lotta a ogni forma di mafia. Siamo, quindi, molto contenti di essere a servizio di una realtà territoriale, come quella di Mattinata, dove si ha così cura della formazione del pubblico” commenta Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese.
“Abbiamo puntato sulle scuole per lanciare il nostro messaggio contro ogni forma di mafia ed è per questo che Teatri di Luce e di Pace, quest’anno, si arricchisce anche di una proposta teatrale dedicata esclusivamente al pubblico del nostro istituto scolastico; la sera, poi, verranno messi in scena gli spettacoli per un pubblico adulto. L’obiettivo è quello, quindi, di coinvolgere tutto il territorio di Mattinata e di renderlo destinatario del messaggio di contrasto ai fenomeni criminali - ha aggiunto Paolo Valente, assessore all’industria turistica del Comune di Mattinata. Il tema prescelto è il mare che, talvolta, può essere pure portatore di crimini, pensiamo alla tratta degli immigrati, e che vedremo sviluppato attraverso le quattro installazioni artistiche che renderanno prezioso il centro, e non solo, di Mattinata. Vi aspettiamo numerosi dal 20 al 23 maggio”, ha concluso l’assessore.
IL PROGRAMMA
20 maggio 2023 ore 21.30 ingresso gratuito - Teatro della Scuola elementare
Installazioni presso Belvedere Monte Saraceno, Chiesa Santa Maria della Luce, Corso Matino, Faro della Legalità
Spettacolo serale: Caporal Minore - compagnia Teatro della Polvere - produzione AVL
Teresa è laureata, ha un dottorato, ha svolto un paio di tirocini importanti, ed è alla ricerca del suo primo lavoro. Dopo numerose risposte negative, ripone le sue ultime speranze in un amico di un amico di un amico, che lavora in un non precisato ufficio. Teresa si presenta senza appuntamento ed è costretta ad attendere che arrivi il suo turno: vedrà passare davanti a lei molti personaggi, e ascolterà le loro storie, partecipando al dramma di precarietà e sfruttamento che caratterizza il lavoratore e l’essere umano moderni.
Caporal minore è uno spettacolo surreale, a tratti grottesco, nel quale fa da padrone il clima di perenne attesa, attesa di un sogno, di un obiettivo, di una realizzazione che non arriva mai. Le voci presenti sul palco sono quelle delle migliaia di vittime del caporalato che, mai come oggi, urlano il bisogno di essere ascoltate.
21 maggio 2023 ore 21.30 ingresso gratuito - Teatro della Scuola elementare
Installazioni presso Belvedere Monte Saraceno, Chiesa Santa Maria della Luce, Corso Matino, Faro della Legalità
Spettacolo serale: Storie di Zhoran - di e con Giuseppe Ciciriello - Produzioni impertinenti
Zingari. Zingari. Zingari: ladri, vagabondi, bugiardi,fratelli del vento... Quante cose si dicono sugli Zingari! E quante storie, quanti miti e quante leggende ci sono sugli Zingari!
Alcuni sostengono che siano stati loro a fabbricare i chiodi della croce di Cristo e che, per questo, la loro genia è maledetta e costretta a viaggiare per l’eternità.
Ma chi maledice? Chi odia? E perché? Cos’è un uomo? La razza? Il pregiudizio? Chi ha creato il mondo? E come? Chi è nato prima, l’uovo o la gallina?
Accompagnato dalla fisarmonica del suo amico Borhat con le melodie, i ritmi e le armonie della tradizione Rom e Balcanica, Zhoran lo Zingaro cerca di rispondere a queste domande raccontando storie. Solo storie, senza pretesa di verità. E con il suo violino narra di come uno zingaro aiutò Dio a creare il mondo; di come uno zingaro vinse il violino al Diavolo; di come gli Zingari si dispersero sulla terra...
Le storie di Zhoran sono la conoscenza della cultura orale che, tramandata di generazione in generazione, è sopravvissuta al tempo e a chi ha sperato di sopprimere la radice.
Lo spettacolo è una narrazione che intreccia racconti, tratti o ispirati dalla tradizione Rom, riscritti o reinventati, come è nella natura del raccontare, intervallandoli con riflessioni filosofiche e ironiche, sulla diversità e sull’uomo. Uno spettacolo sarcastico e divertente che, con leggerezza, forse ci aiuta a chiederci chi è l’altro diverso da noi.
22 maggio 2023 ore 9.30 e 11.30 spettacolo per le scuole
Installazioni presso Belvedere Monte Saraceno, Chiesa Santa Maria della Luce, Corso Matino, Faro della Legalità
Spettacolo per le scuole: Pauli - compagnia Teatro della Polvere - produzione AVL
2522. In una città futuristica, la vita di tre sorelle viene sconvolta dall'arrivo di una creatura mai vista prima: parla una lingua incomprensibile ed è interamente ricoperta di una strana coltre nera. Scoprono presto che è un ragazzo, sporco e mal ridotto, proveniente dai livelli bassi della città. Non avendo un nome, lo chiamano Pauli. Spinte dalla compassione, le ragazze accolgono in casa Pauli e, tra mille problemi, cercano di educarlo. Col passar del tempo e con lo scambiarsi delle reciproche esperienze, Pauli e le ragazze apprendono il funzionamento dei livelli superiori della città: vivere nel benessere vuol dire produrre scarti e inquinamento, che inevitabilmente si riversano sugli abitanti dei livelli bassi. Pauli e le tre sorelle troveranno un modo per risolvere i problemi che attanagliano la città, grazie alla loro determinazione e all'amore che nutrono verso l'ambiente.
