nota del Consigliere regionale Antonio Tutolo, Gruppo Misto, e presidente della II Commissione.
“Finalmente arrivano i soldi veri per l’abbattimento delle barriere architettoniche: dal prossimo anno si comincerà a vedere qualcosa di concreto in Regione Puglia, perché andranno spesi milioni di euro per agevolare la mobilità delle persone e i Comuni sono obbligati a realizzare le opere, altrimenti andranno incontro a sanzioni serie”.
È soddisfatto il consigliere Antonio Tutolo, Gruppo Misto, per l’approvazione all’unanimità in Aula del suo emendamento con cui si stabilisce che i Comuni debbano destinare il 15% dei proventi annuali derivanti dagli oneri di urbanizzazione o dalle sanzioni amministrative pecuniarie derivanti da inosservanza di norme, ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche per le opere, edifici ed impianti esistenti di loro competenza istituendo a tal fine un apposito capitolo di bilancio.
“Il problema che avevo individuato era il reperimento delle risorse necessarie all’attuazione dei Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche), che sono nati con lo scopo di garantire alle persone con disabilità un elevato grado di accessibilità e visitabilità degli edifici pubblici, nonché di quelli privati di interesse pubblico e degli spazi urbani pubblici dell'ambiente in cui vivono. Il punto focale della questione erano i Comuni che d’ora in poi, con questa norma, sono obbligati a rispettare le prescrizioni e a comunicare quel capitolo di bilancio, diversamente saranno esclusi da tutti i tipi di finanziamenti e trasferimenti regionali. Parliamo di diversi milioni di euro che realmente saranno destinati all’abbattimento delle barriere. Ringrazio i colleghi Maurizio Bruno e Renato Perrini che hanno voluto firmare il mio emendamento e il consigliere Fabio Romito che, nel suo intervento in Consiglio, mi ha ringraziato di aver presentato questa norma”.
È soddisfatto il consigliere Antonio Tutolo, Gruppo Misto, per l’approvazione all’unanimità in Aula del suo emendamento con cui si stabilisce che i Comuni debbano destinare il 15% dei proventi annuali derivanti dagli oneri di urbanizzazione o dalle sanzioni amministrative pecuniarie derivanti da inosservanza di norme, ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche per le opere, edifici ed impianti esistenti di loro competenza istituendo a tal fine un apposito capitolo di bilancio.
“Il problema che avevo individuato era il reperimento delle risorse necessarie all’attuazione dei Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche), che sono nati con lo scopo di garantire alle persone con disabilità un elevato grado di accessibilità e visitabilità degli edifici pubblici, nonché di quelli privati di interesse pubblico e degli spazi urbani pubblici dell'ambiente in cui vivono. Il punto focale della questione erano i Comuni che d’ora in poi, con questa norma, sono obbligati a rispettare le prescrizioni e a comunicare quel capitolo di bilancio, diversamente saranno esclusi da tutti i tipi di finanziamenti e trasferimenti regionali. Parliamo di diversi milioni di euro che realmente saranno destinati all’abbattimento delle barriere. Ringrazio i colleghi Maurizio Bruno e Renato Perrini che hanno voluto firmare il mio emendamento e il consigliere Fabio Romito che, nel suo intervento in Consiglio, mi ha ringraziato di aver presentato questa norma”.