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“Questo non è amore”, la Polizia di Stato contro il femminicidio

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e nel quadro della campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”,  nella mattinata del 25 novembre p.v., a partire dalle ore 9:00, sarà allestito uno stand in prossimità dell’Istituto Psicopedagogico “Carolina Poerio” che vedrà la partecipazione del personale della Questura, in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Foggia. In quel contesto verranno proiettate immagini e distribuiti opuscoli informativi al fine di diffondere tutte le informazioni necessarie alla cittadinanza.

Gli studenti dell’Istituto Psicopedagogico, verranno coinvolti con un incontro formativo da svolgersi all’interno dell’Aula Magna con la partecipazione di Alfredo TRAIANO, orfano di femminicidio. Nello specifico, il ragazzo racconterà la sua drammatica storia, tratteggiata dall’omicidio della madre uccisa con un colpo di pistola dall’ex marito e padre del giovane. L’incontro proseguirà, poi, con l’intervento del Dirigente della Divisione Anticrimine PD dr. Vincenzo Centoletti, collaborato da personale dipendente.

Quest’anno è stato scelto l’arancione come colore simbolico e, pertanto, tutti i partecipanti indosseranno un nastrino di quel colore.

Con questo progetto la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno a sensibilizzare, in modo semplice e lineare, le vittime di violenza e non solo, nella convinzione che la lettura delle storie raccontate nella brochure, purtroppo tutte vere, rappresenti uno stimolo a chiedere aiuto e a denunciare.

Sul fronte della prevenzione continua ad essere l’ammonimento del Questore il provvedimento più efficace: secondo il Direttore Centrale Anticrimine, Prefetto Francesco Messina, “La sfida contro il femminicidio si gioca esclusivamente nel campo della prevenzione”. Attraverso il “Protocollo Zeus”, a seguito dell’ammonimento del Questore, sia nel caso di atti persecutori che di violenza domestica, si informa la persona ammonita della possibilità di sottoporsi ad un programma di prevenzione organizzato dai servizi del territorio. Anche la vittima viene informata della disponibilità di centri e servizi che possano fornirle supporto.

La Polizia di Stato rappresenta, in questo senso, uno snodo fondamentale di una rete composta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e di recupero dei maltrattanti, associazioni di volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare un’autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi.

#essercisempre è un impegno costante perché, come affermato dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Prefetto Lamberto Giannini, “il silenzio aiuta l’aguzzino, mai la vittima”.

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Redazione