23 maggio 2023 ore 19.30
Installazioni presso Belvedere Monte Saraceno, Chiesa Santa Maria della Luce, Corso Matino, Faro della Legalità
Commemorazione della strage di Capaci
Brevi sinossi delle altre installazioni di Teatri di luce e di pace
MATTINATA 20 21 22 23 MAGGIO 2023
#BluInclusione
HELP
Piazza Santa Maria della Luce
HEART
EARTH
ART
Installazione semi-temporanea di Pasquale Oa
Occupa l’intero spazio di piazza Santa Maria della Luce.
Un enorme testo disegnato a terra. Uno spazio su cui camminare, o in cui poter entrare.
Un testo per comunicare con l’universo, con i satelliti, come un segnale guida per chi osserva dall’alto, o come, una richiesta d’aiuto
ZATTERA
Belvedere Monte Saraceno
Installazione temporanea di Pasquale Oa
in un grande quadrato blu, una zattera solitaria è ferma nel via vai della città.
Dal passeggio quotidiano del belvedere monte saraceno, incastrate sotto la zattera,
s’intravedono due suole di scarpa del colore del mare
MAREA
Corso Matino
Installazione temporanea/sensoriale di Andrea Pontone - AVL
Come passeggiare tra i fondali per immergersi nelle riflessioni più profonde.
Dei filamenti luminosi, (come alta marea) delineano il passaggio verticale dalla superficie agli abissi
Attraversando quella linea immaginaria in cui cambia l’atmosfera, l’aria,la temperatura.
L’allestimento prevede dei vaporizzatori che dall’alto sono rivolti verso il passeggio principale del centro storico.
PER UN MARE CALMO
Faro della Legalità
Video installazione a cura dell’Accademia di Belle Arti di Foggia.
Il quinto tavolo permanente si terrà il 24 maggio, alle 17:30, presso la Sala Rosa del Vento della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in Via Arpi, 152
La Filiera Culturale della Città di Foggia, in vista della pausa estiva e delle azioni da intraprendere a breve, terrà il quinto Tavolo Permanente sulla Cultura e sullo Spettacolo in un altro luogo della cultura, simbolo di sensibilità e di sostegno evolutivo ad idee artistiche: la Sala Rosa del Vento della Fondazione dei Monti uniti di Foggia.
In cinque mesi, la Filiera avrà così raccolto oltre sessanta interventi di operatori, artisti, intellettuali, tecnici, amministratori, attivisti, giornalisti, fruitori di arte e di cultura, in un dibattito aperto a circa quattrocento partecipanti in ben cinque mesi.
“È una prima fase, una testimonianza importante di un grande lavoro collettivo a vantaggio di tutto il comparto, che vuole raccogliere elementi e dar voce comune a tutti gli anelli della nostra catena, rivolgendosi al suo interno, ma anche all’esterno di essa, ovvero a ciascun comune e regione d’Italia. Abbiamo bisogno di riscoprirci, di ritrovare i motivi per cui andare avanti con una consapevolezza nuova, ma riteniamo fondamentale anche individuare e provare seriamente a riattivare chi, fra noi, è stato fermato dai drammi del Covid 2020/2022”.
QUI IL PDF DEL DOCUMENTO DALLA FILIERA CULTURALE DELLA CITTÀ DI FOGGIA
Il Tavolo del 24 maggio vedrà, tra gli altri, i seguenti relatori:
Aldo Ligustro (presidente della Fondazione dei Monti Uniti), Carmen Battiante (direttrice d’orchestra), Luca Gaudiano (cantattore), Gigliola Fania (vicepresidente dell’organo di indirizzo della Fondazione dei Monti Uniti), Gian Luca Cavallini (tecnico del suono), Massimiliano Nardella (direttore di Foggia Today), Giuseppe D’Urso (già Presidente TPP), Filippo Santigliano (direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno Foggia), Grazia Di Bari (delegata alle Politiche Culturali, consigliera della Regione Puglia) e Marco Maffei (tecnico del suono).
Verrà anche relazionato il recente incontro fra la Filiera e i vertici del Comune di Foggia (il prefetto Vincenzo Cardellicchio, il segretario generale Maria Giuseppina D’Ambrosio e il dirigente dell’ufficio di gabinetto e del servizio cultura Giuseppe Marchitelli).
Gli operatori, la stampa, la cittadinanza, la politica, la pubblica amministrazione e i sindacati sono tutti invitati. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per prenotare interventi da parte del pubblico, compatibilmente con i tempi a disposizione (2 slot da 5 minuti cad.) è gradita una prenotazione previo contatto telefonico con Francesca Trisciuoglio Capozzi (393 379 3985).
Il 30 Aprile del 1923 nasce a Monte Sant’Angelo il Gruppo Folkloristico La Pacchianella, allorquando si ebbe proprio qui a Monte Sant’Angelo la visita alla Città e al Santuario di San Michele del Principe ereditario di Casa Savoia, Umberto I.
Da questo avvenimento ha inizio l’attività folklorica del Gruppo La Pacchiana, sua prima denominazione, sotto la guida del suo fondatore Giovanni Tancredi. Giorno memorabile quel lontano 30 Aprile del 1923, per la partecipazione e l’entusiasmo che la popolazione mostrò verso il Principe, nel volere rappresentare il ricco patrimonio culturale di cui era capace di esprimere la Città intera, tramite il suo Gruppo e nell’ammirare le sue bellezze naturali ed artistiche, oltre che le bellezze e la singolarità dei costumi del Gruppo.
