Proseguono i lavori della Commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia coordinata dal presidente Renato Perrini. Oggi le audizioni dei Prefetti e dei Procuratori delle Province di Bari, Bat e Foggia.
Dal consigliere De Leonardis la proposta, subito condivisa dalla Presidente Capone, di una mozione che impegni la Giunta regionale a richiedere al Governo nazionale una maggiore attenzione al territorio pugliese e foggiano in particolare.
“Accolgo con favore la proposta del collega De Leonardis - è intervenuta in chiusura della seduta di Commissione la Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone - di presentare una mozione che impegni la Giunta regionale a chiedere al Governo di rafforzare il personale e incrementare il numero di presidi giudiziari, così come richiesto, peraltro, in commissione, dal Procuratore di Foggia. Perché un presidio giudiziario di prossimità realizza sicuramente un’azione più incisiva oltre che una percezione da parte dei cittadini di una presenza più forte sul territorio delle Istituzioni”.
“Le organizzazioni criminali oggi hanno cambiato pelle, stanno cercando di infiltrarsi nelle attività produttive, commerciali, nelle Pubbliche Amministrazioni. Preoccupa molto sotto questo profilo - ha aggiunto la Presidente - il numero di Comuni sciolti per mafia, dal Gargano al Salento. Ancora di più perché è evidente che, durante il periodo di commissariamento, la mancanza di decisioni politiche rischia di farci arrivare in ritardo sugli appuntamenti importanti, come sta accendendo per esempio con il Piano nazionale per la Ripresa e la Resilienza. Sebbene, infatti, ci sia totale fiducia nell’attività commissariale che si sta svolgendo, peraltro di grande autorevolezza, tuttavia il momento che viviamo richiederebbe scelte politiche importanti da fare come comunità”.
“Sono convinta in ogni caso - ha poi concluso - che solo una parte delle azioni sia da farsi a livello legislativo e che molto dipende da ciò che si fa nelle comunità, a favore dei cittadini, la Repubblica oltre lo Stato, ovvero l’organizzazione di tutte le formazioni sociali. Per questo ritengo fondamentali le politiche attive del lavoro e la formazione e il fatto che le nostre Province risentano ancora di una gravissima disoccupazione non aiuta. Quanti più giovani riusciremo a inserire nel mondo del lavoro tanto minore sarà l’appeal delle organizzazioni criminali su di loro. Su questo la Regione può e deve fare molto e il Consiglio regionale è attento e pronto a fare la sua parte”.
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