La Capitanata sotto la lente d’ingrandimento delle Forze dell'ordine. Emanati altri avvisi verbali a esponenti della criminalità locale

L’estate è ormai iniziata ed i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, dati operativi alla mano, hanno già conseguito importanti risultati in termini repressivi in tutto il territorio della provincia dauna. L’impegno degli uomini dell’Arma non si esaurisce però soltanto in arresti, denunce, sequestri ed attività investigative in generale, ma è anche proiettato nel delicato settore delle misure di prevenzione, normativa che negli ultimi ha visto ancor più valorizzare tale strumento fondamentale per contenere e monitorare soggetti classificati socialmente pericolosi secondo i parametri del D.lgvo 159/2011 (c.d. Codice antimafia e delle misure di prevenzione).

Le articolazioni operative del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia ed in particolare le 7 Compagnie operanti su tutto il territorio della provincia hanno infatti nell’ultimo mese intensificato le attività di prevenzione a riguardo, proponendo all’Autorità di Pubblica Sicurezza diverse richieste di avvisi orali e di fogli di via obbligatorio. In particolare, dall’inizio dell’estate, sono stati ben 22 (ventidue) complessivamente gli avvisi orali richiesti ed ottenuti dai Reparti dell’Arma dei Carabinieri attraverso l’analitica attività di analisi informativa e di screening svolte sul territorio della Capitanata grazie soprattutto al fondamentale lavoro delle Stazioni Carabinieri, sensori privilegiati a stretto contatto con la cittadinanza. In prevalenza si tratta di uomini, sono italiani la maggior parte (ma anche stranieri di etnia marocchina ed albanese), la fascia d’età oscilla tra i 18 anni ed i 50 anni, molti dei quali senza un’occupazione stabile e quindi potenzialmente inclini a delinquere per conseguire profitti illeciti. Uno di loro, addirittura, nel frattempo è stato anche arrestato ed ha quindi ricevuto la notifica in carcere. I reati più comuni sono quelli contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti, ma non solo. L’avviso orale è l’istituto giuridico che consente alle Forze di Polizia di qualificare giuridicamente i soggetti ritenuti socialmente pericolosi e verso i quali, una volta diffidati nel cambiare condotta all’interno del contesto sociale in cui vivono, poter eventualmente applicare misure di prevenzione più severe, come la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con l’aggiunta della prescrizione qualificata dell’obbligo o del divieto di soggiorno, ancor più afflittiva, qualora si rendano appunto protagonisti di ulteriori episodi antisociali nonostante l’avvenuta sottoposizione ad avviso orale. A tutto ciò vanno poi aggiunti i numerosi fogli di via obbligatori richiesti sempre all’Autorità di P.S. ed applicati nei riguardi di soggetti che per pericolosità sociale e/o azioni criminali compiuti fuori dal proprio comune di residenza o di domicilio, vengono arrestati, denunciati o comunque individuati dalle Forze dell’Ordine in altri Comuni senza un giustificato motivo.

Per quanto riguarda infine le misure di prevenzione patrimoniali è invece il Nucleo Investigativo l’organismo del Comando Provinciale Carabinieri preposto per tale specifico ambito collegato soprattutto all’attività investigativa antimafia, come testimoniato appunto nelle recenti operazioni di polizia giudiziaria svolte in provincia a seguito di operazioni contro la criminalità organizzata.

Non si escludono a breve ulteriori importanti risposte in termini di misure di prevenzione da parte dei militari dell’Arma del Comando Provinciale di Foggia.  

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Redazione

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