Per la prima volta si manifestava, in maniera festosa e genuina, la volontà di una Città che voleva rappresentare all’Italia la storia e la cultura di un popolo che si riconosceva nel suo Santuario, ma anche nelle sue tradizioni popolari. Afferma a tale proposito A. Ciuffreda: “La città si mise in subbuglio sin dal primo mattino, per addobbarsi con coperte di seta ai balconi e alle finestre e per diffondere l’aria di festa con le note della banda e con lo sparo di mortaretti”. Era allora Sindaco della Città il prof. Filippo Ciociola, un uomo che viene ricordato per la sua precisione e per la sua inflessibile severità morale e amministrativa.
[Giovanni Tancredi (1872-1948)]
Della visita di Umberto I, erede al trono d’Italia, ci rimane una bellissima immagine pubblicata sulla copertina del Corriere della Domenica, del 13 Maggio 1923, ad opera del pittore e disegnatore Antonio Beltrame. Da questo momento, sotto la guida di Giovanni Tancredi, ha inizio il percorso di attività e di esibizione del Gruppo, prima nella regione Puglia e poi in tutta Italia, tanto che l’8 Settembre del 1928 il Gruppo La Pacchianella partecipa al Raduno dei costumi italiani a Venezia, distinguendosi per l’eleganza e la ricchezza dei suoi abiti. Così come nel 1930, l’8 Gennaio, a Roma, in rappresentanza della Puglia, il Gruppo viene invitato a partecipare al corteo dei costumi nazionali in occasione delle nozze del principe Umberto di Savoia e di Maria Josè del Belgio, mentre, successivamente il 27 Ottobre del 1931 la Città di Monte Sant’Angelo viene visitata dall’allora ministro Ciano, che ne ammirò le bellezze artistiche e i caratteristici costumi sfoggiati nella grande parata che il gruppo La Pacchianella allestì, con i muli bardati secondo l’uso tradizionale. Il tutto in una splendida scenografia paesana, di cui ci rimangono alcune fotografie di allora, in cui si vede il corteo della sfilata lungo il corso principale, con Giovanni Tancredi fra la folla e i muli bardati, con bandiere tricolori alle finestre e le coperte variopinte ai balconi.
Così da questo momento, dopo varie esibizioni a livello locale e nazionale, il Gruppo Folklorico “La Pacchianella”, inizia il suo percorso che lo porterà, non solo a rappresentare la Puglia in diverse manifestazioni a carattere folkloristico, ma soprattutto ad essere uno dei Gruppi più importanti dell’Italia meridionale.
IL LIBRO: "La Pacchianella. Storia Folklore Musica Canti Costumi Personaggi" di Giuseppe Piemontese, Bastogi Libri, Roma 2017
INDICE
RINGRAZIAMENTI
LA STORIA
- Le origini
- Giovanni Tancredi
- Giovanni de Cristofaro
- Giovanni Lombardi
- Il Primo Raduno Folkloristico
- La Sagra della Foresta Umbra
- Gli Anni Sessanta
- Le scene di vita paesana
- Gli Anni Settanta, Ottanta e Novanta
- Le tournèe all’estero
IL FOLKLORE
- La cultura popolare del Gargano
- Il Gargano fra il sacro e il profano
- Usi e costumi: il fidanzamento e il matrimonio
LA MUSICA
- La musica folklorica
- La Tarantella
- Gli strumenti musicali: la chitarra battente,
- il tamburro, le castagnole, il puta puta
IL CANTO
- La Serenata
- Li Strusce
- La Stesa
- La Pampanella
- I canti d’amore e di dispetto
I COSTUMI
- Gli uomini
- Le donne
- L’ornamento d’oro
- La Pacchianella nelle cartoline
ALBUM FOTOGRAFICO
ITALIA
- Monte Sant’Angelo
- Manfredonia
- Orsara di Puglia (Fg)
- Gaggio Montano (Bo)
- Aviano (Pn)
- Molfetta (Ba)
- Cupramontana (An)
- Castagneto Carducci (Li)
ESTERO
- Belgio: Bruxelles, 1089
- Repubblica Ceca, 1998
- Repubblica Slovacca, 1998
- Svizzera, 1998
- Polonia, 1999
- Germania, 1999
- Stati Uniti, 2006
- Grecia, 2006
- Croazia, 2008
90° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL GRUPPO
LA PACCHIANELLA (1923-2013)
I COMPONENTI DEL GRUPPO: IERI E OGGI
I COMPONENTI DEL GRUPPO: IERI E OGGI
- Indice dei nomi
BIBLIOGRAFIA
Il programma della 5^ edizione di Corti in Opera. Tre giornate dedicate alle scuole e un evento aperto a tutti. Dal 10 al 13 maggio 2023 al Cineteatro dell’Opera di Lucera.
La 5^ edizione di Corti in Opera è alle porte: il Festival di cortometraggi organizzato dal Cineteatro dell’Opera di Lucera, con il patrocinio della Provincia di Foggia, si svolgerà dal 10 al 13 maggio 2023.
Un appuntamento ormai tradizionale per gli appassionati di cinema breve, che si articolerà in tre giornate riservate agli studenti della città dauna, più un evento clou aperto a tutti fino ad esaurimento posti.
