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Omicidio Alessandro Scopece. La Mobile di Foggia setaccia la città. La droga, pista più attendibile

Procedono a tambur battente le azioni di controllo della Squadra Mobile di Foggia per ricercare chi ha assassinato il 37 Alessandro Scopece, detto “cinghiale”, nella serata di ieri, 11 luglio 2022, nella sua attività di autolavaggio White, in via Lucera, nei pressi di viale Candelaro e a due passi dalla chiesa del Sacro Cuore.

Fin dai primi momenti e dopo i sopralluoghi del caso, investigatori e poliziotti della Mobile di Foggia hanno setacciato la città, perquisendo varie abitazioni e luoghi di ritrovo della malavita locale, anche di quella organizzata. Son stati svolti anche vari stub, l’esame che certifica presenza di polvere da sparo sulla pelle e sugli indumenti.

La dinamica dell’omicidio pare esser stata chiarita. Parrebbe che a uccidere il 37enne sia stata una persona sola, con viso travisato e con in pugno una mitraglietta semiautomatica. Difatti sul luogo dell’agguato mortale son stati repertati una ventina di bossoli, che pare siano andati tutti a segno, crivellando il corpo dello Scopece, deceduto poco dopo l’arrivo ai Riuniti di Foggia. L’esame balistico, atteso nelle prossime ore, potrà fornire nuovi dettagli per risalire all’autore. Sempre nella serata di ieri, gli investigatori hanno acquisito vari filmati degli impianti di videosorveglianza presenti in zona, sia di attività commerciali, sia di quelli del controllo per il traffico veicolare e semaforico.

Tra le piste più battute dalla Squadra Mobile di Foggia c’è quella della droga, senza escluderne altre legate alle batterie della mafia locale, la “società”. Alessandro Scopece è il terzo a cadere sotto i proiettili di agguati della mala locale, e tutti uniti dallo spaccio della droga. Riorganizzazione dei confini o dei criteri di spaccio? Non si sa, anche perché dietro questi tre omicidi vi potrebbe essere la mano mafiosa per mettere a termine attività in proprio o di debiti di chi oggi ha pagato con la vita. Dall’inizio del 2022 a Foggia son stati uccisi Roberto Russo, 52 enne, e Alessandro Scrocco, il 32 freddato mentre rientrava in carcere per la semilibertà concessa, due omicidi nelle ore serali, mentre questo di ieri è avvenuto poco dopo le ore 18, in pieno giorno e davanti i passanti, particolare importante al vaglio degli inquirenti

Nel frattempo la società civile insorge. Molte son state le condanne dei politici, che chiedono unanime un maggiore intervento dello Stato e di mezzi e personale, oltre quello già dispiegato in tutta la provincia di Foggia. Chiedono anche un tavolo monotematico alla presenza del ministro dell’Interno. Intanto questa sera davanti l’autolavaggio, luogo dell’omicidio, partendo dalla chiesa del Sacro Cuore, si è svolto il sit-in organizzato dalla parrocchia e da Libera. Una manifestazione che ha coinvolto circa 200 persone, anche i ragazzi della parrocchia che ieri hanno udito la raffica che ha freddato Alessandro Scopece, che nelle prossime ore sarà sottoposto a esame autoptico.

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Redazione