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ADOC FOGGIA: “In Capitanata ancora tante ombre e poche luci in materia di raccolta differenziata”

“L’importo della  Tari continua complessivamente ad essere eccessivo rispetto alla qualità dei servizi offerti e a pesare soprattutto sui consumatori e sui contribuenti con i redditi più bassi”. Fanalino di coda l’ ARO FG/2 (Carapelle, Cerignola, Ordona, Orta Nova, Stornara  e Stornarella)

“La  raccolta differenziata stenta a decollare in maniera sistematica ed omogenea in tutto il territorio della provincia di Foggia e il costo della Tari e continua ad essere eccessivo anche rispetto ai servizi forniti ai cittadini”. A dichiararlo è ADOC Foggia in base ad un monitoraggio effettuato sulle percentuali di raccolta differenziata nei vari ARO (Ambito raccolta ottimale) e nei comuni della Capitanata per il triennio 2017-2019.

“C’è un esiguo gruppo di comuni dove si raggiungono risultati di spicco (l’ARO FG/8, circa il 60% tant’è che, nel 2018, Legambiente Puglia ha premiato come “Comuni Ricicloni” Ascoli Satriano, Castelluccio dei Sauri, Anzano di Puglia e Rocchetta Sant’Antonio), altri denotano un buon andamento (ARO FG/4, ARO FG/5, ARO FG/6 e ARO FG/7. In merito a quest’ultimo, oltre ai “Comuni Ricicloni” Biccari, Castelluccio Valmaggiore e Troia,  da menzionare Roseto Valfortore per essere riuscito a contenere la produzione pro capite di secco residuo al di sotto dei 75 kg/abitante all’anno). Maalcuni dati sono davvero allarmanti: come quelli dell’ARO FG/2 (Carapelle, Cerignola, Ordona, Orta Nova, Stornara  e Stornarella) dove la percentuale di raccolta differenziata è ai minimi storici”.

“A fronte di risultati ancora troppo poco omogenei in materia di raccolta differenziata, l’importo della Tari continua complessivamente ad essere eccessivo rispetto alla qualità dei servizi offerti e a pesare soprattutto sui consumatori e sui contribuenti con i redditi più bassi. Se vogliamo adottare un sistema più equo, sia nella ridistribuzione dei costi che nello smaltimento dei rifiuti, basato sui principi dell’economia circolare e in pieno accordo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, occorre spingere l’acceleratore della raccolta differenziata e far applicare ad ogni Comune il meccanismo della tariffazione puntuale. Infatti, l’attuale meccanismo, che individua quali parametri per il pagamento solo i metri quadri dell’abitazione e il numero dei componenti familiari, è inadeguato e, come rilevato anche da Bankitalia, pesa maggiormente sulle famiglie a basso reddito. Al contrario, un sistema basato sulla tariffa puntuale permette più facilmente di raggiungere sia gli obiettivi di riciclaggio che quelli di riduzione della produzione di rifiuti stabiliti a livello europeo, applicando il principio del “chi inquina paga”, ossia la correlazione tra il prezzo del servizio e il volume/quantità di rifiuto prodotto, riferito all’indifferenziata. Allo stesso tempo occorre sulla bonifica e messa in sicurezza dei siti più a rischio per tutelare il diritto alla salute dei cittadini”, conclude ADOC Foggia.

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Enzo P.