Ai bambini in età scolare saranno dedicate le prime due giornate del Festival (10 e 11 maggio), durante le quali andrà in scena il workshop “Dalla pellicola al digitale”, attraverso cui verrà raccontata ai giovanissimi l’evoluzione della settima arte, della sala cinematografica e dei sistemi di proiezione dagli albori del cinema fino ai giorni nostri. Il workshop si dividerà in tre momenti: il primo sarà incentrato sulla fase iniziale della storia del cinema e culminerà con la proiezione di “Topolino e gli spettri”, corto del 1929 diretto dal leggendario Walt Disney; il secondo sarà caratterizzato dalla riscoperta di un mito dell’animazione, la Pantera Rosa, e dalla proiezione dei corti “La kosa rosa” (1964) e “La zanzara impertinente” (1965) di Friz Freleng; il terzo ruoterà intorno alla contemporaneità e vivrà il suo momento cruciale con la visione del corto vincitore dell’Oscar “I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore” (2011) di William Joyce e Brandon Oldenburg, seguita da un dibattito con i piccoli studenti.
Il 12 maggio, invece, sarà riservato ai ragazzi in età scolare, che assisteranno alla proiezione di “Cromosoma X” di Lucia Bulgheroni e “Guerra tra poveri” di Kassim Yassin Saleh, due corti imperniati su tematiche di urgente attualità che promettono di dare vita a un dibattito importante e costruttivo. Prevista per l’occasione la presenza in sala del regista Kassim Yassin Saleh, che dialogherà con i giovani partecipanti.
La sera del 13 maggio, alle ore 20.30, prenderà vita l’evento conclusivo del Festival, aperto a tutti ed impreziosito dagli interventi degli autori dei corti selezionati. A condurre la serata sarà il giornalista Felice Sblendorio, che presenterà al pubblico un poker di short film di grande spessore, tutti di recente produzione, già selezionati e premiati in Festival di rilievo nazionale e internazionale: i succitati “Cromosoma X” di Lucia Bulgheroni e “Guerra tra poveri” di Kassim Yassin Saleh, più “Faccia di cuscino” di Saverio Cappiello e “Il barbiere complottista” di Valerio Ferrara.
La direzione artistica di “Corti in Opera” è affidata a Marco Torinello, la direzione organizzativa è a cura di Gianni Finizio.
SINOSSI DEI CORTOMETRAGGI IN PROGRAMMA IL 13 MAGGIO
“Cromosoma X” (2021) di Lucia Bulgheroni
Durante la pausa in ufficio, Rich e i suoi colleghi scherzano sulla nuova collega donna commentando alcune sue foto con allusioni e battute maschiliste. Un fumogeno rosa lanciato da alcune manifestanti femministe entra dalla finestra dell’ufficio e colpisce Rich, che viene così catapultato in un sogno profondo e infernale.
“Faccia di cuscino” (2022) di Saverio Cappiello
Samuel, Danny e Stefano, un gruppo di tre amici, passano le loro giornate in un canale desolato prossimo alla spiaggia. Un pomeriggio Samuel si stufa di essere sempre chiamato il piccolo dagli altri. Compie un gesto inaspettato sperando così che i suoi amici gli permettano di partecipare a giochi e riti dai quali veniva escluso.
“Guerra tra poveri” (2022) di Kassim Yassin Saleh
In una Roma periferica e multietnica, una madre e due fratelli vengono sfrattati dalla casa popolare in cui vivono. I due fratelli, convinti che essa sia stata assegnata a degli extracomunitari, decidono di farsi giustizia da soli e di riprendersi ad ogni costo la loro abitazione.
“Il barbiere complottista” (2022) di Valerio Ferrara
In un quartiere popolare di Roma c'è un barbiere che crede nelle teorie del complotto. In famiglia, come a lavoro, viene deriso da tutti e nessuno lo prende sul serio, finché non viene arrestato dalla polizia.
Un concerto solo piano, la possibilità di contribuire alle attività di Admo Puglia, l’opportunità di celebrare il centesimo anniversario dell’Aeronautica Militare, il fascino del meraviglioso tramonto dall’Aeroporto Militare di Gioia del Colle e il gusto di ottimi calici di vino da sorseggiare sotto le stelle: tante emozioni, una sola serata con Maurizio Bignone e il suo live Inner Reflections - piano solo concert.
Venerdì 19 maggio 2023, presso l’Aeroporto Militare 36° Stormo Caccia di Gioia del Colle (Ba), il noto pianista e compositore italiano la cui scrittura spazia tra la musica classica contemporanea, la musica ambient e le sonorità soundtrack senza tralasciare la sperimentazione utilizzando elementi della musica etnica, jazz e pop, si esibirà in favore di Admo Puglia Odv. L’evento rientra tra le iniziative celebrative per il Centenario dell’Aeronautica Militare.
Ingresso all’Aeroporto Militare previsto per le ore 18,30, cerimonia di benvenuto con aperitivo al tramonto in programma alle ore 19,45, inizio del concerto in calendario alle ore 20,30, a seguire Calici di vino sotto le stelle in collaborazione con la cantina pugliese Terrecarsiche.
