La relazione del vicepresidente della Giunta e assessore al bilancio, Raffaele Piemontese.
"Parto dal giudizio che organismi di garanzia indipendenti, quali la Corte dei conti e l’Agenzia internazionale di rating Moody’s danno al bilancio regionale.
Come noto, la Corte dei conti ha parificato, il 9 ottobre, il bilancio 2019 ed ha certificato l’equilibrio e la corretta tenuta delle scritture contabili.
L’Agenzia di rating internazionale e indipendente Moody’s dice – cito testualmente –: “la Regione Puglia riflette margini correnti positivi, risultati di bilancio soddisfacenti, supportati dal consolidamento del settore sanitario, una solida gestione finanziaria rafforzata da una pianificazione prudenziale e un basso indebitamento accompagnato da una confortevole liquidità di cassa”. L’agenzia di rating Moody’s ha altresì attestato una capacità fiscale e istituzionale della Puglia notevolmente migliorata negli ultimi anni, dando atto che l’attuale Amministrazione ha dimostrato di osservare un maggior rispetto della disciplina di bilancio attraverso dei controlli più rigorosi dei costi.
La Puglia è una Regione che, con tutte le difficoltà ha i conti in ordine, è una Regione che ha un bilancio in salute. Questo è un dato oggettivo.
Detto questo possiamo parlare serenamente delle questioni specifiche.
La Regione Puglia, per quanto concerne il FESR e l’FSE, al 31 dicembre 2019 ha certificato 1,922 miliardi di euro spesi e rendicontati. Chi conosce le regole e non parla a vanvera dei fondi europei sa che cosa vuol dire certificazione della spesa. La Regione Puglia raggiunge e supera i target di spesa dei fondi comunitari FESR ed FSE tutti gli anni.
Quindi, al netto delle difficoltà sulla spesa dei fondi europei che hanno a che fare con l’agricoltura, sui quali l’ottimo lavoro del collega Pentassuglia, che, in volata rispetto al lavoro degli ultimi mesi del Presidente Emiliano, sta accelerando e facendo in modo che anche su quel versante noi si possa raggiungere i target che ci vengono imposti dalla Commissione Europea.
Siamo una Regione che nel corso dei cinque anni precedenti con il Governo Emiliano 1 non ha assolutamente toccato la leva fiscale. La Regione Puglia si colloca tra le Regioni con minore pressione fiscale, con particolare riferimento all’addizionale regionale IRPEF.
Una Regione che negli ultimi anni, con tutti gli sforzi, ha posto in essere un equilibrio dei conti al Servizio sanitario regionale, cioè, abbiamo fatto notevoli passi in avanti sul bilancio sanitario. Anche – questo c’è da dirlo – con interventi da bilancio autonomo, noi abbiamo sempre garantito l’equilibrio di bilancio e abbiamo assicurato l’equilibrio economico anche per il 2019, con un intervento del bilancio autonomo.
Abbiamo incrementato e superato la griglia dei LEA, e nel 2018 il punteggio sulla griglia LEA è di 189 punti a fronte dei 162 del 2015, quindi con un balzo in avanti di 27 punti.
Circa la spesa farmaceutica, nel 2018 abbiamo avuto una riduzione di quella convenzionata di 46 milioni.
Nel 2019, la Regione Puglia risulta aver registrato una spesa inferiore, rispetto al tetto che ci viene assegnato, del 7,96 per cento. Una diminuzione imponente delle spese di funzionamento. Se guardiamo già solo ai 1.600.000 euro in meno sulle spese di fitto della sede di via Capruzzi e su tutta un’altra serie di spese di funzionamento.
Per quanto concerne la variazione di bilancio, abbiamo utilizzato, quindi non c’è nulla di non speso, gli 11,5 milioni di euro che sono nella provvista per la copertura della variazione, gli 11,5 milioni di euro che derivano dal programma di trasporto pubblico locale, perché si trattava di somme destinate, con nostra deliberazione di Giunta, ai servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale in vista della scadenza dei contratti vigenti e della devoluzione dei servizi di trasporto pubblico locale agli ambiti territoriali ottimali, che era prevista a partire dal 1° luglio del 2020.
Credo sia evidente che un assestamento, una variazione di bilancio agli ultimi giorni di dicembre sia un caso del tutto eccezionale.
Nella variazione di bilancio abbiamo messo mano agli interventi che il Governo regionale riteneva di maggior premura: quindi, i 30 milioni di euro per consentire a 7.682 cittadini pugliesi in condizioni di gravissime disabilità, o non autosufficienti, di poter ricevere 800 euro mensili nel secondo semestre.
Su questo, la nostra posizione politica, che già esisteva negli anni precedenti, combaciava con quella del Movimento 5 Stelle. Lo abbiamo fatto in passato, e quest’anno lo abbiamo fatto ugualmente, con il consenso dei partner di maggioranza.
Abbiamo utilizzato le risorse per corrispondere ad un impegno o ad un bisogno reale – che è diverso – di 7.680 cittadini pugliesi in gravi condizioni di difficoltà. Credo quindi che anche sulla variazione e sull’assestamento ci sia poco, date le condizioni ci sia poco da ragionare, da esporre.
L’ultima parola sul consolidato. Come è noto, per legge, la Regione Puglia è tenuta ad approvare anche un bilancio consolidato, bilancio consolidato che ha un perimetro più largo, un perimetro di diciannove enti partecipati o controllati a fronte dei trentacinque del GAP, e quest’anno si è aggiunta nel perimetro l’ARPAL. Su questo chiudo solo citando il risultato economico di esercizio consolidato del nostro bilancio consolidato della Regione Puglia: il risultato economico di esercizio e consolidato evidenzia un utile pari a 251 milioni di euro".