“Abbiamo voluto coniugare in un solo evento tanti aspetti interessanti e imperdibili - ha commentato il presidente di Admo Puglia Odv, Maria Stea - Da una parte l’arte e la musica di un maestro come Maurizio Bignone, dall’altra il fascino di un ambiente unico come l’Aeroporto Militare, al centro l’opportunità imperdibile di contribuire alle attività svolte quotidianamente da Admo Puglia Odv e dai suoi volontari in direzione della sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo e cellule staminali e all’iscrizione al Registro Donatori Midollo Osseo. Siamo certi di aver preparato un appuntamento che lascerà soddisfatti i nostri ospiti, con l’invito a partecipare numerosi per sostenere la nostra associazione. Devo ringraziare l’artista, Maurizio Bignone, per la sensibilità e il Comandante del 36° Stormo Caccia, Massimiliano Pomiato, per la disponibilità”.
Già possibile acquistare i biglietti sulla piattaforma online diyticket.it all’indirizzo web bit.ly/MaurizioBignoneBA
Maggiori informazioni sul sito www.admopuglia.it e sui canali social ufficiali di Admo Puglia Odv.
ADMO PUGLIA
L’Associazione Donatori Midollo Osseo è nata per volontà di un gruppo di persone fortemente motivate a creare, anche in Italia, una valida banca dati di donatori volontari ed ha come scopo principale quello di informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere la leucemia e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione del midollo osseo e del trapianto.
La sede Admo Puglia è stata fondata nel 1992 e da 30 anni ha lo scopo di promuovere la donazione di midollo osseo e CSE, volontaria, gratuita, anonima, responsabile e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità nazionale ed internazionale i valori della solidarietà, della gratuità, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute.
Riprende la presenza artistica di Francesco Mastromatteo negli Stati Uniti, dove rientra per assumere nuovamente la direzione artistica dell’associazione no profit Classical Music for the World, ente creato dallo stesso musicista foggiano e sostenuto dalla City of Austin e numerosi donors texani, e presieduto da Younnie Hur Wall, imprenditrice e violinista di origini coreane.
Mastromatteo sarà impegnato nello Spring Festival 2023 dal titolo “Sounds for All”. Il 16 aprile si è esibito nel concerto di apertura del festival nella Covenant United Methodist Church di Austin, in duo con la chitarrista Noemi Passiatore, musicista salentina che ha appena concluso il Master di II livello presso il Conservatorio Toscanini di Parma, ed è al suo debutto negli Usa.
Il programma univa classicità e temi popolari di ambito colto con la sonata Arpeggione di Schubert, le canzoni popolari spagnole di De Falla, oltre a Cafè 1930 e Night Club 1960 di Piazzolla.
Ancora Noemi Passiatore proporrà il 21 aprile un recital di chitarra sola tutto dedicato all’affascinante musica popolare catalana di inizio Novecento e ai suoi legami con il repertorio virtuosistico romantico.
Quindi, il 28 aprile, il terzo concerto del festival vedrà Mastromatteo collaborare in trio violino, violoncello e pianoforte con la violinista Sandy Yamamoto, tra le più importanti cameriste americane sulla scena e dal pianista sudafricano Johan Botes, in un programma che vede due capolavori assoluti quali il trio op.70 n.1 “Spettri” di Beethoven e il trio op.87 di Johannes Brahms.
Il 29 aprile l’ultimo concerto della rassegna invece sarà dedicato all’associazione Liberty Ukraine e il suo incasso sarà devoluto ai profughi della guerra in Ucraina, e vedrà la partecipazione di musicisti ucraini appena arrivati ad Austin, gruppi di danze popolari ucraine, il pianista Joseph Choi, e la CMFW Chamber orchestra diretta da Richard Frazier, direttore della Austin Civic Orchestra e con Francesco Mastromatteo solista nel concerto di Haydn in do maggiore.
Sarà inoltre particolarmente significativo per Mastromatteo tornare in qualità di docente ospite alla prestigiosa Butler School of Music della University of Texas at Austin, dove ha concluso il suo dottorato, per tenere una masterclass di violoncello il 20 aprile.
Inoltre il violoncellista foggiano, responsabile delegato dal direttore per la sede di Rodi Garganico del Conservatorio “U. Giordano”, sarà impegnato ancora in veste di solista con la Balcones Community Orchestra diretta da Robert Radmer il 23 aprile, eseguendo sempre il concerto di Haydn in do maggiore.
A questa ricca serie di eventi si aggiungerà una conferenza/concerto nell’ambito del programma di diffusione musicale “Why Music”, presenze radiofoniche per la radio di musica classica KMFA 89.5 e ulteriori masterclass per le scuole superiori della città di Austin. Un rientro quanto mai intenso per l’artista foggiano che ha negli Stati Uniti la sua seconda patria.
Il cortometraggio “San Severo danza d'autunno”, nasce dall’idea di abbinare la danza e la musica ai luoghi più belli e suggestivi della Città di San Severo con l’intento di promuoverne e diffonderne l’immagine, come Città d’Arte, esaltandone il patrimonio storico, artistico e culturale nel segno della qualità, dell’esclusività e dell’eccellenza.
Il progetto, realizzato col patrocinio e in collaborazione con il Comune di San Severo - Assessorato alla Cultura, col Teatro Pubblico Pugliese, e sostenuto dall'associazione "Per il Meglio della Puglia", è stato ideato e coordinato dalla nostra concittadina Rossella Damone, fondatrice di I.D.A. International Dance Award Città di San Severo, giunto alla seconda edizione e che proprio ieri sera ha riscosso tantissimo successo presso il Teatro Verdi.
“Siamo molto orgogliosi di questo cortometraggio che è riuscito a racchiudere e comunicare tanta bellezza - dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e l’Assessore alla Cultura Celeste Iacovino -. Questo cortometraggio riesce a mettere in risalto la parte più bella della nostra città attraverso i linguaggi universali della Danza e della Musica che ben si sono fusi con le nostre attrattive artistiche e paesaggistiche, dando espressione ad una visione onnicomprensiva di arte e bellezza.”
CLICCA QUI PER VEDERE IL CORTOMETRAGGIO
“Il cortometraggio nasce da un sodalizio tra professionisti di grande levatura in diversi settori, che rappresentano un’eminenza ognuno nel proprio campo - dichiara Rossella Damone, ideatrice del progetto - e dalla partnership con l’Amministrazione Comunale che attraverso l’Assessorato alla Cultura e al Turismo ha dato un forte sostegno per la buona riuscita del progetto”.
I nomi coinvolti per la realizzazione del corto sono di calibro internazionale e di grande spessore. La Direzione Artistica è stata affidata a Mario Marozzi, Etoile Internazionale del Teatro dell’Opera di Roma, che ha curato le creazioni coreografiche originali del cortometraggio insieme a Valerio Longo, performer e coreografo internazionale tra i più rappresentativi nel settore contemporaneo. Enorme privilegio è stato, inoltre, avere il prezioso contributo di uno dei coreografi più importanti in assoluto al mondo, il Maestro Mauro Bigonzetti, che ha firmato coreografie per le più grandi stelle della danza, nei teatri più prestigiosi in Italia e all’estero. La regia ed il montaggio video sono a cura di Carlo Cerri, uno dei massimi Lighting Designer e Scenografi italiani a livello mondiale.
La Direzione musicale è del grande Maestro Riccardo Biseo, musicista straordinario che ha composto ed arrangiato l'intera colonna sonora. Direttore della fotografia è Massimo Danza, altro prestigioso nome nel campo della fotografia di scena. I danzatori che hanno preso parte alle riprese sono nomi eccellenti, Solisti ed Etoile protagonisti della scena internazionale come Roberta Siciliano, scelta anche come testimonial della campagna pubblicitaria del Teatro San Carlo di Napoli da Fabrizio Ferri, Octavio de la Rosa, Camilla Colella, Nello Giglio ed altri danzatori scelti attraverso una grande audizione tenutasi a Roma nei mesi precedenti.
La Filiera Culturale della Città di Foggia, questa volta, interpella la massima istituzione locale, il Comune, chiedendo formalmente il censimento capillare delle persone che operano nel settore culturale aventi domicilio fiscale nel comune del capoluogo dauno, definendolo realizzabile, superando le criticità dei regolamenti del Comune. Contestualmente annuncia il quarto tavolo permanente, che si terrà il 27 aprile presso l’Accademia Musical ART (A.M.A.) in Via Vincenzo Capozzi, 86 a Foggia.
La Filiera Culturale della Città di Foggia, nata in un periodo storico che ricordiamo tutti perché ha visto azzerare il comparto culturale del pianeta a causa dei lockdown, da gennaio ha dato vita anche al Tavolo Permanente sulla Cultura e sullo Spettacolo, in cui gli operatori incontrano altri operatori, ma anche istituzioni, intellettuali, giornalisti, sindacati, appassionati, politici e curiosi per innescare un confronto costruttivo e costante, generando anche suggerimenti e istanze da indirizzare alle amministrazioni locali, con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro, di trasparenza e di adeguatezza proprie del loro ruolo.
Il Tavolo, che ha cadenza mensile e location itineranti in luoghi della produzione, formazione o promozione culturale foggiani, a marzo (presso l’Accademia di Belle Arti) ha sintetizzato, tra gli interventi, alcune criticità maturate dallo studio del nuovo “Regolamento comunale per l’erogazione dei contributi destinato allo svolgimento di attività culturali e di spettacolo del 26/01/2023”.
QUI IL PDF DEL DOCUMENTO DALLA FILIERA CULTURALE DELLA CITTÀ DI FOGGIA
La Filiera ha evidenziato anche la fattibilità normativa del censimento capillare delle persone che operano nel settore culturale con domicilio fiscale nel comune di Foggia. Attraverso l’ufficio di statistica già esistente, parte del SISTAN (Sistema di Statistica Nazionale - come sancito dal decreto legislativo n.322 del 1989, verificabile anche al link: https://www.sistan.it/index.php?id=197&tx_wfqbe_pi1%5Bsoggetto%5D=6720) che, testualmente, “promuove studi, ricerche e progetti d’indagine su specifici temi d’interesse per l’Amministrazione comunale”.
Il Censimento Capillare è ormai un atto doveroso, per conoscere chi sono e cosa hanno fatto le persone del comparto culturale prima del 2020 (blocco mondiale del settore) e dopo il 2020 (per chi è riuscito a superare la crisi causata dai blocchi lavorativi). Tale operazione è una risorsa sia conoscitiva a vantaggio dell’ente territoriale, poiché gli conferisce dati approfonditi sulle risorse effettive e complete, e un ausilio agli stessi operatori che cercano sinergie nelle numerose pieghe professionali del comparto culturale.
La realizzazione del censimento può essere svolta senza alcuna ricaduta per le casse comunali e quindi a costo zero.
La Filiera Culturale, con protocollo generale 43947 del 14 aprile ha inviato al Commissario Prefettizio Vincenzo Cardellicchio una richiesta formale a voler procedere con un apposito atto di indirizzo che porti al censimento. Allo stesso Commissario è stato richiesto un incontro conoscitivo e la sua partecipazione ai prossimi lavori del Tavolo Permanente.
Il prossimo Tavolo Permanente sulla Cultura e sullo Spettacolo si terrà il 27 aprile, dalle ore 16 alle 18 presso l’Accademia Musical ART (A.M.A.) in via Vincenzo Capozzi n. 86 a Foggia,.
Tra i relatori, Antonello Cresti (critico musicale ed autore), Rosanna Giampaolo (artista), Paolo Citro (regista), Franco Salcuni (direttore Festambientesud), Eva Rutica (videomaker), Davide Gravina (operatore servizi tecnici), Fabio Lattucchella (Giornalista Foggia TV), Antonella Caruso (Giornalista).
Per prenotare interventi da parte del pubblico, compatibilmente con i tempi a disposizione (2 slot da 5 minuti cad.) è gradita una prenotazione previo contatto telefonico con Marco Maffei (338 642 3160) o con Francesca Trisciuoglio Capozzi (393 379 3985).
L’incontro è aperto agli operatori stampa, tv, radio, alla cittadinanza, alla politica, alla pubblica amministrazione e ai sindacati.
Di seguito è pubblicata la richiesta del censimento.
Sig. Salvatore Imperio
(omissis... per dati sensibili)
-- in rappresentanza del movimento
Filiera Culturale della Città di Foggia --
Al Commissario Prefettizio Vincenzo Cardellicchio
p.c. alla Commissione Straordinaria
del Comune di Foggia PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Foggia, 14/04/2023
Oggetto: Richiesta censimento capillare delle persone che operano nel settore culturale aventi domicilio fiscale nel comune di Foggia
La Filiera Culturale della Città di Foggia è nata nel 2021, in un periodo storico che ricordiamo tutti e che ha sancito la distruzione parziale del nostro settore, data soprattutto dalla mancanza di conoscenza approfond ita da parte delle amministrazioni locali e centrali sulle differenti professionalità di un comparto che, così come per altre realtà complesse, è fatto innanzitutto di persone con alti gradidi specializzazione .
Il primo punto che la Filiera ha promosso attraverso un famoso documento, depositato anche in allegato al Prot. Gen.le del Comune di Foggia n. 52181 del 18/05/2021 (''Al/_2-Documento dalla Filiera Culturale della città di Foggia_aggiornam_ 12_05_2021.pdf'), è quello di realizzare un censimento di comparto, in modo da avere contezza ditutte quelle professionalità e risorse culturali che hanno tipologie anche differenti da, ad esempio, dipendenti pubblici, imprese, associazioni ed altro.
VISTO
La valenza dei dati per eventua le atto di indirizzo della commissione straordinaria, della politica e degli uffici di settore del Comune, che evidenziano le criticità di un territorio per cercare possibili soluzioni;
che il Comune di Foggia ha già in passato redatto censimenti per esigenze locali, come ad esempio quello sul "verde pubblico" o sul "catasto arboreo";
che, in base al Decreto Legislativo del 6 settembre 1989, n. 322 (Norme sul Sistema statistico Nazionale), ogni Comune deve necessariamente avere un ufficio di statistica, operativo e funzionale agli scopi individuati dall'ISTAT;
che il SISTAN - Sistema Statistico Nazionale, di cui fa parte anche l'ufficio di statistica di Foggia (link https://www .sistan. it/index.php?i d=197&tx wfqbe pi1%5Bsoggetto%5D=6720), afferma, testualmente, che esso "promuove studi, ricerche e progetti d'indagine su specifici temi d'interesse per l'Amministrazione comunale".
VISTO
Che il censimento del comparto culturale non avrebbe alcun impatto sulle risorse economiche del Comune di Foggia, poiché l'Ente ha già nel proprio organico e nella propria gestione finanz iaria ordinaria l'infrastruttura necessaria per effettuar lo,
SI RICHIEDE
che il Comune di Foggia, attraverso iniziativa del Commissario Prefettizio Dott. Vincenzo Cardellicchio, proceda con l'attuazione di un atto di indirizzo urgente, relativo al censimento delle persone appartenenti al comparto della cultura e dello spettacolo, sulla base non soltanto di profilazione economico-fiscale (P.IVA, associazioni, imprese, etc.), ma anche e soprattutto sulla base delle attività curriculari e delle esperienze maturate durante i percorsi lavorativi effettuate sia prima che dopo i lockdown del 2020 e 2021.
In quanto movimento ispiratore a livello nazionale, la Filiera Culturale della Città di Foggia porge sin da ora la propria collaborazione volontaria al processo di indagine.
(in rappresentanza della Filiera Culturale della Città di Foggia)
---/---/---
INVITO
In aggiunta al presente documento, chiediamo anche un incontro conoscitivo con il Commissario Vincenzo Cardellicchio, in modo da poter illustrare di persona i percorsi svolti in difesa del comparto culturale sin dal 2020, oltre all'istanza di cui sopra, e porgiamo al Commissario anche un doppio invito formale a voler partecipare ai seguenti appuntamenti del Tavolo Permanente sulla Cultura e sullo Spettacolo , nei seguenti giorni, luoghi ed orari:
Giovedì 27 aprile 2023, dalle ore 16:30 alle 18, presso l'Accademia Musical ART, in Via Vincenzo Capozzi, 86 - Foggia
Mercoledì 24 maggio 2023, dalle ore 16:30 alle 18, presso la Sala Rosa del Vento c/o Fondazione dei Monti Uniti, in Via Arpi, 152 - Foggia
Fiduciosi di positivi riscontri, porgiamo cordiali saluti
(omissis... per dati sensibili)
(in rappresentanza della Filiera Culturale della Città di Foggia)
Si misura con il suo essere di origine pugliese, Michele De Virgilio, nella fiction per Canale 5 Il Patriarca, che debutterà in prima serata venerdì 14 aprile.
La serie, di e con Claudio Amendola, è stata girata nel sud di Bari ed è ambientata a Levante, una città immaginaria della Puglia. Da questo luogo di mare prende vita la saga familiare che ha per protagonista Claudio Amendola (Nemo Bandera), carismatico imprenditore senza scrupoli, che scopre di essere malato. E, proprio a Michele De Virgilio (Ferro), suo alter ego e fidato collaboratore, confesserà il suo stato di salute precario e la volontà di lasciare l’azienda a uno dei suoi figli.
La fiction, in sei prime serate, è prodotta da Camfilm e presentata da Taodue – Mediaset group.
Michele De Virgilio interpreta Ferro, il braccio destro e amico fedele dell’imprenditore Nemo. Duro, spesso spietato, è legato da profondi sentimenti di lealtà e stima al Patriarca, per il quale è disposto a rischiare e sacrificare tutto, anche la vita.
Unico attore pugliese nella serie, De Virgilio ha lavorato sul suo personaggio dandogli una chiara cadenza meridionale, studiando accenti e vocalità proprie di un territorio che va dal sud del Gargano a Bari. Come gli uomini dei paesini, Ferro appella ogni persona che incontra con un nomignolo di sua invenzione e lo stesso rapporto, così forte e fraterno con il protagonista, è suggellato da quel “cumbà” che utilizza per rivolgersi al personaggio di Claudio Amendola.
“Tu sei la Puglia, così, scherzosamente, mi diceva la segretaria di edizione e difatti, dopo tanti anni di studio della dizione, sono tornato alla mia lingua madre, intesa come lingua delle origini e delle viscere: il pugliese. Sono molto contento del risultato ottenuto e mi auguro che tutto il pubblico apprezzi questo lavoro. Sono stati 6 mesi molto intensi: abbiamo iniziato a lavorare poco dopo la riapertura post emergenza sanitaria: non è stato facile con mascherine e accortezze varie, ma ce l’abbiamo fatta! Girare in Puglia è sempre un grande piacere perché l’accoglienza è calorosa e mi sono sentito, a ragione, a casa”, ha dichiarato Michele De Virgilio.
L’attore è già al lavoro sul prossimo spettacolo teatrale: Cafoni. La produzione, targata AVL/Teatro della Polvere, è un omaggio ai cafoni di ieri e di oggi e racconta, con uno stile graffiante e ironico, un fatto di cronaca realmente accaduto nelle campagne pugliesi.
BIOGRAFIA
Dopo l'esame di maturità si iscrive alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Una volta diplomato viene scritturato per importanti produzioni teatrali: Nathan il saggio con Eros Pagni, Cyrano de Bergerac con Franco Branciaroli, Un tram che si chiama Desiderio con Mariangela Melato, Riccardo III con Gabriele Lavia. Lavora anche come attore televisivo e cinematografico. Ha vinto un Ciack d’oro con il film Si può fare di Giulio Manfredonia, film vincitore del David di Donatello Giovani. e con il suo cortometraggio Pausa vince il N.I.C.E. – Festival di New York e San Francisco e ha rappresentato l’Italia al Festival del Cinema di Berlino.
LA STORIA
Il Patriarca racconta la storia di un carismatico imprenditore, Nemo Bandera (interpretato da Claudio Amendola), che ha portato la Deep Sea a diventare una delle aziende più importanti della Puglia, grazie alla sua abilità negli affari, ma anche grazie a traffici illeciti che hanno la base nel porto della sua città, Levante.
La vita di Nemo viene però improvvisamente sconvolta dalla scoperta di essere malato e dalla consapevolezza che, a breve, non sarà più in grado di portare avanti le sue attività. Solo il fidato Ferro (Michele De Virgilio) è a conoscenza della malattia, mentre alla moglie Serena (Antonia Liskova) e ai suoi due figli, Nina (Giulia Schiavo) e Carlo (Carmine Buschini), Nemo annuncia solo di volersi ritirare dagli affari e di voler scegliere il suo erede alla guida dell’azienda. Si scatena la guerra per la successione. L’avvocato della Deep Sea, l’affascinante e spregiudicato Mario (Raniero Monaco di Lapio), figlioccio di Nemo e fidanzato dell’ambiziosa Elisa (Giulia Bevilacqua) si aspetta che la scelta ricada su di lui e resta molto deluso quando il Patriarca annuncia che a succedergli sarà uno dei suoi due figli di sangue che però non sembrano avere né l’esperienza né il carattere per guidare un’azienda così complessa. Ma il sangue di Nemo ce l’ha anche una terza figlia, avuta prima del matrimonio e sempre tenuta fuori dalla famiglia: è la volitiva e ribelle Lara (Neva Leoni), con cui cerca di recuperare un rapporto dopo tanti anni di assenza. A rendere tutto più difficile per il Patriarca è anche l’offensiva congiunta che l’ispettore Monterosso (Primo Reggiani) e un boss locale, il Tigre (Antonio De Matteo) con l’aiuto del braccio destro Freddy (Marius Bizau), gli scatenano contro, proprio quando Nemo vorrebbe smettere con i traffici illegali che lo hanno arricchito fino a quel momento.